La Forcella Ambrizzola, dalla Val Fiorentina a Cortina (prov. BL)

Childerique

un VagaMondo
Questa e' una bellissima escursione, lungo sentieri facili e ben segnati, della lunghezza complessiva di circa 22 chilometri, con un dislivello di circa 800 metri in salita e di circa 1.200 metri in discesa, che si percorre a piedi in 7 ore (senza considerare i tempi delle soste).

Lungo il percorso, si possono apprezzare diverse prospettive su alcune delle montagne piu' belle delle Dolomiti: il Pelmo, il Civetta, il Gruppo del Sella, la Marmolada, il Gruppo delle Tofane, la Croda Rossa d'Ampezzo, il Cristallo, il Sorapis e l'Antelao. Quando l'ho percorsa io, alcuni giorni fa, ho avuto la fortuna di trovare una bella giornata di sole: spero che le fotografie allegate riescano a darne la giusta testimonianza.

La partenza e' in Val Fiorentina, e l'arrivo e' nel centro di Cortina d'Ampezzo.

Per comodita', l'escursione puo' essere divisa in due parti: la prima con la salita dalla Val Fiorentina alla Forcella Ambrizzola (cartina numero 1), e la seconda con la successiva discesa dalla Forcella Ambrizzola a Cortina d'Ampezzo (cartina numero 2). Nelle cartine allegate sono indicate la direzione del percorso (con le frecce), alcuni punti di riferimento (individuati con sottolineature di colore rosso) e due rifugi dove e' possibile fermarsi per fare una sosta (il Città di Fiume ed il Palmieri, individuati con triangoli di colore rosso).

Cartina n. 1 (dalla Val Fiorentina alla Forcella Ambrizzola)
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Cartina n. 2 (dalla Forcella Ambrizzola a Cortina)
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La partenza e' in Val Fiorentina, sotto il Monte Pelmo, in un comodo parcheggio per le auto che si trova a 1.663 metri slm, dopo il secondo tornante della strada che sale verso il Passo Staulanza: da qui si prende una strada sterrata individuata come sentiero numero 467.

La partenza del 'sentiero' n. 467
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Il Monte Pelmo alla partenza (poco illuminato, quando sono partito alle 7 di mattina)...
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Il Monte Pelmo alla partenza (quando invece e' ben illuminato)
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La salita e' facile, dentro un bel bosco, e dopo un quarto d'ora dalla partenza si arriva alla Malga Fiorentina, da dove tra l'altro e' possibile intravvedere per la prima volta la Forcella Ambrizzola (individuata nella fotografia con la freccia di colore rosso).

La Forcella Ambrizzola (dalla Malga Fiorentina)
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Il Monte Cernera, sopra il passo del Giau (dalla Malga Fiorentina)
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Ancora un quarto d'ora e si arriva al Rifugio Città di Fiume, a 1.913 metri slm, dove e' possibile fermarsi a prendere un buon cappuccino. Da qui e' facile trovare al pascolo mucche e cavalli, ed il panorama comincia ad aprirsi anche al Monte Civetta...

I monti Pelmo e Civetta dal Rifugio Città di Fiume
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Zoom sul monte Civetta dal rifugio Citta' di Fiume
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Proseguendo dopo il rifugio Citta' di Fiume, il n. 467 cessa di essere una strada sterrata e diventa un sentiero ben tracciato... lungo il percorso, tra i rami dei radi alberi si possono apprezzare alcuni scorci sulle montagne davvero particolari, cominciando con quello sul Bec di Mezdì e su La Rocheta, dove la Forcella Ambrizzola (individuata con una freccia di colore rosso) comincia a diventare un po' piu' vicina.

Il Bec di Mezdì e La Rocheta, salendo dalla Val Fiorentina
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Il Bec di Mezdì, La Rocheta ed i Lastroni di Formin, salendo dalla Val Fiorentina
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Allargando ancora lo spettro...
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Giunti alla Forcella de la Puìna (2.034 metri slm), e' possibile dare un'occhiata anche sulla Val Boite... e cosi' fa la sua comparsa anche il Re, il monte Antelao (di cui in questa fotografia si puo' distinguere solo il profilo, essendo mattina sul presto).

Il profilo del Monte Antelao, dalla Forcella de La Puìna
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Proseguendo il cammino, si oltrepassa la Forcella Roan e, con la salita che diventa un po' piu' impegnativa, si puo' dire che 'aumenti anche la grandezza' del monte Antelao.

La Forcella Roan...
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...ed 'aumenta la grandezza' del monte Antelao
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Voltandosi indietro sul percorso appena fatto, e' possibile vedere insieme l'Antelao, il Pelmo ed il Civetta...

l'Antelao, il Pelmo ed il Civetta
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...ed allargando ancora il panorama, possiamo inserire anche la vista sulla Regina, la Marmolada: la direzione del sentiero che stiamo seguendo e' segnalata con la freccia di colore rosso.

l'Antelao, il Pelmo, il Civetta e la Marmolada
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Qui e' facile perdere di vista il nostro obiettivo, e quindi e' opportuno allargare ulteriormente lo spettro per inserire anche la Forcella Ambrizzola, individuata con la freccia di colore bianco.

foto panoramica con la Forcella Ambrizzola
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Davanti e' ben visibile Casera Prendera (dove arriva anche il sentiero n. 436 che sale da San Vito di Cadore nella Val Boite) e l'ultima asperita' dell'escursione, rappresentata dalla Forcella Col Duro.

Casera Prendera e Forcella Col Duro
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Arrivati a Casera Prendera (2.148 metri slm), dietro l'Antelao comincia a ridimensionarsi con il Pelmo ed il Civetta...

l'Antelao, il Pelmo ed il Civetta da Casera Prendera
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...mentre davanti incombono sempre di piu' le 'nuove' montagne: prima di arrivare alla Forcella Ambrizzola, si comincia con i Lastroni di Formin e la Croda da Lago.

Lastroni di Formin e Croda da Lago, dalla Val Fiorentina
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Dopo 3 ore e mezza dalla partenza, si arriva alla Forcella Ambrizzola (2.277 metri slm), da dove si scollina verso la meravigliosa conca di Cortina d'Ampezzo.

Prima pero' e' bene dare un'ultima occhiata sulle montagne che ci hanno fin qui accompagnato.

Dalla Forcella Ambrizzola, panorama verso la Val Fiorentina
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Ed ecco cosa ci aspetta: la conca di Cortina d'Ampezzo!

Dalla Forcella Ambrizzola, panorama verso la conca di Cortina d'Ampezzo
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Croda da Lago, dalla Forcella Ambrizzola
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Cortina d'Ampezzo, dalla Forcella Ambrizzola
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Appena oltrepassata la Forcella Ambrizzola, il panorama diventa - se possibile - ancora piu' ampio e bello, affiancandosi anche il monte Sorapis.

Oltrepassata la Forcella Ambrizzola, panorama verso la conca di Cortina d'Ampezzo con il monte Sorapis
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Ecco il dettaglio delle montagne, con il rifugio Palmieri individuato da un cerchio di colore rosso.

le montagne della conca di Cortina d'Ampezzo
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Scendendo verso il rifugio Palmieri, il Bec di Mezdì sembra quasi... un piccolo monte Cervino.

il Bec di Mezdì, scendendo dalla Forcella Ambrizzola verso il rifugio Palmieri
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E proseguendo ancora la discesa, ritroviamo la sagoma inconfondibile del Monte Antelao: nella fotografia, la freccia rossa indica la Forcella Ambrizzola.

panoramica scendendo dalla Forcella Ambrizzola verso il rifugio Palmieri
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Perché il Monte Sorapis e' cosi' poco considerato, rispetto a tutte le altre montagne della conca ampezzana?

il monte Sorapis, scendendo dalla Forcella Ambrizzola verso il rifugio Palmieri
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Ed eccoci finalmente arrivati al rifugio Palmieri (2.046 metri slm), dove e' possibile fermarsi a mangiare (dal rifugio, tra l'altro, e' possibile scendere fino a Cortina avvalendosi del servizio delle jeep).

il rifugio Palmieri, scendendo dalla Forcella Ambrizzola
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il Bec di Mezdì e la Forcella Ambrizzola dal rifugio Palmieri
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Riprendendo la discesa dal rifugio Palmieri, si percorre una strada sterrata che entra in un bosco rado e scende repentìna fino ad arrivare alla Malga Fedèra (1.816 metri slm).

tratto del sentiero n. 432, che scende dal rifugio Palmieri alla Malga Fedèra
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panorama verso Cortina dalla Malga Fedèra
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Oltrepassata la Malga Fedèra, la strada diventa asfaltata (ma sempre vietata al transito degli autoveicoli) ed il bosco piu' fitto: questa parte dell'escursione e' meno panoramica, ma regala degli scorci tanto improvvisi quanto particolari su tutte le montagne circostanti... riuscire a riconoscerle e' anche divertente!

tratto del sentiero n. 432, scorcio sul Bec di Mezdì
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tratto del sentiero n. 432, scorcio sul monte Cristallo
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tratto del sentiero n. 432, scorcio sul monte Sorapis
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tratto del sentiero n. 432, scorcio sulla Tofana di Rozes
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Arrivati al ponte Fedèra (1.603 metri slm), finisce l'area dei pascoli e rimane da percorrere l'ultimo tratto del sentiero n. 432.

Ponte Fedèra: la sbarra (ricordarsi di chiuderla!)
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Dopo circa 6 ore dalla partenza si arriva al parcheggio sterrato per gli autoveicoli (individuato nella cartina n. 2 dal riquadro di colore rosso), che potrebbe anche costituire il terminale ultimo dell'escursione (in tal caso la distanza complessiva sarebbe di 18 chilometri)...

parcheggio per le auto sopra Pianozes
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...ma perché privarsi della possibilita' di risalire la conca ampezzana dalla frazione di Campo di sotto fino al centro di Cortina, allungando l'escursione di pochi chilometri ed un centinaio di metri di ulteriore salita? In tal caso si troverebbero degli scorci di panorama della 'perla delle Dolomiti' tanto suggestivi quanto poco conosciuti.

l'arrivo nella frazione di Campo
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Dalla frazione di Campo, girandosi indietro, si puo' vedere la Forcella Ambrizzola (individuata nella fotografia con la freccia rossa).

Bec di Mezdì, Forcella Ambrizzola e Croda da Lago dalla frazione di Campo
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Pomagagnon e Cristallo, salendo dalla frazione di Campo verso il centro di Cortina
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Tofane, salendo dalla frazione di Campo verso il centro di Cortina
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Ormai siamo quasi arrivati, e nell'ultimo breve tratto che manca per arrivare fino nel centro di Cortina, ritroviamo uno dei suoi 'profili da cartolina' piu' conosciuti...

Cortina d'Ampezzo, salendo dalla frazione di Campo
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...come sia possibile non rimanere affascinati dalle bellezze di questa localita', proprio non riesco a capirlo!
 
Complimenti davvero, reportage spettacolare con foto da cartolina e una descrizione didascalica dell'itinerario :D
 
Complimenti, bellissima escursione (e report)...

Nonostante una casa in Cadore, quella è una zona che ho frequentato pochissimo... L'anno scorso però ho fatto proprio il tuo stesso percorso fino a f.lla col duro... Da lì, anziché proseguire, ho deviato per la cima della rocchetta di prendera e poi son sceso dalla stessa parte...

Sul sorapiss, io non credo sia poco considerato... Ha solo una sagoma meno "fotogenica", ma dal punto di vista della frequentazione mi pare (giustamente) apprezzato come merita...
 
Grazie a tutti. E' stata una delle piu' belle escursioni che ho fatto negli ultimi anni. Quanto al Sorapis... e' 'considerato' soprattutto per il versante (certamente imponente) che da verso il lago di Misurina, ma molto meno per il versante che da su Cortina e sulla Valle del Boite, secondo me ingiustamente.
 

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Boia che giro, spettacolare, non avevo mai considerato una traversata del genere, davvero una fig'ata con panorami da sognarseli di notte!!!! :arf:

Poi le prime foto con la Croda da Lago che fa capolino timidamente da dietro la forcella... :skiamo:

due appunti invece:

1- LA Civetta è UNA LEI, come La Marmolada e la Croda da Lago :old:

2- La scarsa considerazione del Sorapiss dal versante Cortina - San Vito è presto spiegata: lunghezza e dislivello. Da Passo Tre Croci se non ricordo male te la cavi con 2h e 200 metri su sentierino a tratti esposto ma tranquillo, da Cortina se sali dal Faloria ne hai ben di piú e su sentieri che attraversano ghiaioni se passi per il Loudo, e che salgono fino a oltre 2600 se vai per la Sela de Ponta Negra; da San Vito invece o prendi il sentiero che sale alla Cengia del Banco (oltre 1000 disl mi pare) o addirittura devi farti mezzo periplo della montagna passando per Bivacco Slataper e Ferrata Berti, o per Bivacco Comici e Ferrata Vandelli.
 
Bellissimo giro, panorami e foto stupendi.....Piccola domanda come avete gestito il rientro??
 
Io sapevo che Civetta è una lei dal versante Zoldano, ma da quello del Cordevole è un lui: il (monte) Civetta... devo verificare con un paio di locals però..
Comunque spesso sono "lei": tempo fa con un mio amico di Primiero si parlava del Tatoga (o Totoga), e io lo chiamavo IL (monte), lui LA Tatoga.


Bel giro, peccato l'asfalto nell'ultima parte :(
Io ho fatto il giro dal Giau al Mondeval e giù per l'Ambrizzola e rif. Palmieri 15 anni fa, in una delle giornate più piovose che ricordi (se la gioca con una traversata dal Pedrotti alla Fradusta 2 anni prima)... credo di non aver visto più in là del mio naso. Se mi chiedi com'era il sentiero ricordo solo fango e radici :TTTT
 
Ultima modifica:
Bellissimo giro, panorami e foto stupendi.....Piccola domanda come avete gestito il rientro??

Siamo andati con due macchine. Una macchina l'abbiamo lasciata a Cortina, e con l'altra siamo andati alla partenza lasciandola nel parcheggio a lato della strada nella val Fiorentina. Arrivati a Cortina, siamo tornati a riprendere la macchina in val Fiorentina passando per il passo del Giau. Esiste un servizio di linea di autobus che con regolarità collega Cortina con la val Fiorentina, ma purtroppo si ferma a Pescul (da dove parte una seggiovia del comprensorio della Civetta).
 
Io sapevo che Civetta è una lei dal versante Zoldano, ma da quello del Cordevole è un lui: il (monte) Civetta.
Comunque spesso sono "lei": tempo fa con un mio amico di Primiero si parlava del Tatoga (o Totoga), e io lo chiamavo IL (monte), lui LA Tatoga.


Bel giro, peccato l'asfalto nell'ultima parte :(
Io ho fatto il giro dal Giau al Mondeval e giù per l'Ambrizzola e rif. Palmieri 15 anni fa, in una delle giornate più piovose che ricordi (se la gioca con una traversata dal Pedrotti alla Fradusta 2 anni prima)... credo di non aver visto più in là del mio naso. Se mi chiedi com'era il sentiero ricordo solo fango e radici :TTTT

Questa poi! Maschile in val Fiorentina e femminile in Val Zoldana? Incredibile! In precedenza io l'avevo sempre chiamato IL CIVETTA, sottintendendo anche 'il monte Civetta'...

Peccato per la tua giornata quando hai fatto il giro dal Giau: era proprio il giro che avevamo in mente di fare noi, arrivando al Giau anziché a Cortina (in fondo il panorama sulla conca cortinese lo si prende in gran parte affacciandosi alla Forcella Ambrizzola), ma c'era qualcuno che aveva paura di non farcela e quindi abbiamo optato per l'opzione di Cortina, dal momento che dal Palmieri in caso di necessità c'è un servizio di navetta per il Paese.
 
Bel report per posti stupendi che ho la fortuna di aver visto spesso :)
E ottime foto! ;)

Mi permetto di correggerti i Lastoi de Formin e Beco de Mezodì

Qui sotto le cime erbose sono Piz del Corvo (Spiz a corf) e le Negre (Monte Mondevàl, Corvo Alto); in fondo spuntano due cime del Cernera e la puntina acuta di Cima di Costa delle Role ("Torre Dusso", alp.). ;)

Il Monte Cernera, sopra il passo del Giau (dalla Malga Fiorentina)
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