Dolcetto o scherzetto?
Lo scherzetto mi arriva sotto forma di previsioni meteo spettacolari per l' ultimo weekend di ottobre: neanche una nuvola e temperature primaverili.
Scherzetto perché ormai consideravo finita la stagione: scarponi, zaino e materiali vari già puliti e messi via, e invece...
Bon, con una previsione del genere tiro pacco ad alcuni amici con cui avrei dovuto far serata sabato (tanto poi mi son rifatto domenica e lunedí
 ), preparo tutto e domenica mattina parto verso Passo Pian delle Fugazze. Il traffico non è molto, quindi per strada posso godermela senza patemi :MAC: anche se a pochi tornanti dal passo trovo colonna e... macchine parcheggiate in ogni buco!!! :shock: :shock: :shock:
Riesco a parcheggiare per una botta di kulo indecorosa, ma mi sto già facendo un' idea di cosa troverò su...
Questo giro è quasi un pellegrinaggio, visto che all' andata seguirò la Strada degli Eroi, al ritorno il Sentiero delle Creste, entrambi itinerari realizzati dai nostri Militari durante la Grande Guerra.
Proprio per questo motivo, comincio con una visita al cippo commemorativo della Brigata Liguria, che sul Pasubio si distinse particolarmente
		
		
	
	
		
	
Mi avvio lungo la Strada della Val di Fieno, il cui inizio è segnato da una pietra miliare
		
	
e subito ricevo il benvenuto dai colori dell' autunno, adeguatamente completati da un cielo che sembra quasi finto
IGO
		
	
Dall' altro lato della valle si fa vedere il Carega, con le sue pareti solcate da canaloni e vaji
		
	
e piú spostato il Sengio Alto, una piccola perla che avevo scoperto due anni fa
		
	
La strada, nata fin dall' inizio come carrozzabile per portare i rifornimenti al fronte, è comoda e sale molto blandamente, permettendo di godere dei meravigliosi colori autunnali
		
	
cosí, passeggiando blandamente, arrivo alla piccola Malga Val di Fieno, immersa in una tavolozza di colori
		
	 
la strada prosegue, ed i colori si fanno sempre piú spettacolari :skiamo:
		
	
Superata la malga, la strada inizia a farsi un filo piú pendente, mentre in fondo compare il Soglio dell' Incudine
		
	
		
	
Continuo il mio passeggio, con la testa che a volte si perde nei suoi pensieri, a volte si perde nel mare dei colori
		
	
ALT! FERMI TUTTI!
Cos' è quel bianco che si vede in fondo?? :shock:
Guardo meglio...
sono Adamello e Presanella che spuntano da dietro il Doss di Fieno e La Sentinella :skiamo: :skiamo: :skiamo:
		
	
Grandioso!
Dopo almeno 5 minuti imbambolato tra cielo blu, lontani ghiacciai bianchi, e boschi millecolori, mi rimetto in marcia puntando verso il Soglio dell' Incudine, cui ormai si è affiancata anche Cima Palon con la sua caratteristica caserma poco distante dalla cima
		
	
		
	
Arrivo cosí al piazzale della Galleria D' Havet
		
	
		
	
da cui si ha una bella visuale sulla valle sottostante e sulle montagne dirimpettaie
		
	
Mi fermo qualche minuto a riposare su questo crocevia di sentieri, dopodiché mi avvio lungo il sentiero 399, logica prosecuzione della Strada della Val di Fieno
		
	
 
è la STRADA DEGLI EROI, costruita nel primo dopoguerra secondo i piani originari (durante la guerra era solo una mulattiera, e la trasformazione in strada era stata interrotta dalla fine della guerra) e dedicata agli eroi decorati di Medaglia d' Oro al Valor Militare sul fronte del Pasubio.
		
	
Lungo la strada è stata posizionata una serie di lapidi a ricordo di questi Decorati, tra cui
Cesare Battisti
		
	
Fabio Filzi
		
	
e Antonio Gioppi
		
	
Attraverso la galleria, non senza timore, visto che a giugno, quando avevo provato questo giro, di qua era bello e di la... non vedevo neanche dove mettevo i piedi!! :shock:
Dicevo, la attraverso con un misto di timore e speranza, e quando esco...
SBADADAM!!!! :skiamo: :skiamo: :skiamo:
		
	
tutta la testata della Val Canale, compreso il Cimon del Soglio Rosso, spettacolo :arf:
		
	
mentre alle spalle la pianura è avvolta dalla foschia
		
	
Tutto contento per il panorama che questa volta c' è, mi appresto ad affrontare il tratto piú spettacolare della strada
IGO
		
	
Qua infatti è interamente tagliata sul fianco della montagna
		
	
		
	
e passa giusto sotto le creste sommitali
		
	
quando dico tagliata sul fianco, intendo cosí :wink:
		
	
con una serie di gallerie e "trincee", ai lati delle quali spesso si vede ancora il tracciato della mulattiera originale
		
	
		
	
Ormai sono in dirittura d' arrivo
		
	
raggiungo il bivio col sentiero che scende la Val Canale
		
	
Ultimo tornante
		
	
ed eccomi finalmente al Rifugio "Generale Achille Papa"
		
	
La quantità di gente qua è una cosa impressionante: uno degli ultimissimi rifugi ancora aperti, con una infinità di accessi per tutti i gusti, dalle semplici strade militari, alla celeberrima Strada delle 52 Gallerie, a sentieri escursionistici e a una ferrata, aggiungi una giornata del genere, e ti si riversa IL MONDO!!!
Sedersi fuori è impossibile, riesco a trovare un posto all' interno e... ci do dentro!!!! :skipasta:
Dopo essermi letteralmente ingozzato (la fame quando arriva arriva
 ), faccio i rituali caffettino grappino e :sig: e sono pronto a rimettermi in marcia
Dicevo che il rifugio è al centro di un' infinità di sentieri: ecco, da questa foto si capisce meglio
		
	
Passo le Porte del Pasubio verso Malga Pasubio di Sopra, è in atto una vera e propria invasione!!! :shock:
		
	
Da qua imbocco il sentiero 105 per Cima Palón
		
	
		
	
Il sentiero, sempre a comodi tornanti, si dirige verso la parte piú alta del massiccio
		
	
ed inizialmente mi tengono compagnia i mughi, mia croce e delizia
		
	
Poi mi abbandonano, lasciando spazio alla brulleria della parte sommitale
		
	
Intanto, ormai lontano dal casino di gente, posso godermi in pace la vista su tutta la cresta che dal Cimón del Soglio Rosso scende a Bocca di Campiglia
		
	
Ultimi metri di salita
		
	
ed arrivo in vista della vecchia caserma
		
	
Ma lo sguardo viene catturato dal panorama su Sengio Alto e Carega
		
	
Supero un rudere
		
	
ed arrivo al bivio di quota 2130 circa
		
	
qua abbandono il sentiero per la cima, ed imbocco il sentiero 398 verso le creste, quasi completamente snobbato dalla massa: finalmente un po' di quiete
IGO
		
	
Questo sentiero è indicato sulla mappa tutto a puntini, in realtà la prima parte è una comoda e larga mulattiera
		
	
che passa per i ruderi di uno dei tanti villaggi militari costruiti sul massiccio
		
	
preceduto dall' imbocco sud della Galleria Zamboni, che collega il versante meridionale e quello settentrionale del Cogolo Alto
		
	
Attraverso i resti del villaggio, e punto verso il Soglio dell' Incudine, che visto da qua sembra un anonimo panettone
		
	
e arrivo a Sella dell' Incudine
		
	
Do un breve sguardo ai ruderi del villaggio alle mie spalle
		
	
poi riparto costeggiando la cupola sommitale dell' Incudine
		
	
Adesso il sentiero inizia a stringersi diventando un' ardita mulattiera, dirigendosi verso i resti di una stazione di teleferica
		
	
Dentro e fuori per una brevissima galleria (in teoria a Y, ma un ramo è murato, penso portasse ad una postazione sull' altro versante)
		
	
ed il sentiero entra nel vivo
		
	
		
	
Una piccola forcelletta regala una bella vista sulla parete dell' Incudine: ricordate che prima sembrava un anonimo panettone?
Beccatevi l' altro lato allora!
ERF
		
	
mentre alle spalle il panorama spazia sui pendii che scendono da Cima Palón e sulla cresta orientale (quella delle famose 52 gallerie): spettacolo :arf:
		
	
Mi rimetto in marcia con visioni che sembrano quasi fuori dal mondo
		
	
ma tra un tornante e l' altro trovo pure il tempo per un selfie
		
	
Ora si prosegue lungo i fianchi della cresta che scende dall' Incudine
		
	
con un ambientino tutto da godere
IGO
		
	
Eccoli! tornano i miei AMATI mughi!
		
	
Mentre mi allontano, vedo che alle mie spalle l' Incudine ha ripreso le sembianze che le spettano: ad un versante erboso e piacevole ne contrappone uno roccioso e verticale
		
	
Tra un mugo e l' altro, il sentiero comincia a tranquillizzarsi
		
	
quello che non si tranquillizza, invece, è l' ambiente davvero selvaggio di questo posto, non me lo sarei mai aspettato
		
	
Scendo ad una selletta, mi giro e TIÉ, guarda che roba :shock: :skiamo:
		
	
Dalla selletta faccio l' ultima - breve - risalita
		
	
da qua in poi sarà tutta discesa!
		
	
Una tavolozza di colori, con in mezzo il puntino della Malga Val di Fieno, mi dice che sono quasi arrivato alla strada militare
		
	
ed infatti eccomi in breve al piazzale della Galleria D' Havet
		
	
Stamattina ero salito per la strada militare, adesso invece scenderò per il sentiero 179, che ne taglia i tornanti.
		
	
Prima di abbandonarla saluto un' ultima volta l' Incudine
		
	
Poi mi fiondo giú per il sentiero
		
	
che presto si infila nel bosco, per uscirne solo nei brevi tratti in cui incrocia la strada, immersa nello spettacolo dell' autunno
		
	
Dentro nel bosco, e fuori di nuovo all' altezza della piccola malga
		
	
Poi rientro, ed il percorso sarà tutto nel bosco fino al "viale alberato" che, idealmente, segna la fine della strada
		
	
I colori autunnali sono qualcosa di immenso, quasi quasi devo ringraziare il nebbione che mi ha mandato in malora questo giro a giugno
				
			Lo scherzetto mi arriva sotto forma di previsioni meteo spettacolari per l' ultimo weekend di ottobre: neanche una nuvola e temperature primaverili.
Scherzetto perché ormai consideravo finita la stagione: scarponi, zaino e materiali vari già puliti e messi via, e invece...
Bon, con una previsione del genere tiro pacco ad alcuni amici con cui avrei dovuto far serata sabato (tanto poi mi son rifatto domenica e lunedí
 ), preparo tutto e domenica mattina parto verso Passo Pian delle Fugazze. Il traffico non è molto, quindi per strada posso godermela senza patemi :MAC: anche se a pochi tornanti dal passo trovo colonna e... macchine parcheggiate in ogni buco!!! :shock: :shock: :shock:Riesco a parcheggiare per una botta di kulo indecorosa, ma mi sto già facendo un' idea di cosa troverò su...
Questo giro è quasi un pellegrinaggio, visto che all' andata seguirò la Strada degli Eroi, al ritorno il Sentiero delle Creste, entrambi itinerari realizzati dai nostri Militari durante la Grande Guerra.
Proprio per questo motivo, comincio con una visita al cippo commemorativo della Brigata Liguria, che sul Pasubio si distinse particolarmente
	Mi avvio lungo la Strada della Val di Fieno, il cui inizio è segnato da una pietra miliare
	e subito ricevo il benvenuto dai colori dell' autunno, adeguatamente completati da un cielo che sembra quasi finto
IGO
	Dall' altro lato della valle si fa vedere il Carega, con le sue pareti solcate da canaloni e vaji
	e piú spostato il Sengio Alto, una piccola perla che avevo scoperto due anni fa
	La strada, nata fin dall' inizio come carrozzabile per portare i rifornimenti al fronte, è comoda e sale molto blandamente, permettendo di godere dei meravigliosi colori autunnali
	cosí, passeggiando blandamente, arrivo alla piccola Malga Val di Fieno, immersa in una tavolozza di colori
	la strada prosegue, ed i colori si fanno sempre piú spettacolari :skiamo:
	Superata la malga, la strada inizia a farsi un filo piú pendente, mentre in fondo compare il Soglio dell' Incudine
	
	Continuo il mio passeggio, con la testa che a volte si perde nei suoi pensieri, a volte si perde nel mare dei colori
	ALT! FERMI TUTTI!
Cos' è quel bianco che si vede in fondo?? :shock:
Guardo meglio...
sono Adamello e Presanella che spuntano da dietro il Doss di Fieno e La Sentinella :skiamo: :skiamo: :skiamo:
	Grandioso!
Dopo almeno 5 minuti imbambolato tra cielo blu, lontani ghiacciai bianchi, e boschi millecolori, mi rimetto in marcia puntando verso il Soglio dell' Incudine, cui ormai si è affiancata anche Cima Palon con la sua caratteristica caserma poco distante dalla cima
	
	Arrivo cosí al piazzale della Galleria D' Havet
	
	da cui si ha una bella visuale sulla valle sottostante e sulle montagne dirimpettaie
	Mi fermo qualche minuto a riposare su questo crocevia di sentieri, dopodiché mi avvio lungo il sentiero 399, logica prosecuzione della Strada della Val di Fieno
	è la STRADA DEGLI EROI, costruita nel primo dopoguerra secondo i piani originari (durante la guerra era solo una mulattiera, e la trasformazione in strada era stata interrotta dalla fine della guerra) e dedicata agli eroi decorati di Medaglia d' Oro al Valor Militare sul fronte del Pasubio.
	Lungo la strada è stata posizionata una serie di lapidi a ricordo di questi Decorati, tra cui
Cesare Battisti
	Fabio Filzi
	e Antonio Gioppi
	Attraverso la galleria, non senza timore, visto che a giugno, quando avevo provato questo giro, di qua era bello e di la... non vedevo neanche dove mettevo i piedi!! :shock:
Dicevo, la attraverso con un misto di timore e speranza, e quando esco...
SBADADAM!!!! :skiamo: :skiamo: :skiamo:
	tutta la testata della Val Canale, compreso il Cimon del Soglio Rosso, spettacolo :arf:
	mentre alle spalle la pianura è avvolta dalla foschia
	Tutto contento per il panorama che questa volta c' è, mi appresto ad affrontare il tratto piú spettacolare della strada
IGO
	Qua infatti è interamente tagliata sul fianco della montagna
	
	e passa giusto sotto le creste sommitali
	quando dico tagliata sul fianco, intendo cosí :wink:
	con una serie di gallerie e "trincee", ai lati delle quali spesso si vede ancora il tracciato della mulattiera originale
	
	Ormai sono in dirittura d' arrivo
	raggiungo il bivio col sentiero che scende la Val Canale
	Ultimo tornante
	ed eccomi finalmente al Rifugio "Generale Achille Papa"
	La quantità di gente qua è una cosa impressionante: uno degli ultimissimi rifugi ancora aperti, con una infinità di accessi per tutti i gusti, dalle semplici strade militari, alla celeberrima Strada delle 52 Gallerie, a sentieri escursionistici e a una ferrata, aggiungi una giornata del genere, e ti si riversa IL MONDO!!!
Sedersi fuori è impossibile, riesco a trovare un posto all' interno e... ci do dentro!!!! :skipasta:
Dopo essermi letteralmente ingozzato (la fame quando arriva arriva
 ), faccio i rituali caffettino grappino e :sig: e sono pronto a rimettermi in marciaDicevo che il rifugio è al centro di un' infinità di sentieri: ecco, da questa foto si capisce meglio
	Passo le Porte del Pasubio verso Malga Pasubio di Sopra, è in atto una vera e propria invasione!!! :shock:
	Da qua imbocco il sentiero 105 per Cima Palón
	
	Il sentiero, sempre a comodi tornanti, si dirige verso la parte piú alta del massiccio
	ed inizialmente mi tengono compagnia i mughi, mia croce e delizia

	Poi mi abbandonano, lasciando spazio alla brulleria della parte sommitale
	Intanto, ormai lontano dal casino di gente, posso godermi in pace la vista su tutta la cresta che dal Cimón del Soglio Rosso scende a Bocca di Campiglia
	Ultimi metri di salita
	ed arrivo in vista della vecchia caserma
	Ma lo sguardo viene catturato dal panorama su Sengio Alto e Carega
	Supero un rudere
	ed arrivo al bivio di quota 2130 circa
	qua abbandono il sentiero per la cima, ed imbocco il sentiero 398 verso le creste, quasi completamente snobbato dalla massa: finalmente un po' di quiete
IGO
	Questo sentiero è indicato sulla mappa tutto a puntini, in realtà la prima parte è una comoda e larga mulattiera
	che passa per i ruderi di uno dei tanti villaggi militari costruiti sul massiccio
	preceduto dall' imbocco sud della Galleria Zamboni, che collega il versante meridionale e quello settentrionale del Cogolo Alto
	Attraverso i resti del villaggio, e punto verso il Soglio dell' Incudine, che visto da qua sembra un anonimo panettone
	e arrivo a Sella dell' Incudine
	Do un breve sguardo ai ruderi del villaggio alle mie spalle
	poi riparto costeggiando la cupola sommitale dell' Incudine
	Adesso il sentiero inizia a stringersi diventando un' ardita mulattiera, dirigendosi verso i resti di una stazione di teleferica
	Dentro e fuori per una brevissima galleria (in teoria a Y, ma un ramo è murato, penso portasse ad una postazione sull' altro versante)
	ed il sentiero entra nel vivo

	
	Una piccola forcelletta regala una bella vista sulla parete dell' Incudine: ricordate che prima sembrava un anonimo panettone?
Beccatevi l' altro lato allora!
	mentre alle spalle il panorama spazia sui pendii che scendono da Cima Palón e sulla cresta orientale (quella delle famose 52 gallerie): spettacolo :arf:
	Mi rimetto in marcia con visioni che sembrano quasi fuori dal mondo
	ma tra un tornante e l' altro trovo pure il tempo per un selfie

	Ora si prosegue lungo i fianchi della cresta che scende dall' Incudine
	con un ambientino tutto da godere
IGO
	Eccoli! tornano i miei AMATI mughi!

	Mentre mi allontano, vedo che alle mie spalle l' Incudine ha ripreso le sembianze che le spettano: ad un versante erboso e piacevole ne contrappone uno roccioso e verticale

	Tra un mugo e l' altro, il sentiero comincia a tranquillizzarsi
	quello che non si tranquillizza, invece, è l' ambiente davvero selvaggio di questo posto, non me lo sarei mai aspettato
	Scendo ad una selletta, mi giro e TIÉ, guarda che roba :shock: :skiamo:
	Dalla selletta faccio l' ultima - breve - risalita
	da qua in poi sarà tutta discesa!

	Una tavolozza di colori, con in mezzo il puntino della Malga Val di Fieno, mi dice che sono quasi arrivato alla strada militare
	ed infatti eccomi in breve al piazzale della Galleria D' Havet
	Stamattina ero salito per la strada militare, adesso invece scenderò per il sentiero 179, che ne taglia i tornanti.
	Prima di abbandonarla saluto un' ultima volta l' Incudine
	Poi mi fiondo giú per il sentiero
	che presto si infila nel bosco, per uscirne solo nei brevi tratti in cui incrocia la strada, immersa nello spettacolo dell' autunno
	Dentro nel bosco, e fuori di nuovo all' altezza della piccola malga
	Poi rientro, ed il percorso sarà tutto nel bosco fino al "viale alberato" che, idealmente, segna la fine della strada
	I colori autunnali sono qualcosa di immenso, quasi quasi devo ringraziare il nebbione che mi ha mandato in malora questo giro a giugno

			
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