Sabato c'è stato il primo raduno enogastronomico
Sciate magnifiche su neve molto compatta ma quasi ovunque non ghiacciata, buona visibilità e freddo tutto sommato molto accettabile.
Temperatura di meno 15 ad Arabba il mattino. Alba sul Sella da incorniciare grazie all'aria fin troppo limpida.
Alba da Arabba
Si parte con millerighe plus da Arabba e via verso la Val Gardena prendendo il giro per l'Alta Badia.
Ecco i migliori sci mai fatti dall'umanità.
Senza alcun dubbio.
Arriviamo in Val Gardena e ci incontriamo con i "brenneri". Ci facciamo una CIR sublime, senza gente e bella neve. Già la seconda aveva la neve meno perfetta.
Pizz grazie alle sue capacità di cambiare il suo stile di sciata si adegua anche alla Val Gardena compiendo curve e salti da "coppa del mondo".
Arrivati in Seceda, il "zigred sbod" della polvere, cambia nuovamente marcia e diventa friraiser. Quello che non cambia mai è l'outfit, pressoché perfetto.
Seceda.
Ci facciamo un paio di Longia che troviamo in condizioni spettacolari. Neve compatta ma non ghiacciata, dura al punto giusto.
L'obiettivo principale della giornata, MANGIARE E BERE però non è stato centrato: #epicfail.
Galvanizzato dall'esperienza "tagliere" al Costamula, provato con enorme soddisfazione lo scorso anno e talmente esaltato dalla buona impressione avuta tanto da aprire la discussione sul "miglior tagliere":
ho proposto di fare il tour enogastronomico con tappa proprio in questa baita (con il senno di poi mi scuso e mi dispiace, colpa mia, ho insistito perchè convinto di fare la miglior scelta possibile ed invece... non immaginavo una simile differenza). Male, molto male. Listini con numeri oggettivamente alti, piatti da gourmet di sicura qualità ma, almeno personalmente mi aspettavo altro. Attesa molto lunga. Peccato, con rammarico una grande X per questa baita, sul Seceda ci sono rifugi stupendi.
Attenzione questo qui sotto non è il tagliere a metà pranzo, ma come è arrivato al tavolo. Rispetto a quello sopra c'è qualche differenza. Ci hanno portato successivmente un po' di kaminwurze tagliato, la porzione per 2 era minore di quella del tagliere dello scorso anno.
Quando è arrivato questo accenno di tagliere ci sono cadute le braccia: iIl tagliere viene 14.50 euro con cestino di pane condiviso.
Un po' meglio l'opinione per la "ridotta" di stinco al quark.
Il locale è molto bello, arredato splendidamente e con una infinita serie di stanzine interne. Anche il giardino esterno non è male.
Grappino al Gamsblut. Nessuna traccia della grappa fatta in casa dal nonno che si trovava quando il rifugio era "storto", peccato. Ora la grappa del sangue del camoscio è una semplice grappa chiara con sciroppo rosso.
Meglio che tutto non sia stato perfetto: la perfezione annoia.
Il prossimo raduno enogastronomico sarà una grande sorpresa e sarà il primo. Questo è stato un test.
Ritorno verso Arabba con un po' di "pepe", solo 10 minuti di "riserva".
Temperatura di meno 15 ad Arabba il mattino. Alba sul Sella da incorniciare grazie all'aria fin troppo limpida.
Alba da Arabba

Si parte con millerighe plus da Arabba e via verso la Val Gardena prendendo il giro per l'Alta Badia.


Ecco i migliori sci mai fatti dall'umanità.
Senza alcun dubbio.

Arriviamo in Val Gardena e ci incontriamo con i "brenneri". Ci facciamo una CIR sublime, senza gente e bella neve. Già la seconda aveva la neve meno perfetta.

Pizz grazie alle sue capacità di cambiare il suo stile di sciata si adegua anche alla Val Gardena compiendo curve e salti da "coppa del mondo".

Arrivati in Seceda, il "zigred sbod" della polvere, cambia nuovamente marcia e diventa friraiser. Quello che non cambia mai è l'outfit, pressoché perfetto.


Seceda.

Ci facciamo un paio di Longia che troviamo in condizioni spettacolari. Neve compatta ma non ghiacciata, dura al punto giusto.




L'obiettivo principale della giornata, MANGIARE E BERE però non è stato centrato: #epicfail.
Galvanizzato dall'esperienza "tagliere" al Costamula, provato con enorme soddisfazione lo scorso anno e talmente esaltato dalla buona impressione avuta tanto da aprire la discussione sul "miglior tagliere":

ho proposto di fare il tour enogastronomico con tappa proprio in questa baita (con il senno di poi mi scuso e mi dispiace, colpa mia, ho insistito perchè convinto di fare la miglior scelta possibile ed invece... non immaginavo una simile differenza). Male, molto male. Listini con numeri oggettivamente alti, piatti da gourmet di sicura qualità ma, almeno personalmente mi aspettavo altro. Attesa molto lunga. Peccato, con rammarico una grande X per questa baita, sul Seceda ci sono rifugi stupendi.
Attenzione questo qui sotto non è il tagliere a metà pranzo, ma come è arrivato al tavolo. Rispetto a quello sopra c'è qualche differenza. Ci hanno portato successivmente un po' di kaminwurze tagliato, la porzione per 2 era minore di quella del tagliere dello scorso anno.

Quando è arrivato questo accenno di tagliere ci sono cadute le braccia: iIl tagliere viene 14.50 euro con cestino di pane condiviso.
Un po' meglio l'opinione per la "ridotta" di stinco al quark.

Il locale è molto bello, arredato splendidamente e con una infinita serie di stanzine interne. Anche il giardino esterno non è male.


Grappino al Gamsblut. Nessuna traccia della grappa fatta in casa dal nonno che si trovava quando il rifugio era "storto", peccato. Ora la grappa del sangue del camoscio è una semplice grappa chiara con sciroppo rosso.
Meglio che tutto non sia stato perfetto: la perfezione annoia.
Il prossimo raduno enogastronomico sarà una grande sorpresa e sarà il primo. Questo è stato un test.
Ritorno verso Arabba con un po' di "pepe", solo 10 minuti di "riserva".

