Nel chiaccherare in merito alla questione salta all'occhio senza dubbio che,come citato e ragionevolmente,ci si può imbattere in scalmanati che ci travolgono,idioti che girano a piedi roteando su se stessi con gli sci in spalla come alle comiche,portelloni di autobus,cartelli pre ingresso agli impianti,piccioni che evacuano e tutta una serie di situazioni dove il casco aiuta e che definirei passive.
Però mi piaceva stabilire in che percentuali la protezione fosse attiva,e cioè derivasse dal nostro carambolare con la testa sul terreno,ed anche stabilire magari il perchè.
Spunto ulteriore me l'ha dato Pierl,il quale affermava che negli ultimi sei anni era caduto,o meglio "tranquillamente scivolato a bassa velocità" un paio di volte.
Dato che pure io praticamente è ben raro che mi spiaccichi sul terreno sono curioso di sentire le vs esperienze.
Ovviamente per i miei primi 5/10 anni ai tempi che furono anch'io,come tutti credo,ero col sedere spesso per terra,ma effettivamente,col tempo,sciare diventa un pò come andare in bici,e praticamente succede molto di rado di schiantarsi,per un sacco di ragioni (esperienza,soppravvenuta saggezza...ehm ,ecc ec.).
Le uniche due volte che mi son fatto male furono a Pila nel 90 o giù di lì per uno sci che se ne andò per i fatti suoi,quando però ammetto che andavo veramente troppo "da pirla" e mi sistemai la spalla,che per qualche mese mi fece veder le stelle ,ed un altra l'anno scorso dove ripresi a sciare dopo quasi due decenni e inforcandomi 'sti carving senza dargli la benchè minima attenzione,trovandomi caduto a pelle d'orso (mai successo,tra l'altro) proprio per una inaspettata presa di spigolo e chiusura curva dovuta ai nuovi attrezzi ed alle consuetudini dei movimenti più marcati che occorrevano un tempo.
Quindi,volendo filosofeggiare: dobbiamo guardarci più dal mondo che ci circonda o da noi stessi?
Ciao
Però mi piaceva stabilire in che percentuali la protezione fosse attiva,e cioè derivasse dal nostro carambolare con la testa sul terreno,ed anche stabilire magari il perchè.
Spunto ulteriore me l'ha dato Pierl,il quale affermava che negli ultimi sei anni era caduto,o meglio "tranquillamente scivolato a bassa velocità" un paio di volte.
Dato che pure io praticamente è ben raro che mi spiaccichi sul terreno sono curioso di sentire le vs esperienze.
Ovviamente per i miei primi 5/10 anni ai tempi che furono anch'io,come tutti credo,ero col sedere spesso per terra,ma effettivamente,col tempo,sciare diventa un pò come andare in bici,e praticamente succede molto di rado di schiantarsi,per un sacco di ragioni (esperienza,soppravvenuta saggezza...ehm ,ecc ec.).
Le uniche due volte che mi son fatto male furono a Pila nel 90 o giù di lì per uno sci che se ne andò per i fatti suoi,quando però ammetto che andavo veramente troppo "da pirla" e mi sistemai la spalla,che per qualche mese mi fece veder le stelle ,ed un altra l'anno scorso dove ripresi a sciare dopo quasi due decenni e inforcandomi 'sti carving senza dargli la benchè minima attenzione,trovandomi caduto a pelle d'orso (mai successo,tra l'altro) proprio per una inaspettata presa di spigolo e chiusura curva dovuta ai nuovi attrezzi ed alle consuetudini dei movimenti più marcati che occorrevano un tempo.
Quindi,volendo filosofeggiare: dobbiamo guardarci più dal mondo che ci circonda o da noi stessi?
Ciao