Saint Francois/Valmorel (Francia), 15/02/2017

Edo

???
Ciao a tutti:skiciao:

Ecco un reportage su un'altra stazione sciistica francese che sono solito frequentare, non spesso in realtà ma ci vado ogni tanto da quando ero piccolo...

Questa località si trova nella valle della Maurienne, quella "dopo il Frejus" come è meglio conosciuta dalle mie parti e si trova a 160 km circa da Torino. L'accesso al comprensorio si effettua dal paese di Saint Francois Longchamp e si può sciare anche sulle piste di Valmorel, centro abitato situato nella Valle della Tarentaise e distante stradalmente circa 100 km (in inverno) dal primo.

Il comprensorio si chiama "Le Grand Domaine", oltralpe ci sono parecchi altri altri domaines anche ben più grands di questo ma evidentemente in quello in questione sono riusciti a "registrare" il marchio, giacché googlando il nome appare la località in questione nei primi risultati. Ci sono 160 km di piste dichiarati per (sempre dichiarati, tra i quali tanta "ferraglia") 50 impianti di risalita, tra 1270 e 2550 metri.

Ora basta con le chiacchiere e spazio alle foto:

Si parcheggia in uno degli ampi parcheggi gratuiti in paese e con una brevissima camminata si raggiunge il front de neige dove si trovano le solite attività di una stazione francese.
Fatto lo skipass, si prende la piatta seggiovia centrale Lune Bleue; una volta una lentissima seggiovia quadriposto, da qualche anno finalmente una esaposto!

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Panorama mattutino:

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Dietro la seggiovia a sei posti si vede la seggiovia Lauzières che porta al punto più alto del comprensorio. Si può scendere in fuoripista sotto la seggiovia o con una pista rossa. Questo impianto è stato quasi sepolto da una valanga mentre era in funzione qualche anno fa, fortunatamente mi pare senza nessuna vittima:

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La seggiovia Marquis:

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Panorama:

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Zoom su tre montagne simboliche della Maurienne, les Aiguilles d'Arves con la stazioncina dimenticata di Albiez-Montriond, già fotografata nel report su Les Karellis lo scorso anno:

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Villaggio:

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Questa seggiovia una volta non esisteva, si chiama Soleil Rouge ed è se non sbaglio il riposizionamento della vecchia seggiovia centrale quadriposto. Hanno comunque sostituito i seggiolini e le sedute e il risultato, non fosse per la stazione motrice del vecchio tipo è pari al nuovo:

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Zoom sulle piste:

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La pista degli slittini, attrazione divenuta negli ultimi anni molto popolare oltralpe:

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Vista sulla pista della seggiovia Lauzières:

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Vista sul colle della Madeleine, raggiungibile stradalmente da entrambe le valli in estate nonchè punto d'incontro dei due domaines in inverno:

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Una delle piste che scendono dal col de la Madeleine dal lato di Valmorel:

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Zoom sulla seggiovia Biollène con dietro le distanti piste di Les Arcs:

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Ingrandimento:

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La seggiovia Madeleine:

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La seggiovia Biollène:

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Casa in posizione tranquilla:

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Vista sul fondovalle dove passa la strada estiva del colle:

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Zoom sulle piste di Arc 1800:

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Lo skilift che porta al col du Goillet e che serve un settore di sci molto vintage:

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Ingrandimento sul centro abitato di Valmorel e sulle piste centrali:

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Uno dei paesini della valle:

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Questi due skilift sono quelli più isolati del comprensorio e servono una delle purtroppo poche aree vintage sopravvissute alla modernità in un grande comprensorio sciistico. Altrove questi vecchi impianti sono stati talvolta smantellati o non più messi in funzione:

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Questo è l'arrivo dello sklift al col du Goillet: è noto che in Francia hanno la pessima abitudine di aprire le piste anche se non c'è sufficiente innevamento ma questa volta hanno un tantino esagerato:

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Scendendo in paese a Valmorel, la seggiovia centrale Altispace nonché una delle rarissime seggiovie carenate Leitner presenti in Francia:

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Piste e seggiovia Morel, cugina di quella di Limone Piemonte solo di nome essendo questa diventata una moderna seggiovia a sei posti:

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La telecabina Pierrafort con le cabine... fantasma:

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Ingrandimento sulla seggiovia Morel con le rispettive piste poco innevate:

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Salendo al col du Mottet, punto più alto del comprensorio di Valmorel a 2400 metri con una vecchia, fredda e vertiginosa seggiovia biposto prossima alla pensione:

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Ingrandimento della seggiovia e della pista dall'alto:

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Dalla cima si vede in lontananza la valle des Bellevilles e dunque il comprensorio delle 3 Vallées:

...e quindi zoom sul paese di Les Menuires:

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sulla seggovia Les Granges:

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sulla celebre punta Caron:

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e addirittura su La Rosière e l'interessante montagna sullo sfondo:

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Giunto in cima scopro che, per la prima volta nella mia vita, lo skilift Riondet è aperto. Questo skilift permettere di accedere ad un itinerario fuoripista che si immette nel vallone della seggiovia Madeleine:

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Non esito dunque a provarlo: la pista alla fine non è nient'altro che una classica pista a gobbe come tante se ne possono trovare oltralpe però con questa posso dire finalmente di aver testato il comprensorio nella sua interezza:

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Dalla cima si ha anche una vista su una delle piste della seggiovia Madeleine:

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Ingrandimento sul Re:

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Ultima pista con neve decisamente primaverile della giornata sul versante di Saint Francois Longchamp. Questa località, come anche succede spesso alla Rosière ha le piste rovinate anche con il primo caldo di febbraio:

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Ultima foto sulle piste della seggiovia Marquis e fine della giornata:

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Grazie per l'attenzione:skiciao:
 
Ultima modifica:
Bellissimo. Sempre molto interessanti i medi comprensori francesi, e non pensavo si vedesse addirittura il Cervino!

Ci sono passato d'estate da quelle parti mentre dall'Oisans mi portavo in Tarentaise, mi ricordo la discesa infinita dal Col de la Madeleine a La Lechère toccando dei minuscoli villaggi che parevano fuori dal mondo. Non vorrei confondermi con un'altra zona, ma mi pare che uno di questi avesse una corta cabinovia che attraversava la valle e lo collegava al "resto del mondo".

Magnifici questi paesi dell'Ovest!
 
Nostalgia. A Valmorel ho trascorso ben 3 (leggasi tre) settimane bianche in anni recenti ....
Bellissimi posti, anche e soprattutto per il fuoripista (mai trovato il Riondet aperto, salito a piedi)

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ma mi pare che uno di questi avesse una corta cabinovia che attraversava la valle e lo collegava al "resto del mondo".
Ricordi bene, sei passato a Celliers!

https://www.remontees-mecaniques.net/bdd/reportage-tcd8-de-celliers-poma-5587.html

Comunque quella telecabina non serve alcuna pista e farà probabilmente non più di una cinquantina di passaggi al giorno: anche in Valsusa ne vorrebbero costruire una!

... ah no, con le nostre tasse così modeste purtroppo non potremo mai permettercela...
:evil:

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Mio réportage dell'epoca:

Ma... hai salito il Riondet senza fare la discesa in fuoripista?:think:

Cos'è che ti ha fatto scegliere questa località oltre al fatto (tratto dal tuo réportage, tradotto ahimè automaticamente in italiano perché non capisco il tedesco) che quasi tutte le piste non sono modellate?
 
hai salito il Riondet senza fare la discesa in fuoripista?

Come no. Solo che ce n'è più di una. La nostra è quella segnata nel tracciato Ski Tracks.

Cos'è che ti ha fatto scegliere questa località oltre al fatto (tratto dal tuo réportage, tradotto ahimè automaticamente in italiano perché non capisco il tedesco) che quasi tutte le piste non sono modellate?

Ci siamo andati la prima volta nel dicembre 2011 attratti dalla sistemazione alberghiera che avevamo trovato. Siccome ci era piaciuto molto ci siamo tornati altre due volte (Natale '12 e Pasqua '13). Oltre alle piste non modellate, le infinite possibilità di fuoripista (bellissima la discesa del "diamante" tra le due cascate di ghiaccio), le sciovie in curva, certe biposto Montaz M. .... le molte piste non battute, una certa tranquillità provinciale e poco mondana (non è Courchevel, tanto per citare una delle non poche stazioni francesi con la puzza sotto il naso), lo scarso affollamento e le code inesistenti, la vastità del territorio e la varietà dei versanti .... continuo? ;)
 
.... i panorami (che tu hai molto bene immortalato nella tua cronaca), i boschetti, le piccole sciovie periferiche (quella che hai fotografato l'ho presa sotto una nevicata da un metro e mezzo), il parsimonioso dosaggio se non addirittura l'assenza di quelle spesso superflue e sempre antiestetiche recinzioni di protezione che caratterizzano il 99% degl'italici comprensorî, insomma, mi sembrano tutti buoni motivi per non lesinare troppo le scappate in loco (se non fosse così lontano da me ... ahimè tutto è lontano da me) ...
 
Gran bel report!:D
Fa molto piacere scoprire queste zone a me sostanzialmente sconosciute,
molto belle e interessanti le foto verso La Rosière e il Bianco!

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Kaliningrad;1895326il parsimonioso dosaggio se non addirittura l'assenza di quelle spesso superflue e sempre antiestetiche recinzioni di protezione che caratterizzano il 99% degl'italici comprensorî [/QUOTE ha detto:
Magari il 99% no, soprattutto restando ad ovest, però è effettivamente una piaga, una gramigna, assimilabile a quella dei guard-rail sulle strade di campagna:evil:
 
.... i panorami (che tu hai molto bene immortalato nella tua cronaca), i boschetti, le piccole sciovie periferiche (quella che hai fotografato l'ho presa sotto una nevicata da un metro e mezzo), il parsimonioso dosaggio se non addirittura l'assenza di quelle spesso superflue e sempre antiestetiche recinzioni di protezione che caratterizzano il 99% degl'italici comprensorî, insomma, mi sembrano tutti buoni motivi per non lesinare troppo le scappate in loco (se non fosse così lontano da me ... ahimè tutto è lontano da me) ...

Condivido tutto, tranne l'ahimè... perchè troppo spesso scapperei volentieri e definitivamente un po' più a nord di dove mi trovo attualmente:D:evil:

Per il resto, adesso che io ho lavorato, Lei si attivi per gli ultimi compiti che io preparo del nuovo materiale... che finchè ce n'è siamo tutti contenti:D



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assimilabile a quella dei guard-rail sulle strade di campagna:evil:

Rigorosamente storti, arrugguniti o sfondati da qualche incidente avvenuto qualche lustro fa!:evil::evil::evil::evil:*

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il parsimonioso dosaggio se non addirittura l'assenza di quelle spesso superflue e sempre antiestetiche recinzioni di protezione che caratterizzano il 99% degl'italici comprensorî

Diciamo che questa assenza (nonchè le piste poco o non modellate) caratterizza però il 99% dei comprensori per me transalpini!

*per non parlare delle reti rosse da cantiere che sono presenti e sparse ovunque nella penisola a delimitare lavori fantasma, misteriose colate di cemento in mezzo a un campo, nonchè riparazioni del guardrail danneggiato sopracitato oppure utilizzate come pratica recinzione per delimitare il limite esterno del giardino privato (in questo caso la colorazione verde va per la maggiore...:evil::evil:
 
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