posti diversi, nevi diverse ?

daniele_g

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quasi sempre scio in Alto Adige, girando tra la Valle Aurina, le Dolomiti e il Plan de Corones.
2-3 volte sono stato nella bergamasca, e mi sono trovato in (leggera) difficoltà, nel senso che non riuscivo a sciare come al solito: non che io sia uno sciatore provetto, ma insomma intendo peggio del mio standard, già non eccelso.
è vero che in quei casi avevo l'attrezzatura noleggiata, ma almeno una volta era pressoché nuova e non sembrava pessima, e comunque ho chiesto al noleggiatore attrezzi confacenti il mio livello.

mi chiedo se anche la neve non possa avere "comportamento" diverso in posti diversi. quando, una vita fa, facevo sci di fondo, sapevo che la neve cambia in funzione delle condizioni climatiche (e fra BG e BZ spesso c'è qualche grado di differenza) e anche di latitudine, ma più che altro se si confrontano Italia e Finlandia, non saprei a così poca distanza.
che ne pensate ?
 
Chi fa fondo in prov di Bg nota bene la differenza tra Zambla e Schilpario, anche se sono entrambe a 1200m...

Anche sugli sci da discesa si nota, anche solo tra San Simone e Foppolo che sono alla fine della stessa valle ma con due esposizioni diverse.

Alcune localita' prospicienti la Pianura Padana o vicine ai laghi sentono di piu' l'umidita', per esempio.

Ma ci sono tanti altri fattori.

Cmq penso che umidita', costanza o meno del vento ed esposizione siano quelli principali, a parita' di quota.

Verosimilmente la neve che cade in localita' vicino al mare sara' diversa da quella che cade in un posto al centro delle Alpi, del Canada o della Siberia. Come quella dell'Etna sara' diversa da quella di Livigno... o cambiera' piu' facilmente le sue caratteristiche in minor tempo...
 
come ti è stato detto la neve può cambiare da pista a pista (a meno che tu non vada in Alasca o simili).
quindi sciando molto in alto adige avrai trovato bene o male tutte le condizioni di neve ...
le cause sono altre: neve artificiale ghiacciata, battitura, sci a noleggio ecc...
 
quindi sciando molto in alto adige avrai trovato bene o male tutte le condizioni di neve ...

in effetti.... sia piste al sole che in ombra, esposte a tutti i punti cardinali, neve naturale o sparata, da S.Ambrogio a Pasqua, cioè da -25°C a +qualche grado....
per questo avevo pensato di farne una questione -posto che questione ci sia- slegata da esposizione, direzione, temperatura e "origine" della neve.
 
Per me, sono solo fisime... se uno sa sciare, non importa su quale neve scii, scende sempre e comunque, potrà divertirsi di più o di meno, certo il millerighe a -2° la mattina alle 8.30 è meglio della pista con migliaia di passaggi alle 14.00 magari con temperature sopra lo zero, ma il discorso di base è: se non so sciare dappertutto, la colpa non è della neve, ma della propria tecnica.
 

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In Canada e in Giappone hanno sicuramente un tipo di neve diversa dal resto del Mondo e così credo anche nelle alpi/appennini o in europa anche se le differenze sono meno evidenti . Neve, tecnica, ,materiali, sono anelli della stessa catena; chi gestisce una stazione di sci non può trascurarli.
 
Per me, sono solo fisime... se uno sa sciare, non importa su quale neve scii
Certo. Ma la domanda, penso che chieda:
mi chiedo se anche la neve non possa avere "comportamento" diverso in posti diversi.
è molto interessante.

Mi sono per esempio chiesto se la presenza del mare vicino abbia una certa influenza. Poi c'è l'esempio di quelle località negli stati uniti o canada nella quale le nuvole prima di scaricarsi sulle piste e fuoripista attraversa un deserto nel quale ha modo di "seccarsi" in modo molto particolare ==> risultato neve super leggera.

Località vicino a valli disposte "nord-sud" (brennero) hanno comportamenti diversi rispetto a quelle poste su valli est-ovest?


Quindi rispondendo secondo la "scienza fisica" la neve non ha comportamenti diversi: un cambio di stato non cambia da località a località. Rispondendo in modo turistico, la la gestione del manto nevoso cambia a causa delle strategie di programmazione neve, battitura piste, etc.
 
La neve è diversa per esempio tra Europa e Usa. Se qualcuno ha sciato negli Usa lo sa. In Colorado o Utah per esempio è una neve molto più leggera, ideale per chi hama la "powder", ma in pista prende molto più di lamina e morde, non è scorrevole come quella delle Alpi. Se guardate le gare in Usa e poi i commenti degli atleti ve ne accorgete.
Nell'est degli usa, invece, ad esempio, Killington dove si gareggerà fra poco, la neve è più pesante, più acquosa, con le temperature passe tende ad indurirsi. E' molto più facile trovare ghiaccio nell'est Usa piuttosto che nell'Ovest. Nelle Alpi in piccolo capita la stessa cosa.

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Per me, sono solo fisime... se uno sa sciare, non importa su quale neve scii, scende sempre e comunque, potrà divertirsi di più o di meno, certo il millerighe a -2° la mattina alle 8.30 è meglio della pista con migliaia di passaggi alle 14.00 magari con temperature sopra lo zero, ma il discorso di base è: se non so sciare dappertutto, la colpa non è della neve, ma della propria tecnica.

Non sono fisime, se le condizioni ottimali danno soddisfazione 100 altre condizioni danno50/70 o anche meno Un conto è saper sciare, diamolo per scontato, un conto è il piacere che si trova. Ci scio lo stesso se è necessario , ma sciare sul marcio o tra i mucchi non mi da soddisfazione, anche so sciare non mi diverto, scendo e basta. Per me il millerighe alle 8.30 vale 100 quello che dici tu alle 1430 vale 30. Non c'entra la tecnica, c'entra solo il piacere che si ha e quindi la soddisfazione.
 
come ha colto bene Fabio, la mia domanda non c'entra con le capacità tecniche.
io ho le mie capacità, che non ho problemi a definire, come già fatto, non molto elevate (argento avanzato, direi). ma quelle sono.
certo, posso avere la giornata migliore e quella peggiore, ma è solo un caso che ogni volta che scio nella bergamasca* mi capiti quella peggiore ?
tenendo conto che in AA ho sciato mille volte col freddo, col caldo, col sole, sotto la neve, nella nebbia, su piste battute perfettamente e in (poca) neve fresca in cui ho lasciato le prime tracce della giornata, e anche su piste molto, molto più difficili di quelle fatte al Pora...
quindi non credo di essere io la variabile; il mio livello sarà pure costantemente basso, se ciò dà soddisfazione a qualcuno, ma costante, ed è un livello che credo di conoscere ormai bene.

di qui il mio dubbio, la mia curiosità.


*parlo della bergamasca solo perché lì sono stato più volte, magari sarebbe lo stesso in Valle d'Aosta o a Sappada...
 
come ha colto bene Fabio, la mia domanda non c'entra con le capacità tecniche.
io ho le mie capacità, che non ho problemi a definire, come già fatto, non molto elevate (argento avanzato, direi). ma quelle sono.
certo, posso avere la giornata migliore e quella peggiore, ma è solo un caso che ogni volta che scio nella bergamasca* mi capiti quella peggiore ?

Ripeto, divertirsi sugli sci è più questione di tecnica che di neve, perchè se sei in grado di sciare ovunque, ti diverti ovunque...
Io quando sento gente dire che non va a sciare perchè ci sono brutte condizioni, penso ai poveri bambini africani che non hanno mai visto la neve (ahahahah, dai, si scherza)

Comunque si, la neve è influenzata da molti fattori, non direi che una zona possa SEMPRE avere neve "brutta", ma ci sono effettivamente zone che per motivi di temperatura e umidità, possono generare manti poco godibili.
Un altro fattore è la competenza dei gattisti, e i mezzi, stazioni piccole con mezzi datati spesso non riescono a lavorare nevi difficili, magari ghiacciate, e la stessa neve artificiale, se sparata con sistemi datati e magari con poco controllo, può portare ad avere piste oggettivamente bruttine su cui sciare.

Quindi ricapitolando per me i parametri sono:
UMIDITA': è noto che il grado di umidità modifica la forma del cristallo, specie sulla neve fresca, posti come la british columbia, il giappone, e in italia il cuneese ad esempio, godono degli influssi marini e producono, in condizioni di temperatura bassissime, una neve eccezionalmente polverosa
TEMPERATURA: è forse il fattore primario, ancor più che l'umidità, per garantire sopratutto volume, alla temperatura ottimale, hai le grandi nevicate che scaricano al suolo metri in poco tempo, se è troppo fredda viene giù quella neve ghiacciata, cristalli compatti, simili all'artificiale, sopra lo 0 hai quella neve bagnata, pesante.
VENTO: le zone ventose sono notoriamente rognose, con formazioni di accumuli, croste, onde, che anche in pista portano a condizioni mutevoli, non costanti, che spesso stressano lo sciatore... le classiche lastre alternate da neve morbida ad esempio
GATTI DELLE NEVI: altro tassello fondamentale, sia come mezzi in se che come capacità dei gattisti.

Esistono zone particolarmente sfigate? credo di si, mentre non credo esistano zone dove la neve è sempre perfetta...
 
Ho sempre pensato che dipendesse tutto dal versante quindi dal tipo di vento a cui è esposta più spesso quella determinata località
 
Per me il millerighe alle 8.30 vale 100 quello che dici tu alle 1430 vale 30. Non c'entra la tecnica, c'entra solo il piacere che si ha e quindi la soddisfazione.

Vero, però poi magari la sera prima ha fatto vento e il primo millerighe non è perfetto, e la pista diventa perfetta alle 10.00 quando il sole ha scaldato un po' e qualche passaggio a smorzato l'effetto marmo...
E poi dai, dopo le 15.00, dopo un lauto pranzo in baita e una dozzina di genepy, la soddisfazione è sempre a 110!
 
Ripeto, divertirsi sugli sci è più questione di tecnica che di neve, perchè se sei in grado di sciare ovunque, ti diverti ovunque...
Io quando sento gente dire che non va a sciare perchè ci sono brutte condizioni, ....

pur dal basso della mia tecnica così così, su questo sono d'accordo: certo, se c'è bel tempo e piste perfette lo preferisco, ma non rinuncio ad andare a sciare solo perchè c'è nebbia, freddo o qualche mucchio di neve....
 
Secondo la mia modesta opinione, se non hai l'abbinamento cromatico giusto scii da schifo ovunque. :TTTT

Tutto il resto é cercar scuse alla pochezza della propria tecnica.
 
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