Dopo un'intera estate passata a Cortina con l'università l'11 settembre è la prima domenica libera da tutta l'estate!! 
Contatto un paio di amici e la proposta è il Monte Duranno.....come si può rifiutare una proposta del genere??? Così ogniuno contatta i propri amici e giungiamo al numero di 7 persone, non tutte conoscono tutti!!
Arriviamo così la mattina alle 7:00 a Casera Mela dove ci presentiamo e iniziamo a discutere sull'attrezzatura da portare via.....alla fine opteremo per "soli" 160m di corda, alla fine comunque si riveleranno utili.
Partiamo per la strada che poi diventerà sentiero che ci porta al Rif. Maniago 1730 m dove ci fermiamo a bere un caffè e alcuni a fumare una sigaretta, già comincia a delinearsi l'andazzo di quello che poi verrà denominato "Gruppo vacanze Duranno".
L'orologio ci impone di partire così saliamo rapidi a F.lla Duranno 2217m dove ci accolgono degli stambecchi per niente spaventati dalla nostra presenza, il gruppo vacanze qui dimostra il meglio di se perdendo ore nel fare foto e sparare cazzate.
Arrivo in Forcella.
Stambecco.
Ci imbraghiamo qui sul comodo e partiamo in direzione nord-est a rimontare una crestina erbosa con passaggi su roccia (I,II), da sottolineare un passaggio su roccia gialla untissima (presente un eventuale fettuccia su cui fare sicura). Giungiamo così sulla cengia anulare del Duranno che seguiremo per un po verso sinistra, sempre comoda trane che in un paio di restringimenti che comunque non destano preoccupazioni. Giungiamo così allo sbocco del canale Sartor nei pressi di una freccia dove sale la nostra via. Qui il gruppo da esempio di grandi doti alpinistiche nella risalita della paretina di II,II+ di 20-25m, chi sale legato chi su corda fissata dall'alto con nodo autobloccante e chi slegato
. Segue poi una cengetta discendente che ci porta nel fondo del canale.
qui va poi risalita una paretina di circa (15m?) di III dove il gruppo si organizza meglio e sale in maniera più ordinata (tranne una ragazza che salirà quasi tutta la via con il metodo "ginocchia"), fuori dalla paretina si sale per ghiaie fino a giungere sotto l'evidente canale-fessura chiave di 45m (III+, c'è chi sosteneva fosse più difficile...boh), a tirare sarà Giorgia la più forte del gruppo a scalare che con doti da ballerina sale senza nemmeno fare fatica (da segnalare una cordata sopra che cercherà di attentare alla sua vita con una scarica di sassi).
La Cengia.
La prima paretina da salire.
Panorama salendo.
Siamo così giunti nel Ciadin Alto ed il cielo inizia ad annuvolarsi, Robertino inizia a preoccuparsi e a sostenere che di li a breve si sarebbero scaricate su di noi tempeste, temporali e cavalieri dell'apocalisse, il gruppo vacanze lo tranquillizza ma lui continua a sostenere come sarebbe brutta una discesa su roccia bagnata.
Nel frattempo ci alziamo lungo il ciadin per roccette fino a giungere facilmente in vetta.....nemmeno il tempo di appoggiare gli zaini ed inizia a piovere, l'intero gruppo si complimenta con Robertino per la precisione sulle previsioni, apparte lui nessuno del gruppo sembra vivere la pioggia come un problema.
La cima.
La permanenza in cima è stata davvero breve, iniziamo a scendere e la pioggia aumenta d' intensità, decidiamo di buttare una doppia da 30m anche nel ciadin alto in modo da evitare inconvenienti (qui il gruppo da sfoggio di grande organizzazione), scendono subito due con le corde da 50m e vanno ad attrezzare le successive doppie, in questo modo nonostante il numero scendiamo abbastanza velocemente....arriviamo all'ultima doppia e comincia a uscire il sole!! Qui con calcoli di ingegneria optiamo per un ultima calata lunga da 50m che ci deposita direttamente in cengia (eehehhehe i nostri 160m di corda!!)
In discesa.
Arrivati nuovamente a forcella Duranno col sole faremo una lunghissima pausa, al rifugio Maniago invece ci aspetterà della birra ghiacciata.
Attorno alle 19 saremo tutti alle macchine e ci dovremo salutare.....
Da sottolineare visto il numero elevato che le manovre in corda allungano i tempi in maniera esponenziale, noi le abbiamo usate solo in due occasioni e per 2 persone sulla prima paretina sopra la cengia!
Giro magnifico e compagnia ancora meglio!!
Le foto non sono un gran che perchè fatte col cellulare.
Contatto un paio di amici e la proposta è il Monte Duranno.....come si può rifiutare una proposta del genere??? Così ogniuno contatta i propri amici e giungiamo al numero di 7 persone, non tutte conoscono tutti!!Arriviamo così la mattina alle 7:00 a Casera Mela dove ci presentiamo e iniziamo a discutere sull'attrezzatura da portare via.....alla fine opteremo per "soli" 160m di corda, alla fine comunque si riveleranno utili.
Partiamo per la strada che poi diventerà sentiero che ci porta al Rif. Maniago 1730 m dove ci fermiamo a bere un caffè e alcuni a fumare una sigaretta, già comincia a delinearsi l'andazzo di quello che poi verrà denominato "Gruppo vacanze Duranno".
L'orologio ci impone di partire così saliamo rapidi a F.lla Duranno 2217m dove ci accolgono degli stambecchi per niente spaventati dalla nostra presenza, il gruppo vacanze qui dimostra il meglio di se perdendo ore nel fare foto e sparare cazzate.
Arrivo in Forcella.
Stambecco.
Ci imbraghiamo qui sul comodo e partiamo in direzione nord-est a rimontare una crestina erbosa con passaggi su roccia (I,II), da sottolineare un passaggio su roccia gialla untissima (presente un eventuale fettuccia su cui fare sicura). Giungiamo così sulla cengia anulare del Duranno che seguiremo per un po verso sinistra, sempre comoda trane che in un paio di restringimenti che comunque non destano preoccupazioni. Giungiamo così allo sbocco del canale Sartor nei pressi di una freccia dove sale la nostra via. Qui il gruppo da esempio di grandi doti alpinistiche nella risalita della paretina di II,II+ di 20-25m, chi sale legato chi su corda fissata dall'alto con nodo autobloccante e chi slegato
. Segue poi una cengetta discendente che ci porta nel fondo del canale.qui va poi risalita una paretina di circa (15m?) di III dove il gruppo si organizza meglio e sale in maniera più ordinata (tranne una ragazza che salirà quasi tutta la via con il metodo "ginocchia"), fuori dalla paretina si sale per ghiaie fino a giungere sotto l'evidente canale-fessura chiave di 45m (III+, c'è chi sosteneva fosse più difficile...boh), a tirare sarà Giorgia la più forte del gruppo a scalare che con doti da ballerina sale senza nemmeno fare fatica (da segnalare una cordata sopra che cercherà di attentare alla sua vita con una scarica di sassi).
La Cengia.
La prima paretina da salire.
Panorama salendo.
Siamo così giunti nel Ciadin Alto ed il cielo inizia ad annuvolarsi, Robertino inizia a preoccuparsi e a sostenere che di li a breve si sarebbero scaricate su di noi tempeste, temporali e cavalieri dell'apocalisse, il gruppo vacanze lo tranquillizza ma lui continua a sostenere come sarebbe brutta una discesa su roccia bagnata.
Nel frattempo ci alziamo lungo il ciadin per roccette fino a giungere facilmente in vetta.....nemmeno il tempo di appoggiare gli zaini ed inizia a piovere, l'intero gruppo si complimenta con Robertino per la precisione sulle previsioni, apparte lui nessuno del gruppo sembra vivere la pioggia come un problema.
La cima.
La permanenza in cima è stata davvero breve, iniziamo a scendere e la pioggia aumenta d' intensità, decidiamo di buttare una doppia da 30m anche nel ciadin alto in modo da evitare inconvenienti (qui il gruppo da sfoggio di grande organizzazione), scendono subito due con le corde da 50m e vanno ad attrezzare le successive doppie, in questo modo nonostante il numero scendiamo abbastanza velocemente....arriviamo all'ultima doppia e comincia a uscire il sole!! Qui con calcoli di ingegneria optiamo per un ultima calata lunga da 50m che ci deposita direttamente in cengia (eehehhehe i nostri 160m di corda!!
)
In discesa.
Arrivati nuovamente a forcella Duranno col sole faremo una lunghissima pausa, al rifugio Maniago invece ci aspetterà della birra ghiacciata.
Attorno alle 19 saremo tutti alle macchine e ci dovremo salutare.....
Da sottolineare visto il numero elevato che le manovre in corda allungano i tempi in maniera esponenziale, noi le abbiamo usate solo in due occasioni e per 2 persone sulla prima paretina sopra la cengia!
Giro magnifico e compagnia ancora meglio!!
Le foto non sono un gran che perchè fatte col cellulare.
