Il Monte Soratte, ovverosia "il cucuzzolo" (trek 7.10.2017)

M

MAXINMARE

Guest
Era tanto tempo che avevo promesso alla piccola di casa di fare questa escursione... poi sempre rimandata.

Prima attendevo la bella giornata (il posto è particolarmente panoramico e vale la pena salirci quando c'è sole e massima visibilità); poi attendevo che passasse la mala parata (leggi: guarissi dall'infortunio al ginocchio)... sembrava non capitare mai l'occasione giusta.

Alla fine, sabato scorso, le congiunture astrali sembravano favorevoli.
Il ginocchio pareva aver finalmente smesso di darmi fastidio (dopo la fastidiosa distorsione agostana, che mi aveva fatto ripiombare a livelli quasi da post intervento, l'articolazione è rimasta dolorante per un mese buono) e le mie personalissime capacità di previsore del tempo mi inducevano a "guerreggiare" con la consorte affinchè rimandasse impegni (suoi) già presi.


Il Monte Soratte (insomma monte.. noi l'abbiamo ribattezzato cucuzzolo) è una curiosa collinetta a nord di Roma che ha la particolarità di ergersi solitario in mezzo alla valle del Tevere ... cosa che garantisce a chi lo salga un incredibile panorama a 360° che consente di spaziare dal Tirreno al Terminillo ... e dall'agro pontino all'Umbria... semplicemente voltandosi.

Confesso che sino ad un paio d'anni fa neanche sapevo esistesse, poi l'ho visto passandoci sotto con un amico durante una trasferta lavorativa ed è sorta la curiosità di visitarlo. In se e per se non è un escursione difficile, specie se si prendono i sentieri principali, anzi c'è persino un tratturo (chiuso al traffico) che consentirebbe di salirci quasi sin su in fuoristrada. Poi però ci sono diversi sentieri, tutti ben tracciati, che passano in mezzo ai boschi e, se il terreno è scivoloso per le piogge, possono risultare anche insidiosetti. Nulla che un valente Trekker di Skiforum (non è il mio caso, sebbene mi piacerebbe cominciare) non possa facilmente affrontare in un battibaleno, ovviamente.
Nel mio caso, dovendo fare i conti con una gamba convalescente ed ancora a mezzo servizio, è stato abbastanza divertente ed anche allenante.
Questa la posizione sulla cartina
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Non avevo (per scelta) con me la reflex, volendo viaggiare leggero: mi scuserete per la relativa qualità delle foto fatte da smartphone.
Purtroppo, scioccamente, non ho fatto foto al monte durante l'avvicinamento ...
Queste alcune foto tratte da Google, prese da diverse angolazioni, che rendono bene l'idea di come il Soratte sia sostanzialmente isolato in mezzo alla pianura.
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Sul monte si sale da molteplici posizioni con percorsi di varia difficoltà. Avendo moglie e figli appresso (e non sapendo come reggerà la gamba) scelgo la via facile.
Si parte dal caratteristico e gradevole paesino di S. Oreste, addossato sul crinale sud del "cucuzzolo" a circa 400 metri di quota (si arriverà a 691)
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Pian pianino si sale su una strada piuttosto agevole e comoda anche per turisti ... il panorama sulla valle del Tevere è bello sin dagli esordi.

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Piccola sosta a 1/3 del percorso


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Soratte 1
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Il paese di S. Oreste si allontana e si fa piccino
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La strada comoda finisce e comincia un tratturo con pietraia
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Arrivati in cima il panorama ripaga della passeggiata
est

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Ovest
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Verso ovest si intravede il lago di Bracciano all’interno del suo cono vulcanico



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Panorama verso sud ovest, il Tirreno Brilla al sole
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Non ci sono punti di ristoro, ma sia durante la salita dalla via facile, sia in cima ci sono tavoli dove fare picnic
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L’eremo di S. Silvestro, in cima al Soratte (sparsi sul Soratte ce ne sono altri 5… e c’è un percorso particolare per vederseli tutti)
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Flora locale in cima al monte
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Dopo una gradevole sosta per magiare e prendere il sole, decidiamo di scendere dall’altro lato, attraverso un percorso ben più impegnativo (nulla di particolare comunque), che si rivela decisamente bello… la moglie tituba ma i ragazzi sono carichi
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Crinale nord, con l’umbria che fa da sfondo
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Ci inoltriamo nel bosco, alcuni passaggi (non fotografati perché aiutavo i familiari) sono anche tortuosi e complessi da fare in discesa: qui due tratti più semplici (anche se la fotocamera del portatile schiaccia e non rende la pendenza)
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Ogni tanto il percorso gira e mettiamo il naso fuori dal bosco: spettacolo
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I sentieri sono tutti ben segnati, sulle pietre, sugli alberi, e talvolta anche in modo più particolare
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La “Madonna del camminatore” ci ricorda che Natale non è più così lontano
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Usciti dal tratto più ripido nel bosco, riappare la valle del tevere
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Qui se ne intravedono le anse
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Poco prima di tornare in paese prendiamo il facilissimo percorso vita e ci appare questo semianfiteatro costruito sotto una bella parete rocciosa
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Alla fine dei conti è solo una gita, fattibile anche con bambini relativamente piccoli (basta avere l’accortezza di scegliere i percorsi più facili, specie in discesa) e che non richiede nemmeno un equipaggiamento particolare. Noi siamo saliti in scarpe da ginnastica… l’unica accortezza è quella di portarsi uno zaino con viveri e bevande, perché – ovviamente - sino a quando non si ridiscende in paese non c’è nulla… e i percorsi, volendo, sono tanti, quindi ci si può perdere pure l’intera giornata.
Peraltro, sotto il Soratte c'è un grande bunker costruito sfruttando cavità naturali, utilizzato sia durante la seconda guerra mondiale, e successivamente riadattato a bunker antiatomico dal Governo Italiano nei decenni successivi... è visitabile, ma non ne ho avuto il tempo, Sarà per la prossima volta.

Detto questo: ci ritornerò sicuramente perché è vicino (40 km da casa) e godibile. Magari in una bella giornata dopo la prima spolverata novembrina, così da gustarmi la dorsale appenninica zuccherata a velo.
Però, se riesco, prima o poi, vorrei anche ricominciare a salire qualche monte vero. L'ultimo fu il Terminillo, tanti, troppi, anni fa.
 
Ultima modifica:
Benvenuto (o bentornato?) nel trekking (o hiking? Boh!).
E grazie per la condivisione.
Ti auguro di riuscire a sviluppare questa passione insieme alla tua famiglia, andando dove ti va (non tutti gli alpinisti si cimentano sull'Himalaya o tentano il Monte Bianco) e fermandoti dove e quando vuoi.
Per quanto mi riguarda, nel Forum leggo volentieri (ed ammiro) i report più impegnativi, anche quelli che affrontano ferrate o i percorsi più impervi (rifiuto solo chi affronta le escursioni senza avere rispetto per la montagna): la bellezza non si misura con i gradi di difficoltà.
Il Monte Soratte si vede dall'autostrada del Sole? Se SI, in quale/i punto/i?
Quanto ci hai messo a salire e poi a scendere?
 
Ti sei scordato della vera particolarità del Soratte, ovvero che venendo da Nord sembra il profilo di un uomo sdraiato.
Ho un aneddoto simpatico sul soratte, una volta ci andai a volare con il parapendio, sono andato con un amico in modo che abbiamo lasciato la mia macchina in atterraggio e siamo saliti con la sua in decollo.
Beh per farla breve come un pirla ho lasciato le chiavi della mia macchina nella sua , arrivati giù più di un'ora per trovare un'anima pia che ci riportasse su
 
Benvenuto (o bentornato?) nel trekking (o hiking? Boh!).
E grazie per la condivisione.
Ti auguro di riuscire a sviluppare questa passione insieme alla tua famiglia, andando dove ti va (non tutti gli alpinisti si cimentano sull'Himalaya o tentano il Monte Bianco) e fermandoti dove e quando vuoi. Per quanto mi riguarda, nel Forum leggo volentieri (ed ammiro) i report più impegnativi, anche quelli che affrontano ferrate o i percorsi più impervi (rifiuto solo chi affronta le escursioni senza avere rispetto per la montagna): la bellezza non si misura con i gradi di difficoltà.
Grazie Childerique, condivido appieno la tua filosofia.
Grandi o piccole ascese, quello che conta è la passione.

Questa è stata solo una piacevole passeggiata, ma vediamo se pian pianino, specie ora che la piccola ha l'età per cominciare a salire e reggere (il ragazzo grande, volendo, potrebbe già doppiarmi) saliremo di grado: mi piace fare le cose con i ragazzi... già gli dedico poco tempo, se poi uscissi spesso per i fatti miei finirei per vederli poco o nulla.
Il desiderio di salire le cime c'è sempre stato, ma chissà perchè non l'ho mai coltivato a dovere... neanche prima di metter su faiglia. Solo poche e saltuarie uscite sparse negli anni e lontane nel tempo. Probabilmente è anche dovuto al fatto che nessuno tra le mie amicizie/frequentazioni aveva questa passione.
Se mi riesce, recupererò, andando per gradi (almeno una salita al GS dalla via normale, prima o poi, debbo farla).

Il Monte Soratte si vede dall'autostrada del Sole? Se SI, in quale/i punto/i?
Quanto ci hai messo a salire e poi a scendere?
Si si vede da diversi punti, questa è la visuale dopo una ventina di km da Orte
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Questa invece dall'uscita per s. Oreste, ma basta che vai su gmaps e ne trovi tanti punti di osservazione.
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Per quanto riguarda le tempistiche, conta che ce la siamo presa comoda (neanche tanto per i ragazzi ma per me, non volevo infiammare il ginocchio).
50 minuti dalla via più facile per la salita (comprese le soste) e altrettanti per la discesa.
Ovviamente uno allenato e senza vincoli può mettercene molti di meno.

Volendo, siccome è vicinissimo all'uscita autostradale uno, avendo tempo, potrebbe farsela di corsa persino se "di passaggio" verso altra destinazione.
 
Ultima modifica:
Concordo con il profilo del gigante: Sofia di giganti dell'isola di Pasqua.
Posto magico...
 

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Il Monte Soratte (insomma monte.. noi l'abbiamo ribattezzato cucuzzolo) è una curiosa collinetta a nord di Roma

Confesso che sino ad un paio d'anni fa neanche sapevo esistesse,
io lo conosco come il monte del profilo del duce HIHIHI

Bello io lo conosco solo per il film Il Profeta con Vittorio Gassman :).

Eh sì, è proprio un monte ignoto ai più...Cosa incredibile: pare che un indigeno qualche anno fa ne abbia addirittura scritto....una roba tipo "Vides ut alta stet nive candidum Soracte"....ma son cose di nicchia, da gente assai erudita.

:TTTT
 
Guarda Apo, le Odi di Orazio le avró anche tradotte una trentina abbondante di anni fa... ma sinceramente... chi cacchio se le ricordava più HIHIHI L'unica scusante e che quando le traducevo ero a circa 600 km di distanza dai luoghi :TTTT che quindi non potevo "focalizzare".

In ogni caso la mia è l'ennesima dimostrazione del fatto che viviamo in mezzo ad un patrimonio storico/naturalistico/architettonico, ECC. che spesso neanche conosciamo... e figuramoci se riusciamo a comunicarlo o a sfruttarlo turisticamente.
 
Complimenti Max! Per il recupero (dì la verità, ti sei fatto installare un ginocchio bionico!) e per la bella escursione con la famiglia.
Tra le altre cose mi hai fatto venire in mente una canzone, che ci cantava mio padre facendo lo scemo: "Sul cucuzzolo". Noi ridevamo come matti HIHIHI

A questo punto ci aspettiamo qualcosina anche sui Colli Albani :HIP
 
@DOM

No, non sono ancora diventato "l'uomo da 6milioni di dollari" HIHIHIHIHIHIHIHIHI

Però va davvero meglio: nelle due sedute di questa settimana ho sentito finalmente pompare i muscoli come dico io e non ho più fastidio (non sono ancora al max, ma insomma fare tra l'altro 100 leg press, di cui 50 da 70 e 50 da 80kg, senza sentire alcun dolore, per come stavo fino a 20 gg fa, sono TOP).
Adesso devo solo finire il potenziamento e sarò a posto, anche se - ovviamente - anche se dovessi riuscire a sciare a dicembre (neve e controllo finale del chirurgo permettendo) cercherò di andare per gradi.

Per i colli Albani: li conosco bene, sono belli, ma quasi tutti bassi e molto antropizzati... c'è poco da far trekking e meno ancora in verticale HIHIHI
Magari, piuttosto, vorrei tentare qualche puntarina abruzzese... o giù di lì, ma non serve correre troppo.
La priorità è arrivare pronto per lo sci entro dicembre/gennaio.
Poi arriverò pure a provare qualche percorso più divertente, ma più facilmente dalla primavera ventura in poi.
 
Ti sei scordato della vera particolarità del Soratte, ovvero che venendo da Nord sembra il profilo di un uomo sdraiato.
Ho un aneddoto simpatico sul soratte, una volta ci andai a volare con il parapendio, sono andato con un amico in modo che abbiamo lasciato la mia macchina in atterraggio e siamo saliti con la sua in decollo.
Beh per farla breve come un pirla ho lasciato le chiavi della mia macchina nella sua , arrivati giù più di un'ora per trovare un'anima pia che ci riportasse su

ahah un classico nelle traversate montaneHIHIHI
 
Complimenti Max! Bella gita e belle foto...
E complimenti anche perchè è sempre bello (e sempre più raro con i figli che crescono) fare queste cose con la famiglia al completo...
Comunque il Soratte in me risveglia non tanto memorie classiche ma gli anni (7) durante i quali lavoravo in Toscana: venendo da nord la vista "tripartita" della cima significava l'ingresso nel Lazio e quindi odore di casa, così come la vista della cima, anch'essa "tripartita", del monte Maggiore significava l'ingresso in Campania...

P.S. Intrigante l'idea del Gran Sasso via normale...
P.P.S. Sicuro che a dicembre scierai e visto che dovrai andare per gradi niente di meglio che pascol...ehm...sciare con me...così i gradi li farai a ritrosoHIHIHI...
 
Allora Mario:
- se a novembre il chirurgo mi da l'ok
- se a Rocca nevica a sufficienza
- e sopratutto se me lassano stà HIHIHI

non vedo l'ora di sciare assieme :D
 
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