Verde pubblico: come va dalle vostre parti?

Carlone

La neve cade sui cedri
Qui male, uno schifo. Verde pubblico, decoro urbano: questi sconosciuti. Questione solo di noi poveri romani o anche nel sapiente nord qualche cosina non gira per il verso giusto? Come va nelle vostre città, palme a Milano a parte?



 
Posso fare la voce fuori dal coro?
Il video più che immaginifico mi sembra idiota. Quattro "posti albero" vuoti ed altri con monconi di tronchi. E quindi???
Spesso gli alberi in quei contesti non sopravvivono perché sono scelti ad catzum. E mi dovrei mettere a piangere? Anche no, grazie; un marciapiede divelto e rovinato in meno.

Sarà forse che vivo nel "cuore verde" d'Italia, ma di piante e piantacce infestanti (soprattutto, vedi robinia ed ailanto) ce ne ho fin sopra ai capelli. Forse per chi vive in città sono il nonplusultra; da noi sono soprattutto una rottura di balle.
Gli alberi al loro posto: sui crinali delle colline e delle montagne. Bene fanno in Sicilia dove in ogni comune c'è la "villa comunale", ossia il parco/giardino della città. Per il resto niente alberi messi alla comecaz.zocapita.

P.S.: non mi rendo conto dove sia stato girato il video. Fosse a Roma, anche solo con Villa Borghese e Villa Ada, ne avremmo già in sovrappiù e abbondantemente ....
 

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Hai ragione. Ma questo perchè la progettazione del verde urbano solitamente è affidato al geometra del comune che capisce di piante quanto io di meccanica quantistica.
Se si affidassero ad agronomi con esperienza in verde ornamentale non ci si ritroverebbe con alberi sofferenti, marciapiedi divelti e piante pericolanti.
Beato te che vivi nel verde, ma in città come milano il verde urbano è un piccolo polmone ecologico e sociale irrinunciabile.

Per quanto riguarda la robinia, io non capisco la sua demonizzazione. È specie pioniera estremamente eliofila, quindi si espande su suolo abbandonato ma non intacca boschi già presenti. Dà reddito, è di facile gestione e dal ceduo vigoroso. Tra l'altro perchè noi tagliamo per ardere, ma se curato ha anche potenziale tecnologico essendo estremamente durabile anche non trattato, quindi perfetto per opere di ingegneria naturalistica e palinatura (in america esistono ponti ferroviari vecchi di un secolo in robinia!). Faccio anche fatica a definirla infestante, non rinnovando sotto copertura non si insinua ed è facilmente sostituibile con specie sciafile (acero, frassino, tiglio). La querceta non la riesci a reimpiantare, ma non andava rasa a zero prima. Alla fine la robinia è assimilabile al castagno, ma non ho mai sentito nessuno lamentarsi del castagno!
L'ailanto lo trovo un problema marginale.
L'unica infestante per davvero a mio parere è il prugnolo tardivo, quello è una disgrazia!
 
Osservazioni condivisibli, ma farei dei distinguo.

Sulla robinia: dalle mie parti è stata usata in maniera incontrollata dall'Anas per consolidare le scarpate delle strade statali. Ha un apparato radicale importante ed essendo una leguminosa, da letteratura, arricchisce il terreno fissando l'azoto che utilizzano essa ed altre specie. IN TEORIA; dopodiché non ci cresce quasi nient'altro ...... E comunque a livello visivo, in particolar modo quando perde le foglie, è pressoché ORRIBILE.
Su quella ciofeca dell'ailanto, poi, non credo sia il caso di soffermarsi più di tanto. Non lo merita a prescindere. :D

Dopodiché: le piante pericolanti spesso e volentieri sono conifere con apparato radicale superficiale (nativo e caratteristico) che, oltre all'asfalto bombato o divelto, contribuiscono in grande alla pericolosità delle alberature cittadine. Magari nessuno ha mai sentito parlare di una serie di sottospecie del genere quercus, ma vi assicuro che hanno la particolarità di mantenere il verde a lungo senza necessariamente sfasciare tutto con le radici.

Da ultimo: magari fosse il geometra del comune ...... ma manco per niente. Quasi sempre si ingaggiano fior di professionisti del paesaggio (il fior è riferito alla parcella .....) che non capiscono letteralmente un caz.zo. Non vado oltre.

P.S.: ricordo che la allora mia fidanzata genovese, boy (anzi girl) scout nell'anima, mi rimproverava per la mia scarsa attenzione (sostanzialmente me ne fregavo) ai boschi ecc.. Il problema è che quando ci sei nato praticamente in mezzo, tanti aspetti li vedi moooooolto di riflesso e in alcuni casi diventano una rottura di balle sic et simpliciter. Un po' come un montanaro di una località sciistica per il quale la neve è un accadimento normalissimo. Non so se mi spiego.
 
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Singapore è la città con più alberi nel mondo. Ma al tredicesimo posto, unica città italiana in questa speciale graduatoria, c’è la nostra amatissima Torino. È quanto stabilisce la classifica stilata da Treepedia, sito web sviluppato dal «Senseable City Lab» del Mit di Boston, laboratorio di ricerca diretto dall’architetto italiano Carlo Ratti. Analizzando le immagini presenti su Google Street View, la piattaforma riesce a calcolare «l’indice di verde visibile», ovvero la percentuale di copertura arborea in ogni città. Treepedia ha individuato 17 metropoli «green» e quella con il maggior numero di alberi risulta la città-stato asiatica che vanta un indice di verde visibile del 29,3%. A seguire, Sydney, Vancouver, Sacramento, Francoforte, Ginevra, Amsterdam, Seattle, Toronto, Miami, Boston, Tel Aviv. E, in tredicesima posizione, ecco Torino, che secondo le immagini di Google Street View vanta un indice di verde visibile del 16,2%. Torino precede altre metropoli come Los Angeles, New York e Londra. Già in passato, altri studi avevano riconosciuto Torino come la città più verde d’Italia, con una superficie di 23,94 metri quadrati di verde a disposizione di ogni cittadino. E con una quantità “monstre” di alberi piantati nel quinquennio 2011-15: ben 38.114 su tutto il territorio cittadino.

http://www.turinisturin.com/2017/03/05/torino-e-piu-verde-di-londra-e-new-york/






 
L'Unico vero parco di Cremona è lungo il Po. Per il resto giardinetti inutili e mal tenuti.
Comunque a proposito di alianto o come si chiama, serve per fare un buon miele. Provatelo!
 
Se è per quello anche la Robinia, una sua forza è la fioritura abbondante e regolare che non teme le gelate essendo una specie tardiva.
Tutti si lamentano della Robinia, ma poi vogliono il miele di Acacia :D
 
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Singapore è la città con più alberi nel mondo. Ma al tredicesimo posto, unica città italiana in questa speciale graduatoria, c’è la nostra amatissima Torino. È quanto stabilisce la classifica stilata da Treepedia, sito web sviluppato dal «Senseable City Lab» del Mit di Boston, laboratorio di ricerca diretto dall’architetto italiano Carlo Ratti. Analizzando le immagini presenti su Google Street View, la piattaforma riesce a calcolare «l’indice di verde visibile», ovvero la percentuale di copertura arborea in ogni città. Treepedia ha individuato 17 metropoli «green» e quella con il maggior numero di alberi risulta la città-stato asiatica che vanta un indice di verde visibile del 29,3%. A seguire, Sydney, Vancouver, Sacramento, Francoforte, Ginevra, Amsterdam, Seattle, Toronto, Miami, Boston, Tel Aviv. E, in tredicesima posizione, ecco Torino, che secondo le immagini di Google Street View vanta un indice di verde visibile del 16,2%. Torino precede altre metropoli come Los Angeles, New York e Londra. Già in passato, altri studi avevano riconosciuto Torino come la città più verde d’Italia, con una superficie di 23,94 metri quadrati di verde a disposizione di ogni cittadino. E con una quantità “monstre” di alberi piantati nel quinquennio 2011-15: ben 38.114 su tutto il territorio cittadino.

http://www.turinisturin.com/2017/03/05/torino-e-piu-verde-di-londra-e-new-york/






Boh, senza andare a guardare alcunché (intendo ricerche, fotografie, immagini satellitari) non ho mai capito come possa entrare in una classifica mondiale una città italiana quando esistono all'estero città con interi quartieri che sembrano costruiti dentro a delle foreste (le città americane del nord ne sono un esempio ma anche alcune città ex sovietiche, mi viene in mente anche Berlino...).
Con quale metro di giudizio vengono stilate queste classifiche?

Per quanto riguarda il verde pubblico, questo concetto dovrebbe fare pensare anche a come viene manutenuto e dalle mie parti la situazione è pessima: erbacce, degrado e sciatteria vanno per la maggiore. Quando viaggio nel nord est italiano in primavera ed in estate noto che hanno generalmente ancora quella strana usanza di tagliare l'erba ai lati delle strade e curare un minimo le rotonde (ed i cartelli stradali) e quasi mi sembra di essere all'estero; aspetti oramai quasi sconosciuti dove sto io (e non sto al sud).
 
Ma forse è anche questione di cultura. Da noi questa "cultura del parco" non c'è, o quantomeno è recente la sensibilità su questa tematica. Non saprei perchè. Forse per via del nostro passato prossimo molto rurale, che ci ha da una parte fatto dare per scontato il contatto con la natura e d'altra parte la volontà di rifuggirlo come fosse motivo di riscatto sociale dalla miseria della campagna.
Ma le cose stanno cambiando e a mio parere in meglio.
 
In ogni caso secondo me non si possono paragonare le città europee a quelle, per esempio nordamericane. Qui la densità di popolazione è praticamente nulla rispetto all'Europa, le città sono tutte recenti, prive di quello sviluppo avvenuto in centinaia di anni di storia: si è avuta la possibilità di sviluppare senza problemi di spazio.
In aggiunta, per esempio in Vancouver, i parchi più grandi, non sono neanche letteralmente dei parchi, nel senso di aree cittadine adibite a piantine e verde ma nello sviluppo della città si sono ad un certo punto fermati lasciando alcune aree alla foresta che popolava l'area. Quindi il mega Pacific Spirit Park, non è un parco come lo intendiamo noi ma una zona lasciata esattamente com'era in origine, con l'aggiunta unicamente di sentieri e aree picnic
 
No, fammi capire. In mezzo a Vancouver c'è un angolo di foresta boreale?! :shock: Devo assolutamente visitare il Canada
Chissà come è trattato (come gestione selvicolturale) questo bosco, qualcuno ha informazioni in proposito?
 
Non ne ho idea ma a parte le zone di accesso, dove ci sono alberi piantati e giardini un pelo curati, il resto è lasciato alla brutto dio come se fosse foresta per i cavoli suoi. Cioè gli alberi caduti stanno lì e marciscono (a parte se sui sentieri) e il sottobosco è intricatissimo come quello che c'è nelle foreste fuori città.
Giusto per rendere l'idea...

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