In attesa di altri report autunnali, posto questo pronto da un po'.
E' un bel giro poco frequentato anche in alta stagione. Breve, ma intensissimo quanto a viste :shock:, per me ancor più bello e significativo
perché era da tempo che non facevo un trekking con mio fratello.
Sono in Pusteria da un paio di giorni quando squilla il telefono. Non lo conoscete, ma vi dico che è un mezzo miracolo e non perché la montagna non gli piaccia.
"Eh, dai che mette abbastanza bello. Ma quando arrivi?"
"Domani mattina"
"Sì ma a che ora ?"
"Eh....[...].....[consultazioni varie con persona a fianco].....[risate trattenute]....alle 10"
"Col *****"..."Alle 10 dobbiamo essere già in cammino che nel pome mette nuvolo" "Parti presto". "Ma dove sei?"
"In Trebbia a Marsaglia"
"Siamo a posto" "Arriverai in forma.."
"No ma ce la faccio"
"Stai attento in strada""Se non ti vedo alle 9 io parto eh"
"Ma il telepass ce l'hai tu?"
"Si, ma hai capito di partire presto e di venir su con calma?"
"Si si ci vediamo domani"
Travestite le pressioni sulla puntualità e l'organizzazione generale con un filo di apprensione e non vi manderanno affanculo.
Incredibile! E' arrivato pure in anticipo!
Scende dalla macchina e la prima cosa che mi dice è "**** che ansia ragàs! Non so se rompi più il ***** al telefono quando devi fare qualcosa, o dal vivo sempre"
"Ahawhaha" "Però sei arrivato in orario"
"Ehhhhh....."
Andiamo a Misurina e troviamo posto a bordo strada.
Se si arriva in orario decente si trova posto o a bordo strada, oppure nel parcheggio gratuito sull'angolo con la strada che sale alle 3 Cime.
Prendiamo il sentiero all'altezza del vecchio skilift dismesso.
Subito la vista va su Tre Cime e Cadini
E sulle prime rocce, che hanno tante sfaccettature quante ne ha un cristallo
Arrivati a Forc. Popena notiamo che la bomba d'acqua ha fatto danni anche qui. Il terreno sul quale poggiava il sentiero è lievemente slavato e in parte franato.
La pendenza è accentuata, ma tra questi scorci non ci accorgiamo della fatica.
Mi fermo solo per fare qualche foto, mi giro e vedo una sagoma che mi guarda. Ma è lui?
Azzo che paga che mi ha dato! Va come una scheggia e mi sembra che l'ambiente gli piaccia molto.
E in effetti quello che si sta delineando oltre l'orizzonte della forcella, ha dell'incredibile.
"Com'è?"
Scuote la testa.
"Eh....vieni!"
Eh.....la madonna!
Incredibili i colori, contrastati dall'ombra delle nubi già presenti. Troppi i dettagli di queste pareti.
Sullo sfondo si stagliano illuminate le Dolomiti di Sesto.
I ruderi del Rif. Popena
Da qui la mole di questa montagna non sta nemmeno nell'obbiettivo
mi costringe a fare una pano in verticale
Qui decidiamo di allungare e proseguire verso il Corno d'Angolo. Và quanto parte a razzo!
Gli piace proprio e la mia soddisfazione è ancor più grande della sua, e della nostra meraviglia.
Una ferita taglia la roccia trasversalemente. Massì, ci buttiamo dentro anche una piccola arrampicata dello 1/2° grado.
Bella divagazione priva di pericolo.
Una volta usciti, riusiamo ad ammirare meglio il maestoso anfiteatro del Sorapis
Poi si torna. Si annuvola, e la mente va in relax puro.
Scendiamo verso la bella Val Popena e prendiamo il sentiero che sale verso la costa.
Notiamo anche un interessante sentiero per il prossimo anno.
Siamo solo noi, a tratti spioviggina.
Un tuono, un flash nell'aria.
Mi volto, lui ha già il sorriso, e sorrido anch'io.
E la luce è così bella anche da lontano..
"Facciamo su una paglia?"
"Sì, stiamo qui un attimo"
E' un bel giro poco frequentato anche in alta stagione. Breve, ma intensissimo quanto a viste :shock:, per me ancor più bello e significativo
perché era da tempo che non facevo un trekking con mio fratello.
Sono in Pusteria da un paio di giorni quando squilla il telefono. Non lo conoscete, ma vi dico che è un mezzo miracolo e non perché la montagna non gli piaccia.
"Eh, dai che mette abbastanza bello. Ma quando arrivi?"
"Domani mattina"
"Sì ma a che ora ?"
"Eh....[...].....[consultazioni varie con persona a fianco].....[risate trattenute]....alle 10"
"Col *****"..."Alle 10 dobbiamo essere già in cammino che nel pome mette nuvolo" "Parti presto". "Ma dove sei?"
"In Trebbia a Marsaglia"
"Siamo a posto" "Arriverai in forma.."
"No ma ce la faccio"
"Stai attento in strada""Se non ti vedo alle 9 io parto eh"
"Ma il telepass ce l'hai tu?"
"Si, ma hai capito di partire presto e di venir su con calma?"
"Si si ci vediamo domani"
Travestite le pressioni sulla puntualità e l'organizzazione generale con un filo di apprensione e non vi manderanno affanculo.
Incredibile! E' arrivato pure in anticipo!
Scende dalla macchina e la prima cosa che mi dice è "**** che ansia ragàs! Non so se rompi più il ***** al telefono quando devi fare qualcosa, o dal vivo sempre"
"Ahawhaha" "Però sei arrivato in orario"
"Ehhhhh....."
Andiamo a Misurina e troviamo posto a bordo strada.
Se si arriva in orario decente si trova posto o a bordo strada, oppure nel parcheggio gratuito sull'angolo con la strada che sale alle 3 Cime.
Prendiamo il sentiero all'altezza del vecchio skilift dismesso.
Subito la vista va su Tre Cime e Cadini
E sulle prime rocce, che hanno tante sfaccettature quante ne ha un cristallo
Arrivati a Forc. Popena notiamo che la bomba d'acqua ha fatto danni anche qui. Il terreno sul quale poggiava il sentiero è lievemente slavato e in parte franato.
La pendenza è accentuata, ma tra questi scorci non ci accorgiamo della fatica.
Mi fermo solo per fare qualche foto, mi giro e vedo una sagoma che mi guarda. Ma è lui?
Azzo che paga che mi ha dato! Va come una scheggia e mi sembra che l'ambiente gli piaccia molto.
E in effetti quello che si sta delineando oltre l'orizzonte della forcella, ha dell'incredibile.
"Com'è?"
Scuote la testa.
"Eh....vieni!"
Eh.....la madonna!
Incredibili i colori, contrastati dall'ombra delle nubi già presenti. Troppi i dettagli di queste pareti.
Sullo sfondo si stagliano illuminate le Dolomiti di Sesto.
I ruderi del Rif. Popena
Da qui la mole di questa montagna non sta nemmeno nell'obbiettivo
mi costringe a fare una pano in verticale
Qui decidiamo di allungare e proseguire verso il Corno d'Angolo. Và quanto parte a razzo!
Gli piace proprio e la mia soddisfazione è ancor più grande della sua, e della nostra meraviglia.
Una ferita taglia la roccia trasversalemente. Massì, ci buttiamo dentro anche una piccola arrampicata dello 1/2° grado.
Bella divagazione priva di pericolo.
Una volta usciti, riusiamo ad ammirare meglio il maestoso anfiteatro del Sorapis
Poi si torna. Si annuvola, e la mente va in relax puro.
Scendiamo verso la bella Val Popena e prendiamo il sentiero che sale verso la costa.
Notiamo anche un interessante sentiero per il prossimo anno.
Siamo solo noi, a tratti spioviggina.
Un tuono, un flash nell'aria.
Mi volto, lui ha già il sorriso, e sorrido anch'io.
E la luce è così bella anche da lontano..
"Facciamo su una paglia?"
"Sì, stiamo qui un attimo"