L'Italia delle cose serie!
Hanno da poco inaugurato un "cavetto elettrico" che collega la Sicilia con la Calabria.
Qui la news: http://www.terna.it/ViewDocumenti/tabid/1095/docid/78161/docType/TCAT-CS/language/it-IT/Default.aspx
Pensare a tirare un cavo può sembrare una cosa di poco conto, quasi facile, ma vi assicuro che è uno dei migliori investimenti fatti negli ultimi anni. Quando vedo infrastrutture come la variante di valico, questo cavo, la A3 nei pressi di RC, etc. penso al meccanismo dei certificati bianchi, etc. tocco con mano il patrimonio di genialità e creatività che in questo Paese abbiamo.
Piccolo appunto sull'impatto delle questioni di accettabilità locale sugli investimenti pubblici (e quindi sulla spesa pubblica). Il cavo ha costato circa 700 M€. Ogni anno permetterà di risparmiare circa 600 M€. A causa di comitati del tipo "No a prescindere" si è ritardato il progetto di qualche lustro. Fate voi i conti e sulla bilancia dei compromessi mettete le compensazioni e tutto il resto. Capirete, ne sono certo, che per alcuni aspetti una centralizzazione decisionale "modello Germania" è vincente.
Tecnicamente: senza smazzarci in tediosi dettagli, sappiate che il costo dell'energia elettrica viene definiti ogni giorno in un mercato. L'italia ha 7 grandi zonecollegate dai cavi che portano in giro l'energia. Quando ci sono ingorghi di energia (pensate a energia prodotta a Sud che viene richiesta al Nord ma non riesce a passare perchè la rete è "piena"), il prezzo dell'energia aumenta.
Il prezzo zonale Siciliano è stato storicamente più alto di quello nazionale. Inoltre accadeva che la tanta energia siciliana non poteva raggiungere i punti di domanda del nord. Ora ci si aspetta un appiattimento versoil basso del PUN (Prezzo Unico Naziaonale) e uno sfruttamento delle risorse siciliane più smart.
Tanto parlano di sostenibilità energetico/ambientale, altrettanti blaterano di sostenibilità... per fortuna altri fanno. Non voglio essere frainteso, non sto dicendo che non servono i girotondi, le bandierine, i gattini sporchi di CO2 e gli slogan: sto dicendo che investimenti come questi hanno un reale impatto enormemente maggiore di altri ben più "pubblicizzati e discussi". Sono infatti convinto che la strada da percorrere sia E la partecipazione dal basso E scelte coraggiose dall'alto (meglio se centralizzate, con visione globale e sinergiche al minimo su scala europea).
Questo è il PUN 2007
Questo quello per esempio del 2008 (attorno ai 100 €/MWh)
E questo è il PUN degli ultimi mesi (siamo anche sotto i 40 €/MWh... se non è rivoluzione energetica questa...). Molto interessante vedere come si posizionerà la linea "SICI" nei prossimi mesi.
Hanno da poco inaugurato un "cavetto elettrico" che collega la Sicilia con la Calabria.
Qui la news: http://www.terna.it/ViewDocumenti/tabid/1095/docid/78161/docType/TCAT-CS/language/it-IT/Default.aspx
- 105 km la lunghezza complessiva, di cui 38 km sotto il mare, e fino a 1.100 MW di capacità di trasporto dell’energia elettrica: si inaugura oggi un’infrastruttura da record assoluto
- Oltre 700 milioni di euro per un’opera strategica, fondamentale per il sistema elettrico nazionale con un risparmio di circa 600 milioni di euro l’anno
- 700mila tonnellate di CO2 in meno in atmosfera ogni anno, 114 km di vecchie linee smantellate, minor impatto per oltre 200 ettari di territorio
Pensare a tirare un cavo può sembrare una cosa di poco conto, quasi facile, ma vi assicuro che è uno dei migliori investimenti fatti negli ultimi anni. Quando vedo infrastrutture come la variante di valico, questo cavo, la A3 nei pressi di RC, etc. penso al meccanismo dei certificati bianchi, etc. tocco con mano il patrimonio di genialità e creatività che in questo Paese abbiamo.
Piccolo appunto sull'impatto delle questioni di accettabilità locale sugli investimenti pubblici (e quindi sulla spesa pubblica). Il cavo ha costato circa 700 M€. Ogni anno permetterà di risparmiare circa 600 M€. A causa di comitati del tipo "No a prescindere" si è ritardato il progetto di qualche lustro. Fate voi i conti e sulla bilancia dei compromessi mettete le compensazioni e tutto il resto. Capirete, ne sono certo, che per alcuni aspetti una centralizzazione decisionale "modello Germania" è vincente.
Tecnicamente: senza smazzarci in tediosi dettagli, sappiate che il costo dell'energia elettrica viene definiti ogni giorno in un mercato. L'italia ha 7 grandi zonecollegate dai cavi che portano in giro l'energia. Quando ci sono ingorghi di energia (pensate a energia prodotta a Sud che viene richiesta al Nord ma non riesce a passare perchè la rete è "piena"), il prezzo dell'energia aumenta.
Il prezzo zonale Siciliano è stato storicamente più alto di quello nazionale. Inoltre accadeva che la tanta energia siciliana non poteva raggiungere i punti di domanda del nord. Ora ci si aspetta un appiattimento versoil basso del PUN (Prezzo Unico Naziaonale) e uno sfruttamento delle risorse siciliane più smart.
Questo è il PUN 2007
Questo quello per esempio del 2008 (attorno ai 100 €/MWh)
E questo è il PUN degli ultimi mesi (siamo anche sotto i 40 €/MWh... se non è rivoluzione energetica questa...). Molto interessante vedere come si posizionerà la linea "SICI" nei prossimi mesi.