Presentazione della linea Salomon S/LAB ME:sh

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  • 03/05/2017
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Dopo anni di ricerche è stata messa a punto una nuova tecnologia sostenibile e antispreco, per realizzare scarpe su misura come quelle degli atleti, in base alle richieste di ogni appassionato. Le nuove scarpe, sviluppate in collaborazione con Kilian Jornet, saranno disponibili inizialmente in Francia dal 1 giugno.

ANNECY, FRANCIA — Nel 2008, Kilian Jornet chiese ai designers Salomon del laboratorio Footwear R&D se fosse possibile costruire una scarpa trail running appositamente per i suoi piedi. Kilian, considerato il miglior trail runner al mondo, sognava di poter correre con scarpe talmente personalizzate, vere e proprie estensioni del proprio corpo, che gli potessero garantire la massima leggerezza e nello stesso tempo protezione e sostegno per poter salire e scendere in montagna ad alta velocità. Il team dei designer Salomon dopo diversi mesi riuscirono ad offrirgli un modello esclusivo e allora Jornet chiese loro di studiare il modo per poter rendere disponibile lo stesso tipo di personalizzazione a livello generale. Oggi con il lancio della nuova linea running Salomon S/LAB ME:sh il sogno di Jornet è diventato realtà per tutti gli appassionati.

Dopo anni di studi e ricerche, di sperimentazioni e test degli Atleti, Salomon è in grado di offrire oggi ad ogni runner lo stesso servizio su misura garantito ai migliori Atleti e di invitare ogni appassionato a studiare il design della propria scarpa, creandola esattamente come la desiderano, secondo le proprie preferenze e necessità.

Inoltre, il processo produttivo delle calzature S/LAB ME:sh, personalizzate su misura, grazie alla nuova tecnologia robotizzata, garantisce importanti risultati in tema di sostenibilità, perché riduce l’impatto ambientale e lo spreco, normalmente associati alla normale produzione di calzature.

L’obiettivo della linea Salomon S/LAB ME:sh è di rendere disponibili scarpe costruite intorno al piede di ciascun individuo, basate sul diverso modo di muoversi e sulla tipologia di terreno scelta da ciascuno per correre. Per far questo il team Salomon footwear ha analizzato e scomposto in quattro parti il concetto di fit: il fit anatomico (la forma della scarpa), il fit biomeccanico(durante il movimento), la tipologia e il modo dell’utilizzo individuale della scarpa e le preferenze personali, come la sensibilità e l’aspetto estetico.

“Il progetto S/LAB ME:sh è nato da una visione strategica basata sulla nostra convinzione di dover trasformare il mercato footwear per il futuro, sia dal punto di vista dei consumatori, che sempre più chiedono prodotti personalizzati, e sia dal punto di vista industriale, nel quale il processo di produzione deve essere sempre più semplificato. “afferma Jean-Marc Pambet, Presidente Salomon.

“L’obiettivo era di riuscire a produrre delle scarpe vere e proprie estensioni del corpo e nello stesso tempo consentire di mantenere la produzione a livello locale, più vicina all’utilizzatore finale. L’unicità del progetto ME:sh è la combinazione tra il know how interno alla nostra organizzazione, a partire da quello presente nei punti vendita specializzati, e il know how esterno alla nostra azienda. E in più il fatto che il consumatore non rimane mai solo nella creazione di questo tipo di combinazione.”

La produzione delle calzature S/LAB ME:sh, inizialmente prevista interamente in Francia, richiederà solo 30 operazioni meccaniche e manuali rispetto alle circa 180 che solitamente sono necessarie con i normali metodi di produzione. Ogni scarpa ME:sh sarà composta da soli 12 componenti contro i circa 50 normalmente utilizzati, a tutto vantaggio della sostenibilità, nel rispetto di un modello di business più sostenibile grazie alla riduzione dello spreco e dell’impatto ambientale derivato dai processi di spedizione del prodotto finito. Per questo la produzione delle scarpe ME:sh rappresenta un’importante opportunità di cambiamento nell’industria del footwear: inverte infatti il rapporto che attualmente regola le fasi di produzione e spedizione dei prodotti, che vede il 70% delle calzature sport prodotte in Asia, ma poi vendute e utilizzate per l’80% in Europa e in Nord America.

La progettazione nel dettaglio

L’evoluzione tecnica più rilevante delle calzature S Lab ME:sh riguarda la tomaia che viene prodotta riducendo fino all’80% i componenti e fino al 50% le operazioni manuali. La tomaia non è più realizzata unendo tanti pezzi di tessuto, ma è un unico componente simile ad una calza in maglia 3D, denominato Twinskin, che, grazie ad un processo brevettato Salomon, prende la forma della tomaia.

Dopo che i 3 filati del Twinskin, posizionati all’interno del dispositivo Salomon alla corretta temperatura, si fondono costituendo la tomaia, che garantisce la tenuta del piede e la sua stabilità, viene incorporata la parte bassa della scarpa in base alle preferenze biomeccaniche del runner. Il consumatore può scegliere il differenziale, la tipologia di ammortizzazione (intersuola e inserti) e la suola. Infine, la tomaia e la parte bassa della scarpa vengono accoppiate con un processo manuale. Poi avviene la fusione attraverso un processo robotizzato gestito da operatori altamente qualificati. Il dispositivo di fusione (soprannominato “Bea”) e il software con cui viene manovrato il robot (soprannominato “Maurice”) sono stati entrambi ideati da Salomon.

“La costruzione delle scarpe running S/LAB ME:sh è frutto di un sistema di co-creazione tra Salomon e i runners,” spiega Jean-Yves Couput, Direttore del progetto Salomon S/LAB ME:sh. “Per poterlo realizzare abbiamo dovuto semplificare il processo di produzione di una scarpa, riducendo il numero di componenti e di operazioni manuali necessarie a creare una scarpa semplice e tecnica. Abbiamo ridotto i component a 12 e le operazioni, sia manuali che robotizzate, a 30. In questo modo siamo in grado di creare effettivamente con facilità una scarpa su misura insieme al consumatore.”

Per la produzione delle scarpe S/LAB ME:sh Salomon ha fondato la divisione S/LAB ME:sh all’interno dell’Annecy Design Center (ADC) al centro dell’headquarter sede dell’azienda. La divisione, oltre alle attrezzature brevettate Salomon, ai materiali necessari e ad un’area ultra moderna dove i visitatori possono seguire le fasi di realizzazione della propria scarpa, ospita una nuova esposizione della storia del footwear Salomon e del suo patrimonio di conoscenze nei diversi sport tra cui lo sci, l’alpinismo, il fondo e il running.

A partire dall’1 settembre gli appassionati potranno prenotare un appuntamento per poter realizzare la propria scarpa personalizzata presso la divisione S/LAB ME:sh ad Annecy tramite il sito http://www.salomon.com/SlabMEsh/ .
“Il servizio che viene garantito agli Atleti è straordinario,” afferma Kilian Jornet. “Finora mi sentivo quasi imbarazzato a poter usufruire di un trattamento speciale mentre Salomon non lo poteva garantire a tutti gli altri. Adesso grazie al progetto ME:sh, per avere un paio di scarpe personalizzate su misura non è più necessario essere un atleta top.”

UNA SCARPA SU MISURA ANCHE PER “LUCY”

Le capacità di personalizzazione delle calzature S/LAB ME:sh sono così avanzate che è ipotizzabile poter creare scarpe su misura per ogni essere umano, anche il primo. Per provare questa affermazione, Salomon ha pensato di creare una scarpa per “Lucy”, la femmina di Australopiteco, l’ominide più noto mai ritrovato, vissuto circa 3.2 milioni di anni fa, che ha cambiato il disegno degli scienziati riguardo l’evoluzione della nostra specie. Con l’aiuto di Yves Coppens, eminente paleontologo e co-direttore del team che ha scoperto i resti di Lucy nel 1974 in Etiopia, gli ingegneri Salomon sono riusciti a realizzare una scarpa su misura per il piede di Lucy utilizzando l’approccio innovativo delle calzature S/LAB ME:sh. A questo link è possibile vedere come questa scarpa è stata creata nel laboratorio Salomon ME:sh: http://www.salomon.com/SlabMEsh/.


MODALITA’ D’ACQUISTO

Dal 1 giugno, i consumatori potranno recarsi presso uno dei punti vendita in Francia (8) e in Belgio (1) che offrono il servizio Salomon S/LAB ME:sh in sede e scegliere di realizzare i seguenti modelli:

  • Modelli Unique to Me personalizzati scegliendo i materiali dell’intersuola, il differenziale e l’inserto. I Runner potranno scegliere anche l’altezza e la larghezza della tomaia Twinskin, la suola e diversi elementi decorativi, tra cui 768 combinazioni di colore.
  • Modelli Unique to Our Community personalizzati con i punti vendita in Francia (8) e in Belgio (1), scelti e già definiti in base alle necessità delle community locali.
  • Due modelli firmati Kilian Jornet co-creati e personalizzati per lo stesso Jornet. Modelli che riproducono le stesse caratteristiche dei modelli utilizzati da Kilian per l’allenamento e le gare. Nel prossimo futuro Salomon intende espandere il progetto S/LAB ME:sh a livello globale.

Chi è Salomon?

Nata nelle Alpi francesi nel 1947, Salomon è da sempre impegnata a favorire il progresso degli sport di montagna, attraverso lo sviluppo di prodotti innovativi che permettono agli sportivi di divertirsi, di progredire e di migliorare le proprie performance nella loro attività outdoor preferita. L’Azienda produce e commercializza footwear, apparel e attrezzatura per i più diversi sport outdoor. I prodotti sono studiati e messi a punto nel Design Center a Annecy, dove ingegneri, designer e atleti collaborano nella ricerca di soluzioni innovative in grado di valorizzare le esperienze outdoor di coloro che vivono la natura come fosse una straordinaria area giochi.

articolo scritto da per SkiForum


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