Qual è la pista più bella del Sellaronda Arancio e Verde (senza deviazioni)?

Fabio

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Staff Forum
Qual'è la pista più bella del Sellaronda minimo (no deviazioni) arancione (quello orario) e verde (quello antiorario)?
Ci penso e rispondo dopo.

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Beh, la risposta dipende anche dal mese e dall'orario in cui siamo soliti percorrere le piste, soprattutto per quanto riguarda le condizioni della neve (ma non solo).

Ad esempio, io sellarondo (voce del verbo sellarondare) prevalentemente nei mesi di gennaio e febbraio, e la mattina (il momento in cui di solito si riesce a trovare le migliori condizioni della neve) mi trovo sempre a pascolare in Alta Badia o nella zona di Arabba.

Di conseguenza, quando sellarondo in senso antiorario (e seguo le frecce di colore verde) assolutissimamente BOE', mentre le rare volte che osservo il senso orario (e seguo le frecce di colore arancione) COSTARATTA... peccato per DANTERCEPIES & CIR, che mi sembra abbiano bei tracciati e pendenze, perché le riesco a raggiungere sempre troppo tardi... il Nirvana, però, lo trovo immancabilmente sotto il Sassolungo!

Sassolungo, ovvero il Nirvana dei sellaronda
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Del verde la Cir è al secondo posto la parte della 3-tre dal Col Rodella al Lupo Bianco.
Dell'arancione la discesa dal Passo Gardena fino all'intermedia Plans-Frara, secondo posto la pista "Spakkaossi" fino alla seggiovia Fungeia.
 
Dico anch'io la mia:

- Giro antiorario (verde): concordo sulla Cir dal Dantercepies al paese di Selva, per la lunghezza della pista, per quella specie di ripido "cavatappi" che c'è a metà e, in generale, per i continui cambi di ritmo. Credo avesse addirittura ospitato una discesa dei campionati del mondo negli anni '70.
- Giro orario (arancione): il giro in questo senso proprio non m'appassiona, ma se devo fare un nome direi la Costoratta dal Crep de Mont al Campolongo, per il budello che c'è a un certo punto (ma bisogna essere davvero fortunati a trovarlo vuoto!) e i due muri ripidi (quello che viene subito dopo e quello finale). Allungando un po' il giro, nel compiere l'insipida discesa dal Passo Sella a Selva, conviene decisamente risalire sino al Ciampinoi e scendere da lì in paese. La Ciampinoi-Selva rossa o nera diventano allora le piste più belle.

Per me, il giro del Sella è piuttosto l'occasione per concatenare altre piste che valgono maggiormente "il prezzo del biglietto". Suggerisco due classiche, entrambe nere, che si possono innestare facilmente, sia in un senso che nell'altro:

- Saslong: come tutte le piste da discesa libera, è molto lunga e alterna schuss molto ripidi (quello iniziale, soprattutto se ci si tiene a sx con il Ciampinoi alle spalle, e quello dopo l'arrivo della cabinovia) a tratti più tranquilli ma comunque dal ritmo variegato;
- Fodòma: non c'è quasi mai nessuno, il muro principale (quello accanto alla seggiovia Carpazza) è parecchio lungo e secondo me più ripido della Gran Risa, ma neppure quello finale scherza

Purtroppo il grandangolo della GoPro appiattisce molto la reale pendenza delle piste, ma credo che il dentello iniziale della Saslong si avvicini ai 45° d'inclinazione!
 
Anche io dico per il verde Dantercepies (o Cir) a seguire la Boè.

Per l'arancio invece la discesa dal Passo Sella a Plan de Gralba, anche se niente di che sciisticamente parlando mi piace l'ambiente.
 
Se non fai delle piccole deviazioni, il Sellaronda è una passeggiata per ammirare la montagna, non è certo una gita avventurosa.

Quindi, Cir e Dantercepies a parte, non c'è una pista che si distingue in maniera particolare.
 
concordo sulla Cir dal Dantercepies al paese di Selva, per la lunghezza della pista, per quella specie di ripido "cavatappi" che c'è a metà e, in generale, per i continui cambi di ritmo. Credo avesse addirittura ospitato una discesa dei campionati del mondo negli anni '70.

Non solo aveva ospitato la discesa femminile, ma era stata addirittura creata per l'occasione:


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Comunque d'accordo su Cir+Dantercepies ex-aequo e Boè sul terzo gradino del podio. Giro arancione niente di memorabile da segnalare.
 
Se non fai delle piccole deviazioni, il Sellaronda è una passeggiata per ammirare la montagna, non è certo una gita avventurosa.

Quindi, Cir e Dantercepies a parte, non c'è una pista che si distingue in maniera particolare.

Aggiungerei che fatto adesso il Sella Ronda ha perso il suo fascino, piste normali come si trovano in tanti comprensori dolomitici e non solo se non fosse per il paesaggio. Una volta con i suoi ski-lift, con le sue scarpinate aveva un suo perché ora non più.
 
Non solo aveva ospitato la discesa femminile, ma era stata addirittura creata per l'occasione:

Ma dove peschi questi pezzi di repertorio? Ho visto che in un altro thread su Cortina avevi addirittura postato alcune scansioni di una guida turistica degli anni '30 e dei biglietti delle Olimpiadi invernali del '56! Da Internet, o sei un collezionista e provengono da una tua raccolta personale?

Comunque d'accordo su Cir+Dantercepies ex-aequo e Boè sul terzo gradino del podio. Giro arancione niente di memorabile da segnalare.

Il Boè non mi entusiasma più di tanto, perché è passaggio quasi obbligato per chiunque transiti o rientri verso la val Badia ed è quasi sempre affollatissimo. Oltretutto, trovo un po' monotono lo sviluppo della pista: a parte il muro intermedio, è una larghissima lingua di neve che scende dritta e con pochissima pendenza sino a Corvara. I primi 400-500 m (che però non vengono percorsi nel giro del Sella, se si arriva dalla Costoratta) sono poi quasi insciabili, per la quantità di persone che inevitabilmente si accalcano e si fermano nella strettoia della pista sotto il pendio sbancato :'(
 
Aggiungerei che fatto adesso il Sella Ronda ha perso il suo fascino, piste normali come si trovano in tanti comprensori dolomitici e non solo se non fosse per il paesaggio. Una volta con i suoi ski-lift, con le sue scarpinate aveva un suo perché ora non più.


Da maestro che ci lavora: "emmenomale!!!"

E' sempre bellissima. Domani poi, con la neve caduta oggi, sarà uno spettacolo. Io sono fan dello slow-ski. Mi piace, quando mi aggiro da solo o con clienti pazienti, godermi ogni arrivo con gli impianti per guardarmi le montagne. E' qualcosa di magico che.
 
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