Attenzione che finora
non si riesce ad accumulare l'energia elettrica (per scale grosse, non parlo su piccola scala; c'è un po' di accumulo idroelettrico ma ritengo sia poca cosa). Questo comporta che è necessario che istante per istante sia necessario consumare quanto si sta producendo ovvero produrre quanto si sta richiedendo.
Riuscire a soddisfare questo richiede sforzi tecnologici molto grandi e costosi.
Avere grandi impianti a fonti rinnovabili come solare ed eolico è ovviamente una buona cosa ma attenzione
che non è diretto sinonimo di indipendenza energetica. Così come avere centrali idroelettriche
che nei bilanci energetici aggregati mostrano surplus di produzione non è sinonimo di indipendenza energetica. Mi spiego con un esempio, avere a disposizione 730 pizze margherita per un giorno non ci rende indipendneti dal cibo perchè riusciremo a mangiarne 5-6 per quel giorno ma poi se non le possiamo accumulare siamo frittti (magari ne riusciamo a conservare altre 10 manon di più senza altri dispositivi). Ma se guardiamo il bilancio annuale vediamo che abbiamo avuto a disposizione 730 pizze.
Altro fattore da considerare è la qualità dell'energia che ci arriva. Quasi tutti i dispositivi elettronici che abbiamo richiedono una energia elettrica di una certa qualità. Questo è ottenuto con investimenti sulla rete decisamente imponenti. Che un comune abbia una centrale idroelettrica che guardando i dati aggregati produce 10 volte il consumo di quel comune è un bel dato ma non è sinonimo di "potremmo essere indipendenti". Che ci arrivi energia a 40 Hz e 200 V non ce ne facciamo quasi nulla.
Tutto questo per dire: comuni, province, regione energeticamente
indipendenti nel senso aggregato del termine ce ne sono e non sono poche. Ma considerando la qualità dell'energia e il fatto che è necessario soddisfare sempre in ogni istante domanda/offerta, di indipendneti ce ne sono penso poche (spero nessuna visto che, pensando al proverbio, per lavare le mani servono appunto 2 mani).
Trascuro il pippone del prezzo dell'energia che ha dinamiche di mercato con tutti i pro e contro che ci sono. Oggi siamo a
http://www.mercatoelettrico.org/it/ ad occhio 38 €/MWh.
A chi interessa, il bilancio del Trentino Alto Adige si trova qui:
http://statistiche.terna.it/statistiche/documenti/bilanci/trentino14.pdf 6,5 TW è la richiesta, e oltre 8 è l'export verso altre Regioni. Ma il dato va visto non con questa ottica altrimenti non si va da nessuna parte. Ci sono servizi di bilanciamento e di formazione del prezzo che sono nazionali. Il bilancio energetico aggregato dice quello ed è un ottimo dato, molto positivo ma la rete ha complessità che non si fermano alla lettura del bilancio aggregato della sola generazione energetica. Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia, Toscana sono tutte regioni in forte debito energetico. Ma ragionamenti sui massimi sistemi di un Paese oggi vanno fatti con visioni sistemiche e integrate a livello eruopeo (al minimo).