Vettore2480
VETTORE
Accade spesso che in settembre arrivi un primo illusorio meteo-scossone, apparentemente intenzionato a voler mettere in crisi l’estate. Molti si illudono di esser di fronte ad un "buon inizio”, ma in realtà l’unico effetto tangibile di questa piccola crisi è quello ridare una “boccata d’acqua” alle zanzare tigre oramai decimate dalla siccità delle nostre torride estati, una allegra pioggerella che sembra esortarle: “andate e moltiplicatevi, che tra poco arriverà… l’ottobrata!”.
Nella nostra epoca bacata non si può più parlare di “ottobrata” nella sua classica accezione, quella di fisiologico intermezzo caldo tipico del nostro clima. In realtà noi stiamo vivendo, semplicemente, un susseguirsi senza fine di autunni che senza mezzi termini oserei definire... di m*rda!:mann:
In passato chi organizzava un qualsiasi evento conviviale in autunno sceglieva un posto al chiuso, l’opzione outdoor non era nemmeno contemplata. Di recente, al contrario, il ricevimento in giardino è sempre più in voga, mentre l’altra opzione, quella indoor, si trasforma in una remota eventualità, l'improbabile piano B! (Yeah)
Qui comincia la storia...
Ecco quindi che, sopravvissuto all’ennesima estate devastante, e dopo aver metabolizzato un altro settembre di false speranze, ti ritrovi anche quest’anno su un pratino inglese, tra tovaglie bianche e tintinnar di posate, con eserciti di “tigri arrazzate” che decollano dall’erba per trapanarti le caviglie. Piantata davanti agli occhi hai una palla di fuoco, il maledettissimo sole basso autunnale, quello che picchia alla fronte come un punteruolo, acuendo il fastidioso stordimento tipico del prosecco a digiuno.
Inevitabilmente ti imbatti nel classico tipo che vedi una volta ogni 4 anni, uno di quelli con i quali non hai grandi argomenti da condividere. Lui, beato, sta pompando avidamente una sigaretta con le maniche della camicia girate fin sotto il gomito e, rivolgendosi a te in cerca di approvazione, esclama soddisfatto: “…che giornatina, eh!?”.
Dentro di te te stai già rispondendo: “…che giornatina un c**zo! :MM”, ma non sei proprio in vena di avventurarti in argomenti difficili, quindi convieni con lui che questa giornata è una vera manna dal cielo, poi gli chiedi quanti anni hanno i bambini, quali sono tra i vari che scorrazzano intorno, che classe fanno… e alla prima occasione ti dilegui.
In effetti non sei molto in vena di intavolare lunghe conversazioni, è appena ottobre e la tua immaginazione sta ancora fluttuando nelle foreste di Squamish, cullata da sentieri molto flow, tra nebbie che si dissolvono lentamente, viscide radici, verdi muschi pregni d’acqua e gocce che pendono come gemme dalle sequoie secolari. La dolcezza di questo bucolico quadretto è però disturbata, offuscata dai fumi neri che si addensano sull’inverno prossimo venturo: in effetti questi autunni sahariani sono stati quasi sempre preludio d’inverni rimandati a Febbraio o, peggio ancora, miseramente naufragati.
Poi ti riconnetti un attimo con la realtà e ti trovi davanti uno che non conosci, che tenta di rompere il ghiaccio affrontando l’argomento più divulgativo, scontato e potenzialmente innocuo: la meteo!
Centellinando golosamente un pregiato caprino dal penetrante odore ormonale, lui richiama la tua attenzione sulla fortuna di aver imbroccato un tempo così spettacolare, proprio oggi! Tu ti interroghi un istante su quante sarebbero state le probabilità di trovare una meteo diversa da questa, che è uguale a quella di ierlaltro, di ieri ...ed anche a quella di domani, poi però convieni con lui che la Dea Bendata ci ha davvero baciato, ma d’improvviso sei di nuovo assente poiché un agghiacciante flash si materializza nella tua mente: già vedi una scena analoga, che si ripeterà quasi identica a gennaio, magari con 2 gradi Celsius in meno, l'immaginazione che corre verso Whistler e, almeno si spera... senza zanzare!
Meteo-Mediterraneo 2.0: CHE PALLE!
Nella nostra epoca bacata non si può più parlare di “ottobrata” nella sua classica accezione, quella di fisiologico intermezzo caldo tipico del nostro clima. In realtà noi stiamo vivendo, semplicemente, un susseguirsi senza fine di autunni che senza mezzi termini oserei definire... di m*rda!:mann:
In passato chi organizzava un qualsiasi evento conviviale in autunno sceglieva un posto al chiuso, l’opzione outdoor non era nemmeno contemplata. Di recente, al contrario, il ricevimento in giardino è sempre più in voga, mentre l’altra opzione, quella indoor, si trasforma in una remota eventualità, l'improbabile piano B! (Yeah)
Qui comincia la storia...
Ecco quindi che, sopravvissuto all’ennesima estate devastante, e dopo aver metabolizzato un altro settembre di false speranze, ti ritrovi anche quest’anno su un pratino inglese, tra tovaglie bianche e tintinnar di posate, con eserciti di “tigri arrazzate” che decollano dall’erba per trapanarti le caviglie. Piantata davanti agli occhi hai una palla di fuoco, il maledettissimo sole basso autunnale, quello che picchia alla fronte come un punteruolo, acuendo il fastidioso stordimento tipico del prosecco a digiuno.
Inevitabilmente ti imbatti nel classico tipo che vedi una volta ogni 4 anni, uno di quelli con i quali non hai grandi argomenti da condividere. Lui, beato, sta pompando avidamente una sigaretta con le maniche della camicia girate fin sotto il gomito e, rivolgendosi a te in cerca di approvazione, esclama soddisfatto: “…che giornatina, eh!?”.
Dentro di te te stai già rispondendo: “…che giornatina un c**zo! :MM”, ma non sei proprio in vena di avventurarti in argomenti difficili, quindi convieni con lui che questa giornata è una vera manna dal cielo, poi gli chiedi quanti anni hanno i bambini, quali sono tra i vari che scorrazzano intorno, che classe fanno… e alla prima occasione ti dilegui.
In effetti non sei molto in vena di intavolare lunghe conversazioni, è appena ottobre e la tua immaginazione sta ancora fluttuando nelle foreste di Squamish, cullata da sentieri molto flow, tra nebbie che si dissolvono lentamente, viscide radici, verdi muschi pregni d’acqua e gocce che pendono come gemme dalle sequoie secolari. La dolcezza di questo bucolico quadretto è però disturbata, offuscata dai fumi neri che si addensano sull’inverno prossimo venturo: in effetti questi autunni sahariani sono stati quasi sempre preludio d’inverni rimandati a Febbraio o, peggio ancora, miseramente naufragati.
Poi ti riconnetti un attimo con la realtà e ti trovi davanti uno che non conosci, che tenta di rompere il ghiaccio affrontando l’argomento più divulgativo, scontato e potenzialmente innocuo: la meteo!
Centellinando golosamente un pregiato caprino dal penetrante odore ormonale, lui richiama la tua attenzione sulla fortuna di aver imbroccato un tempo così spettacolare, proprio oggi! Tu ti interroghi un istante su quante sarebbero state le probabilità di trovare una meteo diversa da questa, che è uguale a quella di ierlaltro, di ieri ...ed anche a quella di domani, poi però convieni con lui che la Dea Bendata ci ha davvero baciato, ma d’improvviso sei di nuovo assente poiché un agghiacciante flash si materializza nella tua mente: già vedi una scena analoga, che si ripeterà quasi identica a gennaio, magari con 2 gradi Celsius in meno, l'immaginazione che corre verso Whistler e, almeno si spera... senza zanzare!
Meteo-Mediterraneo 2.0: CHE PALLE!
Ultima modifica: