Amore per lo sci e amore per le montagne

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Well-known member
Quanti di noi hanno amato le montagne (sia in inverno che nelle altre stagioni) dopo essersi appassionati allo sci? E quanti di noi si sono appassionati allo sci dopo aver iniziato ad amare le montagne?

Io appartengo alla prima categoria. L'amore per la neve mi ha spinto all'amore per lo sci; la conoscenza delle montagne a fini sciistici mi ha spinto alla conoscenza anche per fini diversi dallo sci (trekking, rifugi, storie e imprese, libri di alpinismo, tradizioni e gastronomia, ecc ecc). Io posso dire, a modo mio, di amare indubbiamente le montagne, e posso certamente dire che senza quel po' di conoscenza e curiosita' che avevo assimilato andandoci a sciare, forse non avrei intrapreso un tale "percorso", che alla fine nei pochi week end a disposizione, mi ha permesso di frequentare moltissimi rifugi che altrimenti mai avrei conosciuto. E molti luoghi delle Alpi da cui mi sento irresistibilmente attratto.
 
io ho sempre amato le montagne ma in modo assai platonico, (vivo vicino all'appennino toscoemiliano) e le ho frequentate da ragazzo sia per sciare che per andar per boschi.
La vera passione e la vera frequentazione è arrivata da poco (quando ha iniziato mia figlia a sciare e di conseguenza mia moglie) tant'è che sono arrivato piure a prendere casa in VDA
cosicché avendo la casa abbiamo anche una scusa per salire ogni volta che ne abbiamo l'occasione e sorpresa sorpresa mia moglie si è letteralmente innamorata della montagna
in ogni stagione e pensare che fino a qualche anno fa non la considerava nemmeno. Miracoli della natura (o forse l'età che avanza):D
 
Per me direi un mix delle due.
Avendo iniziato a sciare da piccolo mi sembrava di essere in un mondo di fantasia, neve, boschi a non finire. Però mi pesavano piu le cose negative, il freddo e la fatica di mettere gli scarponi, che quelle positive come sparire per boschetti e di conseguenza far incavolare mia mammaHIHIHIHIHIHI La prima svolta è stato leggere Bonatti quando ancora ero alle elementari, così ho iniziato tramite lo sci ad apprezzare l'ambiente di montagna. La svolta definitiva è stato iniziare a scalare a 14 anni. La montagna era diventata un luogo paradisiaco ed unico pensiero che mi frullava per la testa, chi se ne frega di tradurre versioni di latino o risolvere logaritmi, io volevo (e voglio) solo andare per monti. Nel frattempo lo sci mi aveva un po scocciato tanto che mi ero dato alla tavola per fare qualcosa di nuovo. Però grazie allo scalare e all'idea che mi ero fatto della montagna ho ripreso lo sci con lo scopo di attaccarci su le pelli. Così ho ritrovato l'amore per lo sci in ogni sua sfaccettatura, dai polveroni di gennaio alla goduria di piantare gli spigoli sul firn di fine marzo. Ma non è stato solo un ritrovare è stato proprio un amore travolgente che mi ha portato a voler conoscere al massimo e nel dettaglio cosa sia lo sciare, dalla tecnica e i materiali alla storia e la cultura dello sci.
Per il futuro vedremo come approfondire...:D
 
E che dovrei dirvi io ??

Mi sono innamorato delle montagne da bambino, prima ancora di averle viste dal vivo, quando appena imparato a leggere (5 anni) già consumavo le enciclopedie e tutti i testi di geografia ... tanto che conoscevo a memoria nominativi e altezza di tutte le cime principali del mondo.

Questa inaspettata e del tutto autonoma passione non passò...ma crebbe.
Tanto ruppi le balle in famiglia
hihi.gif
che, pur di tacitarmi, alla fine, mi portarono direttamente in Val D'Aosta a vedere il Monte Bianco ed il Cervino :shock:
Li mossi anche i miei primi passi sugli sci.

Accadeva quasi 40 anni fa...
 

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Sarà l'euforia dovuta ad un minor apporto di ossigeno, ma io sopra i 1800m mi sento in pace col mondo e sono più sorridente.
 
Primi sci dopo aver imparato a camminare e parenti che vivevano in montagna: le due passioni sono nate assieme. La passione "vera" per lo sci (tecnica, materiali, etc.) però è nata dopo i 40 anni: prima - oltre a non aver sciato per quasi 15 anni - venivo giù come capitava. Anche adesso, però consapevolmente. HIHIHI
 
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Fino al 2009 amore totalizzante per il mare/nautica/pescasub, montagna solo settimana bianca all'ultimo dell'anno e magari un'altro weekend lungo durante l'anno. Dopo l'ultima mazzata in settimana bianca (a Corvara, minimo dieci gg. di prenotazione, era precrisi) io e mia moglie abbiamo iniziato a chiederci se non fosse meglio comperare una casetta. Detto fatto, nell'aprile 2009 facciamo l'atto, da allora ho scoperto che anche quando manca la neve la montagna offre tantissimo! Se non siamo al mare credo che da allora si contino sulle dita di una mano i fine settimana passati in città.
 
io ho sempre amato le montagne ma in modo assai platonico, (vivo vicino all'appennino toscoemiliano) e le ho frequentate da ragazzo sia per sciare che per andar per boschi.

Esperienza più o meno simile. Appennino umbro-marchigiano, cittadina in cui ho sempre vissuto con all'interno del territorio comunale 4-5 cime sopra i 1500 m, casetta "della domenica" sul monte sopra casa (1000 m e tutte le santissime domeniche da giugno a settembre ci si trasferiva in massa dalla mattina presto).
Già vedevo i boy-scout che campeggiavano sulla "mia" montagna come degli invasori che si dedicavano a strane cose :D, leggere oggi certe lezioni di vita di montagna da chi l'ha scoperta in tarda età mi fa sorridere (per voler essere buono).
Diciamo che avendo vissuto gran parte della mia vita in un comune principalmente montano, con i boschi dietro casa e la vista che spaziava a 360° su colli e monti, anche quando vado a sciare non provo tutto quell'arrapamento HIHIHI che traspare dai post di tanti che fino a ad una certa età le montagne le hanno viste in cartolina. Forza dell'abitudine.
 
Credo sia la realtà di tanti...
Anche per quanto mi riguarda le mie vacanze estive da bimbo era nella nostra vecchia casa in Appennino, a 841m slm, di quelle case che avevano tutto e non avevano niente, che a malapena c'era un'antenna tv per prendere il regionale, ma che aveva l'orto, il capanno x gli attrezzi di mio nonno, la legnaia, le aiuole con le rose, i tulipani, i margheritoni di mia nonna, 1 roccia che mi sembrava enorme dove da bimbo giocavo, il pollaio dietro per 3-4 mesi l'anno, le aiuole con le stelle alpine seminate da mio babbo, e gli alberi di natale veri che piantavamo ogni estate (e che negli ultimi anni i caprioli ci divoravano insieme ai boccioli delle rose).
Alcuni, i più vecchi, son diventati il doppio della casa.

Intorno castagneti a perdersi, boschi un tempo ottimi per i funghi, ma che nei tempi in cui ero ragazzino, regalavano poco, e anche qui negli ultimi tempi che l'avevamo (2005-2010), erano improvvisamente rinati ed erano addirittura ricomparsi gli ovuli (che sentivo nei racconti dei miei).
Ore e ore passate nei boschi, ma anche a giocare nei campi, a camminare a esplorare ogni angolo (sorgenti, trincee della linea gotica, caverne, mulini, essiccatoi, abbiamo rinvenuto in svariati anni 3 bombe da mortaio, insomma... il territorio del medio-appennino bolognese).

Mi capita ancora di andarci a fare un giro in , purtroppo solo saltuario perché la casa non l'abbiamo più, ma sento che ne sono stato segnato dentro, ci sono cresciuto, sento quel territorio dentro il mio dna, nonostante la mia casa abituale sia a 61m slm!!
Da qui è poi partita fin da bimbo l'esplorazione della "montagna vera" bolognese, il crinale e le cime lì intorno, dal Corno alle Scale, al Gennaio, lo Spigolino etc... Prima d'estate e poi d'inverno.


Il resto delle montagne l'ho vissuto comunque sempre "in famiglia", 15gg di agosto sempre passati in giro per montagne, boschi e torrenti nell'agordino, dove invece ci ritrovavamo con un altro pezzo di famiglia, da parte di mio babbo... quella casa i miei zii la prendono ancora in affitto 2 mesetti l'anno, e ancora ne approfitto per passare a salutarli quando salgo su di lì. Loro ci vanno da 4-5 anni prima che io nascessi e io mi sono... adeguato fin da 1 anno! HIHIHI


E alla fine ho messo le radici pure in quella zona, e se non è la val Cordevole è la val Biois dove passo 1 settimana d'estate, qualche giorno sparso d'inverno o, per la prima volta dopo tanti anni, di nuovo una settimana bianca intera quest'anno.
Già perché tutto sommato la prima foto con gli sci ai piedi era marzo 1989, quando avevo 3 anni e mezzo!


Poi ho fatto innamorare la mia morosa anche di questi luoghi!

Lei non era mai stata in montagna prima di conoscermi, ora scia, cammina, si perde ad ammirare paesaggi all'aria aperta e a stare sdraiata su un prato a fare nulla per ore.


Questo "nulla", che ho fatto per anni, è tra le cose più importanti e formanti della mia vita!
 
Io da piccolo andavo (e vado tutt'ora) nella casa di Foppolo.
Ragione per cui continua a piacermi e a darmi delle sensazioni particolari la Valle Brembana, pur non essendo la valle più bella delle Alpi, penso che se non ci tornassi tutti gli anni ne sentirei la mancanza, anche se mai mi trasferissi in Valle d'Aosta o in Cadore.
Anche io sopra i 1100/1300 m mi sento diverso, mi sento
... meglio, più sereno e emozionato.
Ma io "sento" in maniera molto istintiva i paesaggi, dal mare alle colline, dai boschi ai laghi. E la montagna è l'ambiente che mi piace di più!
 
Con un nonno, il papà e un paio di zii alpinisti di buon livello, il mio destino era segnato, benché mia madre odiasse tutto ciò che non fosse la pianura lombarda, dove sono nato e dove ancora vivo.

A 2 mesi di vita svernavo già ai Piani Resinelli all'ombra della Grigna e poi estati e inverni in Valle d'Aosta, prima a Courmayeur e poi a Cervinia.

Quando non potevano i miei erano gli zii a portarmi in montagna e, a parte le canoniche 3-4 settimane al mare (bei tempi) da fine Giugno a fine Luglio, il resto dell'estate e tutte le altre vacanze le trascorrevo in montagna, per un totale di almeno 3 mesi all'anno.

Ho calcolato che nei miei primi 20 anni di vita è come se ne avessi vissuti 5 interi in Valle d'Aosta...

Con un'infanzia/giovinezza così il destino è segnato, io mi sento a casa mia soltanto tra le montagne, come Heidi!
 
Ho cominciato ad appassionarmi di montagna quando ho fatto il militare.1 mese a Belluno,e poi a Trento.Da allora tutti i giorni non posso fare a meno di buttare uno sguardo verso l'Appennino,è più forte di me.
 
La mia passione è nata quando ero ancora un bambino, mio padre mi ha portato a provare questo meraviglioso sport che è lo sci e all' inizio non mi piaceva neanche tanto ma con gli anni mi sono appassionato sempre di più. Negli anni successivi ho cominciato a camminare anche in montagna, a fare i primi sentieri di alta quota, le prime uscite con i ramponi, i primi 4000m, la prima uscita in sci alpinismo. Ho provato i sport che si possono praticare in montagna della montagna e devo dire che ancora oggi dopo tanti anni questa passione non mi ha mai abbandonato.
Conservo ancora gelosamente attrezzature risalenti a 60-70anni fa....ed ogni tanto le utilizzo ancora (specialmente i ramponi).
 
Io sono nato e cresciuto nella seconda pianura italiana per estensione e nella prima regione italiana per "piattezza" con 800 km di coste ed il Gargano a vista da casa. E' stata la frequentazione dell'Asci (per chi non lo sapesse, oggi ha cambiato nome, Associazione Scoutistica Cattolica Italiana, di fronte aveva la GEI "Giovani Espliratori Italiani" atea), insomma ho fatto lo scout e li ti inculcano il "vizio" della natura, delle camminate della montagna (50 anni e passi anni fa ora non so se è lo stesso). Invece, per lo sci, ha da sempre (sino al 1987) avuto la opinione che noi della seconda puanura italiana e della prima regione più piatta d'Italia, prorpio fisicamente e mentalmente non eravano ne preparate ne capaci. Lo sbaglio è stato grosso assai. Nel tempo ho scoperto che i pugliesi che sciano so' assai assai. Nel 1987 a 35 anni a Marilleva m'è cambiata la vita ed il pensiero.
 
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