Punta Penia - Via Normale

mario1969

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Ebbene è accaduto!
Dopo anni di sguardi languidi lo scorso 26 agosto ho capitolato... ho ceduto alle grazie della Regina delle Dolomiti!
Vinto dall'incanto...
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Qui e nella foto precedente Marmolada vista dal Col Rodella (quella piccola macchia tra la Luna e Punta Serauta è un parapendio)...
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Così eccoci pronti alle ore 8,30 al lago Fedaia per la prima corsa della mitica cestovia. Quota 2057 metri s.l.m.
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Col Sassolungo sullo sfondo...
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... e il Sella.
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Ancora il Sassolungo in una giornata che non è proprio delle migliori...
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Si sale verso il rifugio Pian dei Fiacconi. Quota 2626 metri s.l.m.
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Giunti al cospetto dell'obiettivo: si intravede, al centro, la croce di vetta di Punta Penia...
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Pronto ad affrontare il mio Khumbu...HIHIHI
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... con il mio Bergführer: Max, guida alpina della Val Badia. Un vero professionista della montagna che quando non lavora trascorre le ferie passeggiando per l'Himalaya...
Un amico e un compagno al quale più volte ho affidato la mia vita... grazie Max per regalarmi giornate così indimenticabili...
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Ed eccomi, fresco e sorridente (ancora per pocoHIHIHI)...
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... bardato di tutto punto...
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... e con espressione dura e decisa:PAAU di colui che non si arresterà se non in vetta...
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Primi crepacci...:PAAU
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Purtroppo le foto rendono molto poco la maestosità del luogo...
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Fin qui reggo ancora...
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... nessun crepaccio potrà fermarmi...
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... sorridenti e decisi verso la vetta...
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Alle mie spalle altre cordate seguono...
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Il lago Fedaia al variare della luce solare cambiava colore...
Intanto si continua a salire...
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Arriviamo all'attacco dell'Hillary Step... ehm... della ferrata...
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... la fatica inizia a farsi sentire...
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Max sorride, io sempre meno...
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A questo punto un piccolo passo indietro e una nota: la progressiva fusione del ghiacciaio ha allontanato il medesimo dall'attacco della ferrata col risultato della creazione di un gradino di circa 5/6 metri davvero complicato in arrampicata, dove molti si fermavano e si accalcavano.
Inoltre alcuni (temerari o sprovveduti?) non avevano neanche:PAAU una corda (su un ghiacciaio!!!). Risultato: Max ha dovuto aiutare non poche persone, sia in salita che durante la discesa, in quel tratto (proprio l'Hillary StepHIHIHI).
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In queste foto (che sempre rendono poco) il pernicioso gradino...
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... che anche io dopo diversi minuti riesco a superare, grazie a Max e a San Gennaro...
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Intanto si avanza ormai solo grazie alla ferrea volontà...HIHIHI
Salita e quota, unite ad una preparazione atletica pari a zero:skifrusta: si fanno sentire...
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Ma la giornata migliora e la vetta si avvicina!
E i panorami si aprono...
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Ghiacciaio sotto, Tofane di fronte...
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A destra si scorge l'Antelao...
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Da qui si nota l'elevato numero di crepacci...
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Pelmo all'estrema destra, alla sua sinistra l'Antelao.
Si vede la stazione di Punta Serauta...
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Finalmente in vetta! BERGHEIL! 3343 metri s.l.m.
In poco meno di 4 ore.
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Qualche foto di rito...(notare i miei pochi capelli rimasti ritti per la fatica e il tripudioHIHIHI)...
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Sono sul tetto del mond... ehm... delle Dolomiti...
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Sella e Piz Boè...
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Sassolungo...
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Ancora il Sassolungo...
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Tofane...
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Versante sud: baratro di circa mille metri!
In fondo la Valle Ombretta...
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Idem...
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Zona Pale di San Martino e Lagorai...
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Da destra: Civetta, Pelmo e Antelao...
E Punta Rocca...
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Capanna Penia: meglio evitare il caffè, ed è un napoletano a dirlo...
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Max...
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Il tempo regge...
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Che spettacolo!
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Piz Boè! Ma è ora di ridiscendere...
Non appena Max ed io ci mettiamo in marcia qualcuno, memore dell'Hillary Step, parte nella nostra scia...
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Per la discesa stessa via della salita...
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Crepacci e ancora crepacci...
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Devo ripetermi: le foto non rendono...
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Le soste aumentano: le gambe manifestano i primi segni di cedimento...HIHIHI
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Nuvole nere si avvicinano...
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Mi guardo indietro...
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Stravolto dalla fatica...
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Invecchiato di una ventina d'anni...HIHIHI
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Il ghiacciaio è alle nostre spalle ormai!
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E' fatta! Distrutto ma felice.
Ora possiamo togliere i ramponi...
Circa due ore e mezza per la discesa.
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Dopo una meritata birra artigianale al Pian dei Fiacconi saltiamo (letteralmente) nella cestovia. Gambe distrutte!
Benedetta sia la cestovia!
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Il ghiacciaio si allontana...
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Il lago Fedaia si avvicina...
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L'Antelao e il Pelmo ci salutano...
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Ed eccoci alla fine di questa avventura!
Arrivederci Regina delle Dolomiti...

Che dire... una giornata come tutte quelle trascorse in montagna, che si ricorderanno per sempre...
Ancora un grazie a Max e un grazie a tutti voi...

Ciao e a presto!
 
Ultima modifica:
Complimenti!

a prescindere dalla cima salita, a mio parere quello che conta è la soddisfazione che si prova ad aver raggiunto un proprio obbiettivo!
che fosse il Bianco (tanto per citarne una) o la Marmolada in questione poco importa..
 
Sottoscrivo in pieno!

Un report che trasuda emozione e soddisfazione per un obiettivo raggiunto...

Congratulazioni!!! [emoji2]
 
Complimenti, per la faticaccia ed il racconto!

Poi, mi piace sempre quando qualcuno vuole raggiungere un obiettivo come il tuo e si affida ad un professionista o un esperto...di contro odio quelli che ti si attaccano in scia:skifrusta:
 

.

Dev'essere una salita molto carina, non molto lunga ma in un ottimo ambiente, la metterò in lista per il futuro.
Non mi è chiara la difficoltà dal ghiacciaio all'attacco della ferrata, parli di arrampicata e di gente in difficoltà senza la corda, ma le relazione la gradano F, mi sembra strano ci siano dentro passaggi di arrampicata "complicata" in questo grado...

Salire slegati su ghiacciaio crepacciato (seppur scoperto ma non vetrato) mi mette sempre i brividi :PAAU Ma cosa costa alla gente portarsi dietro almeno una gemella da 20m?! Tanto l'imbrago ce l'hai già per la ferrata! Saranno quei 500g a farti rovinare il tempo sul giro?!
 
Dev'essere una salita molto carina, non molto lunga ma in un ottimo ambiente, la metterò in lista per il futuro.
Non mi è chiara la difficoltà dal ghiacciaio all'attacco della ferrata, parli di arrampicata e di gente in difficoltà senza la corda, ma le relazione la gradano F, mi sembra strano ci siano dentro passaggi di arrampicata "complicata" in questo grado...

Salire slegati su ghiacciaio crepacciato (seppur scoperto ma non vetrato) mi mette sempre i brividi :PAAU Ma cosa costa alla gente portarsi dietro almeno una gemella da 20m?! Tanto l'imbrago ce l'hai già per la ferrata! Saranno quei 500g a farti rovinare il tempo sul giro?!

La difficoltà del famigerato gradino è circa di grado IV abbondante, altro che F come anche io supponevo. Dalle foto non si percepisce, anche perchè la parte più difficile mi accorgo essere al di sotto di quella ripresa dalle foto.
Quest'ultima, non più di due metri, credo si posizioni tra il grado IV e mezzo e il V.
E desidero ricordare, inoltre, che stiamo parlando di un tratto di roccia reso molto liscio dal ghiaccio preesistente...
Quindi affrontare questo tratto, senza che sia ferrato o senza una corda alla quale assicurarsi, diventa senz'altro rischioso. Del gruppetto delle foto, il primo che è riuscito a salire non aveva una corda da calare ai compagni...
Questi ultimi tentavano, ma dopo alcuni minuti di gambe tremanti, per lo sforzo e la tensione, rinunciavano. E non finisce qui... perchè per staccarti dalla parete e allontanartene dovevi divaricare una gamba all'indietro con molta attenzione in quanto sotto vi era un crepaccio...:PAAU
Questi ragazzi sono stati i primi ad essere aiutati da Max...
E tutto questo in salita, figuriamoci in fase di discesa!
Max mi diceva che solo poche settimane prima la fine del ghiacciaio coincideva con l'attacco della ferrata, e quindi nessun problema. In pochi giorni la situazione è drasticamente cambiata...
Morale: in montagna è come in mare, l'imprevisto è sempre in agguato. Soltanto possiamo, e dobbiamo, ridurre al minimo i rischi affidandoci alla preparazione, all'esperienza e alla prudenza. Sempre...
 
Ultima modifica:
Complimenti, per la faticaccia ed il racconto!

Poi, mi piace sempre quando qualcuno vuole raggiungere un obiettivo come il tuo e si affida ad un professionista o un esperto...di contro odio quelli che ti si attaccano in scia:skifrusta:

concordo in pieno!

chiaramente rapportato alle proprie reali capacità, ma comunque concordo in pieno, trovo sia una cosa positiva affidarsi ad un professionista!
In Italia c'è una idea sbagliata e anzi, non c'è la cultura dell'andare in montagna con la Guida Alpina.
In Svizzera, Austria o Francia c'è una cultura molto più forte rispetto all'uso delle GA e anzi è quasi un motivo di orgoglio affidarsi a una GA per raggiungere determinati obbiettivi. In Italia se dici di aver salito la XX cima o aver salito la YY via affidandoti a una GA fai quasi la figura del coglxxe perchè non ti sei arrangiato ecc.. ecc.. ecc.. ditemi che non è vero.. sembra che in Italia sia pieno di Messner e Manoli..
 
La difficoltà del famigerato gradino è circa di grado IV abbondante, altro che F come anche io supponevo. Dalle foto non si percepisce, anche perchè la parte più difficile mi accorgo essere al di sotto di quella ripresa dalle foto.
Quest'ultima, non più di due metri, credo si posizioni tra il grado IV e mezzo e il V.

Non per dubitare delle tue parole, ma per dare un paragone, il IV+ (non si dice "e mezzo") se appigliato è verticale se non leggermente strapiombante (diedro Fehrman alla torre Stabeler - Vajolet ), se è appoggiato per essere tale grado è una tavola liscia da fare totalmente in aderenza (stomaco peloso - val di Mello). Sul V in ambiente si parla di passaggi obbligati e stringere le chiappe con 6-7 metri sotto. Sicuro siamo su tali difficoltà? Perchè non è cosa da alpinisti della domenica salirlo slegati e con gli scarponi. Per intenderci, con questi passaggi di roccia, siamo su difficoltà dell'ordine di AD+ o D- come può essere la normale Svizzera al Cervino.
 
La difficoltà del famigerato gradino è circa di grado IV abbondante, altro che F come anche io supponevo. Dalle foto non si percepisce, anche perchè la parte più difficile mi accorgo essere al di sotto di quella ripresa dalle foto.
Quest'ultima, non più di due metri, credo si posizioni tra il grado IV e mezzo e il V.
......

per carità di Dio, non per sminuire nessuno ne dubitare di quanto scritto ma onestamente mi sembrano un pò larghini quei gradi!
parlare di IV+ o addirittura di V in ambiente vuol dire avere dei passaggi su roccia con determinate caratteristiche, verticalità, tacchette ecc.. ecc.. ecc..

considera che già parlando di vie Normali come quella del Catinaccio, Cimon dela Pala, Sorapiss ecc.. siamo su vie di III/III+ che non sono proprio banali o come si suol dire essere "una passeggiata di salute"..
 
Non per dubitare delle tue parole, ma per dare un paragone, il IV+ (non si dice "e mezzo") se appigliato è verticale se non leggermente strapiombante (diedro Fehrman alla torre Stabeler - Vajolet ), se è appoggiato per essere tale grado è una tavola liscia da fare totalmente in aderenza (stomaco peloso - val di Mello). Sul V in ambiente si parla di passaggi obbligati e stringere le chiappe con 6-7 metri sotto. Sicuro siamo su tali difficoltà? Perchè non è cosa da alpinisti della domenica salirlo slegati e con gli scarponi. Per intenderci, con questi passaggi di roccia, siamo su difficoltà dell'ordine di AD+ o D- come può essere la normale Svizzera al Cervino.

per carità di Dio, non per sminuire nessuno ne dubitare di quanto scritto ma onestamente mi sembrano un pò larghini quei gradi!
parlare di IV+ o addirittura di V in ambiente vuol dire avere dei passaggi su roccia con determinate caratteristiche, verticalità, tacchette ecc.. ecc.. ecc..

considera che già parlando di vie Normali come quella del Catinaccio, Cimon dela Pala, Sorapiss ecc.. siamo su vie di III/III+ che non sono proprio banali o come si suol dire essere "una passeggiata di salute"..

vi siete messi d'accordo?HIHIHI
cmq concordo, ma a mario frega poco, era assicurato e con la guida...gli altri non attrezzati dovevano tornarsene indietro!
 
Per carità, con una guida sei in una botte di ferro, quella ti va su oltre che slegato anche nudo :D
Era una mia curiosità personale. A parte che immagino attrezzeranno col cavo anche quel pezzo per la prossima stagione
 
La differenza sulle vie d'ambiente tra IV, IV+ e V la percepisci da una cosa:

fino al IV nessuna protezione anche per l'intero tiro; qua la fa da padrona la testa e spesso il IV- e IV è sempre poco esposto (roccia articolata, placche appoggiate)
IV+ tendenzialmente trovi un chiodo alla base del passaggio che in genere è già esposto/molto verticale
V chiodi abbastanza frequenti e perdio, a quei chiodi ti ci attacchi anche coi denti a volte HIHIHI
 
La differenza sulle vie d'ambiente tra IV, IV+ e V la percepisci da una cosa:

fino al IV nessuna protezione anche per l'intero tiro
IV+ tendenzialmente trovi un chiodo alla base del passaggio
V chiodi abbastanza frequenti e perdio, a quei chiodi ti ci attacchi anche coi denti a volte HIHIHI
ma qualcuno, tipo io, s'aggrapperebbe a qualsiasi cosa anche nel IV+ usando le scarpette :PAAU
 
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