Giro delle Cime: ai piedi delle Dolomiti di Sesto

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  • 23/02/2015
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Il "Giro delle Cime" è il noto skitour tra la Val Pusteria e la Val Comelico a confine tra Veneto e Alto Adige e al cospetto delle Dolomiti di Sesto.

  • Lunghezza: 34 km
  • Dislivello: 5600 m
  • Numero minimo di impianti: 11
  • Partenza consigliata: ore 9:00
  • Durata del giro: 7 ore (compresa pausa pranzo)

 

Il punto di partenza è Versciaco dove l'ampio parcheggio è accompagnato dal nuovo centro polifunzionale con skipass, scuola sci, noleggio, bar e tutto quello che serve, bancomat compreso.

Già dalla stazione di valle dell'impianto si intravvede il panorama che si gode dal Monte Elmo. La cabinovia Versciaco-Monte Elmo in circa 10 min supera quasi 1000 metri di dislivello fino a 2047 metri. 


Usciti dalla stazione di monte, il panorama sulle Dolomiti di Sesto è magnifico!

 

Prima di iniziare a fare il Giro delle Cime mi scaldo le gambe con una pista Monte Elmo-Versciaco, la bellissima e veloce pista rossa che dal Monte Elmo torna a Versciaco. C'è anche la pista nera Raut che corre praticamente sotto la linea dell'impianto di risalita.

 

 

Torno in quota con la veloce cabinovia e salgo ancora fino al punto più alto del comprensorio con la seggiovia triposto Helm. Le piste in alto sono uno spettacolo ma il freddo pungente e la risalita lenta non invogliano a ripetere la piste.

 

Dalla stazione di monte della seggiovia il panorama è superlativo con la Val Fiscalina e i Tre Scarperi.

 

La bella pista Monte Elmo-Orto del Toro-Sesto porta alla partenza della cabinovia Orto del Toro, oppure continuando fino a valle si arriva a Sesto e alla funivia.

 

Il meraviglioso ambiente delle Dolomiti di Sesto.

 

Preferisco prendere subito la comoda cabinovia Orto del Toro e senza scendere alla stazione intermedia si arriva ai circa 2100 m dell'Orto del Toro. L'impianto è molto veloce, c'è tutto il tempo per fare una pista "Stiergarten" classificata rossa ma con un bel muro piuttosto pendente e largo.

 

 

Ritorno di nuovo in quota ed ora via a fare la nuova pista Tre Cime, 650 m di dislivello per una rossa varia, bella, con molti cambi di pendenza e panorami molto interessanti sulle Dolomiti di Sesto.

 

 

Si continua il Giro delle Cime grazie al ponte e il breve tapis roulant. La pista Signaue è in ottima forma così come la Holzriese con i suoi famosi e pendenti muri. Molto comoda e veloce la cabinovia Signaue con un dislivello di 300 m e cabine da 8 posti.

 

Scendo subito fino a Moso potendo scegliere tra la pista rossa o sciando il muro della pista Holzriese 2, sicuramente uno dei muri più pendenti delle piste italiane con il suo 76%.

 

Prendo la cabinovia che da Moso riporta in quota e seguo le indicazioni per "Giro delle Cime" sciando fino alla partenza dello skilift Porzen.

 

 

Dalla stazione di monte dello skilift Porzen parte un lungo e magnifico skiweg denominato UNESCO. E' quasi tutto in discesa tranne l'ultima parte in cui si incontra un tapis roulant di qualche centinaia di metri. L'ambiente dello skiweg è unico: non si incontra anima viva, nessun rumore e ambiente strettamente dolomitico.

 

 

Arrivo al Passo Monte Croce di Comelico a quota circa 1636 m slm, e prendo lo skilift. In cima si tiene la sinistra e si segue lo skiweg Popera.
Una lunga stradina non sempre in discesa ma mai troppo noiosa o faticosa porta fino ai "Bagni di Valgrande" da cui partono gli skibus "Salto" che portano alla partenza della seggiovia di Padola in Alta Val Comelico.

 

Lo skibus Salto ha una frequenza che nelle ore centrali della giornata arriva ad ogni 10 minuti.
Il tempo di percorrenza Bagni Valgrande - Padola è di una decina di minuti. In futuro sono in progetto due nuovi impianti che consentiranno di evitare lo skibus.

 

Si scende nei pressi della seggiovia Col d'la Tenda di Padola, una veloce e comoda quadriposto che sale in circa 8 minuti di circa 700 m. Padola ha un dedalo di piste che si incrociano. Ci sono sia le piste molto facili (pista Campo molto recente) che delle nere con dei muri piuttosto pendenti come la Europa Unita e le varianti Prà di Guardiani e Tabiadel.

 

 

Le piste sono molto belle e tutte le categorie di sciatori trovano una concatenazione in grado di soddisfarli.
Sia gli old style che cercano solo le grandi pendenze che i "carvers" che cercano piste medie ricche di cambi di pendenza. Per i principianti c'è una lunga passeggiata chiamata Campo che servirà per il futuro collegamento di Passo Monte Croce con Bagni Valgrnade via impianti e piste.

 

Per tornare a Sesto si prende il "Salto" nel verso opposto. Lo skibus ferma a pochi metri dalla partenza della seggiovia. Si sale, si appoggiano gli sci e si parte. Il tragitto in questo verso è molto più lungo rispetto all'andata. L'autobus deve salire fino al Passo Monte Croce di Comelico dove fa la prima tappa: chi vuole può scendere qui. Chi desidera tornare a Sesto se non vuole fare lo skiweg meglio che rimanga seduto sull'autobus.
Ancora pochi minuti di curve e si arriva ai parcheggi tra gli impianti Signaue e Tre Cime. Per tornare a Versciaco e chiudere il Giro delle Cime si prende la veloce cabinovia Tre Cime.

 

Si scende e si ripercorre la pista Orto del Toro fino alla stazione intermedia della cabinovia. Stavolta si deve però prendere l'impianto in discesa.

Giunti alla stazione intermedia si prende l'impianto in discesa e in pochi minuti si arriva sulla pista che scende verso la funivia va e vieni di Sesto. Il primo muro è pendente e a fine giornata richiede di essere sciato con molta attenzione!

 

 

Con la funivia va e vieni si sale velocemente al Monte Elmo. Le luci stanno virando verso i colori del tramonto. La maggior parte degli sciatori oramai ha smesso di sciare e si stanno godendo l'apres ski, una birra o il wellness di uno dei tanti ottimi hotel della valle. Io decido che con condizioni di questo tipo vale la pena continuare a oltranza e pur senza un pranzo nello stomaco riesco a tirare fino a chiusura impianti (che a Versciaco è mezz'ora dopo le classiche 16.30).

 

In conclusione il Giro delle Cime è consigliato sia dal punto di vista panoramico che per le piste. Sciisticamente c'è qualche difetto dovuto al collegamento via autobus che in realtà potrebbe annoiare solo nel verso Padola - Signaue, mentre nell'altra direzione è breve. Altro particolare da considerare sono gli skiweg: sia l'UNESCO che il Popera sono ambientalmente ineccepibili mentre sciisticamente sono appunto skiweg. 

Nei prossimi anni con i nuovi impianti di collegamento tra Passo Monte Croce Padola diventerà ancora più interessante.


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articolo scritto da per SkiForum


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