Ciao a tutti,
premetto che non scio da anni, da più di 15 ormai, perché sono un trentenne che il crociato se l'è bruciato a 15 anni durante un incidente in motorino.
Crociato (completamente), menisco mediale e interessamento SPE (nervo) con conseguente sindrome del piede cadente.
L'ultimo problema, quello del piede cadente, si è più o meno risolto da sé: riesco ad alzare il piede q.b. per poter camminare in maniera accettabile senza inciampare.
All'epoca, quindicenne, l'ortopedico mi disse di non intervenire chirurgicamente sul ginocchio perché, essendo in piena fase dello sviluppo, la crescita avrebbe potuto invalidare l'intervento creando danni gravi. Se devo essere sincero, in questi 15 anni, non ho mai rimpianto l'assenza del crociato, probabilmente il mio corpo ha assunto una conformazione tale da consentirmi di sopperire al danno attraverso la muscolatura, l'andatura ecc.
Qualche partitina tranquilla a calcio tra amici, tanta MBK, qualche corsetta me le sono concesse, mentre al resto non ho mai attribuito troppa importanza non essendo uno sportivo appassionato. Peso forma, finora vita abbastanza sedentaria (studente prima, impiegato dopo).
Ultimamente, però, si è prospettata l'opportunità e la necessità, vista la crisi, di un lavoro in cui impiegherei molto le gambe, starei in piedi per parecchie al giorno, mai fermo, con la necessità di sopportare qualche piccolo sforzo fisico. Alla luce di ciò, dopo ben 15 anni, ho ripreso in considerazione l'eventualità di "rimettere in sesto" il ginocchio, dopo una lastra ed una RMN mi sono rivolto ad un ortopedico abbastanza quotato nel milanese.
Dalla lastra risulta una sclerosi del piatto tibiale: un processo di addensamento osseo a mo' di autodifesa dovuta alla mancanza del legamento.
Tutto il resto è rimasto tale e quale a quindici anni fa, le cartillagini perfette, il menisco laterale intatto.
Secondo l'ortopedico vi è una instabilità GRAVE, nonostante capiti molto (molto!) raramente che il ginocchio ceda.
Secondo l'ortopedico va operato, dopo una breve cura a suon di intramuscolari volta a "nutrire" l'osso ed attenuare la sofferenza ossea presente.
Io, nonostante ciò, sono ancora indeciso.
Perché sono giovane, sì, ma lo sport che mi interessa fare lo riesco a fare comunque e ho paura che l'intervento offenda il ginocchio in maniera addirittura maggiore dell'usura dovuta all'assenza del crociato.
Se lo operassi sarebbe soprattutto per rallentare l'inevitabile artrosi futura con cui, fra qualche decina di anni, mi troverò a fare i conti.
Inoltre, essendoci stata una compromissione del nervo sciatico popliteo esterno (SPE), che negli anni si è parzialmente ripreso, non vorrei che l'immobilizzazione che conseguirebbe alla ricostruzione del crociato e lo stesso intervento chirurgico inferissero sulla funzionalità del nervo risolvendo un problema e causandone un altro che mi limiterebbe in misura ancora maggiore il vivere quotidiano.
Forse sono un po' OT, ma sono sicuro che molti di voi hanno avuto a fare con crociati e menischi e sapranno darmi un consigli e pareri, comunque ben accetti.
Grazie mille.
A presto,
Davide.
premetto che non scio da anni, da più di 15 ormai, perché sono un trentenne che il crociato se l'è bruciato a 15 anni durante un incidente in motorino.
Crociato (completamente), menisco mediale e interessamento SPE (nervo) con conseguente sindrome del piede cadente.
L'ultimo problema, quello del piede cadente, si è più o meno risolto da sé: riesco ad alzare il piede q.b. per poter camminare in maniera accettabile senza inciampare.
All'epoca, quindicenne, l'ortopedico mi disse di non intervenire chirurgicamente sul ginocchio perché, essendo in piena fase dello sviluppo, la crescita avrebbe potuto invalidare l'intervento creando danni gravi. Se devo essere sincero, in questi 15 anni, non ho mai rimpianto l'assenza del crociato, probabilmente il mio corpo ha assunto una conformazione tale da consentirmi di sopperire al danno attraverso la muscolatura, l'andatura ecc.
Qualche partitina tranquilla a calcio tra amici, tanta MBK, qualche corsetta me le sono concesse, mentre al resto non ho mai attribuito troppa importanza non essendo uno sportivo appassionato. Peso forma, finora vita abbastanza sedentaria (studente prima, impiegato dopo).
Ultimamente, però, si è prospettata l'opportunità e la necessità, vista la crisi, di un lavoro in cui impiegherei molto le gambe, starei in piedi per parecchie al giorno, mai fermo, con la necessità di sopportare qualche piccolo sforzo fisico. Alla luce di ciò, dopo ben 15 anni, ho ripreso in considerazione l'eventualità di "rimettere in sesto" il ginocchio, dopo una lastra ed una RMN mi sono rivolto ad un ortopedico abbastanza quotato nel milanese.
Dalla lastra risulta una sclerosi del piatto tibiale: un processo di addensamento osseo a mo' di autodifesa dovuta alla mancanza del legamento.
Tutto il resto è rimasto tale e quale a quindici anni fa, le cartillagini perfette, il menisco laterale intatto.
Secondo l'ortopedico vi è una instabilità GRAVE, nonostante capiti molto (molto!) raramente che il ginocchio ceda.
Secondo l'ortopedico va operato, dopo una breve cura a suon di intramuscolari volta a "nutrire" l'osso ed attenuare la sofferenza ossea presente.
Io, nonostante ciò, sono ancora indeciso.
Perché sono giovane, sì, ma lo sport che mi interessa fare lo riesco a fare comunque e ho paura che l'intervento offenda il ginocchio in maniera addirittura maggiore dell'usura dovuta all'assenza del crociato.
Se lo operassi sarebbe soprattutto per rallentare l'inevitabile artrosi futura con cui, fra qualche decina di anni, mi troverò a fare i conti.
Inoltre, essendoci stata una compromissione del nervo sciatico popliteo esterno (SPE), che negli anni si è parzialmente ripreso, non vorrei che l'immobilizzazione che conseguirebbe alla ricostruzione del crociato e lo stesso intervento chirurgico inferissero sulla funzionalità del nervo risolvendo un problema e causandone un altro che mi limiterebbe in misura ancora maggiore il vivere quotidiano.
Forse sono un po' OT, ma sono sicuro che molti di voi hanno avuto a fare con crociati e menischi e sapranno darmi un consigli e pareri, comunque ben accetti.
Grazie mille.
A presto,
Davide.