Childerique
un VagaMondo
Dall'edizione odierna sul web de Il Corriere delle Alpi:
Completamente asciutto il lago di Limedes.
L’appassionato fotografo Ivan Cagnati è salito ai 2.171 metri di quota dove si trova (o, per meglio dire, si trovava) questo pittoresco specchio lacustre alpino, nei pressi del passo Falzarego, sotto il Col Gallina e dietro l’Averau: si è trovato davanti una distesa di terra arida.
«È stato davvero impressionante», racconta Cagnati, «il lago praticamente è inesistente. Io vado su ogni anno ad ottobre perché è un posto magico dove fare le mie foto. Nel 2014 c’era ancora parecchia acqua. Nel lago si potevano fotografare riflesse le cime dolomitiche, all’alba o al tramonto era davvero un piacere immortalare questi paesaggi. Adesso non c’è più acqua e anche la terra è molto secca. Dopo due inverni in cui le nevicate sono state inesistenti, il risultato è una forte siccità. Abbiamo avuto due inverni con poca neve e le stagioni appena passate, estate e primavera, sono state secche. È piovuto poco e il terreno non ha nemmeno assorbito l’acqua. Questi sono i danni del cambiamento climatico. In tre anni è sparito il lago di Limedes, e non è nemmeno l’unico».
Attraversando i boschi, Cagnati ha notato gli effetti della siccità in tutto il Bellunese durante l’estate e in queste prime settimane d’autunno. Molti dei laghi, soprattutto quelli non alimentati da corsi d’acqua, sono completamente secchi. «Non credevo che ci fosse così tanta siccità da far sparire un lago che non è grandissimo, ma che c’è sempre stato», ammette Cagnati, «io vado tutti gli anni e così non l’ho mai visto. Ho voluto documentare l’episodio. Ora speriamo che nel prossimo inverno nevichi e che l’autunno prossimo il lago di Limedes e gli altri tornino ad essere pieni di acqua».
Escursione per il Lago di Limedes
Completamente asciutto il lago di Limedes.
L’appassionato fotografo Ivan Cagnati è salito ai 2.171 metri di quota dove si trova (o, per meglio dire, si trovava) questo pittoresco specchio lacustre alpino, nei pressi del passo Falzarego, sotto il Col Gallina e dietro l’Averau: si è trovato davanti una distesa di terra arida.
«È stato davvero impressionante», racconta Cagnati, «il lago praticamente è inesistente. Io vado su ogni anno ad ottobre perché è un posto magico dove fare le mie foto. Nel 2014 c’era ancora parecchia acqua. Nel lago si potevano fotografare riflesse le cime dolomitiche, all’alba o al tramonto era davvero un piacere immortalare questi paesaggi. Adesso non c’è più acqua e anche la terra è molto secca. Dopo due inverni in cui le nevicate sono state inesistenti, il risultato è una forte siccità. Abbiamo avuto due inverni con poca neve e le stagioni appena passate, estate e primavera, sono state secche. È piovuto poco e il terreno non ha nemmeno assorbito l’acqua. Questi sono i danni del cambiamento climatico. In tre anni è sparito il lago di Limedes, e non è nemmeno l’unico».
Attraversando i boschi, Cagnati ha notato gli effetti della siccità in tutto il Bellunese durante l’estate e in queste prime settimane d’autunno. Molti dei laghi, soprattutto quelli non alimentati da corsi d’acqua, sono completamente secchi. «Non credevo che ci fosse così tanta siccità da far sparire un lago che non è grandissimo, ma che c’è sempre stato», ammette Cagnati, «io vado tutti gli anni e così non l’ho mai visto. Ho voluto documentare l’episodio. Ora speriamo che nel prossimo inverno nevichi e che l’autunno prossimo il lago di Limedes e gli altri tornino ad essere pieni di acqua».
Escursione per il Lago di Limedes