Skitest Ornello Sport- Passo Monte Croce 2016

renntiger

Vecchio saggio
Il 27 e 28 febbraio si è svolto sulle piste della Croda Rossa di Sesto Pusteria il sabato ed al passo nella giornata di domenica, il test organizzato da Ornello sport. Come per le scorse edizioni, segnalo che sulla pagina FB di Ornello Sport è presente un’ampissima documentazione fotografica dell’evento e dei materiali testati mentre sul suo forum sono riportate queste note e le impressioni degli altri partecipanti al test su questi e sugli altri sci provati, alcune delle quali per altro, saranno riportate anche qui.

Aziende presenti: Atomic, Fischer, Head, Rossignol – Dynastar, Salomon, Voelkl.

Non starò qui a ripetere per l’ennesima volta quali sono le mie caratteristiche fisiche e tecniche, molti di voi mi conoscono di persona ed hanno sciato con me, molti mi conoscono solo per i messaggi sul forum, nel caso rimando a quanto scritto in occasione delle recensioni precedenti. Concedetemi solo di ripetere la consueta raccomandazione: ognuno di noi ha le proprie caratteristiche fisiche e tecniche, ha le proprie preferenze ed i propri gusti, ha una preparazione atletica ed un’età diversa dagli altri, per cui è probabile che provando lo stesso sci si possano avere anche sensazioni differenti. Vi prego quindi di tenerne conto leggendo queste righe.


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Finalmente anche questo PMC è arrivato… finalmente, già, perché ormai le case fanno a gara per uscire per prime con i nuovi modelli e intanto che aspetti di metterteli ai piedi cominciano le prime anticipazioni, qualcuno che parla in modo entusiasta di questo o quel modello, qualcuno che rimpiange la serie vecchia e intanto la voglia aumenta... soprattutto come in questo caso in cui di novità ce ne sono molte e tutte particolarmente appetibili. ;)

Viste le previsioni meteo, che paventavano una vera e propria bufera per la domenica, come sapete Mark, il titolare di Ornello Sport, ed i ragazzi delle case, che meritano veramente un enorme ringraziamento per la consueta gentilezza e disponibilità, ci hanno lasciato a disposizione gli sci da testare fino alle quattro del sabato. E allora c’ho dato veramente dentro, su una neve bellissima, la migliore in assoluto su cui ho sciato quest’anno, che ha tenuto perfettamente fino al pomeriggio dove sono uscite solo pochissime placche di ghiaccio, e sono riuscito a provare tutti i modelli che mi ero ripromesso di provare, almeno le novità più significative, più un paio di “ritorni di fiamma” come XLab e XT, ma questi per il solo piacere di farci un paio di piste in compagnia. Ho quindi rinunciato a risalire su Dynastar, Rossignol e Voelkl, che avevo già provato nelle scorse stagioni. Aggiungo ancora solo che queste note sono state stese di getto, e poi solo corrette nella forma, sabato sera subito dopo il test, proprio per non avere condizionamenti di alcun tipo, magari scambiando le opinioni con gli altri tester o con i rappresentanti delle case. Mi scuso quindi con voi, con le case e con Mark per qualche inesattezza in cui sono potuto eventualmente incorrere.

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Head in fatto di novità ha fatto la parte del leone, rivedendo completamente le sue due gamme top, la World cup rebels e la serie Supershape. Di entrambe è stata rivista la filosofia, è stato introdotto il famoso graphene di cui si è parlato già moltissimo, quindi non entro nel merito sulla sua effettiva utilità, tentando di dare un parere solo su come ho trovato i nuovi sci, a prescindere da come sono realizzati e dai materiali che utilizzano. Di tutti i modelli è stata rivista profondamente la sciancratura, rendendola più aggressiva, sono state allargate e abbassate le punte e - finalmente per chi come me non lo ha mai amato - sui supershape è sparito il rocker. Ne deriva che quasi tutti i nuovi attrezzi di casa Head hanno un nuovo family feeling, in buona parte differente da quello che hanno avuto fino a qui, perdendo in parte quella immediatezza e "pastosità" che li hanno sempre contraddistinti, acquistando nel contempo una diversa personalità, più sportiva e dinamica. I nuovi modelli possono piacere di più o di meno delle versioni che li hanno preceduti e di cui hanno mantenuto praticamente quasi solo il nome, un po' come accadde quando uscirono i supershape con il rocker, ma bisogna riconoscere alla casa austriaca di aver avuto il coraggio di rivedere profondamente i suoi cavalli di battaglia che per anni sono stati i punti di riferimento nella loro categoria.

Le altre case però non sono state certo a guardare, lavorando soprattutto nella categoria degli “allround top”, abbandonata per troppo tempo e rilanciata alla grande da Atomic con l’XT, vale a dire quei modelli di derivazione race, ma meno specializzati, meno impegnativi e fruibili da un pubblico più vasto rispetto ai soliti GS ed SL, sci destinati ad uno sciatore che non interpreta ogni discesa come una manche di coppa del mondo, ma vuole uno sci comunque di ottima fattura, che quando decide di spingere è in grado di offrire prestazioni molto vicine ai modelli race. In questo ambito, Fischer ha lanciato una linea completamente nuova, la RC4 The Curve, che si affianca alla tradizionale RC4 World cup, con tre sci, uno top, il "The Curv" (nero - arancio) con piastra e attacco booster, uno di fascia medio alta, il DTX (nero - giallo) e un modello base, il TI (io ho provato il due modelli di fascia superiore). Atomic, da parte sua, completa la linea Redster con uno sci tutto nuovo, anche in questo caso un allround che arriva direttamente dalle gare di slalom, il TR. Salomon invece rilancia il suo modello di punta l’XRace, specializzandone le versioni rispetto alla serie precedente con l’introduzione dell’SL e del GS, che sia affiancano al vecchio XRace e rivede l’XMax, che adesso da unico sci della precedente stagione, diventa una linea completa, sempre allrond, con diversi modelli in catalogo (che non ho provato).

A questo punto, veniamo agli sci che ho provato, come al solito in rigoroso ordine alfabetico.


ATOMIC

Atomic Redster TR 176
Questo nuovissimo sci è sicuramente stata la sorpresa più bella del test. È l'SL FIS ammorbidito nella parte centrale ed allungato nelle misure. Adotta la piastra-attacco race X12 TL che equipaggia tutti i modelli top di casa Atomic e vanta un raggio di curva intermedio tra un race carve e un SL vero. È piaciuto praticamente a tutti: rapido come un SL nei cambi spigolo, è da sciare in modo dinamico e "sportivo" nello stretto, dove dà il meglio di se, però non ti molla se lo fai correre e lo porti al limite su curve da GS vero. Veramente un gran bell'attrezzo, facile ed intuitivo, ma in grado di scatenare adrenalina pura se ci dai dentro. Promosso a pieni voti. Unico dubbio come si posiziona questo modello nel listino della casa austriaca, soprattutto se non si sovrappone all'XTI lanciato la scorsa stagione, anche se questo non è certo un problema per un potenziale acquirente, ma anzi una possibilità di scelta ulteriore, anche perché questo RT mi è sembrato di una categoria superiore rispetto all'XTI e figlio degnissimo del D2 XT.

Atomic Doubledeck 3.0 XT 175
Lo avevo già provato nelle scorse edizioni, ma ho voluto riprenderlo proprio per il piacere di sciare uno sci sempre sopra il top in termini di prestazioni, facendo una paio di piste a tutto gas. È sempre lo stesso sci, stesso feeling, anche con la nuova piastra attacco che sostituisce la precedente, cambi di ritmo da far paura, tenuta da GS, agilità di un SL FIS. Semplicemente fantastico, anche se obiettivamente il “quasi gemello” Salomon XLab risulta ancora più godibile, forse perché meno cattivo e leggermente più morbido. In ogni caso un attrezzo eccezionale.


FISCHER

Fischer RC4 The Curv 178 - Nero e arancio
E’ la grande novità della casa austriaca, uno "scione" bello pesante e strutturato. L'aggettivo che probabilmente lo definisce meglio di qualunque altro è "poderoso"; le curve medio lunghe sono il suo terreno ideale, dove si dimostra preciso e rigoroso nelle traiettorie, senza risultare mai nervoso. Lo sci lavora al meglio soprattutto nella zona centrale, mentre l'ingresso curva non mi è sembrato particolarmente immediato, in cambio la coda ti sostiene in modo naturale e progressivo, anche se mi sarei aspettato un rebound più deciso. Tutto ciò, unito ad un centro parecchio largo (73 mm non sono certo pochi per un RC/allround) non lo rende certo un fulmine nei cambi e nello stretto mi ha dato l’impressione di essere piuttosto impegnativo e a lungo andare credo possa risultare abbastanza stancante. Non è, in pratica, il classico sci che gira da solo, ma richiede una certa decisione, soprattutto a velocità medio bassa. Lo consiglierei quindi soprattutto a sciatori pesanti, potenti e ben allenati che prediligono in modo particolare curve a raggio lungo e velocità elevate. In ogni caso, uno sci sicuramente riuscito, anche se per il mio modo di sciare il mio preferito in casa Fischer resta l'RC4 WC RC, altrettanto prestazionale, ma più rapido e maneggevole nello stretto.

Fischer RC4 The Curv DTX 178 - Nero e giallo
Il "fratello minore" del The Curv nero ed arancio ha una struttura più leggera e non monta la piastra/attacco Z13 FF dell'arancio, ma la Z12 FF. L'ho provato tra gli ultimi sci, con la neve abbastanza mossa e con qualche placca dura e lo sci si è comportato più che bene in ogni condizione, dimostrando un'ottima tenuta. Anche lui non è un fulmine di guerra nei cambi di spigolo, ma forse proprio per la struttura più light rispetto all'arancio, entra in curva più rapidamente e comunque si dimostra molto piacevole da sciare. Uno sci sincero, alla portata di un gran numero di sciatori, non particolarmente impegnativo, più agile e probabilmente molto meno stancante del modello top di gamma, anche se un paio di piste sotto questo aspetto non possono essere certo significative. Arrivo a dire che probabilmente è più godibile del fratello maggiore. Se solo fosse qualche millimetro in meno al centro...



HEAD

Head WC Rebels i.speed 175 - 180
Dopo otto anni di onorato servizio senza modifiche sostanziali, Head ha rivisto completamente questo vero e proprio best seller, punto di riferimento nella categoria dei “GS negozio”. Ce n’era bisogno? Probabilmente sì, considerando che tutte le altre case ormai avevano messo in catalogo modelli più moderni, che rendevano “fuori moda” il vecchio i.speed, con la sua linea dritta, la sua punta rotonda, i suoi fianchi stretti un po’ “demodé”, che facevano tanto “gara”, ma magari scoraggiavano chi voleva uno sci più facile, meno impegnativo da sciare tutto il giorno e con un look più moderno. E allora via con questa mini rivoluzione, adottando alcune soluzioni già viste nell’ambito della concorrenza, come la spatola larga e bassa, la sciancratura aggressiva, la larghezza centrale allargata, anche se solo di qualche millimetro e, come ho scritto in premessa, senza parlare del graphene che dovrebbe conferirgli una maggiore rigidezza con un notevole risparmio di peso. Ma come va sulla neve? Ero veramente curioso di scoprirlo ed allora l’ho voluto provare come primissimo sci, a piste praticamente deserte, prima in 175 e poi nella sua misura “magica”, il 180, che è quella che sicuramente preferisco per questo genere di sci. Come lo metti ai piedi, dopo solo qualche metro, ti accorgi che la superficie di appoggio sulla neve è aumentata e senti che lo sci è notevolmente diverso rispetto al suo predecessore. La spatola larga e bassa ti proietta dentro la curva, la sciancratura pronunciata fa il resto e la coda, che è stata ridisegnata, sorregge bene. Soprattutto nella coda mi è sembrato che il nuovo i.speed sia migliorato, considerando che la coda un pochino cedevole era probabilmente la parte meno riuscita del vecchio modello, in particolare in caso di sciatori piuttosto pesanti e potenti. Una volta impostata la traiettoria, lo sci sta lì e la chiusura è fulminea, quasi da slalom. Come da riferimento è la velocità in fase di cambio spigoli e anche sotto questo aspetto il nuovo i.speed si comporta in modo impeccabile, tu imposti il movimento e lui esegue, direi quasi, che “fa il resto”. Rispetto al vecchio i.speed è quindi sicuramente più facile, ma nel contempo più reattivo e sicuramente meno impegnativo, se lo si vuole sciare in modo rilassato. Probabilmente Head ha voluto, un po’ come aveva fatto con la serie Supershape, allargare un pochino in basso il target di clientela a cui è destinato lo sci, rendendolo più simile al vecchio Supershape speed “pre rocker” o, se vogliamo, più simile ad un i.race. Gran bello sci sicuramente, facile, intuitivo, divertente, alla portata di un gran numero di sciatori, ma…

Head WC Rebels i.pro 180
Come sappiamo è il modello “vitaminizzato” dell’i.speed, il fratello cattivo e “palestrato”, con piasta racing e aspirante ad essere il nuovo punto di riferimento nella categoria “master”, quei nuovi modelli che si collocano sopra ai normali GS negozio e sono destinati a tutti coloro che non reputano sciabili in campo libero- o non osano sciare - i modelli FIS, ma vogliono comunque avere ai piedi uno sci “over the top”, che si avvicini molto ad un FIS per caratteristiche , ma meno impegnativo da sciare tutto il giorno e con un raggio inferiore ai canonici 23 metri minimi dei FIS. Come il fratello minore, anche il pro è stato rivisto completamente, adottando le stesse misure del nuovo i.speed e come l’i.speed rispetto al suo predecessore è diventato più facile ed immediato, ma nel contempo più cattivo ed aggressivo. La tenuta è impeccabile e aumentando la velocità lo senti sempre stabile e preciso, basta pensare di girare e lui gira, se il vecchio pro pretendeva di essere impostato in modo deciso per entrare in curva, qui basta mettersi sulle lamine e lui lo fa in modo fulmineo, dove con il vecchio pro dovevi schiacciare, e tanto, per fargli chiudere bene la curva, il nuovo la curva la chiude quasi da solo e ti proietta, quasi come uno slalom di ottimo livello, immediatamente nella curva successiva. Se lo speed è rapido nei cambi, il pro è addirittura fulmineo e ti lascia veramente senza fiato se ci dai dentro. Il meglio di se lo dà, a mio personalissimo parere, nei cambi di ritmo e di raggio, come lo speed del resto, quando si passa da una serpentina stretta ad una serie di curve più ampie, aumentando progressivamente la velocità. Qualcuno lo ha giudicato troppo tosto, a me sinceramente non ha dato questa impressione e, anzi, anche lui come il nuovo i.speed, mi è sembrato meno faticoso da sciare rispetto alla versione precedente, anche se naturalmente l’i.speed resta un minor impegno fisico per essere sciato al massimo. Tutte rose, quindi? Probabilmente sì, ma…

… ma mi sembra che entrambi i modelli abbiano perso un po’ della loro personalità, diventando simili per impostazione agli altri GS della concorrenza, quella personalità per cui, se si fossero presi tutti i GS sul mercato e si fossero resi tutti irriconoscibili cancellando qualsiasi riferimento grafico, li avresti riconosciuti comunque appena dopo due curve, perché magari non erano quelli più performanti in assoluto, non erano i più cattivi, richiedevano un certo sforzo ed una buona tecnica per dare il meglio di se stessi, ma vantavano - soprattutto lo speed - un equilibrio perfetto, con quell’impostazione “da gara” tipica degli RD, i modelli FIS della casa austriaca, di cui mantenevano il dna, ma con un carattere più dolce ed amichevole.

Le mie però sono impressioni del tutto personali, che vengono probabilmente dalla mia impostazione old style, per cui i GS dovrebbero essere lunghi e dritti e richiedere una sciata precisa per essere sciati al meglio, anche a scapito delle prestazioni assolute; sci che se sfrutti solo la sciancratura vai dritto nel bosco. Chi invece è cresciuto con il mito delle curve con la mano per terra e le carvate a tutta, sicuramente apprezzerà questa nuova generazione di sci, più facili e cattivi, anche se un po’ tutti uguali.

Head Supershape speed 177
Anche lo sci immagine di Head, quello che sale sui podi di CDM nelle mani della Vonn e di Svindal, è stato completamente rivisitato: ha "perso" il rocker con buona pace di tutti gli amanti di questa soluzione, ha adottato la stessa punta bassa e squadrata degli altri nuovi Head, ha aumentato le sciancrature e si presenta nuovo nuovo per affrontare il suo secondo decennio di vita. Cosa dire? Chi arriva dalla prima generazione, quella con serigrafia con fondo bianco per capirci, ritrova un vecchio amico che, con quelle caratteristiche di sportività e di brio che erano andate un po' a perdersi nelle ultime stagioni, quando lo sci era fin troppo facile e “pacioso” in tutte le condizioni, ma anche un po' banale e senza quel "flavour" che è sempre stata la carta vincente di questo modello. Il nuovo SSS invece, pur mantenendosi lo sci facile ed intuitivo che è sempre stato, è divertentissimo; appena lo metti sulla lamina imposta la curva come un SL e grazie al centro stretto ed alla coda ben disegnata ti porta a chiudere le curve in modo naturale. La coda stessa restituisce una discreta spinta, ma mai in modo brusco e senza quell'effetto catapulta che può mettere in difficoltà sciatori meno esperti o preparati fisicamente. Come i fratelli wc ha perso un po' di pastosità ed è diventato un pelo più secco nelle risposte, mentre la sciancratura più aggressiva gli fa digerire meno eventuali derapate sul duro, però resta ancora - giustamente - uno dei punti di riferimento nella sua categoria, lo sci veramente per tutti, dal bravo/bravissimo che si divertirà un mondo a tirare belle curve anche a velocità sostenuta, a chi magari bravo bravo non lo è ancora e cerca uno sci che lo aiuti a migliorare il proprio bagaglio tecnico. Promosso a pieni voti.

Head Supershape magnum 177
Non ho mai fatto mistero che il magnum non mi ha mai fatto impazzire: troppo morbido per i miei gusti, uno sci con sciancrature da slalom, ma lento a girare, uno sci che ho sempre considerato di scarsa personalità. Devo ammettere che questa versione tutta nuova mi ha sorpreso veramente e sicuramente in modo molto positivo. È stato sottoposto alla stessa "cura" che è stata somministrata ai suoi fratelli SS e secondo me è quello che ne ha giovato più di tutti. Essendo meno sciancrato dello speed, risulta anche più equilibrato, offrendo un ottimo rapporto “impegno/prestazioni”; ha perso un po’ del suo spirito slalomistico, soprattutto nella versione lunga, lasciandolo in eredità esclusiva al fratellino Rally, ma ha guadagnato in termini di polivalenza, ponendosi, a mio parere, veramente al livello più alto tra gli allround (o allmountain 100% pista come si dice adesso). Continua a non essere un fulmine nei cambi, ma adesso garantisce una sostanza che non ha mai avuto in precedenza, sia sulla neve un pochino mossa, sia sul duro, dove proprio non aveva mai brillato. Il miglior magnum di sempre, probabilmente, lo sci ideale per sciare otto ore al giorno per tutta la settimana bianca.


SALOMON

Salomon XRace GS 175
Avevo provato l’XRace in diverse misure nelle scorse edizioni di PMC e non ho mai fatto mistero che non mi era piaciuto. Lento nel girare, troppo "pacioso" e poco scattante, non rappresentava certo il mio standard di sci, né in versione lunga da race carve, né in quella corta da SL. Uno sci che ho più volte definito banale. Per questo devo ammettere che mi sono avvicinato a questa nuova versione con un po' di prevenzione e devo ammettere anche però che mi sono dovuto ricredere. Il nuovo Xrace in versione GS è stato rivisto proprio come filosofia, è più "specializzato” e finalmente acquista un carattere più sportivo e "frizzante"; è molto più dinamico e divertente rispetto alla vecchia versione “normale”. Non è ancora un fulmine nello stretto, ma adesso se la cava egregiamente e non dà più quella sensazione di eccessiva pesantezza e lentezza che lo penalizzava eccessivamente, mentre nel lungo mantiene quella tenuta rigorosa che era l'aspetto più apprezzabile di questo sci, come la facilità complessiva e la sensazione di sci non particolarmente impegnativo se tenuto ai piedi tutto il giorno. Continua a non essere il mio race carve di riferimento, ma sicuramente ha fatto dei passi da gigante in termini dì piacevolezza e divertimento. Lo sci perfetto per chi vuole uno sci per sciarci otto ore senza bruciarsi le gambe.

Salomon XLab 175
Da un paio di stagioni è uno dei modelli, se non in assoluto il modello, più riusciti del mercato. Cosa aggiungere a tutto ciò che di buono è stato già scritto su questo sci? Nulla direi, se non che mi sono veramente goduto le due discese che mi sono fatto con questo autentico purosangue, apprezzandone il comportamento equilibrato e sincero, la risposta entusiasmante e mai troppo nervosa, la tenuta da riferimento. Bello bello bello. Sicuramente quello che mi è piaciuto di più tra tutti quelli provati.

Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggermi fino a qui. :ciaociao:
 
Ultima modifica:
Primo Primo Primo...a rispondere a Renn ...:DDD:DDD:DDD
Grande come sempre ... io ho provato solo (e comprato) il nuovo Pro ... e se vai a rileggere la mia "recensione" è in assoluta assonanza con la tua...
quando dico che mi sembrava di avere un altro sci nei piedi (io l'ho paragonato al feeling del Master 18) ...
Bravo Renn, sei il solito riferimento (aspettando Chicco :DDD:DDD:DDD)

Ps secondo per "colpa" del pisano ...HIHIHIHIHIHIHIHIHI
 
Primo Primo Primo...a rispondere a Renn ...:DDD:DDD:DDD
Grande come sempre ... io ho provato solo (e comprato) il nuovo Pro ... e se vai a rileggere la mia "recensione" è in assoluta assonanza con la tua...
quando dico che mi sembrava di avere un altro sci nei piedi (io l'ho paragonato al feeling del Master 18) ...
Bravo Renn, sei il solito riferimento (aspettando Chicco :DDD:DDD:DDD)


:D

le mie sensazioni sul pro e sull'ispeed liscio sono del tutto sovrapponibili a quelle di Renn, appena ho un secondo cmq scrivo anche io due righe.

HIHIHI


mi dai il link del tuo post?
 
Bene, ottima recensione come sempre, non hai provato Irace?

No, lo scorso anno mi aveva un po' deluso e sinceramente volevo provare qualcosa che mi interessava di più. Da quello che mi hanno detto quelli che lo hanno provato, dovrebbe essere molto simile al nuovo SSS, solo più "potente" per la differente piastra/attacco e per un po' di vitamina in più nella struttura, una sorta di "versione pro" del SSS. :D
 

.

Grazie Renn, finalmente! Aspettavo la recensione quasi come fosse l'ultimo numero di una serie di fumetti. Dopo me la leggo bene. :)
 
Grazie Renn, come al solito sei riuscito a far percepire le tue senzazioni e la qualità degli sci da te provati. Io ormai sono anni che non compro più la bibbia di sciare. Per le impressioni e le recensioni, ogni anno, aspetto te e gli altri utenti del forum (come anche di wow di cui aveva già letto la recensione sull'iSpeed Pro). Adesso un paio di domande:
- Tra l'Head WC Rebels i.Speed 175 ed il 180 rimangono sempre le tue stesse considerazioni degli anni passati ovvero che il 180 è la sua
misura "magica" od anche in misura 175 ha il suo perchè?
- Al solito tra il WC Rebels i.Speed 180 ed il suo omologo PRO sempre in 180, come sci unico, tu quale acquisteresti? (l'anno scorso avevi detto che l'i.Speed convenzionalmente chiamato liscio lo preferivi);
- Qual'è, secondo te, la misura giusta del WC Rebels i.Speed PRO? L'anno scorso ricordo che ti era piaciuto di più la misura in 185;
- La misura giusta dell' Head Supershape Magnum è sempre la 170 od adesso è da preferire in 177?
- Ed infine tra quelli da te provati quale acquisteresti come sci unico?
:D
 
Grazie Renn, come al solito sei riuscito a far percepire le tue senzazioni e la qualità degli sci da te provati. Io ormai sono anni che non compro più la bibbia di sciare. Per le impressioni e le recensioni, ogni anno, aspetto te e gli altri utenti del forum (come anche di wow di cui aveva già letto la recensione sull'iSpeed Pro). Adesso un paio di domande:
- Tra l'Head WC Rebels i.Speed 175 ed il 180 rimangono sempre le tue stesse considerazioni degli anni passati ovvero che il 180 è la sua
misura "magica" od anche in misura 175 ha il suo perchè?
- Al solito tra il WC Rebels i.Speed 180 ed il suo omologo PRO sempre in 180, come sci unico, tu quale acquisteresti? (l'anno scorso avevi detto che l'i.Speed convenzionalmente chiamato liscio lo preferivi);
- Qual'è, secondo te, la misura giusta del WC Rebels i.Speed PRO? L'anno scorso ricordo che ti era piaciuto di più la misura in 185;
- La misura giusta dell' Head Supershape Magnum è sempre la 170 od adesso è da preferire in 177?
- Ed infine tra quelli da te provati quale acquisteresti come sci unico?
:D

Troppi complimenti, che di sicuro non merito. Provo a rispondere punto per punto:

- si, per me il 180 resta la misura ideale per l'i.speed, sul 175 non mi sono trovato perfettamente a mio agio, ma a me piacciono come ho detto più volte gli sci piuttosto lunghi,

- il pro quest'anno non c'era in 185, per cui non ho termini di paragone,

- tra i.speed e pro non so quale sceglierei, forse l'i.speed... ma più probabilmente nessuno dei due,

- del magnum ho provato il 177 su consiglio degli uomini Head che mi conoscono da anni, con cui ho sciato qualche volta insieme e che mi hanno consigliato sempre al meglio, proprio conoscendo bene i miei gusti e le mie caratteristiche fisiche (180 per 75 kg di peso) e tecniche. Come al solito, lo sci deve essere scelto in base allo sciatore, ad esempio a Chicco che è sui 170 di altezza, hanno consigliato il 170 e si è trovato perfettamente,

- tra gli sci provati quello che mi è piaciuto in assoluto di più è l'XLab, però come ho detto più volte la mia rastrelliera ideale per la pista dovrebbe essere composta da un GS vero, un SL è un allmountain sugli 80 per sciare dopo una bella nevicata o nella pappa di fine stagione. Se dovessi scegliere per me uno sci unico andrei ancora su un GS e in particolare su un RD come quello che ho.

Spero di avere risposto a tutte le tue domande.
 
Ok, è arrivato il momento di buttare giù due righe per sci, tanto per dare le mie impressioni.
Lo sciatore sono sempre io, 174cmx80Kg circa, quest’anno meno allenato del solito “colpa” lavoro nuovo che mi obbliga a non cazzeggiare troppo. Livello di sciata? Decente. Quest’anno ho cambiato scarpa e sono passato a Lange WC Z/A con cui mi trovo veramente bene, scio solitamente Atomic D2 GS 178 e Head Rock’n’Roll 180.
Questo è l’elenco degli sci provati:

Atomic:
Vantage 90 176cm
Vantage X83 175cm
D2 GS Master 176cm R21

Fischer:
The Curv 178cm (quello arancio)
Ranger 108 182cm

Head:
iSpeed 180cm

Rossignol:
Soul 7 HD 180cm

Salomon:
QST 8.8 179cm
QST 99 181cm
XLab GS 175cm

Volkl:
RTM 86 177cm

La situazione neve per me è stata ottima, neve buonissima al sabato, e fresca (ma pesante) la domenica. La diversità di tipi di neve ci ha dato, quindi, la possibilità di sciare su diversi tipi di neve, passando tra le varie categoria di sci e potendo provare lo sci giusto al momento giusto.

Iniziamo quindi con le mie impressioni. Impressioni e non recensioni perché non si possono dare delle vere e proprie recensioni su uno sci basate solo su due/tre discese; bisognerebbe fare un test più accurato ma il tempo per provare gli sci è quello che è, e bisogna provare più sci possibili.
Per facilitare la comprensione di chi legge queste mie impressioni divido gli sci in tre grosse tipologie: Sci da pista, All Mountain, e Freeride.

Iniziamo dagli sci da pista, provati la mattina di sabato e nel primissimo pomeriggio di sabato. Neve ottima, dura ma non ghiacciata, fino al primo pomeriggio, poi ovviamente ha mollato un po’, ma la sciata non risentiva dei piccoli cumoli che si presentavano.

Atomic D2 GS Master 176cm
Sci ovviamente, super performante, definirlo Master è ovviamente riduttivo. Perché? Per il fatto che lo sci è praticamente il vecchio GS FIS Jr, raggio 21 (non mi ricordo la durezza dichiarata sullo sci porca pupazza). Ottimo sci e super preciso, per il mio gusto personale uno sci con tale struttura dovrebbe essere un filo più lungo perché tende a sparare troppo a fine curva. L’effetto fionda è veramente forte, e se non si riesce a gestire bene la posizione sullo sci si rischia di volare tipo Superman. Lo sci è con costruzione SW per tutta la lunghezza e D2, è quindi sicuramente impegnativo a livello fisico se non si è ben preparati. Sci consigliato a ottimi sciatori che vogliono uno sci FIS ma con una lunghezza “gestibile” anche col traffico della domenica.


Fischer The Curv 178cm (Arancio per intendersi)
Veramente un gran bello sci, già dal peso si sente che lo sci sotto il piede sarà presente, e così è. Sci velocissimo, il centro largo (74mm) non dà fastidio sui cambi nel lungo e medio raggio, sono lenti solo sullo stretto, ma per il mio gusto personale non è un problema. Se trova qualche mucchio di neve la “spotalozza” larga ed il centro “incicciottito” lo arano con facilità. Rimane sempre un ottimo sci in quasi tutte le condizioni, ho paura però che lo sci possa magari cedere leggermente su fondo con ghiaccio vero. Tra un cumulo e l’altro nella tarda mattina si trovavano lastrine di fondo duro/ghiacciato, e in queste condizioni non mi ha dato la sicurezza che altri sci hanno, invece, dato. E’ uno sci comunque super performante, che è consigliato a chi vuole uno sci vero, con cui piegare e carvare da paura, senza però avere la scritta FIS GS etc etc etc.

Head iSpeed 180cm
Parto tutto gasato alla prova del nuovo iSpeed, in mano lo sci è veramente leggero. La nuova costruzione e il nuovo shape dello sci lo rendono molto bello esteticamente, e leggero da portare. La leggerezza alla mano, si riflette sotto il piede. Lo sci è facile da portare, entra in curva in un secondo, ma per il mio modo di sciare, è veramente leggerino. Rispetto al vecchio iSpeed il nuovo è sicuramente più brioso, e più vivace. Ha una uscita di curva più presente, e una coda più reattiva. Insomma uno sci migliore in tutto rispetto al vecchio, ma per me troppo morbidoso. E’ uno sci facile, che andrà bene veramente per un bacino di utenza ampissimo, ma forse io non rientro esattamente tra quel bacino. E’ un ottimo sci, ma non è scattata la scintilla. Avrei forse dovuto provare il PRO, ma penso sia stato rapito dagli alieni perché non l’ho mai trovato in stand.

Atomic Vantage X 83 175cm
Novità in casa Atomic, che sostituisce la vecchia serie Nomad. Il VantageX 83 è lo sci di punta della serie. Parlando dopo la prova con Pietro, gli ho detto che secondo me questo è lo sci “da Maestro” nel senso che è praticamente uno sci unico, utilizzabile in qualsiasi condizione, tiene bene, ma il centro è abbastanza largo da galleggiare se si trova lo smosso. Nuova costruzione con fianco dritto, e come per il resto della serie Vantage utilizzo del carbonio e del titanal a rinforzare la struttura. Non è uno sci particolarmente rigido, ma non lo deve essere, è uno sci divertente, che punta ad essere quello che può essere riconosciuto come uno sci unico a tutti gli effetti. Bello sci veramente.

Salomon XLab 175cm
Come migliorare uno sci praticamente perfetto? Chiedere in Salomon, hanno modificato leggermente la struttura, indurendolo in spatola e cambiato la piastra. Migliore rispetto l’anno scorso? SI, più performante, bello in*****so come piace a me, ma sempre preciso, e facile da girare. Bello Bello Bello!

Finita la mattinata destinata allo sci 100% pista, passo agli All-mountain, categoria che mi sta a cuore, perché sono sci che trovo veramente divertenti e godibili.

Salomon QST 8.8 179cm
Lo sci a vedersi è veramente bello, tutto nero, elegante, il peso c’è lo sci si sente in mano, e ovviamente si sente anche di riflesso sotto i piedi. Lo sci è molto tosto, bello rigido (forse troppo), sembra di sciare un RC allargato più che un All-mountain da 88mm di centro. Devo dire che non mi è dispiaciuto, ma sinceramente trovo sia troppo rigido per la categoria in cui si trova.

Atomic Vantage 90 176cm
L’anno scorso l’avevo eletto a mio sci preferito, quest’anno conferma in tutto e per tutto le impressioni avute la volta precedente. Sci sempre presente sotto il piede, non ti lascia mai, sia che tiri, sia che vai a passeggio, se dovessi prendere uno sci da cazzeggio, questo sarebbe in cima alla lista (è un super complimento :D ). Non ho altro da aggiungere, veramente fun!.


Volkl RTM 86 177cm
Piccola premessa, a differenza degli altri all-mountain, l’ho provato la mattina di domenica, in pista con neve smossa, pesante e a cumoli. L’ho trovato impacciato e non a suo agio in queste condizioni di neve, era anche abbastanza pesante da portare ma credo che qui la colpa fosse mia dopo due ore e mezza di boschetti con sci da free-ride. Non posso quindi esprimere un giudizio sia esso positivo o negativo, mi riprometto di provarlo in condizioni di gamba migliori e allora esprimere un giudizio veritiero.

Ultima categoria di sci testata è la Freeride, la giornata di domenica invogliava a farlo, 15/20cm di neve fresca in pista e forse qualcosina di più fuori, avevamo a disposizione una sola pista, ma i boschetti di fianco erano liberi. Bè qualche piccola soddisfazione ce la siamo tolta dai….

Rossignol Soul 7 HD 180cm
Bello sci esteticamente, bello zarro :D! Pesante, molto pesante da portare e molto pesante da usare in queste condizioni di neve, andava meglio in pista che fuori secondo me. La pesantezza dello sci abbinata alla pesantezza della neve lo rendevano difficoltoso da girare nello stretto fuori. La tenuta invece in pista è sorprendente e quanto gira in fretta per essere un 108mm di centro.

Fischer Ranger 102 182cm
Non avevo mai provato uno sci da freeride di Fischer ma ne avevo sentito parlare molto bene, devo dire che chi ne parla bene ha proprio ragione! Lo sci da portare è bellissimo, il rockerone in punta lo fa galleggiare molto bene anche se la neve è pesante. Su qualche saltino che si trova la coda ammortizza bene l’atterraggio, mi ci sono divertito veramente un casino. Scende bene anche in pista ma il suo pane è decisamente il freeride.

Salomon QST 99 181
Se lo sci più bello di pista è stato il Salomon XLab, questo è lo sci più bello da freeride che abbia provato fino ad oggi. Divertente, leggero, non affonda in neve fresca ed in pista è stato super preciso, gira bene e non ammazza le gambe. E’ bello elastico e l’uscita di curva è bella entusiasmante, il centro è largo quasi 100mm ma non si sentono proprio. Super super super fun davvero. E’ anche un ottimo tutto fare, in pista va bene (ovviamente con i limiti che uno sci da centro 100 può avere), mi sono goduto tutte le discese con questo sci! Veramente ottimo.

Mi scuso con tutti se mi sono dilungato troppo, ma avevo un po’ di cose da scrivere.
Spero di non essere stato troppo pedante, e avervi trasmesso le mie sensazioni.

Ringrazio come sempre Ornello Sport, per l’ottima organizzazione e le case che ci sopportano.

PS Grazie a Head per averci fatto sciare con Karen Putzer :PAAU:PAAU:PAAU:PAAU:shock::shock::shock::shock:………..non dico altro………
 
Bene, mi hai confermato ciò che mi han detto in Head, di aspettare il nuovo magnum...

E' uno sci che sto seguendo da un po', ho provato la versione attuale e non mi è affatto dispiaciuto, ma mi avevano appunto consigliato di aspettare il nuovo... farò così!
 
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