Non è facile, ammiro tantissimo i giovani (e sono più di quanto si pensi) che si prendono carico di portare avanti questa bella tradizione, fortunatamente in molte regioni alpini ci sono i consorzi che garantiscono la sopravvivenza dei malgari, certo non è più come una volta, una volta potevi vendere ai tanti turisti che salivano, buona parte era in nero e qualcosina riuscivi a mettere via, adesso che tutto è troppo regolamentato questi lavori sono poco remunerativi e spesso bisogna diversificare, inoltre la produzione in malga è sempre più problematica a causa delle rigidissime norme sanitarie, abbiamo si un prodotto più "sicuro " (io ho mangiato formaggi prodotti senza troppe menate per tutta la mia infanzia e sono ancora vivo e vegeto) ma sicuramente meno caratteristico, una volta dalle mie parti bastava cambiare vallata e cambiavano le erbe, e cambiava il gusto del formaggio, ora tutto confluisce nei consorzi, mescolato assieme e non c'è più quella differenziazione che si aveva quando i malgari producevano in loco, realtà come questa sono da preservare, e da aiutare fiscalmente in modo da rendere sempre più remunerativo e invitante il lavoro in montagna, il presidio umano è essenziale, per preservare la tradizione e la natura.