Vita di malga

Non è facile, ammiro tantissimo i giovani (e sono più di quanto si pensi) che si prendono carico di portare avanti questa bella tradizione, fortunatamente in molte regioni alpini ci sono i consorzi che garantiscono la sopravvivenza dei malgari, certo non è più come una volta, una volta potevi vendere ai tanti turisti che salivano, buona parte era in nero e qualcosina riuscivi a mettere via, adesso che tutto è troppo regolamentato questi lavori sono poco remunerativi e spesso bisogna diversificare, inoltre la produzione in malga è sempre più problematica a causa delle rigidissime norme sanitarie, abbiamo si un prodotto più "sicuro " (io ho mangiato formaggi prodotti senza troppe menate per tutta la mia infanzia e sono ancora vivo e vegeto) ma sicuramente meno caratteristico, una volta dalle mie parti bastava cambiare vallata e cambiavano le erbe, e cambiava il gusto del formaggio, ora tutto confluisce nei consorzi, mescolato assieme e non c'è più quella differenziazione che si aveva quando i malgari producevano in loco, realtà come questa sono da preservare, e da aiutare fiscalmente in modo da rendere sempre più remunerativo e invitante il lavoro in montagna, il presidio umano è essenziale, per preservare la tradizione e la natura.
 
Non è facile, ammiro tantissimo i giovani (e sono più di quanto si pensi) che si prendono carico di portare avanti questa bella tradizione, fortunatamente in molte regioni alpini ci sono i consorzi che garantiscono la sopravvivenza dei malgari, certo non è più come una volta, una volta potevi vendere ai tanti turisti che salivano, buona parte era in nero e qualcosina riuscivi a mettere via, adesso che tutto è troppo regolamentato questi lavori sono poco remunerativi e spesso bisogna diversificare, inoltre la produzione in malga è sempre più problematica a causa delle rigidissime norme sanitarie, abbiamo si un prodotto più "sicuro " (io ho mangiato formaggi prodotti senza troppe menate per tutta la mia infanzia e sono ancora vivo e vegeto) ma sicuramente meno caratteristico, una volta dalle mie parti bastava cambiare vallata e cambiavano le erbe, e cambiava il gusto del formaggio, ora tutto confluisce nei consorzi, mescolato assieme e non c'è più quella differenziazione che si aveva quando i malgari producevano in loco, realtà come questa sono da preservare, e da aiutare fiscalmente in modo da rendere sempre più remunerativo e invitante il lavoro in montagna, il presidio umano è essenziale, per preservare la tradizione e la natura.
È vero, ma qualche piccola realtà resiste. Lo "Storico Ribelle" per esempio viene ancora prodotto in malga, senza fermenti o mangimi. Infatti ogni forma ha un sapore diverso dall'altra, e le differenze tra un alpeggio e l'altro sono marcate. Il consorzio del Bitto Dop, è riuscito a impedire loro di usare il nome "bitto", proprio a loro, che sulle sponde del torrente Bitto producono veramente quel formaggio, e ora si ritrovano derubati di quel nome da parte un consorzio industriale che produce anche a Livigno o Chiavenna, luoghi che con il vero bitto non hanno niente a che vedere, e secondo ricette procedure ben diverse da quelle usate negli alpeggi di Gerola, Mezzoldo o Albaredo.
 
realtà come questa sono da preservare, e da aiutare fiscalmente in modo da rendere sempre più remunerativo e invitante il lavoro in montagna, il presidio umano è essenziale, per preservare la tradizione e la natura.

In tutto il comparto agricoltura c'è una regimazione fiscale agevolata (regime speciale) basata sulla "compensazione", ovvero il produttore fattura ad aliquota standard, ma gli viene compensata una (grossa) parte, finendo per pagare molto meno.
Nel caso sopracitato sul latte si paga 0 (zero), sul formaggio 0,4% e sulla carne bovina lo 0.35%

Anzi, fino a 7000 euro/annui, il produttore non è tenuto a sottostare a nessun tipo di regime fiscale (esenzione)

n.b: Entrambi sono facoltativi, nulla vieta di pagare l'iva in regime ordinario (non so perchè uno dovrebbe farlo, ma può).
 
Ieri sono stato alla malga delle due sorelle. Tutto molto curato, tanti fiori, e una passione che traspare da ogni angolo...formaggio preparato sul fogher, ricotte ad affumicare sul graticcio, altre a scolare appese...
Sia la ricotta fresca che il formaggio sono molto buoni. La visita merita anche per il panorama che si gode, soprattutto se si scende da busa bernard dalla dorsale piancavallo cansiglio. Qualche foto:

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Quando leggo o ascolto di queste storie i miei occhi si riempiono di ammirazione😍😍😍 auguro alle due sorelle di portare avanti il loro sogno per tutta la vita .... augurerei loro anche tanti soldi per il duro lavoro che fanno ma sicuramente non è quello che a loro interessa!!! Grandi grandi grandi e ripeto tanta ammirazione 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
 
Quando leggo o ascolto di queste storie i miei occhi si riempiono di ammirazione😍😍😍 auguro alle due sorelle di portare avanti il loro sogno per tutta la vita .... augurerei loro anche tanti soldi per il duro lavoro che fanno ma sicuramente non è quello che a loro interessa!!! Grandi grandi grandi e ripeto tanta ammirazione 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
Concordo e mi permetto di aggiungere che queste realtà necessitano del sostegno di chi le conosce e le apprezza. Perciò non solo continuiamo ad andare noi ma facciamo passaparola e portiamo altra gente alla ricerca di un angolo di passato in cui assaporare prodotti genuini.
 
Ma è quella sulla strada che scende giù a mezzomonte?
Per sentiero si prende il 981 sul tornante del bardastale sulla strada che sale a mezzomonte. In auto da piancavallo passi la casera friz, prosegui fino all'altezza del sentiero per la casera ceresera, lo passi e al bivio giri a sx verso casera busa bernart, circa 2km trovi la malga (costa cervera). Oppure sempre in auto sali da sarone fino alla malga coda di bosco e da li per sterrato.
 
mie compaesane!!da san dhan fin a methamont comun di borc/porthenic regna sovrano.

Quello che ha salvato il mio paese negli anni è stata la posizione geografica...altrimenti sarebbe da piangere. Basti pensare alle condizioni disastrose in cui versano le zone pedemontane più ad est, sempre nell' area del friuli occidentale.
 
Qualche foto della malga Fossa de Bena, sempre in comune di Caneva (PN), a circa 1100mt, sulla dorsale che sale al cansiglio, poco distante dalla malga Fossa di Sarone e dalla malga Costa Cervera:

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capre camosciate bellissime, il malgaro Giovanni le chiama per nome ad una ad una, e sono piu di 80, tutte femmine. Formaggio molto buono, non il solito capra, meno forte e intenso, piu grasso, io l'ho trovato spettacolare.

Qui sotto la malga fossa di sarone, dove si mangia pure molto bene, e' anche fattoria didattica. Sicuramente piu commerciale e frequentata:

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È vero, ma qualche piccola realtà resiste. Lo "Storico Ribelle" per esempio viene ancora prodotto in malga, senza fermenti o mangimi. Infatti ogni forma ha un sapore diverso dall'altra, e le differenze tra un alpeggio e l'altro sono marcate. Il consorzio del Bitto Dop, è riuscito a impedire loro di usare il nome "bitto", proprio a loro, che sulle sponde del torrente Bitto producono veramente quel formaggio, e ora si ritrovano derubati di quel nome da parte un consorzio industriale che produce anche a Livigno o Chiavenna, luoghi che con il vero bitto non hanno niente a che vedere, e secondo ricette procedure ben diverse da quelle usate negli alpeggi di Gerola, Mezzoldo o Albaredo.

Sabato eravamo ad Asiago per la manifestazione Made in Malga e quando ho visto una forma di Storico Ribelle mi sono ricordato di questo post e ne ho subito comprato un pezzo.
Buono, davvero buono e il casaro era anche molto preparato, mi ha spiegato bene la diatriba tra Bitto e Ribelle.

Devo però essere sincero, il mio preferito rimane il Formai de Mut.

Ciao
 
Anche io preferisco il Formai de Mut. Lo Storico ha fino a un 10% di latte di capra, è salato a secco, zero "aiuti" (come i fermenti) e secondo me sulle stagionature brevi rischia di risultare asciutto e deludente. Ma se provi una forma di 8/10 anni il discorso cambia. Diventa un formaggio da meditazione, e tutti gli aromi del pascolo inziano a risaltare in una sinfonia inebriante. Purtroppo però per trovare forme così stagionate bisogna andare per forza al centro di stagionatura del Bitto Storico di Gerola Alta (che già per un lombardo è in culonia, figuriamoci per un veneto), o dai F.lli Ciapponi in centro a Morbegno.
Occhio che se già per natura, essendo un formaggio selvatico, ogni forma ha davvero un sapore diverso, che dipende dal pascolo, dalle coincidenze astrali di quando è stato prodotto, ancora di più vale per le forme super stagionate. Alcune sono piccantissime e francamente immangiabili, altre sono spettacolari. Bisogna assaggiare e scegliere. Non so come funzioni da F.lli Ciapponi, ma al centro del Bitto, giù nelle cantine, hanno sempre qualche forma super stagionata già aperta, basta chiedere di assaggiarne un pezzetto di ognuna, e scegliere quella che si preferisce.
Comunque anche il Formai de Mut (centro di stagionatura ufficiale la latteria di Branzi) stagionato merita davvero. Ecco, non così tanto come lo storico (non reggerebbe neanche stagionature del genere). L'ideale secondo me è un anno e mezzo nella versione morbida. Se invece si apprezza di più nella versione "da meditazione" l'ideale è 3/4 anni. A 5/6 inzia ad essere al limite, e dipende dalla forma, un po' come lo Storico di 10/11 anni.
Formai de Mut sempre a marchio blu, mi raccomando, perché è l'unico fatto in alpeggio. Quelli a marchio rosso sono fatti in latteria in inverno.
 
Il banchetto dal quale abbiamo acquistato noi era proprio della Latteria di Brandi.

Sui prezzi non ti posso aiutare molto in quanto mi ha fatto un totale unico.
Abbiamo preso 1/4 di forma di Formai de Mut blu del 2013 (di rosso non ne ho visto), un pezzo di Ribelle del 2010 però non so il peso, stasera controllo e 200 g di un altro formaggio di cui non so il nome, lo ha scelto mia moglie, è un mezzano abbastanza morbido, lo abbiamo assaggiato subito ieri sera insieme al Ribelle, non è male anche se preferisco formaggi più stagionati.
Il totale era di 279 € e mi ha arrotondato a 270 €.
Una forma di Formai di Mut intera del 2013 (l'ultima che aveva l'ha aperta proprio lì al momento per darne 1/4 a noi) veniva sui 290-300 €.
Perciò il nostro Formai de Mut era un pezzo da circa 75-80 €.

Ciao
 
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