Ferrata delle Cinque Cime, l'alternativa "piccante" alla strada delle 52 Gallerie
Tutti, o quasi, hanno sentito parlare della Strada delle 52 Gallerie, un sentiero/mulattiera costruito durante la Grande Guerra che permette di arrivare alle "Porte del Pasubio". L'itinerario è oramai talmente famoso che non è "godibile" in alta stagione. Ma un'alternativa c'è! Si tratta di un sentiero attrezzato che percorre le creste rocciose che fanno da contorno alle 52 Gallerie: la via ferrata Gaetano Falcipieri.
Il punto di partenza e di arrivo è lo stesso delle Gallerie ma la difficoltà e la lunghezza sono molto diverse. Si parla di 5 ore da "tabella CAI". Molto meno se si percorre senza mettere moscettoni, cosa che si può fare tranquillamente visto che il passaggio esposto è solo uno, una scaletta seguita da un traverso esposto. E' questo il tratto chiave di tutta la ferrata e con un po' di attenzione si supera facilmente.
Quello che mette a dura prova non sono le difficoltà tecniche ma la lunghezza: conquistare la prima cima è un bell'impegno e poi ci sono altri 4 sali scendi da fare ed i meno allenati potrebbero "patire" la parte finale.
Per fortuna le possibilità di rientrare sul più comodo sentiero delle Gallerie sono molte (comode in caso di maltempo).
A chi non ha mai fatto le Gallerie non lo posso consigliare ma se qualcuno vuole arrivare in Pasubio senza il casino delle Gallerie la Falcipieri è un'alternativa ideale, altrettanto bella ed affascinante. La ferrata è stata riaperta nel 2016 dopo una serie di lavori di messa in sicurezza delle numerose frane e sassi pericolanti che ci sono, c'erano, lungo il percorso: http://www.ilgiornaledivicenza.it/t...ri-e-ferrate-1.4992315?refresh_ce#scroll=1672
Parto subito mettendo le foto (dell'agosto 2013!) del tratto "clou" del sentiero attrezzato, la scaletta e il traverso. Non so se i lavori del 2016 lo hanno modificato, spero di tornare a rifarla a breve e vi saprò dire.
Tratto più impegnativo del sentiero attrezzato "Gaetano Falcipieri": la scaletta seguita dal traverso esposto.
Escursionista sulla scaletta.
Foto della impegnativa scaletta della ferrata Gaetano Falcipieri.
Il traverso dopo la scaletta che per molti è più "temuto". Nulla di che se non si soffre di vertigini.
Immagine dell'esposto traverso da percorrere dopo la scaletta.
Tratto dopo il traverso, ultima difficoltà per chi teme l'esposizione.
Tratto particolarmente esposto della via ferrata Cinque Cime sul Pasubio.
La Cima Cuaro è la prima che si incontra delle 5. Anche se segna una mezza conquista consiglio di aspettare a fare la "pausa panino" sulla successiva, molto più panoramica.
Cartello per Cima Cuaro, sentiero Cinque Cime del Monte Pasubio.
Tutto il sentiero è davvero divertente. Penso sia la ferrata ideale per il principiante che vuole qualcosa in più ma soffre leggermente di vertigini.
Parte alta del sentiero delle Cinque Cime in Pasubio.
Questa dovrebbe essere la Cima più alta.
Panorama dalla cima del Cimon del Soglio Rosso, 2040 m slm.
E se durante le Cinque Cime si riesce a evitare la folla, mettete in conto un bel po' di casino al Rifugio Papa. Ma ci sta, dopo qualche birra non dà più fastidio
Immagine del Rifugio Achille Papa al Pasubio.
Per tornare a valle ci sono due possibilità: la lunga strada degli Scarrubi molto panoramica solo nella prima parte e poi piuttosto noiosa oppure, scelta più divertente, scendere per le Gallerie.
Il ritorno a Bochetta Campiglia può avvenire per la Strada degli Scarubbi o per le 52 Gallerie.
Ecco qualche altra foto sparsa presa dalle cenge delle Cinque Cime.
Panorama sulla Strada delle 52 Gallerie piena di gente.
Panorama sul sentiero delle 52 Gallerie visto dalla ferrata delle Cinque Cime del Pasubio.
Si vede l'uscita di una delle Gallierie. Tutta la Falcipieri corre "sulla testa" degli escursionisti "gallerioli". Guardate che giochi tra roccia, manufatti umani e natura. Super!
Panorama su uno dei tratti più belli delle 52G. Quella è la Val Camossara, canalone che vorrei sciare prima o poi perchè domina letteralmente la Pianura Padana. Basta che torni a nevicare :XX
Tratto "noioso" prima della prima cima. L'itinerario è da evitare con il brutto tempo. Ma anche in caso di bel sole non è da sottovalutare per le difficoltà opposte: in quei mughi ci si cucina, ricordatevi di impastarvi di crema solare e soprattutto di esagerare con l'acqua visto che non se ne trova in giro.
Ancora Val Camossara.
Qui mi pare eravamo dopo la seconda Cima.
Ecco il sentiero risale quelle, appunto" Cime.
Con passaggi mai difficili ma molto divertenti: si vedono escursionisti all'opera.
Mai difficili ma non per questo non faticosi. Qui un po' di braccia bisogna usarle.
Immaginate il piacere di passeggiare su quella cresta...
E poi si ritorna per le 52G.
La Val Camossara vista da "dentro". La parte forse più "grande" del giro.
Da qualche anno hanno fatto un centor visite e parcheggi, molti parchegi, alla partenza dell'itinerario. Quanta differenza rispetto a quando, da bmbino, c'era un piazzale di ghiaia per 10 auto e le mucche che ti lasciavano i ricordi... in ogni caso, tranne che a luglio-agosto, tutta la zona è ancora "selvaggia" e già ad ottobre si camminano ore senza incontrare nessuno.
Penso sia un itinerario che compete alla grande con gite ben più famose. Consiglio di non sottovalutarlo e, magari, mentre si sta salendo verso le più famose montagne dell'austria, dolomiti, etc. di fare una deviazione e venire a visitare questi luoghi. Luoghi che vanno rispettati, autentici musei a cielo aperto, teatro di battaglie che spesso infanghiamo con i nostri comportamenti.
Buone passeggiate!
Tutti, o quasi, hanno sentito parlare della Strada delle 52 Gallerie, un sentiero/mulattiera costruito durante la Grande Guerra che permette di arrivare alle "Porte del Pasubio". L'itinerario è oramai talmente famoso che non è "godibile" in alta stagione. Ma un'alternativa c'è! Si tratta di un sentiero attrezzato che percorre le creste rocciose che fanno da contorno alle 52 Gallerie: la via ferrata Gaetano Falcipieri.
Il punto di partenza e di arrivo è lo stesso delle Gallerie ma la difficoltà e la lunghezza sono molto diverse. Si parla di 5 ore da "tabella CAI". Molto meno se si percorre senza mettere moscettoni, cosa che si può fare tranquillamente visto che il passaggio esposto è solo uno, una scaletta seguita da un traverso esposto. E' questo il tratto chiave di tutta la ferrata e con un po' di attenzione si supera facilmente.
Quello che mette a dura prova non sono le difficoltà tecniche ma la lunghezza: conquistare la prima cima è un bell'impegno e poi ci sono altri 4 sali scendi da fare ed i meno allenati potrebbero "patire" la parte finale.
Per fortuna le possibilità di rientrare sul più comodo sentiero delle Gallerie sono molte (comode in caso di maltempo).
A chi non ha mai fatto le Gallerie non lo posso consigliare ma se qualcuno vuole arrivare in Pasubio senza il casino delle Gallerie la Falcipieri è un'alternativa ideale, altrettanto bella ed affascinante. La ferrata è stata riaperta nel 2016 dopo una serie di lavori di messa in sicurezza delle numerose frane e sassi pericolanti che ci sono, c'erano, lungo il percorso: http://www.ilgiornaledivicenza.it/t...ri-e-ferrate-1.4992315?refresh_ce#scroll=1672
Parto subito mettendo le foto (dell'agosto 2013!) del tratto "clou" del sentiero attrezzato, la scaletta e il traverso. Non so se i lavori del 2016 lo hanno modificato, spero di tornare a rifarla a breve e vi saprò dire.
Tratto più impegnativo del sentiero attrezzato "Gaetano Falcipieri": la scaletta seguita dal traverso esposto.
Escursionista sulla scaletta.
Foto della impegnativa scaletta della ferrata Gaetano Falcipieri.
Il traverso dopo la scaletta che per molti è più "temuto". Nulla di che se non si soffre di vertigini.
Immagine dell'esposto traverso da percorrere dopo la scaletta.
Tratto dopo il traverso, ultima difficoltà per chi teme l'esposizione.
Tratto particolarmente esposto della via ferrata Cinque Cime sul Pasubio.
La Cima Cuaro è la prima che si incontra delle 5. Anche se segna una mezza conquista consiglio di aspettare a fare la "pausa panino" sulla successiva, molto più panoramica.
Cartello per Cima Cuaro, sentiero Cinque Cime del Monte Pasubio.
Tutto il sentiero è davvero divertente. Penso sia la ferrata ideale per il principiante che vuole qualcosa in più ma soffre leggermente di vertigini.
Parte alta del sentiero delle Cinque Cime in Pasubio.
Questa dovrebbe essere la Cima più alta.
Panorama dalla cima del Cimon del Soglio Rosso, 2040 m slm.
E se durante le Cinque Cime si riesce a evitare la folla, mettete in conto un bel po' di casino al Rifugio Papa. Ma ci sta, dopo qualche birra non dà più fastidio
Immagine del Rifugio Achille Papa al Pasubio.
Per tornare a valle ci sono due possibilità: la lunga strada degli Scarrubi molto panoramica solo nella prima parte e poi piuttosto noiosa oppure, scelta più divertente, scendere per le Gallerie.
Il ritorno a Bochetta Campiglia può avvenire per la Strada degli Scarubbi o per le 52 Gallerie.
Ecco qualche altra foto sparsa presa dalle cenge delle Cinque Cime.
Panorama sulla Strada delle 52 Gallerie piena di gente.
Panorama sul sentiero delle 52 Gallerie visto dalla ferrata delle Cinque Cime del Pasubio.
Si vede l'uscita di una delle Gallierie. Tutta la Falcipieri corre "sulla testa" degli escursionisti "gallerioli". Guardate che giochi tra roccia, manufatti umani e natura. Super!
Panorama su uno dei tratti più belli delle 52G. Quella è la Val Camossara, canalone che vorrei sciare prima o poi perchè domina letteralmente la Pianura Padana. Basta che torni a nevicare :XX
Tratto "noioso" prima della prima cima. L'itinerario è da evitare con il brutto tempo. Ma anche in caso di bel sole non è da sottovalutare per le difficoltà opposte: in quei mughi ci si cucina, ricordatevi di impastarvi di crema solare e soprattutto di esagerare con l'acqua visto che non se ne trova in giro.
Ancora Val Camossara.
Qui mi pare eravamo dopo la seconda Cima.
Ecco il sentiero risale quelle, appunto" Cime.
Con passaggi mai difficili ma molto divertenti: si vedono escursionisti all'opera.
Mai difficili ma non per questo non faticosi. Qui un po' di braccia bisogna usarle.
Immaginate il piacere di passeggiare su quella cresta...
E poi si ritorna per le 52G.
La Val Camossara vista da "dentro". La parte forse più "grande" del giro.
Da qualche anno hanno fatto un centor visite e parcheggi, molti parchegi, alla partenza dell'itinerario. Quanta differenza rispetto a quando, da bmbino, c'era un piazzale di ghiaia per 10 auto e le mucche che ti lasciavano i ricordi... in ogni caso, tranne che a luglio-agosto, tutta la zona è ancora "selvaggia" e già ad ottobre si camminano ore senza incontrare nessuno.
Penso sia un itinerario che compete alla grande con gite ben più famose. Consiglio di non sottovalutarlo e, magari, mentre si sta salendo verso le più famose montagne dell'austria, dolomiti, etc. di fare una deviazione e venire a visitare questi luoghi. Luoghi che vanno rispettati, autentici musei a cielo aperto, teatro di battaglie che spesso infanghiamo con i nostri comportamenti.
Buone passeggiate!