WLF - Archeologia sciatoria 3

Kaliningrad

Kayakçı-ı ekrem
Dove si trovava questa bella sciovia, inizialmente singola poi raddoppiata?



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Una faggeta così fitta, così tanti anni fa (a giudicare dalla foto), vuol dire davvero Amiata o comunque quote molto basse... in Appennino settentrionale i boschi erano molto più radi negli anni 60-70

O Pulledrari (PT)... ma chissà... robe dimenticate da Dio.
Ma non da Kaliningrad
 
A parte il posto, sono incuriosito - nella mia immensa ignoranza impiantistica - dai pali/tralicci degli skilift. Che azienda li produceva?
 
Faggeta appenninica, sciovia doppia ..... mi sparo l'unica cartuccia: Monte Amiata.

Guardi che io ho un'armeria intera, sicché di cartucce ce ne sono quante ne vuole.

Ottima intuizione, ma occorre aggiustare il tiro.



Una faggeta così fitta, così tanti anni fa (a giudicare dalla foto) ... Pulledrari (PT)... ma chissà... robe dimenticate da Dio.
Ma non da Kaliningrad

No, non è neanche Casetta Pulledrari ...


sono incuriosito [...] dai pali/tralicci degli skilift. Che azienda li produceva?

Uno skilift alla francese ma non débrayable... probabilmente una ditta transalpina?

Vi lascio cuocere nel Vostro brodo perché il nome dell'azienda faciliterebbe troppo la soluzione.
 
In effetti se ben ricordo avevo letto che in Appennino (e sono solo, anche nel cuneese ad esempio a Limone, però alcuni di quelli erano MM) c'erano parecchi téléskis débrayables e alcuni di essi, forse, non erano stati costruiti dalle ditte canoniche.

Al momento non ne ho idea, per non dire che non è il mio terreno di gioco (anche se ai Prati di Tivo ci sarei arrivato perché avevo un grosso déjà-vu). Forse leggendo per una settimana intera tutti i suoi post su Abetone forum potrei farmi una grossa cultura, in quattro e quattr'otto ciò non è possibile!
 
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