Visita al gigante malato - Ghiacciaio Mandrone dal Passo Presena 13.08.17

ste1258

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Rientro brevemente nella sezione reportage per un omaggio alle mie montagne e a quello che era (o forse lo è ancora?) il più grande ghiacciaio italiano, presentandovi questa interessante camminata nell'anfiteatro più grandioso del gruppo dell'Adamello, da 2 stagioni raggiungibile comodamente anche dal versante lombardo grazie alla santa cabinovia di Passo Presena.

L'escursione (difficoltà E su sentieri interamente segnati) prevede circa 2 h 30' di cammino all'andata, con una discesa di 600 mdsl fino ai laghi del Mandrone e una risalita di circa 200 per toccare la lingua del ghiacciaio. Il ritorno è leggermente più lungo e faticoso perchè la risalita di quasi 2 h fino alla funivia, a fine giornata, non è delle più leggere. A tal proposito segnalo che l'impianto chiude alle 16:45, quindi a meno di non essere skyrunner è conveniente lasciare il rif. Mandrone non oltre le 14:30, in modo da rientrare con un certo margine di tempo sull'ultima corsa.

Alle 8:10, a impianti ancora fermi, la fila è degna dei migliori inverni:
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Il candido sudario di morte per salvare quel cadavere vivente del Presena:
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Ore 8:50, passo Presena. Il grosso del popolo escursionistico va a mettersi in coda sul sentiero dei Fiori, a scendere verso il Mandrone restiamo in pochi.
Questo è il punto più alto dell'escursione, fa strano partire in discesa:
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A 2668 m di quota si stende il limpidissimo Lago Scuro, da cui prende il nome la famosa cima che sovrasta Ponte di Legno:
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Scendendo ancora un po' si apre alla vista il profondo solco della val Genova, e a sinistra spunta il ghiacciaio della Presanella imbiancato dalla nevicata di 2 notti prima:
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Davanti a noi compaiono anche gli idilliaci laghetti del Mandrone a quota 2400, il punto più basso della nostra escursione:
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In circa 1 h 20' di cammino dalla funivia si raggiunge il rifugio Città di Trento a 2450 mslm.
Una volta la vista sulle vedrette della Lobbia (a sinistra) e del Mandrone (a destra) era superba, ora serve qualcosa in più del binocolo per vederle bene... serve raggiungerle a piedi:
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Su un comodo viadotto attraversiamo le zone umide che circondano il rifugio e i laghetti:
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Le 3 Lobbie e il Dosson di Genova si specchiano in una pozza senza nome, mentre percorriamo gli innumerevoli saliscendi che ci avvicinano alla morena:
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Uno sguardo in basso, verso il Lago Nuovo che ormai è ridotto a una distesa di sabbia, dove il Sarca si riposa brevemente tra 2 alte cascate:
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E improvvisamente, dopo un ultimo traverso, annunciato da un freddo vento discendente, ecco lui:
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La passerella sul Sarca, oggi abbastanza in magra viste le basse temperature, ma che nei giorni più caldi arrivava a lambire le travi:
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Il punto in cui finisce il ghiaccio e inizia il Sarca, siamo a circa 2600 mslm:
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Residuati bellici:
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Scorci glaciali:
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Ci alziamo un po' sulla morena sinistra orografica, fino a circa 2650 mslm, per una migliore visione d'insieme:
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Gli alpinisti si apprestano a iniziare la salita verso il rif. Lobbia. Un tempo l'itinerario attraversava il ghiacciaio per tutta la sua larghezza, da morena a morena, oggi superata la passerella ci si limita a percorrerne il bordo destro orografico:
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Questo è il vecchio cartello (toglietelo però!). Un tempo da qui si proseguiva quasi in piano sulla vedretta, oggi c'è un salto di decine di metri per arrivare al ghiacciaio:
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La cascata del Mandrone, che con il passare delle ore aumenta di portata:
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Sulla via del ritorno, il rifugio Trento con la cima di Vermiglio sullo sfondo:
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La parte più faticosa della camminata, il rientro fino ai 2991 m di passo Presena. L'alta quota e le 4 h di cammino già nelle gambe non aiutano:
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La stazione della funivia è in vista:
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Le cascate della Lobbia in grande spolvero (aimè... bellissimo spettacolo ma tutto ghiaccio che se ne va):
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Ciao Adamello!
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NB: La conca del Mandrone è ovviamente raggiungibile anche salendo dalla val Genova, serve circa 1 h in più di cammino per la sola andata e il dislivello (tutta salita però, in tal caso) è di circa 1000 m. Credo che però la "calata" dai 3000 fino al cuore del gruppo sia molto più scenografica, anche se richiede la pesante risalita pomeridiana.

Grazie come sempre per gli skife e i commenti.
 
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Qualche info sulla gita

Ciao, complimenti per le foto e per l'escursione ! Quest'estate ho fatto il tratto che va dalla cabinovia al rifugio Lagoscuro e devo dire che è veramente uno spettacolo.
Vorrei portare mia moglie al Mandrone

Un paio di info

Quanto tempo ci vuole dall'arrivo della cabinovia al Mandrone ? Circa 1.30 giusto ?

E dal Mandrone all'attacco del ghiacciaio ?

Grazie 1000!

Ciao
 
Bel reportage! Ma a me, vedere le foto dei ghiacciai che se ne vanno, mette una grande tristezza...
 
Hey, capisco la bella luce, aria limpida etc. ma queste foto sono bellissime!
E a vedere per esempio questa mi sembrano anche molto poco "famose", questa è una "icona" del concetto di montagna alla pari delle solite cartoline svizzere :shock: Manca solo una marmotta e 2 mucche ed era un puzzle da 1000 :D

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Ci andrò! Ma senza usare impianti, non è etico HIHIHI
 

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spettacolo di foto certo il luogo aiuta molto cmq complimenti grazie per averle postate ,peccato per lo scioglimento del ghiaccio ma le cascate che forma il disgelo e' fantastico
 
bellissime foto, grazie mille!!! alcune sono vere e proprie cartoline, nonostante la sofferenza del ghiacciaio...


p.s.
che odio le escursioni che cominciano in discesa... :evil:
 
Bellissimo report, complimenti hai azzeccato la giornata giusta con luce spettacolare per le foto!
 
Hey, capisco la bella luce, aria limpida etc. ma queste foto sono bellissime!
E a vedere per esempio questa mi sembrano anche molto poco "famose", questa è una "icona" del concetto di montagna alla pari delle solite cartoline svizzere :shock: Manca solo una marmotta e 2 mucche ed era un puzzle da 1000 :D

Ci andrò! Ma senza usare impianti, non è etico HIHIHI

Fare esattamente questo giro senza usare impianti è solo una gran rottura di scatole a salire e scendere dal Tonale, almeno la cabinovia Paradido è consigliabile.
Se si "mastica" un po' di ghiaccio c'è un giro secondo me eccezionale:

Passo paradiso, sentiero dei fiori fino a passo pisgana, traversata fino al passo del venerocolo e giù a dormire al Garibaldi.
Giorno dopo, salita all'Adamello dal Passo Brizio e giù al Mandrone e si torna a Passo Paradiso con il passo Presena o Maroccaro (a secondo delle condizioni del ghiacciaio)

Una due giorni bella piena ma che da una vista eccezionale della zona.
 
Un paio di info

Quanto tempo ci vuole dall'arrivo della cabinovia al Mandrone ? Circa 1.30 giusto ?

E dal Mandrone all'attacco del ghiacciaio ?
Tempi SAT:
Cabinovia-Rifugio: 1 h 20'
Rifugio-Ghiacciaio: 1 h
Ghiacciaio-Rifugio 1 h
Rifugio-Cabinovia: 1 h 45'

Bellissimo report, complimenti hai azzeccato la giornata giusta con luce spettacolare per le foto!
Una gita del genere non l'avrei mai fatta con la nuvolaglia. Finchè resto a fondovalle mi stanno bene anche le nuvole o la foschia, ma sopra una certa quota vado solo con previsioni di cielo sereno e limpido almeno fino a mezzogiorno. Diversamente, per me, è una giornata buttata.

beh...uno di quei report che ti fa venir voglia di visitare un luogo
Grazie! Vuol dire che ho fatto centro.

Ci andrò! Ma senza usare impianti, non è etico
Fare esattamente questo giro senza usare impianti è solo una gran rottura di scatole a salire e scendere dal Tonale, almeno la cabinovia Paradido è consigliabile.
Cosa dici Cleon, all'amminsitratore consigliamo di salire col 44? HIHIHI
 
Ultima modifica:
:SISI
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Il cartello in basso indica la direzione :TTTT
Per un dolomitico un segnavia ufficiale CAI del genere potrebbe essere causa di infarto

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Anche se mi stuzzica, il giorno che proprio non avessi nulla da fare ed una gran voglia di farmi del male...
 
Anche se mi stuzzica, il giorno che proprio non avessi nulla da fare ed una gran voglia di farmi del male...
Dal satellite (Geoportale nazionale ed. 2012) sembra un bel sentiero fin verso i 2500 mslm, dopodichè la traccia si perde nel canalone, ed è lì che secondo me viene il bello.
Nel caso ti volessi fare del male, rendici partecipi della tua avventura: in rete non si trova niente di quella epica salita che fecero gli Alpini.
 
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