Costi per la riqualifica di impianti abbandonati

Fede_Cavs

Member
Buonasera a tutti :D
Mi sono iscritto da poco, ed essendo molto appassionato di sci e tutto ciò che riguarda l'ambiente montano, volevo chiedere qualche informazione. Di recente sono stato ad Alberola (ex stazione sciistica abbandonata ahimè a se stessa, posta nell'entroterra Ligure, per esattezza sopra Savona) e, come ho giÃ* letto in altre discussioni e come ho potuto verificare da solo, presenta ancora tutti e tre gli ski-lift integri, muniti anche dei piattelli, nonostante la chiusura del comprensorio sia stata datata ai primi anni duemila.

Siccome di neve ce n'era in abbondanza (in alcuni punti si sprofondava fino all'inguine), e la temperatura era molto bassa nonostante fossero le due e mezza di pomeriggio, la domanda sorge spontanea.. Secondo voi quanto costerebbe riqualificare almeno due dei tre ski-lift presenti? E poter riaprire il tutto anche per altre attivitÃ*, come ad esempio il downhill, da usufruire in mancanza di neve e durante l'estate??

Okkey che se hanno chiuso un motivo ci sarÃ* stato... Colpa delle scarse precipitazioni nevose dei primi anni duemila, colpa magari di una gestione non ottimale, ma sta di fatto che negli ultimi dieci anni di neve ne è sempre caduta, pure in abbondanza, tolto forse un anno in cui non aveva nevicato pressochè da nessuna parte sull'intero arco alpino (2015 direi), e vedere un possibile comprensorio sciistico, seppur piccolo, a così pochi passi dal mare, abbandonato a se stesso lascia un po di amaro in bocca...

Grazie mille a tutti per l'attenzione, un saluto :D:D
 
Se gli impianti sono stati chiusi i primi anni 2000 gli impianti sono irrecuperabili, conviene costruire skilift nuovi.
 
ciao e benvenuto...intanto lo sprofondare fino all'inguine vuol dire 30 cm di pressata...fortunatamente i declivi di alberola sono prati e qualcosa ci puoi fare con un gatto che usato costa almeno dai 30 ai 50 mila euro...poi bisogna vedere quel manto pressato quanto ti dura sotto il marino e quest'anno è già un'anno fortunato per l'angolo sud-ovest ma non sempre è così.
gli impianti sono quasi tutti dei marchisio del '70 e leitner '80 e per il ripristino sono necessarie modifiche a norma CE il cui costo supera tranquillamente un impianto nuovo anche perchè il grosso delle parti elettriche e meccaniche non è più disponibile per obsolescenza.
l'unica soluzione è ripristinare con seggiovia naturalmente usata la linea più lunga dei tre skilift esistenti per l'utilizzo downhill estivo ... per l'utilizzo invernale vedo la cosa rischiosa.
quegli impianti come altri tipo sale langhe...roccavione o lo skilift postato da un'utente nel forum che non ricordo nelle colline del roero...sono impianti nati nel periodo vacche grasse dello sci ai tempi della valanga azzurra e quando a genova vi erano ben 16 sci club.
adesso che alla domenica trovi solo un pò di casino in conca a prato e nel resto del mondolè o riserva bianca scii facendo al massimo due minuti di attesa non penso proprio che managerialmente sia consigliabile riprendere in mano una stazione soggetta ai capricci del libeccio o ancor peggio scirocco.

grandi funghi...ottimi canestrelli ... favolose trattorie ma sci...BASTA

- - - Updated - - -

altre informazioni le trovi in questo thd

http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=26119
 
Vi ringrazio per le risposte :D
Son d'accordissimo sul fatto che riaprire puntando solamente sullo sci sia un po sprovveduto, soprattutto per le bizze del tempo e tolto il fatto che anche al giorno d'oggi è difficile soddisfare la richiesta del classico sciatore, il quale ha più interesse ad andare in grandi comprensori piuttosto che in piccole stazioni che dispongono di pochi impianti e qualche pista.
Forse nel messaggio precedente non mi sono espresso al meglio; quel che volevo dire è che si potrebbe puntare principalmente su altre attività, come appunto detto il downhill, costruendo varie piste con diversi livelli difficoltà, e, nel caso in cui scenda molta neve, poter usufruire del servizio per fare anche due sciate, decidendolo all'ultimo momento, senza dover fare magari ore di macchina.
Leggendo in internet anche Caldirola fece la stessa fine, però puntando sull'apertura di un bike park e la costruzione di una pista da bob su rotaia sono riusciti a rilanciarla. Oppure le stesse Monesi, Santo Stefano, località sempre liguri, che per un periodo chiusero i battenti ma che nel 2008, grazie ai finanziamenti dei fondi della Comunità Europea e dei fondi dell'amministrazione Provinciale, furono riproposte grazie anche alla costruzione di due seggiovie nuove, utilizzate sia in chiave invernale che estiva (da quel che so a Santo Stefano pare abbiano pure costruito un laghetto artificiale per l'innevamento artificiale).
Poi ovviamente tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, ma la mia era solo un'idea per magari rilanciare un paesino, una zona, ormai abbandonata e dimenticata, ma anche per sperare che prima o poi anche in Liguria si possa fare qualcosa di "diverso" :D:D
 
Far andare in attivo un impianto solo con la stagione estiva (seppur collegato al downhill) è un impresa quasi impossibile, normalmente chi tiene aperto solo in estate gestisce anche altre attività e quindi la somma degli incassi supera le perdite dell'impianto (oppure è gestito dal pubblico).

Ci deve quindi essere una base di sci sostenibile.
 

.

Obiettivamente recuperare Alberola sarebbe una pazzia. Si tratta di impianti a 900-1100 metri a pochi km dal mare. Già S. Stefano d'Aveto, Monesi e compagnia bella fanno una grande fatica a sopportare il clima di questi anni (ricordiamo che per fare la neve artificiale ci vogliono le temperature e spesso non ci sono pure quelle) e parliamo di altitudini ed esposizioni diverse. Poi se qualche pazzo fosse intenzionato sicuramente qualche giornaliero lo faccio. Per adesso si possono visitare quei posti per belle passeggiate sia in estate che in inverno, o bei giri in mtb all'interno del parco del Beigua senza dimenticare una bella scorpacciata di selvaggina all'agriturismo La Betulla proprio nei pressi di Alberola.
Volendo proprio fantasticare su un ripristino dell stazione sciistica ci vorrebbe una seggiovia biposto sulla vecchia linea dello skilift monte Cucco e uno skilift sul campo scuola (l'altro skilift sul monte cucco si può anche non ripristinare), risistemare le piste in parte riconquistate dalla vegetazione, allargandole e modellandole agli standard moderni, poi un bel gattone delle nevi nuovo o usato, qualche cannoncino per la neve programmata e direi che ci siamo.
 
Obiettivamente recuperare Alberola sarebbe una pazzia. Si tratta di impianti a 900-1100 metri a pochi km dal mare. Già S. Stefano d'Aveto, Monesi e compagnia bella fanno una grande fatica a sopportare il clima di questi anni (ricordiamo che per fare la neve artificiale ci vogliono le temperature e spesso non ci sono pure quelle) e parliamo di altitudini ed esposizioni diverse. Poi se qualche pazzo fosse intenzionato sicuramente qualche giornaliero lo faccio. Per adesso si possono visitare quei posti per belle passeggiate sia in estate che in inverno, o bei giri in mtb all'interno del parco del Beigua senza dimenticare una bella scorpacciata di selvaggina all'agriturismo La Betulla proprio nei pressi di Alberola.
Volendo proprio fantasticare su un ripristino dell stazione sciistica ci vorrebbe una seggiovia biposto sulla vecchia linea dello skilift monte Cucco e uno skilift sul campo scuola (l'altro skilift sul monte cucco si può anche non ripristinare), risistemare le piste in parte riconquistate dalla vegetazione, allargandole e modellandole agli standard moderni, poi un bel gattone delle nevi nuovo o usato, qualche cannoncino per la neve programmata e direi che ci siamo.

Questo si che sarebbe un progetto coi fiocchi che, unito magari ad un bike park per la stagione primaverile ed estiva, porterebbe ad un buon rilancio. Però i prezzi per un qualcosa di simile non penso siano propriamente pochi, soprattutto per l'innevamento artificiale, e anche magari grazie a qualche fondo pubblico la cosa risulterebbe piuttosto ardua. Per quanto riguarda l'allargamento delle piste secondo me sarebbe il meno; alla fine piste di questa larghezza ne troviamo anche nei comprensori ben più grandi e noti. Poi si potrebbe completare il quadretto invernale con un anello di fondo (che fino a qualche anno fa direi che fosse presente) ed escursioni con ciaspole fino al Monte Ermetta e Beigua. Ma ovviamente queste per adesso son solo fantasie... però non si sa mai, magari un domani, ma rimarrà comunque difficile...

- - - Updated - - -

Bike park con gli Skilift?

Ora come ora così su due piedi non mi viene in mente nessuna località ad avere un bike park che presenta uno ski-lift, però gurdando un po su internet ne ho visti diversi.. alcuni con soluzione ad Àncora, altri con anche semplicemente il piattello o una specie di gancio per il traino.
 
Top