Aprica in stato di grazia - 11/2/2018

pat

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Nonostante la mia preferenza per Valle d'Aosta e Alto Piemonte, oggi tra la mete "papabili" ho scelto una di quelle che avevo messo agli ultimi posti, cioe' L Aprica. La notizia di piste perfette e tutte aperte arrivata da Ste il giorno prima non poteva lasciarmi indifferente, e il meteo previsto stabilmente bello, senza vento e non troppo freddo ha fatto il resto. Scelta azzeccatissima ! Partenza alle sette e venti e in due ore ero al parcheggio della Magnolta. Ero con mia figlia, che gia' era stata a L'Aprica in uno sfortunato 6 gennaio di pochi anni fa, senza neve dappertutto e li' almeno c'era la Baradello Blu panoramica integralmente aperta e qualche pista sopra il Palabione, piu' la Piana Galli. Poco... allora...e con neve saponosa. Meritava certamente una seconda chance, e oggi il voto é stato da 8 pieno. Ci tenevo in particolare a farle provare il Pistone della Magnolta in stato di grazia, che secondo me da solo vale già il viaggio. Infatti abbiam percorso per tre volte di fila l'intero dislivello da 2060 in paese, sfruttando sia la Piana Galli sia la sua variante. Arrivati all'inizio del pistone in effetti scopriamo che la parte alta (Puncera) era riservata agli allenamenti. I comuni mortali potevano percorrere la pista J sullo skirama (Roccolo) comunque bella, e poi ci si immetteva nella parte nera (Magnolta inferiore), con una neve perfetta. Io ho fatto due foto e son ripartito subito... mia figlia nel frattempo era gia' a meta' pista. Poi l'abbiamo rifatta due volte... l'ultima senza mai fermarci. Lei avanti... io dietro... sempre piu' dietro... e lei sempre piu' avanti; alla fine mi ha dato "una paga della madonna": quando era al tornello della cabinovia io ancora dovevo percorrere l'ultimo muro! Avevo gli Armada ai piedi e gli Head xrc in macchina... ma dubito che con gli Head sarei riuscito ad andare molto piu' veloce. Lei invece era sicurissima, scendeva con classe, senza una sbavatura. Oggi si e' laureata! E io son contento!
 
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Uno apre Skiforum e trova 2 reportage dal titolo "Aprica in stato di grazia" e "Aprica in grande spolvero"...

Chi non la conosce pensa che sia il nuovo Eldorado sciistico delle Alpi :TTTT
 
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Panorama da Piana Galli verso val Belviso
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Pista Roccolo
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Sempre pista Roccolo
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Parte finale pista Roccolo
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Il "Pistone", cioe' la Magnolta Inferiore, per me la piu' bella pista di questa localita'
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Il "Pistone" visto dall'arrivo in paese
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Dopo tre giri tirati e le gambe in fiamme risaliamo e ci dirigiamo, attraverso lo skiweg "A" Piana Galli verso il Palabione.

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Bella giornatona,e ti vedo contento per i progressi di tua figlia.
Anche qua in Appennino gran giornata,le nevicate dei giorni scorsi hanno sistemato le cose
 
Aprica ombelico del mondo! Ci devo fare un giro, è da Gennaio che manco. Se non c'è rischio ressa fatico a girare l'auto verso ovest
 

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Arrivati a 1700m, decidiamo di scendere alla partenza della cabinovia del Palabione con la "N" - "Del Palabione", all'inizio bella e larga e con ottima neve e poi, dopo qualche zig-zag sotto la cabinovia, circa da 1500m in giu' diventava un po' piu' stretta e con neve meno godibile, non con ghiaccio esposto ma comunque col "duro" del fondo e senza nevina...diciamo fattibile. Alla successiva risalita, alle 11:45, abbiamo anticipato il pranzo.

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Dopo pranzo ci siamo diretti verso i 2300m, prima con la "lentovia"quadriposto poi con il panoramico skilift del Dosso Paso'. Prima la rossa omonima, molto molto bella, poi la nera, la ""Benedetti" superiore contrassegnata con la lettera G.

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Parzialmente nascosta dagli alberi, la parte finale della rossa che scende dal Dosso Paso', la pista che ha sempre la neve migliore quando le altre smollano. Oggi eccellente.
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Questa e' la parte alta della Benedetti Superiore, commuovente per neve e avvincente per tracciato
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Risalendo con la quadriposto sopra il Palabione si nota in alto a sinistra un breve tratto della Benedetti Superiore, piu' o meno all'altezza della partenza dello skilift
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Questo e' un tratto della pista "E" Valletta, continuazione naturale della Dosso Paso' rossa "F"
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Ragasss... stiamo parlando di una pista alle due di pomeriggio della domenica di Carnevale... non in un lunedi' mattina qualunque!


Terzo giro... bimba visibilmente soddifatta !
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Skilift Dosso Pasò
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Panorama e Rossa Dosso Paso' a dx dello skilift
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La rossa nel suo tratto iniziale
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stiamo parlando di una pista alle due di pomeriggio della domenica di Pasqua... non in un lunedi' mattina qualunque!
Volevi dire Carnevale o non ho capito.
Ho notato un po' tutte le piste in ottime condizioni :D
Purtroppo Aprica mi manca ma piano piano rimedierò, le piste mi ispirano (il paese meno...).
 
Parte iniziale della "Benedetti inferiore", sempre contrassegnata con la "G" ma sotto i 1700m del Palabione
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La Benedetti Inferiore confluisce nella pista contrassegnata in cartina con la "O", che per non creare confusione si chiama "K"... porta al Baradello.

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Volevi dire Carnevale o non ho capito.
Ho notato un po' tutte le piste in ottime condizioni :D
Purtroppo Aprica mi manca ma piano piano rimedierò, le piste mi ispirano (il paese meno...).

Si, avevo scritto male ma ho corretto subito...ma tu sei stato piu' veloce.

Prima di partire dalle tue zone per provare L'Aprica devi mettere in atto la visita di tutta la Val d'Aosta, di Macugnaga, di Chiesa Valmalenco, Bormio e Livigno... forse con questo cronoprogramma potrebbero fare in tempo a cambiare qualche impianto prima della tua visita !

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La segg Baradello porta da 1150m circa a 2000m ed e' una quadriposto ad ammorsamento automatico. Il ns obiettivo era fare la Valscesa rossa "Est" contrassegnata con la lettera "V" e poi la Valscesa Ovest nera "W" piu' la Direttissima "U" e di evitare la blu, gia' fatta qualche anno fa
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Qui siamo sul tratto in comune appena dopo aver abbandonato la seggiovia.

A questo punto mia figlia decide di voler fare prima nera... la rossa pero' non la faremo per mancanza di tempo.

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Ed ecco la Valscesa nera...
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E la Direttissima, che noi abbiamo percorso integralmente anche se la parte della "U" sotto l'intermedia della Baradello era chiusa con rete... praticamente e' stata aperta solo ieri... o quasi.
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La parte inferiore aveva degli elementi vegetali (steli, piu' che rametti) che uscivano in pista, per quello e' stata chiusa repentinamente. Comunque la neve era dura e scivolosa sotto i 1450m e sinceramente non valeva la pena farla... unica motivazione l'effetto-rarita' di trovarla battuta.
 
Invece di prendere la parte finale della blu panoramica "S", risalire a 2000m con la Baradello, farci la discesa della Valscesa rossa, riprendere dall'intermedia la medesima seggiovia e infine arrivare alti sopra il Palabione per fare le piste "I" (Salina) ed "R" (Medici) , poi prender la "lentovia" e percorrere la blu "E" (Gran Via del Gallo... uno skiweg dal nome immeritatamente altisonante) e scender per l'ultima volta il "Pistone" della Magnolta... abbiam deciso di star bassi.

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Abbiam quindi preso il primo skilift dei Campetti tra una selva di bambini piccolissimi, e con un po' di "Q" siamo arrivati velocemente alla partenza del Palabione. Una volta giunti a 1700m abbiam percorso la "M" ("Del Palabione"... stesso nome della "N" giusto per non far confusione) e siamo arrivati all'ultimo muretto della Magnolta col raccordino "D". La "M" e' una bella pista, fino a meta' la neve era ancora farinosa, da 1500 in giu' diventava dura e molto "spazzolata"; la temperatura era appena sopra lo zero e un' umidita' lattiginosa stava risalendo la valle. L' ultimo muro della Magnolta, tanto bello tra le 10 e le 11, era veramente ghiacciato con placche improvvise e numerose, e stavamo volando sia io sia mia figlia. L' ultima pista doveva essere il "Pistone" integrale... eran le tre e un quarto e avevamo riservato le energie proprio per quel gran finale...
Saggiamente e univocamente abbiam pensato bene che fosse il caso di concludere li' una giornata perfetta, senza rischiare un' ultima pista che, comunque, avremmo fatto col freno a mano tirato e senza quel godimento del mattino. Perche' rovinare un ricordo perfetto? Soddisfattissimi, siam tornati a casa.
 
All'Aprica il carnevale affollato è quello meneghino, vedrai che settimana prossima ci sarà su mezza Milano.
 
La prima volta che ci ero andato non esisteva il Baradello come lo conosciamo oggi, ma avevo assaggiato la Benedetti e le piste Salina e Medici.
La seconda volta era verso fine stagione ed ero rimasto tutto il giorno alla Magnolta perche' il raccordo basso col Palabione era inagibile e quello alto ancora doveva esser concepito.
La terza volta, con la famiglia, non c'era la neve ed era l'Epifania... pero' era innevata tutta la blu del Baradello (che ormai aveva la segg nuova) ed era l'unico posto nelle mie zone a poter vantare quasi 1000m di dislivello sciabile quel giorno... poi avevam fatto la quadrilenta e la Piana Galli. Nel raccordo tra Piana Galli e Palabione sassi a non finire, inevitabili, e lamine sputt.. per tutta la famiglia, quindi poi siam scesi con la cabinovia del Palabione e abbiam raggiunto il Baradello e l'auto con lo skibus.

Solo ieri posso dire di averla girata tutta con grande soddisfazione.

Un parto decisamente lungo.... iniziato forse 25 anni fa. Ora posso non pensarci piu' per un bel po', il bollino verde gliel' ho dato !
 
E poi leggi flame chilometrici su esposizioni troppo ardite, pendenze con percentuali che variano di 0.00000001 punti, chilometraggi veri o gonfiati tra un comprensorio ed un altro, gente che svernicia atleti nazionali professionisti, quote collinari o montagnose, ecc.
Ecco la vera quintessenza dello sci: una foto ... UNA ... U N A.
Tua figlia sorridente e soddisfatta.

Fine.

Hai fatto centro.

Ciao
 
Anche a questo giro avevo gli Armada ai piedi e gli Head xrc nel portasci (se avessi trovato ghiaccio in basso fin dal mattino li avrei usati); gli Armada dovevano esser portati all'interno della cabina sia in Magnolta sia in Palabione... quindi dopo Flavia, gli sci e me entravano altre tre persone regolarmente ad ogni risalita.
Giovani e meno giovani, guardavano gli sci con stupore, "soggezione" e incredulita'. Se fossi entrato in cabina con un cane marziano viola a pois gialli, con quattro code e sei gambe forse avrei destato meno curiosita'.

La domanda ricorrente era :"Ma come si sciano degli sci cosi'?"

Uno mi ha detto che erano "inquietanti" e che per il solo fatto di doverli portare dentro la cabinovia ne sarebbe stato ben alla larga. Meno male che non abbaiavano, altrimenti si buttava giu'.

I ragazzi giovani erano piu' interessati al loro uso, ma tutti escludevano a priori che si potessero usare anche in pista. Sapere che avevo gli altri nel portasci sembrava rassicurarli dai loro timori piu' ancestrali.

Non ho visto in tutta la giornata nessuno con sci appena piu' larghi di uno sci convenzionale.

Se ci tornassi userei gli Head fin dall'inizio, sia per la comodita' di lascarli fuori dalla cabina nell'apposito alloggio... sia per non farmi battere tanto clamorosamente da mia figlia in velocita'... sia per non sentirmi dire dieci volte le stesse domande.
 
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