Tuning reale miglioramento per tutti?

Maurotrevi

New member
Informandomi un po' sul tuning ho trovato le giustificazioni più varie, lasciandomi abbastanza perplesso.
Secondo me si é voluto variare l'inclinazione dello sci al quale la lamina ha maggior presa, infatti i canonici angoli di lamina 90 grazie al tuning guadagnano efficacia con lo sci molto inclinato ma perdono con la tavola più piatta.
A questo punto mi risulta ovvio il vantaggio per lo sciatore aggressivo (e di aggressivi quando serve lamina ce ne sono pochi) ma può essere uno svantaggio notevole per tutti gli altri.
 
Nemmeno io... il tuning influisce solo per una cosa, ovvero l'angolo di attacco della lamina, in parole povere, quando lo sci inizia ad agganciare. Influisce davvero poco sull'angolo laterale, anche perchè si parla di decimi di grado.

E' imho sopravvalutato in ambito turistico e amatoriale, spero un giorno di poter provare lo stesso sci con tre/quattro angoli diversi di tuning, per capire bene se la mia teoria (ovvero quella che sentire la differenza tra differenti angoli, tolti i valori estremi di 0 e 1, sia impossibile per uno sciatore comune), ma ho già provato degli SL FIS con stesso angolo laterale e un tuning 0.3 e 0.5, sinceramente se non mi avessero detto che erano diversi, non me ne sarei accorto.
 
Scusa, ma non ho capito un casso :TTTT
Immagina lamina 90° tuning 0° con lo sci inclinato a 45° hai la lamina che forma due angoli di 45° sul piano.
Ora esageriamo, 5° di tuning, inclini lo sci di 45° ma la lamina sul piano avrà 40 e 50°'
Quindi per far incidere la lamina devi inclinare di più lo sci.
 
Informandomi un po' sul tuning ho trovato le giustificazioni più varie, lasciandomi abbastanza perplesso.
Secondo me si é voluto variare l'inclinazione dello sci al quale la lamina ha maggior presa, infatti i canonici angoli di lamina 90 grazie al tuning guadagnano efficacia con lo sci molto inclinato ma perdono con la tavola più piatta.
A questo punto mi risulta ovvio il vantaggio per lo sciatore aggressivo (e di aggressivi quando serve lamina ce ne sono pochi) ma può essere uno svantaggio notevole per tutti gli altri.

:shock::shock: Non ci ho capito nulla:KEVme lo puoi spiegare?

Immagina lamina 90° tuning 0° con lo sci inclinato a 45° hai la lamina che forma due angoli di 45° sul piano.
Ora esageriamo, 5° di tuning, inclini lo sci di 45° ma la lamina sul piano avrà 40 e 50°'
Quindi per far incidere la lamina devi inclinare di più lo sci.

40+50+85 = 175, mi mancano 5 gradi:KEV ma anche se fosse 40+50+95 =185 avrei 5 gradi :KEV Scusami ma non capisco :PAAU
 

.

la differenza è proprio poca... l'aggressività la ottieni con l'angolo laterale.... io faccio le lamine a 89° con tuning a 0.5° questo perché a tavola piatta la rendo meno nervosa... ma cmq sono sfumature, facessi lamine a 86° e 0,5 di tuning allora si che ne trarrebbe vantaggio uno sciatore aggressivo.... secondo me fa molta più differenza quanto smussi il filo in punta... :D
 
Per avere risposte dai materiali in seguito a certi accorgimenti devi saper sciare molto bene. Il resto sono chiacchiere da bar.
 
:shock::shock: Non ci ho capito nulla:KEVme lo puoi spiegare?



40+50+85 = 175, mi mancano 5 gradi:KEV ma anche se fosse 40+50+95 =185 avrei 5 gradi :KEV Scusami ma non capisco :PAAU
Se mantieni la lamina a 90° effettivi dai 5° di tuning e 85 di lamina sul fianco che da sempre 90 ma ruotata.
Ragioniamo sempre su una lamina di 90° reali per comodità.
 
Se mantieni la lamina a 90° effettivi dai 5° di tuning e 85 di lamina sul fianco che da sempre 90 ma ruotata.
Ragioniamo sempre su una lamina di 90° reali per comodità.

:PAAU:PAAUEhm, ehm fai conto di parlare con uno che non sa nulla, ma proprio nulla : me lo spieghi con calma?
 
Se consideriamo che la maggior parte degli sciatori passa le lamine una volta a stagione, possiamo immaginare l'importanza di un decimo di grado di tuning...
Gli atleti di alto livello per capire quanto può influenzare usano sensazioni e tanto cronometro, per valutare i centesimi di differenza (stessa cosa per gli angoli della scarpa).
 
Io concordo, ma visto che sembra indispensabile... io temo possa essere addirittura controproducente per il turista.

Comunque si parla di gradi, tanto che si vedono le lamine tirate a 87 o meno... cosa che richiederebbe molta più cura della lamina stessa.
 
Se mantieni la lamina a 90° effettivi dai 5° di tuning e 85 di lamina sul fianco che da sempre 90 ma ruotata.
Ragioniamo sempre su una lamina di 90° reali per comodità.

Parti da un presupposto sbagliato, ovvero che lo sci appoggi solo sulla lamina, invece devi sempre considerare che l'angolo assoluto lo hai dal piano soletta.
Iniziamo col dire che anche in ambito agonistico estremo l'angolo laterale non è mai più acuto di 86°, e che il tuning oscilla tra valori di 0 (rarissimi e usati solo da alcuni in slalom speciale) e 1. in casi molto sporadici in discesa si sono usati angoli di tuning maggiori.
Il fatto è che non stiamo sciando sul vetro, per quanto possa essere dura o barrata la neve, la lamina incide parecchio il piano d'appoggio, quindi si, hai ragione quando dici che il tuning fa si che si debba piegare di più per sfruttare al meglio l'angolo laterale, ma considera che facilita la deriva della soletta senza incontrare attrito laterale quando è di piatto (ecco perchè tuning maggiori di 1 si usano praticamente solo in discesa libera agonistica) quindi rende più scorrevole lo sci sul veloce.

Devi vedere il tuning come un valore che segna il limite di svincolo dello sci dalla posizione piatta, maggiore è il tuning, più facile sarà derapare e controllare il raggio di curva, sia in conduzione che in un arco variabile, minore è il tuning più lo sci sarà nervoso nei cambi di spigolo e lento in fase di scorrevolezza.

- - - Updated - - -

...tanto che si vedono le lamine tirate a 87 o meno... cosa che richiederebbe molta più cura della lamina stessa.

Non necessaariamente, il deterioramento del filo lamina lo fa più il tipo di neve che l'angolo, anzi, un angolo più acuto si mantiene per più tempo oltre che a tenere di più lo sci in conduzione. inoltre, si tende ad usare 86 o 87 gradi quando si è in grado di sfruttarli, piegando molto lo sci e caricandoci tanta pressione.

Vi sarà capitato, su neve dura, di sentire gli sci che scappano in conduzione su entrambe le lamine, se arrivate molto spesso a quel limite, è ora di rendere l'angolo più acuto (o di rifare il filo, a seconda di quanto piegate)
 
Immagina lamina 90° tuning 0° con lo sci inclinato a 45° hai la lamina che forma due angoli di 45° sul piano.
Ora esageriamo, 5° di tuning, inclini lo sci di 45° ma la lamina sul piano avrà 40 e 50°'
Quindi per far incidere la lamina devi inclinare di più lo sci.

Beh è palese che più hai un angolo di tuning alto più devi inclinare lo sci per far prendere la lamina, di contro però hai anche che più è basso (tendente a 0 gradi) il tuning più difficile è lo svincolo. Si evince che più l'atleta è evoluto più necessita di tuning bassi (variabili a seconda della specialità ) Ritengo però che tolti gli atleti molti sciatori anche evoluti non sentono la differenza di 0,25 di tuning da uno sci all'altro.
 
Parti da un presupposto sbagliato, ovvero che lo sci appoggi solo sulla lamina, invece devi sempre considerare che l'angolo assoluto lo hai dal piano soletta.
Iniziamo col dire che anche in ambito agonistico estremo l'angolo laterale non è mai più acuto di 86°, e che il tuning oscilla tra valori di 0 (rarissimi e usati solo da alcuni in slalom speciale) e 1. in casi molto sporadici in discesa si sono usati angoli di tuning maggiori.
Il fatto è che non stiamo sciando sul vetro, per quanto possa essere dura o barrata la neve, la lamina incide parecchio il piano d'appoggio, quindi si, hai ragione quando dici che il tuning fa si che si debba piegare di più per sfruttare al meglio l'angolo laterale, ma considera che facilita la deriva della soletta senza incontrare attrito laterale quando è di piatto (ecco perchè tuning maggiori di 1 si usano praticamente solo in discesa libera agonistica) quindi rende più scorrevole lo sci sul veloce.

Devi vedere il tuning come un valore che segna il limite di svincolo dello sci dalla posizione piatta, maggiore è il tuning, più facile sarà derapare e controllare il raggio di curva, sia in conduzione che in un arco variabile, minore è il tuning più lo sci sarà nervoso nei cambi di spigolo e lento in fase di scorrevolezza.

- - - Updated - - -



Non necessaariamente, il deterioramento del filo lamina lo fa più il tipo di neve che l'angolo, anzi, un angolo più acuto si mantiene per più tempo oltre che a tenere di più lo sci in conduzione. inoltre, si tende ad usare 86 o 87 gradi quando si è in grado di sfruttarli, piegando molto lo sci e caricandoci tanta pressione.

Vi sarà capitato, su neve dura, di sentire gli sci che scappano in conduzione su entrambe le lamine, se arrivate molto spesso a quel limite, è ora di rendere l'angolo più acuto (o di rifare il filo, a seconda di quanto piegate)
Dove serve lamina (ghiaccio) è l'angolo del filo, se appoggio la spatola sono già in una condizione molto più favorevole dove onestamente vedo poco importanti le differenze di lamina.
Leggendo in Giro ho sentito anche di 3° di tuning che non mi sembrano trascurabili.
Quello invece che trovo abbastanza assurdo è che possa incidere sullo scorrimento (lo sci affonda e la lamina tocca subito), invece in discesa può essere importante per evitare spigolate in fase di scorrimento con sci piatti che possono essere molto pericolose.
Questo mi fa pensare che una sua utilità con gli sci attuali, cosi sciancrati, possa essere proprio quella di aiutare ad andare dritti senza sorprese.
Non capisco come l'assenza di tuning possa creare problemi ad uscire dallo spigolo in fase di inversione, anche perché manca il carico.
Ovviamente sono considerazioni personali per puro piacere, non ho tesi da difendere e sono lieto di essere smentito da chi ne sa di più.
 
Top