22 ottobre 17: BOOM! Referendum Veneto & Lombardia: "Pioda" dalla biposto al 3S?

Fabio

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22 ottobre 17: BOOM! Referendum Veneto & Lombardia: "Pioda" dalla biposto al 3S?

Sono basito che non se ne parli.
Il 30% della forza motrice di un paese desidera ridiscutere gli equilibri tra "propulsione e trazione" (nel senso che qualcuno tira e qualcuno viene tirato), rischiando (teoricamente perchè non succederà mai) a mio avviso che l'Italia intera vada in default o che il meridione si trasformi in un paese "con più difficoltà (uso eufemismi e vi invito a guardare i numeri per capire meglio)" e nessuno ne parla.

Il 22 ottobre 2017 in queste due regioni ci sarà un referendum in cui verrà chiesto qualcosa del tipo "vuoi che Veneto e Lombardia diventino fiscalmente simili all'Alto Adige"?
Il risultato è scontato, potrebbero sostituire la domanda con "hai scoperto l'acqua calda" e penso che l'esito potrebbe essere lo stesso.
Altrettanto ovvio è che, nonostante il plebiscito di sì, tecnicamente non si potrebbero tenere in Lombardia e Veneto il 90 della raccolta fiscale per 2 ordini di motivi:
  1. come potrebbe andare avanti l'Italia senza il 30% della benzina e
  2. secondo, più stimolante e interessante (e ammetto che mi piacerebbe fare da cavia e testarne gli effetti) per questi 15 milioni di persone, come potrebbero spendere così tanti soldi in quelle regioni? Succederebbe che in 3 giorni la Pioda dello Ski Civetta diventa un doppio 3S parallelo. Succederebbe che al Passo Campolongo superata la zona degli hotel il turista direbbe: si vede che siamo appena entrati in Alto Adige, guarda come tengono male le strade. Succederebbe che a Falcade gli hotel 1 stella avrebbero la Spa con acqua termale pompata da Montegrotto Terme e listini da 18 €/notte.
    Ovviamente questo al netto dei 3/4 del gettito surplus che si sono galantizzato una decina di politici: il Veneto fa e continua a fare storia in questo.

Il 23 ottobre gli equilibri nazionali potrebbero iniziare a scricchiolare molto pesantemente...

La domanda che vorrei porre è questa:
- perchè votare CONTRO in questo referendum? A parte i motivi di "solidarietà" quali sono gli altri motivi?
E per favore, creiamo una discussione in cui ci meravigliamo a vicenda della profondità di pensiero di chi non la pensa come noi. Meravigliamoci della passione che ci ha messo l'altro a confutare una nostra idea, apprezzando il confronto!

Alcune notizie:
http://www.affaritaliani.it/cronach...o-italiani-imparino-la-democrazia-475316.html
http://mattinopadova.gelocal.it/reg...erendum-per-l-autonomia-del-veneto-1.15243732
http://www.ilfoglio.it/politica/201...-sui-referendum-in-veneto-e-lombardia-131668/
http://www.huffingtonpost.it/2017/0...onomia-di-lombardia-e-veneto-la-m_a_22047441/
Non riesco a trovarne cenno su l'Unità:
http://www.ilgiornale.it/news/politica/cos-referendum-veneto-dar-scossone-allitalia-1367736.html


mappa_vallessabbia_europa.jpg
 
Io potrei risponderti sul perché voterei "no" se risiedessi in una di quelle regioni.

Prima però ho un'altra domanda che penso stia ancora a monte della tua.

Non conosco la materia, quindi mi chiedo: che tipo di valore ha questo referendum?

Mi pare quanto meno strano, così a intuito, che una regione possa decidere in autonomia su una simile materia e sono praticamente certo che se anche così fosse la decisione non potrebbe essere presa tramite referendum.

Secondo me può avere al più un valore simbolico ma nessun valore formale, ovvero qualsiasi sia l'esito del referendum l'indipendenza fiscale non sarà comunque ottenuta.

Insomma, il referendum a mio modo di vedere ha unicamente significato se inquadrato in una campagna elettorale, ovvero può avere come esito solo lo spostamento di qualche voto verso la Lega.
 
Non ne sapevo nulla... E dire che mi tengo aggiornato sulle news.
Da Lombardo non posso che immaginare un risultato prossimo al 100% per la "indipendenza".
Io stesso faticherei a votar contro per un supposto "bene comune", che se non è stato raggiunto in tutti questi anni...
Vedremo le effettive conseguenze. Ma immagino cadrà nel calderone dei pareri dimenticati.
Non per fare retorica, ma sotto al Po senza i contributi padani la vedrebbero nera, e non credo che lascino mezzo paese in default per accontentarci.
 
A livello legale non ha alcun valore (è consultativo), l'obbiettivo di Maroni e Zaia è avere una forte legittimazione popolare per andare dal governo e chiedere più autonomia (su cosa, quanti soldi, etc è tutto da vedere).

Invece io aggiungo un altro elemento alla discussione: le altre regioni stanno a guardare? vorranno anche loro la loro fetta di indipendenza...
 
Chissà mai che così si pervenga ad un reale federalismo. Ognuno per sé e mamma Italia per tutti. :HIP
Alla fine è lampante che più è grosso l'ente, meno funziona bene. Le decisioni prese sul territorio per il territorio con tutti i loro limiti vanno nella direzione del veder concretizzare il proprio contributo, chissà mai che alla gente venga anche più voglia di pagar le tasse :TTTT
 

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Alla fine è lampante che più è grosso l'ente, meno funziona bene.

Fino a un po' di tempo fa la pensavo allo stesso modo. Oggi come oggi ritengo che se esistono degli enti da abolire sono proprio le regioni; venti staterelli improduttivi, parassitari, che si fanno la loro legislazione concorrente con quella statale, la loro propaganda turistica facendosi concorrenza nelle fiere estere :PAAU, la loro ambasciata a Bruxelles, a New York .... :shock: e venti burocrazie repliche di quella centrale. E spesso incompetenti.
Se c'è qualcuno da mandare a casa sono proprio questi! E non distinguo tra politici e burocrati, anzi, i secondi sono spesso i peggiori.
 
Massì, torniamo ai Comuni. Referendum del tutto senza fondamento, che nasce solo per creare scompiglio in una fase in cui ci vorrebbe uno scatto di reni collettivo. Poi in autunno c'è una bella manovrina da fare. Caos aggiunto al caos.
 
Prima del 1970 c'erano solo le province (a parte le regioni a privilegio speciale). Qualcuno si ricorda scontri di piazza e manifestazioni oceaniche per chiedere l'istituzione delle regioni?

Si stava meglio quando si stava peggio. :D
 
Alla fine è lampante che più è grosso l'ente, meno funziona bene.

Questo è tutto da vedere, da quando si è data la sanità in mano alle regioni è esploso il debito. Chi sa amministrare bene e senza rubare ne ha ricavato giovamento, gli altri invece hanno rubato senza ritegno.

Se proprio vogliono fare un federalismo deve essere accompagnato da regole chiare e stringenti su appalti, società pubbliche e gestione dei fondi.
 
Il referendum non serve a niente; non ottiene niente, non aggiunge valore a quel che si conosce già... sarebbe come se ai tempi avessero chiesto a chi vedeva Colpo Grosso se gli piaceva la sgnacchera... Anche se avesse risposto "SI" tutto il pubblico aitante e gaudente, non otteneva mica una fornitura di sgnacchera a vita!
Al massimo gli autori della domanda potevano far recapitare 100 g di "raspadura" cadauno come premio di consolazione, con la scritta "viva la raspa...e chi annaspa!"

Certo che se servisse per risollevare Bremboski per i prossimi trent'anni... magari ... sarebbe una mossa oculata... e con un'oculata dopo l'altra la valle prosperinirebbe.

(Prosperini era un noto politico lombardo molto attivo sulle tv locali contro negher, terù, romani, ecc ecc, tutti da rispedire a casa o da spedire in galera... e poi in galera ci è finito lui)
 
Per quanto mi riguarda Veneti e Lombardi possono anche fare un referendum per diventare parte del Liechtenstein, ma solo un minuto dopo che a noi venga data la possibilità di fare il plebiscito che non abbiamo mai fatto.
 
Il referendum non serve a niente; non ottiene niente, non aggiunge valore a quel che si conosce già... sarebbe come se ai tempi avessero chiesto a chi vedeva Colpo Grosso se gli piaceva la sgnacchera... Anche se avesse risposto "SI" tutto il pubblico aitante e gaudente, non otteneva mica una fornitura di sgnacchera a vita!
Al massimo gli autori della domanda potevano far recapitare 100 g di "raspadura" cadauno come premio di consolazione, con la scritta "viva la raspa...e chi annaspa!"

Certo che se servisse per risollevare Bremboski per i prossimi trent'anni... magari ... sarebbe una mossa oculata... e con un'oculata dopo l'altra la valle prosperinirebbe.

(Prosperini era un noto politico lombardo molto attivo sulle tv locali contro negher, terù, romani, ecc ecc, tutti da rispedire a casa o da spedire in galera... e poi in galera ci è finito lui)

Uno skife virtuale per te.

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Per quanto mi riguarda Veneti e Lombardi possono anche fare un referendum per diventare parte del Liechtenstein, ma solo un minuto dopo che a noi venga data la possibilità di fare il plebiscito che non abbiamo mai fatto.

Del plebiscito non c'era necessità. Quando si perde una guerra si subiscono le conseguenze. Dura lex sed lex.
 
L'Italia è l'unico posto dove la gente continua a sostenere il centralismo, anche se questo ha fallito. Stati centralisti di successo non ne conosco (anche sulla Francia, che è un Paese totalmente diverso dal nostro, ci sarebbe nulla da dire. W la Germania e i suoi Lander, la piccola Austria e i suoi Stati, la Svizzera e i suoi Cantoni. La solidarietà, con progetti seri, è possibile anche in uno Stato federale, come la Germania riunificata insegna. Questa paccottaglia centralista, con continui trasferimenti di denaro, senza un disegno, un progetto, per mantenere in piedi farraginose istituzioni e investimenti (chiamiamoli così) improduttivi, dove ci ha portati? Dove ci porterà?
 
ma solo un minuto dopo che a noi venga data la possibilità di fare il plebiscito che non abbiamo mai fatto.
È una situazione un attimino diversa, a voi il plebiscito non serviva, avete perso una guerra e tanto basta.
E per fortuna, una volta caduto il duo Mussolini-Hitler, è stata revocata la vera e propria barbarie delle opzioni; una fortuna che invece non hanno avuto i giuliani e dalmati che o venivano in Italia come profughi (e presi pure a sputi da "certi" connazionali) o finivano dritti in una foiba, altro che plebiscito per diventare slavi o restare italiani...
 
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