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bisfra65

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http://www.corriere.it/economia/17_aprile_28/cnel-sopravvissuto-batte-cassa-ridateci-indennita-arretrati-5e2d2370-2c3f-11e7-a45f-5318c0275c1e.shtml

Come spesso accade, la questione vera era alla voce «varie ed eventuali». E così, dopo aver parlato del prossimo documento sulla parità di genere, della relazione sui servizi pubblici, delle spese per «stampati e pubblicazioni», il Cnel è arrivato al dunque. Ha chiesto quello che aveva smentito di voler chiedere: il ritorno delle indennità, lo stipendio dei consiglieri cancellato nel 2015. Con l’aggiunta di quasi due anni e mezzo di arretrati per un totale di circa 4 milioni di euro.

Le indennità: da 25 mila a 215 mila euro l’anno

Il ritorno al passato è stato votato all’unanimità dall’assemblea che il Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro ha tenuto mercoledì scorso. Ci sarebbe materiale a sufficienza per una serie tv. E infatti, prima di andare avanti, ecco un riassunto delle puntate precedenti. Il Cnel doveva essere abolito: almeno così aveva deciso il governo Renzi che lo aveva indicato come il simbolo assoluto dello spreco di denaro pubblico. E che per questo aveva previsto la sua soppressione nella riforma costituzionale. Che però, è stata bocciata dal referendum del dicembre scorso, quello che ha portato alle dimissioni di Renzi. E da allora - «rafforzato dalla legittimazione popolare:shock::shock::shock:», come ha detto il presidente Delio Napoleone - il Cnel ha cercato di riprendersi ciò che gli era stato tolto. A partire dalle indennità perdute. Lo stipendio era stato cancellato già all’inizio del 2015. Valeva 25 mila euro lordi l’anno per i consiglieri semplici, più i rimborsi spese. Saliva a 45 mila euro per i vicepresidenti e a 215 mila per il presidente. Doveva essere un atto preparatorio (ed elettorale) per una chiusura che sembrava cosa fatta. Ma non è andata così.

Verso un ricorso alla corte costituzionale

Nel verbale della seduta del Cnel si legge che «l’assemblea ha delegato l’ufficio di presidenza a porre allo studio una proposta equilibrata in materia di indennità e di rimborsi e spese di partecipazione alla riunioni». Anche perché, come ha ricordato lo stesso presidente Napoleone, «molti colleghi sono stati costretti a dimettersi» dopo la cancellazione delle indennità. Su oltre 60 consiglieri ne sono rimasti 22. E quelli che, all’unanimità, hanno approvato il ritorno dello stipendio erano appena 12. Sempre nel verbale si legge che il presidente ha «preso contatti con un primario Studio legale, qualificato nei profili costituzionali». Il tutto per «valutare la possibilità di un ricorso (...) con l’obiettivo di richiedere anche il riconoscimento di tutti gli arretrati non erogati dall’amministrazione». Possibile che nei prossimi giorni arrivi anche un ricorso al Tar, che servirebbe come trampolino per portare il caso addirittura davanti alla Corte costituzionale. In linea di principio la questione non è del tutto campata in aria: è giusto oppure no che chi ricopre un incarico pubblico in un organo di rilievo costituzionale debba farlo a proprie spese?


Per concludere: se questa rapina ai danni delle nostre tasche sarà sancita da qualche sentenza, volevo rendere noto che il sottoscritto da ora in poi provvederà a togliere autonomamente qualche decina di euro dagli F24 ed a comunicare all'Agenzia delle Entrate che il mancante, destinato al CNEL, lo dovranno andare a chiedere a coloro che hanno votato NO al referendum costituzionale.
Invito tutti i votanti SI' a fare atrettanto.
Chi ha votato NO si assumesse le proprie responsabilità e tirasse fuori i soldi per pagare i suoi protetti.
Quando basta è ora che basta ....
 
Notare che Treu, ora presidente del CNEL, fu firmatario del manifesto per il sì al referendum costituzionale HIHIHI
 
Come lo vogliamo titolare?
"Al peggio non c'è mai fine"
"I soliti noti"
"La faccia come il culo"
"D'Alema in confronto è serio"

.... aggiungete pure. :D
 
Qualche corteo?
Qualche manifestazione seria?
No, zero, nulla.
Ci meritiamo questo, anzi, molto peggio.
E dopo le prossime elezioni, ancora peggio se sarà possibile.
 
Io continuo a stupirmi del fatto che si riesca puntualmente ad incanalare l'indignazione dell'opinione pubblica nella direzione errata...

Io penso che sia giusto essere retribuiti per il lavoro che si svolge, che sia il lavoro di consigliere del cnel o di operaio.

Quello che non è corretto è retribuire il lavoro che non viene svolto, come ad esempio pagare deputati per non presentarsi alla Camera.
Altra cosa assurda, correlata alla precedente, è la possibilità di percepire indennità per mille cariche allo stesso tempo, quando ognuna richiederebbe un impegno a tempo pieno.

Ma d'altro canto come può l'impiegato, che timbra il cartellino e poi va a fare la spesa, lamentarsi dell'assenteismo dei parlamentari...
Molto più facile adottare la prospettiva populista che vorrebbe i politici lavorare gratuitamente, che tanto sono tutti ladri e non meritano di essere pagati con il denaro degli onesti cittadini (che quindi si sentono autorizzati ad evadere le tasse, diventando un po' meno onesti HIHIHI).
Certo così ci si dimentica che lo stipendio per chi svolge una carica pubblica c'è per un motivo preciso, ma ormai chi si ricorda più quale dovrebbe essere l'alto compito della politica...

Io faccio il ricercatore, lavoro per amore della scienza, non diventerò mai ricco grazie alla ricerca ma auspicabilmente potrò continuare a guadagnare quel tanto che basta per vivere dignitosamente, la ricompensa non è lo stipendio ma è data dai risultati che ottengo (seppure raramente, ma questo è un altro discorso:wall:).
Ecco, la politica dovrebbe essere esattamente così.

Tornando al cnel, ho letto che "Su oltre 60 consiglieri ne sono rimasti 22".
Ecco, a me pare evidente che quei 40 stessero lì solo per percepire l'indennità e quando questa è stata abolita si siano dileguati.
Il cnel serve a svolgere un compito? Bene, non so quanto onerose siano le loro mansioni, ma con più di 25000€ l'anno di indennità pretenderei che svolgano un lavoro a tempo pieno e dubito fortemente questo lo sia.
Dunque che si retribuiscano i suoi componenti in modo proporzionale al lavoro che devono svolgere: niente indennità astronomiche ma neanche assenza di remunerazione.
Lo stesso dovrebbe valere per ogni altro organo dello Stato.
 

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Il ragionamento non fa una grinza se non fosse per il fatto che i consiglieri del CNEL sono ex sindacalisti, rappresentanti (o ex) delle associazioni e delle categorie produttive, professori (o ex) universitari, ecc.

TUTTI già in possesso di uno stipendio (iauto) o di una (lauta) pensione; o di tutte e due. Facessero anche qualcosa oltre a far finta di riunirsi per farsi gli auguri di Natale, almeno il rimborso spese glielo accorderei.
Così serve solo a buttare soldi dalla finestra; soprattutto per pagare impiegati e dirigenti che non fanno letteralmente un caxxo.

Nelle intenzioni iniziali doveva essere una specie di terza camera con i rappresentanti delle categorie sociali.
Orbene, dato che mi sembra acclarato come già due camere siano più che sufficienti (per usare un eufemismo), che dagli anni 70 sono state introdotte le Regioni, che dal 2001 è attiva anche la Conferenza Stato-regioni, mi chiedo francamente e brutalmente che cosa cavolo si attenda ancora per fare almeno la riforma costituzionale di abolizione del CNEL. Una riga: "Il CNEL è abolito con effetto immediato".

A sentire le chiacchiere di tutti i partiti dovrebbe essere votata dal Parlamento con il 100% o giù di lì. Niente quadruple letture o referendum. Ma evidentemente mi sono perso qualcosa.
 
Ma infatti come dicevo la partecipazione al cnel non richiede un impegno a tempo pieno.
Mi sembra comunque giusto pagare la consulenza quando questa viene data, ovviamente in modo proporzionato al tempo richiesto per fornirla.

Per quanto riguarda l'utilità di questo organismo, per quanto ne posso capire io, il problema è l'esatto opposto di quanto si dice usualmente: ovvero che viene usato troppo poco o male.

Il suo scopo dovrebbe essere quello di organismo terzo e imparziale, formato da persone competenti in campo economico e giuridico, che fornisca alla politica pareri tecnici che possano portare a una migliore e più consapevole legiferazione.
Ad esempio quando si vuole fare una legge con delle ricadute economiche si dovrebbe consultare il cnel per capire se questa legge avrà veramente le conseguenze per la quale è stata scritta e sarà quindi efficace.

Come in molti altri campi il problema, secondo me, è che la struttura è in linea di principio buona ma poi il suo utilizzo è pessimo.
Non approvo, come al solito, l'idea secondo la quale quando un'istituzione non funziona in modo ottimale la si debba eliminare: se si seguisse strettamente questa idea ci ritroveremmo senza scuole, senza ospedali, senza infrastrutture e in ultima analisi senza uno Stato.
 
[...]i consiglieri del CNEL sono ex sindacalisti, rappresentanti (o ex) delle associazioni e delle categorie produttive, professori (o ex) universitari, ecc.

[...]

A sentire le chiacchiere di tutti i partiti dovrebbe essere votata dal Parlamento con il 100% o giù di lì. Niente quadruple letture o referendum. Ma evidentemente mi sono perso qualcosa.

Non ti sei perso nulla, la risposta al tuo quesito è nella prima parte del tuo messaggio. Fa comodo a tutte le forze politiche (sindacati compresi), avere un posto di rincalzo per far fuori senza clamori i personaggi scomodi o trovarsi una poltrona in caso di trombata.
 
Io ho votato no, ben vengano i soldi buttati per il cnel, meno quelli per le querelle della boschi e di renzi, che dovevano, come loro stessi hanno dichiarato, sparire dalla politica...
 
E quali sarebbero i soldi buttati per la Boschi o Renzi, di grazia?

Se parliamo della solita storia stracciapalle di Banca Etruria, al riguardo ho la mia consolidata opinione.
Quando acquisti obbligazioni sul mercato secondario (come la maggior parte degli obbligazionisti di Banca Etruria), sei un INVESTITORE e non un risparmiatore.
Hai rischiato per lucrare sugli interessi (assolutamente legittimo) ma ti è andata male. Smettila di andare in tv a frullarci gli zebedei e fattene una ragione. Tutte verginelle inconsapevoli.

P.S.: qui stiamo ripercorrendo un film già visto con B. I protagonisti sono gli stessi, invecchiati di vent'anni; stiamo a vedere se anche stavolta vincerà il partito del "tanto peggio tanto meglio" e dei tafazzisti, ossia quello dei D'Alema, Travaglio & C..

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Non approvo, come al solito, l'idea secondo la quale quando un'istituzione non funziona in modo ottimale la si debba eliminare: se si seguisse strettamente questa idea ci ritroveremmo senza scuole, senza ospedali, senza infrastrutture e in ultima analisi senza uno Stato.

Immagino tu condivida l'idea che dopo settant'anni un tagliando all'organizzazione statale e amministrativa possa anche essere fatto.
Oppure è tutto perfetto, sacro e inviolabile?
 
la cosa incredibile è che in Italia non esiste un partito neanche di tipo populista che vada in giro a rastrellare milioni di voti con un chiaro programma di taglio di tutto ciò che è rubato. Ognuno propone un pezzettino, qualcuno Renzi) ci prova ma senza ostentare platealmente il programma che vorrebbe seguire e senza toccare i diritti acquisiti.

Si presentasse e vincesse (ma non succederà mai) una Margaret Thatcher che proponesse di smantellare lo Stato e liberalizzare completamente il settore privato, avremmo strane manifestazioni violente di piazza, taxisti misti a centri sociali misti a lavoratori garantiti, e i politici in prima fila.
 
[...] Immagino tu condivida l'idea che dopo settant'anni un tagliando all'organizzazione statale e amministrativa possa anche essere fatto.
Oppure è tutto perfetto, sacro e inviolabile?

Condivido.
Ma in un tagliando si controlla il funzionamento dei vari pezzi e li si ripara se necessario.
Se hai un faro con la lampada fulminata sostituisci quella, non smantelli tutto l'impianto perché tanto senza lampada ormai è inutile...

Quindi ben vengano le riforme, a patto che migliorino ciò che vanno a modificare e non che lo distruggano.
Secondo me un cnel funzionante sarebbe preferibile alla sua assenza, tutto qui :HIP
 
Secondo me un cnel funzionante sarebbe preferibile alla sua assenza, tutto qui :HIP

Capisco, ma non condivido. Io ne auspico la distruzione FISICA (nel senso della sede).

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la cosa incredibile è che in Italia non esiste un partito neanche di tipo populista che vada in giro a rastrellare milioni di voti con un chiaro programma di taglio di tutto ciò che è rubato. Ognuno propone un pezzettino, qualcuno Renzi) ci prova ma senza ostentare platealmente il programma che vorrebbe seguire e senza toccare i diritti acquisiti.

Si presentasse e vincesse (ma non succederà mai) una Margaret Thatcher che proponesse di smantellare lo Stato e liberalizzare completamente il settore privato, avremmo strane manifestazioni violente di piazza, taxisti misti a centri sociali misti a lavoratori garantiti, e i politici in prima fila.

Sottoscrivo dalla prima all'ultima parola e virgola.
Arrivasse un Cameron in Italia che dall'oggi al domani licenzia un milione di dipendenti pubblici (come ANNUNCIATO in campagna elettorale) ci troveremmo in una situazione che le BR in confronto sarebbero considerate uno zucchero.
 
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