Childerique
un VagaMondo
Alcuni la considerano di 'secondaria importanza' rispetto la vicina Val Fiscalina, ma sbagliano.
Dalla Val Campo di Dentro si può avere la migliore visione dei Tre Scarperi, la celebre montagna alta fino a 3.145m slm che ha preso il nome da uno dei più vecchi mestieri dell'uomo, quello del calzolaio: in effetti dicono che un tempo la valle fosse abitata da tre bravi calzolai... e così, considerata la conformazione a tre punte principali, la sua montagna è stata chiamata appunto Tre Scarperi.
Ecco un'ampia cartina della valle e dell'ambiente circostante:
Val Campo di dentro
L'accesso con l'auto avviene dalla Valle di Sesto, subito dopo averla imboccata da San Candido: sono previsti tre parcheggi (nella cartina sono indicati solo il secondo ed il terzo, mentre il primo è posizionato proprio nel punto dell'accesso), ed in inverno alle auto è consentito arrivare fino al secondo parcheggio, a 1.330m slm. In questa maniera si oltrepassa velocemente un bellissimo bosco di larici, simile a quello che si trova all'ingresso della Val Fiscalina.
Il bosco di larici all'ingresso
Lasciata l'auto al secondo parcheggio, la mattina presto, iniziamo la camminata: arrivando fino al bivio dei sentieri, oltre al rifugio Tre Scarperi, sono 400 metri di dislivello (in salita all'andata, ed altrettanti in discesa al ritorno), per un tempo di percorrenza a piedi di quasi 4 ore.
Invece di percorrere la strada, all'andata seguiremo il sentiero n. 105 nel bosco.
L'interruzione della strada al secondo parcheggio
In sentiero n. 105
Dopo una decina di minuti, sulla sinistra comincia a comparire la sagoma delle Cime di Sesto (estrema sinistra) e dei Tre Scarperi (a destra), e poco dopo, sulla destra, anche la Croda dei Rondoi.
Le Cime di Sesto ed i Tre Scarperi
La Croda dei Rondoi
Usciti dal bosco, alla Croda dei Rondoi si affianca il Gruppo dei Baranci.
Croda dei Rondoi e Gruppo dei Baranci
Anche se in parte ancora in ombra, essendo la mattina presto, si inizia ad intravvedere la scenografia completa:
Proseguendo il cammino, sulla sinistra accanto alle Cime di Sesto gli Scarperi sono già diventati due...
Gli Scarperi sono già diventati due (quelli più sulla destra)
...mentre sulla destra Croda dei Rondoi e Gruppo dei Baranci.
Croda dei Rondoi e Gruppo dei Baranci (le cime più a destra)
Guardando indietro:
A circa 1.500m slm, arriviamo al terzo parcheggio, utilizzato in estate.
Poco dopo compare finalmente anche la cima del terzo calzolaio!
I Tre Scarperi... finalmente tutti e tre!
Veniamo superati da una coppia alla ricerca di pendii vergini per la loro tavola:
Sulla sinistra lo scenario diventa davvero formidabile...
Cime di Sesto e Tre Scarperi
...ma guardando solo i Tre Scarperi, qualcosa attira la nostra attenzione...
I Tre Scarperi
...eh già, sono un gruppo che stà salendo presumibilmente con le pelli!
I pellatori tra le cime dei calzolai
Giriamoci ancora indietro:
Poco più avanti, di fronte a noi inizia a comparire anche il bastione della Torre dei Scarperi!
Torre dei Scarperi
Ecco le Cime di Sesto insieme a tutte le montagne dei calzolai:
Cime di Sesto (a sinistra), Tre Scarperi (al centro) e Torre dei Scarperi (a destra)
Arrivati quasi al rifugio Tre Scarperi, diamo un'occhiata a come è 'cresciuta' la Torre dei Scarperi:
Torre dei Scarperi, da più vicino
Eccoci arrivati al rifugio: questa è la vista che ha alla sua destra:
Il rifugio Tre Scarperi ed il Gruppo dei Baranci
Noi proseguiamo oltre il rifugio, dapprima per andare a curiosare seguendo le indicazioni per la palestra di roccia...
...e poi per arrivare al bivio dei sentieri, la meta che ci siamo posti per la nostra camminata odierna: al centro abbiamo sempre la Torre dei Scarperi...
Torre dei Scarperi, ancora più da vicino
...a sinistra si sale per raggiungere il rifugio Locatelli e le Tre Cime di Lavaredo...
Guardando a sinistra
...mentre a destra si sale per ricongiungersi alla Val Rinbon e quindi alla Valle di Landro...
Guardando a destra
...e se vogliamo, possiamo anche guardare indietro, tanto dobbiamo iniziare il ritorno!
Guardando indietro
Quando arriviamo al rifugio, lo ritroviamo al sole!
Il rifugio Tre Scarperi
Una birretta per ammirare ancora una volta la Torre dei Scarperi:
Torre dei Scarperi, dal rifugio Tre Scarperi
Per la discesa a valle, decidiamo di seguire il percorso della strada...
Il ritorno, seguendo la strada
...i Tre Scarperi sono passati alla nostra destra...
I Tre Scarperi ora sono alla nostra destra
...mentre dietro di noi, ogni tanto sentiamo delle urla che ci chiedono di farci da parte:
la discesa con gli slittini, 1
la discesa con gli slittini, 2
Eh già, una delle attrazioni può essere quella di scendere al ritorno con gli slittini del rifugio: in effetti la strada è sempre in discesa, fino ad arrivare al secondo parcheggio... anche per questo motivo in inverno viene chiusa.
E quando arriviamo al secondo parcheggio, dove abbiamo lasciato la nostra macchina, troviamo gli slittini del rifugio:
Il parcheggio degli slittini
Ebbene, secondo voi, la Val Campo di Dentro è davvero così 'secondaria'?
Dalla Val Campo di Dentro si può avere la migliore visione dei Tre Scarperi, la celebre montagna alta fino a 3.145m slm che ha preso il nome da uno dei più vecchi mestieri dell'uomo, quello del calzolaio: in effetti dicono che un tempo la valle fosse abitata da tre bravi calzolai... e così, considerata la conformazione a tre punte principali, la sua montagna è stata chiamata appunto Tre Scarperi.
Ecco un'ampia cartina della valle e dell'ambiente circostante:
Val Campo di dentro
L'accesso con l'auto avviene dalla Valle di Sesto, subito dopo averla imboccata da San Candido: sono previsti tre parcheggi (nella cartina sono indicati solo il secondo ed il terzo, mentre il primo è posizionato proprio nel punto dell'accesso), ed in inverno alle auto è consentito arrivare fino al secondo parcheggio, a 1.330m slm. In questa maniera si oltrepassa velocemente un bellissimo bosco di larici, simile a quello che si trova all'ingresso della Val Fiscalina.
Il bosco di larici all'ingresso
Lasciata l'auto al secondo parcheggio, la mattina presto, iniziamo la camminata: arrivando fino al bivio dei sentieri, oltre al rifugio Tre Scarperi, sono 400 metri di dislivello (in salita all'andata, ed altrettanti in discesa al ritorno), per un tempo di percorrenza a piedi di quasi 4 ore.
Invece di percorrere la strada, all'andata seguiremo il sentiero n. 105 nel bosco.
L'interruzione della strada al secondo parcheggio
In sentiero n. 105
Dopo una decina di minuti, sulla sinistra comincia a comparire la sagoma delle Cime di Sesto (estrema sinistra) e dei Tre Scarperi (a destra), e poco dopo, sulla destra, anche la Croda dei Rondoi.
Le Cime di Sesto ed i Tre Scarperi
La Croda dei Rondoi
Usciti dal bosco, alla Croda dei Rondoi si affianca il Gruppo dei Baranci.
Croda dei Rondoi e Gruppo dei Baranci
Anche se in parte ancora in ombra, essendo la mattina presto, si inizia ad intravvedere la scenografia completa:
Proseguendo il cammino, sulla sinistra accanto alle Cime di Sesto gli Scarperi sono già diventati due...
Gli Scarperi sono già diventati due (quelli più sulla destra)
...mentre sulla destra Croda dei Rondoi e Gruppo dei Baranci.
Croda dei Rondoi e Gruppo dei Baranci (le cime più a destra)
Guardando indietro:
A circa 1.500m slm, arriviamo al terzo parcheggio, utilizzato in estate.
Poco dopo compare finalmente anche la cima del terzo calzolaio!
I Tre Scarperi... finalmente tutti e tre!
Veniamo superati da una coppia alla ricerca di pendii vergini per la loro tavola:
Sulla sinistra lo scenario diventa davvero formidabile...
Cime di Sesto e Tre Scarperi
...ma guardando solo i Tre Scarperi, qualcosa attira la nostra attenzione...
I Tre Scarperi
...eh già, sono un gruppo che stà salendo presumibilmente con le pelli!
I pellatori tra le cime dei calzolai
Giriamoci ancora indietro:
Poco più avanti, di fronte a noi inizia a comparire anche il bastione della Torre dei Scarperi!
Torre dei Scarperi
Ecco le Cime di Sesto insieme a tutte le montagne dei calzolai:
Cime di Sesto (a sinistra), Tre Scarperi (al centro) e Torre dei Scarperi (a destra)
Arrivati quasi al rifugio Tre Scarperi, diamo un'occhiata a come è 'cresciuta' la Torre dei Scarperi:
Torre dei Scarperi, da più vicino
Eccoci arrivati al rifugio: questa è la vista che ha alla sua destra:
Il rifugio Tre Scarperi ed il Gruppo dei Baranci
Noi proseguiamo oltre il rifugio, dapprima per andare a curiosare seguendo le indicazioni per la palestra di roccia...
...e poi per arrivare al bivio dei sentieri, la meta che ci siamo posti per la nostra camminata odierna: al centro abbiamo sempre la Torre dei Scarperi...
Torre dei Scarperi, ancora più da vicino
...a sinistra si sale per raggiungere il rifugio Locatelli e le Tre Cime di Lavaredo...
Guardando a sinistra
...mentre a destra si sale per ricongiungersi alla Val Rinbon e quindi alla Valle di Landro...
Guardando a destra
...e se vogliamo, possiamo anche guardare indietro, tanto dobbiamo iniziare il ritorno!
Guardando indietro
Quando arriviamo al rifugio, lo ritroviamo al sole!
Il rifugio Tre Scarperi
Una birretta per ammirare ancora una volta la Torre dei Scarperi:
Torre dei Scarperi, dal rifugio Tre Scarperi
Per la discesa a valle, decidiamo di seguire il percorso della strada...
Il ritorno, seguendo la strada
...i Tre Scarperi sono passati alla nostra destra...
I Tre Scarperi ora sono alla nostra destra
...mentre dietro di noi, ogni tanto sentiamo delle urla che ci chiedono di farci da parte:
la discesa con gli slittini, 1
la discesa con gli slittini, 2
Eh già, una delle attrazioni può essere quella di scendere al ritorno con gli slittini del rifugio: in effetti la strada è sempre in discesa, fino ad arrivare al secondo parcheggio... anche per questo motivo in inverno viene chiusa.
E quando arriviamo al secondo parcheggio, dove abbiamo lasciato la nostra macchina, troviamo gli slittini del rifugio:
Il parcheggio degli slittini
Ebbene, secondo voi, la Val Campo di Dentro è davvero così 'secondaria'?