Cocojambo
Ski & Beer
La Conca delle Ponze è chiusa da una catena di cime la cui cresta corre lungo il confine italo-slovena dal Mangart alla Ponza Piccola
Sapendo che da una qualsiasi di quelle cime il panorama è top, e volendo dare un'occhiata al sentiero di discesa, per farmi in futuro un giro piu lunghetto, decido di salire la Ponza Grande (2274 m), lungo la sua ferrata.
Parcheggio al Lago superiore di Fusine (941 m) e prendo il sentiero 512, che inizialmente è una mulattiera usata dal Rifugio Zacchi
da subito mi compare il Mangart
e la veunza a seguire
lascio la strada bianca per continuare nel bosco lungo il sentiero
in breve arrivo al Rif. Zacchi (1380 m) che lascio alla mia sinistra
Indicazioni
prendo quota e mi si para davanti la muraglia...dove si nota quel canale che sale a S da sinistra a destra finendo nel buco nero...sarebbe una scialpinistica....
entro nei mughi lungo il ripido sentiero e trovo qualche tratto attrezzato con vecchio e grosso cavo
sempre la muraglia, con il Piccolo Mangart di Coritenza al centro e la grande Forcella Sagherza a sinistra
Si attraversa un colatoio...
che porta fino alla base della conca...cerchiamo di non scivolare
Zoomando su Forcella Sagherza si nota il Bivacco Busettini - CAI Tarvisio, e a sinistra il tipico catino della Veunza
i mughi non mollano pffff
la roccia cambia colore verso la mia meta
arrivo al bivio, a sinistra Ponza Grande e a destra Ponza di Mezzo, vado a sinistra...
qualche passaggino stretto non manca mai
il solito colatoio che sto per riattraversare
Breve traverso attrezzato, abbastanza aereo
alle mie spalle compare la punta dello Jalovec
Un tizio in contemplazione...non sa se imbragarsi prima di attraversare l'ultimo traverso o se farlo dopo...decide di farlo dopo (ma perchè?) lasciandomi strada
inizia la via ferrata, ben attrezzata e su roccia buona, tranne qualche piccolo tratto.
E' molto gradevole con tratti verticali uniti da vari traversi
Intanto alle mie spalle qualcuno raggiunge la cima della Ponza di Mezzo
Pure qualche scaletta
girandomi di nuovo vedo la cresta a coltello, come la descrisse il buon J. Kugy, e Forca Planiza più a destra, da dove scenderò
altra cengetta attrezzata...
...che porta all'ultimo canale un po' detritico...che si sale seguendo degli ometti se si vuole far meno fatica
guardando sotto lo scenario è sempre lo stesso...vuoto
finalmente in cima..Ponza Grande (Visoka Ponca) 2274m, che sta sul confine Italo-Sloveno
di fronte le cime slovene
Alle mi spalle le cime friulane con la parte finale della conca delle Ponze e dietro i Gruppi del Jof di Montasio e Jof Fuart
che qua si godono meglio
Lo sloveno Jalovec
la cima del Mangart
da destra Mala Mojstrovka, Prisank e Stenar, in fondo al centro il Triglav
la timida croce con i segni del confine
Il Mangart
Scendo brevemente verso la Slovenia per simpatico verticale e franoso sentiero, sotto di me la Val Planica, che porta prima al rif. Tamar e poi allo Jalovec
il sentiero mi riporta verso destra, e vedo la Ponza di Mezzo in primo piano e lo Jalovec sullo sfondo
scendo in piccolo tratto attrezzato su roccia buona (il cavo sopra no eh....)
ecco la cresta a coltello
che mi porta giù a forcella Planiza
forcella da dove si rientra in Italia e si scende per questo delizioso sentiero...
si fa qualche traverso anche qua...
però guardare su è sempre bello!!!
qualche timida indicazione..
fino a rientrare trai mughi...ma la pendenza resta sempre alta
fino a incrociare nuovamente il bivio dell'andata, dove noto due escursionisti in relax..era mezzogiorno passato da un pochino
non resisto..guardo sempre in su
questa volta mi fermo al Rif. Zacchi per birre, dolce e chiacchiere
per poi scendere all'auto lungo il sentiero di salita
Sapendo che da una qualsiasi di quelle cime il panorama è top, e volendo dare un'occhiata al sentiero di discesa, per farmi in futuro un giro piu lunghetto, decido di salire la Ponza Grande (2274 m), lungo la sua ferrata.
Parcheggio al Lago superiore di Fusine (941 m) e prendo il sentiero 512, che inizialmente è una mulattiera usata dal Rifugio Zacchi
da subito mi compare il Mangart
e la veunza a seguire
lascio la strada bianca per continuare nel bosco lungo il sentiero
in breve arrivo al Rif. Zacchi (1380 m) che lascio alla mia sinistra
Indicazioni
prendo quota e mi si para davanti la muraglia...dove si nota quel canale che sale a S da sinistra a destra finendo nel buco nero...sarebbe una scialpinistica....
entro nei mughi lungo il ripido sentiero e trovo qualche tratto attrezzato con vecchio e grosso cavo
sempre la muraglia, con il Piccolo Mangart di Coritenza al centro e la grande Forcella Sagherza a sinistra
Si attraversa un colatoio...
che porta fino alla base della conca...cerchiamo di non scivolare
Zoomando su Forcella Sagherza si nota il Bivacco Busettini - CAI Tarvisio, e a sinistra il tipico catino della Veunza
i mughi non mollano pffff
la roccia cambia colore verso la mia meta
arrivo al bivio, a sinistra Ponza Grande e a destra Ponza di Mezzo, vado a sinistra...
qualche passaggino stretto non manca mai
il solito colatoio che sto per riattraversare
Breve traverso attrezzato, abbastanza aereo
alle mie spalle compare la punta dello Jalovec
Un tizio in contemplazione...non sa se imbragarsi prima di attraversare l'ultimo traverso o se farlo dopo...decide di farlo dopo (ma perchè?) lasciandomi strada
inizia la via ferrata, ben attrezzata e su roccia buona, tranne qualche piccolo tratto.
E' molto gradevole con tratti verticali uniti da vari traversi
Intanto alle mie spalle qualcuno raggiunge la cima della Ponza di Mezzo
Pure qualche scaletta
girandomi di nuovo vedo la cresta a coltello, come la descrisse il buon J. Kugy, e Forca Planiza più a destra, da dove scenderò
altra cengetta attrezzata...
...che porta all'ultimo canale un po' detritico...che si sale seguendo degli ometti se si vuole far meno fatica
guardando sotto lo scenario è sempre lo stesso...vuoto
finalmente in cima..Ponza Grande (Visoka Ponca) 2274m, che sta sul confine Italo-Sloveno
di fronte le cime slovene
Alle mi spalle le cime friulane con la parte finale della conca delle Ponze e dietro i Gruppi del Jof di Montasio e Jof Fuart
che qua si godono meglio
Lo sloveno Jalovec
la cima del Mangart
da destra Mala Mojstrovka, Prisank e Stenar, in fondo al centro il Triglav
la timida croce con i segni del confine
Il Mangart
Scendo brevemente verso la Slovenia per simpatico verticale e franoso sentiero, sotto di me la Val Planica, che porta prima al rif. Tamar e poi allo Jalovec
il sentiero mi riporta verso destra, e vedo la Ponza di Mezzo in primo piano e lo Jalovec sullo sfondo
scendo in piccolo tratto attrezzato su roccia buona (il cavo sopra no eh....)
ecco la cresta a coltello
che mi porta giù a forcella Planiza
forcella da dove si rientra in Italia e si scende per questo delizioso sentiero...
si fa qualche traverso anche qua...
però guardare su è sempre bello!!!
qualche timida indicazione..
fino a rientrare trai mughi...ma la pendenza resta sempre alta
fino a incrociare nuovamente il bivio dell'andata, dove noto due escursionisti in relax..era mezzogiorno passato da un pochino
non resisto..guardo sempre in su
questa volta mi fermo al Rif. Zacchi per birre, dolce e chiacchiere
per poi scendere all'auto lungo il sentiero di salita
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