Dolomiti Superski - Dieci anni dopo

Fonzie

Utente malamente
Premessa: mio padre, che è la causa del mio amore per lo sci e maestro nella pratica dello stesso, va ininterrottamente in settimana bianca da circa 35 anni, stimando almeno 15 di questi in Alta Badia a causa di una posizione ottima per scorrazzare nel cuore del Dolomiti Superski con impianti e/o poca auto. La base storica era la frazioncina di San Leonardo, Pedraces: un appartamento con il saluto rosa/dorato della Croce ogni sera... con l'impianto che passava sul tetto. Quasi sempre a Carnevale.

Quest'anno per varie cause era rimasto "a piedi" allora mi son detto che non ci saranno ancora miliardi di occasioni per sciare insieme e perchè non tornare proprio in Badia, dove non tornavo da 10 anni? In modalità strettamente pistaiola: uno scietto tuttofare più ciccio l'ho portato con me ma è rimasto nella sacca... mi sembrava brutto lasciare da solo il mazinga genitore.

C'eravamo lasciati anni or sono così:

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Quando si raggiungevano quei posti in puro stile terrone* al fine di risparmiare qualcosa sul viaggio (indimenticabili i crucchi che ci guardavano basiti mentre eravamo tutti sull'anteriore di quel furgoncino per far peso sul ghiaccio del passo Falzarego):

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*con tanto di auto carica di cibo Piceno, come successo anche questa volta :D


Facciamo un breve resoconto va. Poche foto, ho corso veramente tanto e un paio di giorni il freddo era veramente intenso, tanto da farmi passare la voglia di togliermi i guanti per scattare (iPhone).


DOMENICA: rientriamo in gioco partendo dal parco giochi per eccellenza il primo giorno, Kronplatz. Meteo perfetto, piste stupende (un po' dure verso Brunico, ma sono un odiatore del duro), zero fila. Erta a fine giornata obbligatoria.

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LUNEDI': nella notte ha nevicato un pochino. Tempo grigio, mio padre subisce la visibilità piatta mentre io mi esalto per una Gran Risa non battuta. Restiamo così in zona (San Cassiano, Corvara, Badia, Croce) e visto lo stato delle piste mi pento un po' di aver tenuto i Racetiger SL a discapito del Kabookie ma mi diverto lo stesso come un matto... con buona pace del mio compagno di discesa che resta sempre molto indietro.

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MARTEDI': il meteo prevede nuvolo... che bello quando sbaglia... Selva+Sasslong+Seceda+Ortisei: sole sole sole e freddo. La CIR si conferma la mia pista preferita in assoluto: lunga attesa al termine dopo una discesona unica quasi in apnea al primo mattino con zero presenze. Al Seceda provo a buttare le punte fuori (bordopista), ma il borotalco (che neve...) nasconde un po' ovunque vecchie tracce congelate poco amiche degli SL e così via in pista con la massima confidenza soprattutto sulle esposizioni assolate (purtroppo la Sasslong no, piuttosto dura). Alla funivia intermedia verso Ortisei incontriamo l'unica vera fila della vacanza: 40 minuti al gelo.

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MERCOLEDI': dobbiamo recuperare una grossa mancanza... non siamo mai stati in Tofane. Guardiamo un attimo la mappa delle piste e ci piazziamo un 5 Torri in chiusura al tramonto. Cortina. Che meraviglia di ambienti. Sorgono le prime differenze tra me e mio padre: lui sempre più alla ricerca della comodità con una sciata ben più lenta di quanto la ricordavo (con tanto di critica "bauscia" ai vetusti impianti (il Kronplatz ti vizia)), mentre a me le piste si sono "accorciate" tantissimo, sempre rispetto a 10 anni fa e non me frega una mazza di come si sale (anzi impianti più vecchi e lenti, meno gente in giro).

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GIOVEDI': nuvole alte, sottili, luce un po' piatta che si apre al pomeriggio (il freddo resta: nella notte fa esplodere una bottiglia in auto ). Mio padre definitivamente stanco di corrermi dietro resiste ad un mattino all'arrembaggio che ci porta in Marmolada prestissimo (mai vista la funivia così vuota: segue foto) partendo da Arabba, poi crolla dopo un pranzo in zona Canazei, lasciandomi da solo a divertirmi sulle nere di Arabba al tramonto, con neve di riporto da spazzolare con sommo gaudio. Finalmente la Croce dorata al rientro.

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VENERDI': giorno finale da prendere con più calma. Decidiamo di recuperare le zone vicine fatte con il "brutto tempo" del Lunedì. Esce una giornata finale stupenda (nonostante il caldo: stesso impianto stessa ora del Lunedì, da -10 a +10), con ultima corsa al Lagazuoi, dove auto-confermo che è tutto più "semplice" e "breve" rispetto a 10 anni fa (senza nulla togliere alla incredibile bellezza del giro: se si vuole far innamorare qualcuno dello sci è il posto perfetto).

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In conclusione, voto 8 e mezzo. Un graditissimo ritorno, assieme al mio più grande amico, nonostante gli "acciacchi del tempo". Uscire la sera appena arrivati con la croce illuminata di fronte, mi ha ringiovanito il cuore, riportando alla mente ricordi, sorrisi e la curiosità festosa del ragazzino che ero e che vorrei tanto essere ancora, ogni giorno.

:HIP
 
Che rapporto bellissimo! Quasi mi veniva anche un po’ di commozione al pensiero di te con tuo papà! Devo dire che condivido molte delle cose che hai scritto, sia riguardo alla mancanza di gente in pista come Plus inarrivabile di Cortina, sia riguardo al fatto che la Cir è tra le piste belle, una delle più belle in assoluto!


Ski Fun & Snow!!!
 
Ultima modifica:
Se si potesse, ti darei 4 skife:
- per il report
- per le foto
- perchè in 6 gg avete fatto (quasi) tutto
- per la settimana bianca con tuo padre.

Chissà se tra qualche anno mio figlio farà lo stesso con il suo vecchio padre? :TTTT
 
Se si potesse, ti darei 4 skife:
- per il report

Ho scritto di getto... pensavo banalità a palla.

- per le foto

Grazie, è un'altra mia piccccccola passione ma d'Inverno girando senza reflex scatto meno.

E poi chi va in montagna quasi sempre ama la fotografia perchè trova ambienti e sensazioni che chi non la frequenta non sa cosa si perde: diciamo che è facile scattare in certi ambienti.

- perchè in 6 gg avete fatto (quasi) tutto

Abbiamo ri-percorso il nostro giro standard a parte Cortina dove si andava a Cristallo e Faloria: la stanzialità non fa parte del nostro DNA (o la microstanzialità: non ripetiamo DI SOLITO le piste).

Altre destinazioni come Civetta e Sesto valutate, ma bocciate da mio padre che non aveva voglia di fare 1 oretta di auto.

- per la settimana bianca con tuo padre.

Mi sembrava l'anno giustissimo per recuperare un po' di pista seria non appenninica.

Chissà se tra qualche anno mio figlio farà lo stesso con il suo vecchio padre? :TTTT

Penso che chiunque abbia un padre che lo introduca allo sci, si senta in un certo senso "in debito" prima o poi: ad esempio mi piacerebbe tantissimo provasse i fat :HIP

"Padre amico" perchè quando lo spirito di una persona è uno spirito da Peter Pan, sempre attivo, mai sul divano, il rapporto non può essere altro che paritetico: il gioco, il fare come punto di partenza che stimola e unisce. La boria e la serietà solo quando saremo costretti a letto (almeno a 110 anni). E non siamo sportivi fissati eh, anzi.

PS.: tengo a precisare che mio padre ha 65 anni eh! Non 97 :TTTT
 
In un contesto diverso, comunque io 66 anni e mio figlio 30 agli inizi di febbraio siamo stati esattamente nei stessi posti e sempre con lo stesso problema, lui avanti ed io sempre dietro, salvo quando le piste erano un biliardo con ottima visibilità, in questi casi eravamo pari:TTTT. Il contesto diverso è che sciamo sempre insieme e sempre in pista. N.B. Quello di mezzo è un amico.
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Arrivo Ciampca
 
esatto applausi a scena aperta ... l'alta badia che conosco a memoria è veramente uno del posti migliori AL MONDO per sciare una settimana e sempre in posti diversi ...
io nel mio piccolo faccio dei week end con i figli e con il grande (18 anni) e già 4-5 anni che facciamo la giornata father and son
folgaria
cimone
civetta ...
 
Premessa: mio padre, che è la causa del mio amore per lo sci e maestro nella pratica dello stesso, va ininterrottamente in settimana bianca da circa 35 anni, stimando almeno 15 di questi in Alta Badia a causa di una posizione ottima per scorrazzare nel cuore del Dolomiti Superski con impianti e/o poca auto. La base storica era la frazioncina di San Leonardo, Pedraces: un appartamento con il saluto rosa/dorato della Croce ogni sera... con l'impianto che passava sul tetto. Quasi sempre a Carnevale.

Quest'anno per varie cause era rimasto "a piedi" allora mi son detto che non ci saranno ancora miliardi di occasioni per sciare insieme e perchè non tornare proprio in Badia, dove non tornavo da 10 anni? In modalità strettamente pistaiola: uno scietto tuttofare più ciccio l'ho portato con me ma è rimasto nella sacca... mi sembrava brutto lasciare da solo il mazinga genitore.

C'eravamo lasciati anni or sono così:

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Quando si raggiungevano quei posti in puro stile terrone* al fine di risparmiare qualcosa sul viaggio (indimenticabili i crucchi che ci guardavano basiti mentre eravamo tutti sull'anteriore di quel furgoncino per far peso sul ghiaccio del passo Falzarego):

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*con tanto di auto carica di cibo Piceno, come successo anche questa volta :D


Facciamo un breve resoconto va. Poche foto, ho corso veramente tanto e un paio di giorni il freddo era veramente intenso, tanto da farmi passare la voglia di togliermi i guanti per scattare (iPhone).


DOMENICA: rientriamo in gioco partendo dal parco giochi per eccellenza il primo giorno, Kronplatz. Meteo perfetto, piste stupende (un po' dure verso Brunico, ma sono un odiatore del duro), zero fila. Erta a fine giornata obbligatoria.

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LUNEDI': nella notte ha nevicato un pochino. Tempo grigio, mio padre subisce la visibilità piatta mentre io mi esalto per una Gran Risa non battuta. Restiamo così in zona (San Cassiano, Corvara, Badia, Croce) e visto lo stato delle piste mi pento un po' di aver tenuto i Racetiger SL a discapito del Kabookie ma mi diverto lo stesso come un matto... con buona pace del mio compagno di discesa che resta sempre molto indietro.

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MARTEDI': il meteo prevede nuvolo... che bello quando sbaglia... Selva+Sasslong+Seceda+Ortisei: sole sole sole e freddo. La CIR si conferma la mia pista preferita in assoluto: lunga attesa al termine dopo una discesona unica quasi in apnea al primo mattino con zero presenze. Al Seceda provo a buttare le punte fuori (bordopista), ma il borotalco (che neve...) nasconde un po' ovunque vecchie tracce congelate poco amiche degli SL e così via in pista con la massima confidenza soprattutto sulle esposizioni assolate (purtroppo la Sasslong no, piuttosto dura). Alla funivia intermedia verso Ortisei incontriamo l'unica vera fila della vacanza: 40 minuti al gelo.

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MERCOLEDI': dobbiamo recuperare una grossa mancanza... non siamo mai stati in Tofane. Guardiamo un attimo la mappa delle piste e ci piazziamo un 5 Torri in chiusura al tramonto. Cortina. Che meraviglia di ambienti. Sorgono le prime differenze tra me e mio padre: lui sempre più alla ricerca della comodità con una sciata ben più lenta di quanto la ricordavo (con tanto di critica "bauscia" ai vetusti impianti (il Kronplatz ti vizia)), mentre a me le piste si sono "accorciate" tantissimo, sempre rispetto a 10 anni fa e non me frega una mazza di come si sale (anzi impianti più vecchi e lenti, meno gente in giro).

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GIOVEDI': nuvole alte, sottili, luce un po' piatta che si apre al pomeriggio (il freddo resta: nella notte fa esplodere una bottiglia in auto ). Mio padre definitivamente stanco di corrermi dietro resiste ad un mattino all'arrembaggio che ci porta in Marmolada prestissimo (mai vista la funivia così vuota: segue foto) partendo da Arabba, poi crolla dopo un pranzo in zona Canazei, lasciandomi da solo a divertirmi sulle nere di Arabba al tramonto, con neve di riporto da spazzolare con sommo gaudio. Finalmente la Croce dorata al rientro.

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VENERDI': giorno finale da prendere con più calma. Decidiamo di recuperare le zone vicine fatte con il "brutto tempo" del Lunedì. Esce una giornata finale stupenda (nonostante il caldo: stesso impianto stessa ora del Lunedì, da -10 a +10), con ultima corsa al Lagazuoi, dove auto-confermo che è tutto più "semplice" e "breve" rispetto a 10 anni fa (senza nulla togliere alla incredibile bellezza del giro: se si vuole far innamorare qualcuno dello sci è il posto perfetto).

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In conclusione, voto 8 e mezzo. Un graditissimo ritorno, assieme al mio più grande amico, nonostante gli "acciacchi del tempo". Uscire la sera appena arrivati con la croce illuminata di fronte, mi ha ringiovanito il cuore, riportando alla mente ricordi, sorrisi e la curiosità festosa del ragazzino che ero e che vorrei tanto essere ancora, ogni giorno.

:HIP
..report bellissimo, super complimenti ma il mio top like va al van "Polisportiva borgo solestà" ...immagino ripieno di olive e cremini di Migliori....GRANDE!!!
 
..report bellissimo, super complimenti ma il mio top like va al van "Polisportiva borgo solestà" ...immagino ripieno di olive e cremini di Migliori....GRANDE!!!
Sono passati 5 anni da sto report.

Circa 25(!!!) da quel furgone che sarà diventato un bel cubetto di ferro da tempo.

No, il cuoco era ufficialmente un uomo-cinghiale allevatore di Capodacqua (è passato così tanto tempo che tale frazione non esiste più, completamente rasa al suolo dal terremoto) compagno di scorribande a Forca Canapine (stessa sorte della frazione), quindi niente olive, ma solo piatti di carne estremamente barocchi ed in quantità imbarazzanti: il padrone di casa (Guido, ei fu) dell'appartamento a Pedraces (esattamente San Leonardo) ogni tot saliva a trovarci per "scroccare" un po' di bontà terrone (e bicchierini di mistrà).
 
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