Adamello insolito: Monte Re di Castello da Bissina 30.08.15

ste1258

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Mentre sistemo le foto dell'estate in questa domenica di tempo balordo, mi imbatto negli scatti della gita al Re di Castello, e penso che questa camminata inaspettata, svolta in una terra poco frequentata, quasi sconosciuta nonostante la vicinanza a montagne famose, potrebbe essere roba da forum.

Ci troviamo nell'estrema propaggine meridionale del massiccio dell'Adamello, nel sottogruppo Re di Castello-Blumone, un settore che secondo alcuni non sarebbe nemmeno Adamello in senso stretto. Di certo, vista la prevalenza del granito e le quote poco inferiori ai 3000 m, non si possono chiamare Prealpi.
Qui una vista d'insieme della situazione:

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Il giro inzia dal parcheggio di Malga Bissina (1830), nella trentina val di Fumo. La diga prende il primo sole del mattino:

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Dopo 45 minuti di cammino, una delle sorprese più inattese della giornata, il meraviglioso lago di Campo (1945). La freccia indica la vetta del Re di Castello:

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L'acqua è sufficientemente limpida?

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Dal lago il sentiero inizia a salire in modo più deciso, puntando al passo di Campo (2296):

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Dal valico ci si affaccia sul versante lombardo. La freccia bianca indica sempre il Re di Castello, la freccia nera il passo Dernal dove sorge il rifugio Maria e Franco:

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La val Ghilarda con il lago d'Arno, il maggiore bacino artificiale dell'Adamello bresciano:

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Dal passo di Campo si segue il sentiero 1 (Alta Via dell'Adamello) in direzione sud. Salendo di quota, ecco sbucare il Disgrazia:

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... e poco dopo anche il Bernina:

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... mentre alle nostre spalle appare la dentellata catena Lares-Cavento-Folletto-Carè Alto, teatro di svariate battaglie durante la Grande Guerra:

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La centrale di Campellio versa nell'Arno le acque glaciali delle valli Baitone-Miller-Salarno-Adamè raccolte con svariati km di gallerie:

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Arrivati al passo Dernal, ecco il laghetto omonimo e sulla sinistra il passo di Campo indicato dalla freccia:

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Dall'altro lato del valico si trova il piccolo rifugio Maria e Franco (2574), il secondo più alto del massiccio dopo quello della Lobbia:

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Una vista verso sud lungo la selvaggia val Dois. Da qui sale l'itinerario lombardo di accesso al rifugio, che richiede quasi 4 ore di cammino e 1400 m di dislivello!

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Dopo pranzo, consultato il rifugista, ci si avvia con questa destinazione:

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Il cammino si sviluppa inizialmente su dei roccioni, ma i segni abbondano e tutto sommato si procede abbastanza agevolmente:

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Peccato che a 100 m dalla vetta i segni spariscano, e i roccioni tanto comodi si trasformino in un'infame pietraia. Le cime dell'Adamello, che da lontano paiono tutte d'un pezzo, viste da vicino si rivelano per quello che sono: delle grandi cataste di massi!

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Poco sotto la cima, l'immancabile baracca militare del 15/18:

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In vetta! (2889 m). Da sinistra: Baitone, Plem, Adamello, Corno Bianco, Dosson di Genova, Corno di Cavento, Carè Alto:

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In basso, mooooolto in basso, il lago di Campo e la diga di Bissina:

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Verso sud il solco della val di Fumo (che qui si chiama val Daone) e all'orizzonte le inconfonfibili cime multiple del Baldo:

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Davanti granito, dietro dolomia. Il Brenta sembra a portata di mano:

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C'è sereno ovunque... QUASI ovunque! Le uniche nuvole si formano nella loro terra prediletta: le Orobie.
Ecco la Presolana e a destra il Pizzo Camino, dietro il quale si indovina la sagoma dell'Arera:

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È ora di scendere. Anzichè ripassare dal rifugio si opta per la direttissima che si abbassa verso nord indicata da omini e radi segnavia. Mai decisione fu peggiore... 1 ora di discesa sulla pietraia che un tempo ospitava la vedretta di Saviore, con tanto di scavalco dell'ex morena terminale. Una tortura.

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Riconquistata l'Alta Via a circa 2400 m, si procede su ben altro tipo di tracciato in direzione del passo di Campo:

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Luci del pomeriggio sul confine tra Lombardia e Trentino:

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Di nuovo il magnifico lago di Campo:

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RIASSUMENDO (copyright Cappellodipaglia):
Il giro comporta 1200 m di dislivello e richiede 2 h 45' da Bissina al Maria e Franco, e da qui 1 h 15' per salire al Re di Castello.
Difficoltà E fino al rifugio, EE per la vetta con qualche passaggio di I° grado proprio sotto la cima.

È tutto, come sempre grazie dell'attenzione e dei commenti che vorrete lasciare.
 
Belle foto, bei paesaggi....sono montagne che mi mancano, tanto....ora mi toccano solo ed esclusivamente le Dolomiti....spero prima o poi di tornarci....
p.s. Che programma hai usato per modificare la mappa e le foto?
 
Ehi ehi pensi di cavartela con una citazione? Pretendo una birra offerta per lo sfruttamento dei diritti d'autore, magari weekend prossimo se non farà schifo... [emoji41]

Scherzi a parte complimenti ste, soprattutto per le foto che hanno sempre un bel tocco artistico! [emoji106]
 
Che programma hai usato per modificare la mappa e le foto?

Un Fotosciop versione 1972 che fornivano insieme allo scanner Epson. Questo è finito in discarica da anni ma il programma è ancora buono :D

Pretendo una birra offerta per lo sfruttamento dei diritti d'autore, magari weekend prossimo se non farà schifo... [emoji41]

Ma anche se facesse schifo... la birra non teme la pioggia, tu più che altro vedi di non farti saltar fuori altre 4 cene e 7 pranzi :SISI
 

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I tuoi reportage sono una bellissima serie di nomi semi-sconosciuti (almeno a me)! :CC
Penso che anche queste zone, come capita per le valli attorno alle dolomiti, siano purtroppo messe in ombra dalle "big". Vantaggio però che si trova solitamente meno gente.
Mi sembrano zone ideali per lo scialpinismo con discese a cannone :D
 
In realtà per i frequentatori della zona non è così sconosciuta essendo tappa dell'alta via della'Adamello. Comunque molto bello, quella zona mi manca perché partendo da Edolo è un po' una scocciatura dover scendere tanto col ben di Dio che c'è vicino.

P.s: che odio quelle infinite pietraie adamelline, gli EE sono proprio da sudare
P.p.s: quando avrò tempo faró qualche report anch'io della zona, di foto in archivio dovrei averne un po'
 
I tuoi reportage sono una bellissima serie di nomi semi-sconosciuti (almeno a me)! :CC
Penso che anche queste zone, come capita per le valli attorno alle dolomiti, siano purtroppo messe in ombra dalle "big". Vantaggio però che si trova solitamente meno gente.
Mi sembrano zone ideali per lo scialpinismo con discese a cannone :D

Bellissimo report.
@Fabio in effetti il re di castello è una classica dello scialpinismo (anche se credo abbastanza poco frequentata).
 
Rispetto e invidia!
Proponi sempre dei giri spettacolari, per me che ho iniziato da pochi anni praticamente irragiungibili e quindi doppiamente apprezzati, oltretutto proprio dalla parti che bazzico pure io.
 
Complimenti. Mai stato così "a sud"

Nemmeno io avevo mai camminato in quel settore di Adamello (eccezion fatta per una toccata e fuga al lago della Vacca tanti anni fa) e devo dire che l'ho trovata una zona interessante. Ho già pianificato 2-3 giri accattivanti da quelle parti per la prossima estate, tra cui la salita al Blumone.

P.s: che odio quelle infinite pietraie adamelline, gli EE sono proprio da sudare
P.p.s: quando avrò tempo faró qualche report anch'io della zona, di foto in archivio dovrei averne un po'

Direi proprio di sì! I sentieri EE in Adamello distruggono letteralmente. D'altra parte il granito, che siano lastroni o cataste di blocchi, è l'ultimo posto su cui tracciare un sentiero. Altro che ghiaioni... Per fortuna molti itinerari (tra cui l'Alta Via stessa) seguono le comode mulattiere della Grande Guerra. Grazie Alpini!
Con i report procedi pure, leggerò volentieri!


Beh adesso... non esageriamo... ho mica ho fatto la nord dell'Eiger! :D
Fino al rifugio è una normalissima escursione, magari da non fare come primo giro della stagione, ma non ci sono difficoltà e 900 m di dislivello li fa chiunque abbia un po' d'allenamento. Sopra invece c'è qualche passaggio tecnico, niente di impossibile o particolarmente pericoloso s'intende, però non lo consiglierei a chi non è mai andato oltre la passeggiata.

***

ATTENZIONE
Segnalo a tutti voi frequentatori della Camunia, che è stata di recente messa in vendita una collana di 6 Cartine Escursionistiche 1:25.000 che coprono tutta la valle. Ne ho acquistate un paio e posso dire che non sono male. Finalmente una cartografia dettagliata di queste montagne.

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