Come è il sentiero per il Rifugio Gino Biasi al Bicchiere? Facile, lungo,...?

Fabio

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Staff Forum
Sono rimasto affascinato dal Rifugio Gino Biasi Bicchiere che se ho ben capito è il più alto dell'Alto Adige.

Qual è la "via" più comune per raggiungerlo e soprattutto intorno al rifugio ci sono cime da raggiungere?
Sentiero per il Rifugio "al Bicchiere"
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Questa? Come è? E' solamente molto lunga o necessita di ramponi, proseguire in cordata, etc etc?



Rifugio Bicchiere
 
Si, anch'io!
Prima la bellissima fotografia postata da Crespeina... poi il rinforzo di Moschet... ed infine il commento dettagliato di Nuvola... qualcuno può anche postare altre fotografie del percorso e/o del panorama dal rifugio?
 
All'Aglsbodenalm ci siamo stati alcuni anni fa ed è stata teatro di un mio WLF.
In un'altra occasione chiesi informazioni sul Gino Biasi sia sul forum che al gestore ed in entrambi i casi mi confermano che non erano necessari i ramponi.
Tra l'altro un inverno così avaro di precipitazioni come quello passato facilita le ascensioni estive.
Il sentiero non presenta difficoltà ma è davvero molto lungo al punto che solo chi è straordinariamente allenato, parte molto presto e rientra più o meno all'imbrunire dei giorni più lunghi dell'anno riesce a farlo senza pernottamenti in rifugio.

Il mio thread dell'epoca http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=41664&highlight=Becher

Ciao
 
Per chi arriva dalla A22 bisogna uscire a Vipiteno e seguire le indicazioni che ti portano in Val Ridanna, vicina alla val di Racines, stazione sciistica nota a molti, si lascia l'auto nel parcheggio vicino alle vecchie miniere,

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il sentiero fino alla malga Albodenalm costeggia il torrente che scende fragorasamente dal ghiacciaio , tra cascate e pignatte, qui la vegetazione è ancora presente

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Arrivati all’imbocco del Piano dell’Accla il sentiero si divide. Bisogna andare a destra

il Piano dell'Accla visto da nord
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Il sentiero sale progressivamente. Dopo alcune serpentine ed un tratto che corre alto sul torrente incontro una bella cascata. Finalmente vedo in alto un Rifugio. E’ il Vedretta Piana, mentre il Vedretta Pendente è più in alto su fianco della montagna in una posizione veramente incredibile.

Vedretta Pendente
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Da sotto il sentiero sembra molto ripido. Per fortuna il tracciato è stato ideato con molti tornanti e se pur faticoso, non è mai troppo impegnativo.

Arriviamo al rifugio a metà pomeriggio, ci accolgono con un sorriso le persone che gestiscono il rifugio una persona anziana che fa la cuoca e sua figlia c'è anche il nipote che gestisce il rifugio ed insegna alla Scuola sci di racines nella stagione invernale , passiamo la prima notte in questo rifugio, a cena ci servono una frittata, ci sono delle galline che gironzolano attorno al rifugio, (sono passati diversi anni, forse qualcosa sarà anche cambiato)

ci godiamo i panorami, il meteo non aiuta

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il mattino le condizioni meteo non sono il massimo, scarsa visibilità e leggera pioggerella, ma quanto basta per bagnarsi

iniziamo a salire,



Il sentiero procede con alcuni sali-scendi . Bisogna superare tre anfiteatri morenici. Nel fondo del secondo c’è un lago che raccoglie le acque di fusione della Vedretta di Malavalle. Il sentiero passa alto. A tratti è faticoso ed agevolato da alcuni funi metalliche. Il terzo anfiteatro è quello creato dal ramo orientale della Vedretta di Malavalle. Si doveva attraversare un piccolo ghiacciaio . Non servivano i ramponi, serviva solo attenzione perché il fondo era scivoloso e sotto si sentiva l’acqua di fusione che scorre. adesso chissà se è già sparito tutto

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il tempo è peggiorato e di foto non ne ho più fatte, sono salito avvolto in una nuvola, salivo e seguivo le cingie naturali segnalate e mi attaccavo con il cordino alle funi d'acciaio nei tratti più impegnativi, con una visibilità così scarsa non mi rendevo conto della verticalità sottostante e di quanto mancasse alla vetta. Siamo arrivati al rifugio, appena entrati ci siamo catapultati verso la stube in cerca di calore, una breve sosta e poi siamo rientrati subito, visto le condizione meteo, se non ricordo male c'è un ritratto della principessa Sissi . Il rifugio è a 3.195 mt, il più alto dell'alto adige. si trova nel cuore delle alpi Breonie, gruppo dello Stubai, Dalla Croda Nera al Brennero una catena di cime oltre i 3.000 mt come il Pan di Zucchero, la Cima Libera, La cima Malavalle che da il nome al ghiacciaio di Malavalle circa 10 Kmq

abbiamo passato un'altra notte al rifugio più in basso, non abbiamo prenotato la stanza per la notte al Biasi , e al mattino il meteo era decisamente migliore

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altre foto




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