Ferrata a km 0: Via Ferrata del Pliocenico (Rocca di Badolo - Bologna)

madflyhalf

Skifoso assolato che fa l'aperitivo
In circostanze magiche per svariati motivi (anzi per uno solo: una sorpresa della mia morosa, in collaborazione col gruppo di arrampicata tra cui gli istruttori), il giorno del mio compleanno alle 18:45 mi sono trovato ad attaccare la Via Ferrata del Pliocenico, che sale alla Rocca di Badolo, già nota falesia di arrampicata alle porte di Bologna (Sasso Marconi, diciamo 300m in verticale sopra il casello dell'A1).

La via è breve, suddivisa in 4 parti, sostanzialmente in corrispondenza dei 3 settori di arrampicata suddivisi dalle grandi cengie (basso, medio/new, alto) + 1 ultimo tratto, che si sviluppa dietro la parete di arrampicata del settore Alto: è quello tratteggiato, su placca appoggiata in mezzo al bosco, quindi panoramicità pressoché nulla, anche se rimane suggestiva.
Arrivati in cima si gode il poco panorama sulla val di Setta e valle del Reno per poi si ridiscendere per sentiero ripido (molto), poco chiaro, scivoloso, nonché guduriosa attraversata in un bosco di querce nane, acacie e pungitopo HIHIHI

Il tracciato è questo reperibile su internet, i tratti in alto li ho aggiunti io, così come una modifica alla tracciatura, secondo la mia opinione, si sviluppia più a sx rispetto a quella disegnata.
Parete di Badolo
148682-ferrata-badolo.png



L'avvicinamento è nullo (5' dalla macchina al tornante di Badolo Basso), la ferrata è breve, 45' di buon passo, 1h andando piano con principianti e qualche sosta necessaria visto il caldo (9 luglio).

Non è una ferrata banale, tutt'altro: è usata come scuola dal CAI Bologna (e non solo), è un ottimo allenamento invernale/autunnale, presentando ogni aspetto fondamentale delle vie ferrate.
Si trovano scale, pioli, fittoni; gradoni, diedri, placce verticali, placche appoggiate, pezzi leggermenti strapiombanti, per affrontare i 150m di dislivello tra l'attacco e la cima. La corda dal 2011 è stata sostituita dal CAI (prima era sottile e spesso penzolante), ora è bella spessa, salda e tesa, l'unica cosa a volte la fittonatura è distante.

Come molte delle vie di arrampicata (quasi tutte), quest'arenaria è stata scavata per creare qualche appiglio e appoggio, altrimenti ci si troverebbe in condizioni di liscio assoluto, molti appigli sono buoni, altri sono svasi, al buon ferratista/arrampicatore la scelta. Io andavo su quelli comodi :D :D
Arenaria... sabbione malefico, via sporca quindi occhio a chi sta sopra che magari sassi no, ma sabbione negli occhi ti arriva.

E' opinione comune che con 1500-1800m di quota in più, sarebbe da considerarsi una ferrata a tutti gli effetti difficile. A quota 400m slm il problema a luglio è però il caldo HIHIHI...

Si attacca la prima parte con gradoni e poi scala
148683-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709194554.jpg


148684-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709195456.jpg


148685-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709195500.jpg


Usciti dal diedro con scala, ci si trova in una bella placca appoggiata che poi riprende la verticalità!
148686-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709195639.jpg


148687-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709195811.jpg


Che riprende la verticalità fino all'uscita del primo tratto
148688-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709195832.jpg


Ci si trova quindi su una cengia terrazzino, unico accesso alla parete di arrampicata di Badolo Medio.
Si riparte con diedro/fessura, lungo e da lavorare assolutamente in sostituzione per non bruciarsi le mani
148689-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709200606.jpg


Qui l'uscita è su placca pressoché verticale, senza troppi appigli/appoggi
148690-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709201334.jpg


148691-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709201349.jpg


Foto di gruppo
148692-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709201945.jpg


Si controlla la progressione
148693-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709201947.jpg


L'uscita di questa placca coincide con 2 scalini fittonati e una scaletta di 1,5m strapiombante (non ho foto mie: allego da altro sito http://geb135.altervista.org/2012 Badolo.html - la foto inganna, non è così strapiombante)
ferrata%20badolo%202.jpg



Terminato questo tratto, si esce sul cengione di Badolo Alto.

Parte ora il penultimo tratto, tutto a sinistra della parete di arrampicata (comunque dall'uscita su cengia si vedono subito le indicazioni per il proseguimento).
Ho poche foto, è il tratto più rognoso, pochi appigli, chiodatura lontana, senza considerare che se uno ha trazionato molto con le braccia, qui c'è da lavorare!

148694-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709203735.jpg


L'uscita di questo tratto è delicata, con pochi appoggi scavati, quindi più tecnica per i piedi, anche se la presa top per le mani è comoda (seppur poco visibile)
148695-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709203845.jpg


148696-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709203902.jpg


L'ultimo pezzo è su placca appoggiata, con fessurone da tenere, e anche una comoda scala
148697-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709204507.jpg


Si giunge alla nicchia con libro di vetta, infine si fanno gli ultimi 3 gradini di roccia e si sbuca in vetta
148698-via-ferrata-pliocenico-badolo-20150709205654.jpg



Se siete nei paraggi di Bologna e vi piacciono le ferrate, provatela (non dopo piogge intense)!



Nota importantissima:

E' fondamentale stare un attimino concentrati sul cavo della ferrata e sui segnali inequivocabili EEA (cartelli rossi)
In alcuni tratti si affiancano da vicino le vie di arrampicata, incrociando almeno un paio di volte verso sxm i cavi metallici che collegano (per sicurezza e manutenzione) le soste e gli anelli di calata di tali vie.
Questi cavi per quanto sicuri, oltre a non essere adeguati da ferrata (sono più sottili), hanno pochissimi fittoni: cioè solo in corrispondenza delle soste delle vie o pochi più.
Inoltre si interrompono spesso all'improvviso (anche se è presente qualche via di fuga, ma non in sicurezza, solo su sentierini di servizio a picco sulla parete), o a quanto ho saputo, ci sono tratti di corde fisse (non cavi, corde: vecchie e usurate).
Prendere uno di questi cavi, oltre ad essere pericoloso per il ferratista, è estremamente pericoloso nel caso ci siano arrampicatori sulle vie sotto.


In questa ferrata non ci sono traversi (ecco cosa manca...), quindi se si tengono gli occhi aperti e il cervello wired, è pressoché impossibile sbagliare strada: bisogna salire sempre!

In realtà, se leggete tanti commenti su internet, purtroppo molti riescono a sbagliare: di solito neofiti di ferrate lanciati nel classico esperimento antropologico-darwiniano TSE - Test Solitario Evolutivo.
 
Ultima modifica:
Avevo letto "ferrata del Policlinico" :shock: e stavo cercando di immaginarmi Mad che gira con l'imbrago in qualche reparto del Sant'Orsola HIHIHI
 
Non è una ferrata banale, tutt'altro
Anzi! Vedendo le foto mi è parsa perfino troppo liscia in alcuni punti.
E sbaglio o è un po' "alla francese"?
Curiosità, l'autostrada poco sotto dà fastidio? Crea molto rumore? In quelle attorno al Passo Gardena il rumore è una delle cose più fastidiose tra luglio e settembre.
 
Mah... la roba c'è. Non sembra, ma c'è!
Come per le vie di arrampicata, la tipologia della parete "obbliga" all'aderenza: l'arenaria sabbiosa che c'è qui può sorprendere per quanto tiene sotto i tuoi piedi. Può bastare anche una normale scarpa da trekking con suola buona per superare alcuni passaggi in ferrata. Con scarpette da arrampicata puoi salire tranquillamente senza tenere il cavo.

La roccia è la stessa e concettualmente è la trasposizione in ferrata delle vie che vedi qui
http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=76564&page=11

Le soluzioni sono: o aderenza, o passaggi morfologici lunghi sulle prese scavate artificialmente, con conseguente sollecitazione delle braccia. In ferrata hai il cavo ovviamente!

Nella ferrata i posti per i piedi ci sono e sono comodi!


Ahimè l'autostrada si sente tanto tanto... specie quando non c'è vento. In giornate ventose, magari in mezzo al bosco non dà troppo fastidio, ma nel momento in cui sali e ti ritrovi in parete "aperta" la senti tutta.


Che vuol dire "francese"?
Di rospi ce ne sono :D hihi
 

.

Avevo letto "ferrata del Policlinico" :shock: e stavo cercando di immaginarmi Mad che gira con l'imbrago in qualche reparto del Sant'Orsola HIHIHI

Rispondo con il mio abituale rebus

attachment.php


E bravo Mad,ma la prossima la voglio più impegnativa

Ma anche no! HIHIHI
Non sono un patito delle ferrate... cioè non ferrate fine a sé stesse. Se sono all'interno di un bell'itinerario di trekking ben vengano... certo se poi la scelta è tra stare col culo a casa a girarmi i pollici o andare in parete, se non c'è un compare a cui legarmi, farò la ferrata a 20' dal divano.

Poi questa gita è entrata davvero in una sorpresa splendida della morosa!



Ah ho dimenticato di aggiungere una nota importantissima:

E' fondamentale mantenere la concentrazione sul cavo della ferrata e sui segnali inequivocabili EEA (cartelli rossi)
In alcuni tratti si affiancano da vicino le vie di arrampicata, incrociando almeno un paio di volte verso sxm i cavi metallici che collegano (per sicurezza e manutenzione) le soste e gli anelli di calata di tali vie.
Questi cavi per quanto sicuri, oltre a non essere adeguati da ferrata (sono più sottili), hanno pochissimi fittoni: cioè solo in corrispondenza delle soste delle vie o pochi più.
Inoltre si interrompono spesso all'improvviso (anche se è presente qualche via di fuga, ma non in sicurezza, solo su sentierini di servizio a picco sulla parete), o a quanto ho saputo, ci sono tratti di corde fisse (non cavi, corde: vecchie e usurate).
Prendere uno di questi cavi, oltre ad essere pericoloso per il ferratista, è estremamente pericoloso nel caso ci siano arrampicatori sulle vie sotto.

Sappiate che in questa ferrata non ci sono traversi, quindi è pressoché impossibile sbagliare strada: bisogna salire sempre!
 
Ultima modifica:
Che vuol dire "francese"?
Sono quelle fatte "a caso" solo per essere spettacolari/difficili (contrario di quelle storiche fatte per facilitare la salita). Si prende una parete e si tira il cavo nel modo più difficile.

E' forse questo il monte della ferrata? Passando per Sasso Marconi mi è venuto in mente questo topic :D

Montagna vista da Sasso Marconi
149253-img7167.jpg
 
Proprio lui! HIHIHI
Anzi lei, la Rocca di Badolo


E' una via abbastanza vecchia credo, tirata per creare una zona di allenamento per ferratisti e per i corsi CAI, comoda alla città, comoda anche per le stagioni (la si fa tranquillamente tutto l'anno)... diciamo che giustifica la sua presenza proprio perché all'interno di una falesia di arrampicata con più di 180 vie e anch'essa storica (le prime vie qui sono nate negli anni '50!).

Anche se in realtà il primo motivo per cui fu tirata era per creare un accesso al settore di arrampicata di Badolo medio, che risulta tuttora quello meno frequentato, un po' per l'accesso solo con via ferrata (I tratto), un po' perché lì spesso fai sicura come in sosta in via lunga, avendo a disposizione pochi cm di terrazzino.

Vie frequentate soprattutto da alpinisti, alcune sono II lunghezze dei tiri di Badolo basso...
 
Qualche info extra, visto che ogni tanto scatta la polemica di chi quando vede una ferrata non dolomitica si sente toccato nell'anima (metallica, per altro).


Come detto, la Ferrata del Pliocenico, riattrezzata completamente con nuovi cavi e staffe nel 2011 dai volontari del CAI di Bologna - che per l'occasione durante l'inverno e la primavera sistemarono anche più di 100 vie di arrampicata presenti sulla falesia a pochi metri dal tracciato della ferrata - omologandole agli standard CAI, non è di nascita recente, e denominarla francese è quantomeno un paradosso temporale.

E' nata sostanzialmente nei primissimi anni 70 (1972 mi dicono fonti non certissime ma affidabili... +/- 2 anni) principalmente per permettere l'accesso alle vie di arrampicata di Badolo Medio, non collegabili con le vie sottostanti di Badolo Basso.

In seguito fu tracciata l'uscita in via ferrata dalla cengetta di Badolo Basso al cengione di Badolo Alto.

Infine, nel 2011 furono eliminate le ferle e i chiodi presenti in una vecchia via di scuola CAI di IV grado sul lato ovest della parete (nella boscaglia) che va a superare l'ultimo settore della falesia, Badolo Alto, portando l'uscita definitiva della ferrata alla vetta della Rocca di Badolo.


Per intenderci, la Berti è stata costruita nel 1959, l'Alleghesi è stata terminata nel 1966...

Se vogliamo possiamo divertirci a tirare fuori i nomi di tante ferrate osannate e considerate "mostri sacri" nate ben dopo il 1975!
 
2 sere fa l'abbiamo ripetuta, aggiungendo un tiro di una via con sole tramontato, a Badolo Alto, Lo spigolino.
Metto 2 foto :)


L'attacco
173956-ferrata-pliocenico-p1000654.jpg


173958-ferrata-pliocenico-p1000658.jpg


L'inizio della seconda parte, subito sopra il settore Badolo Basso. Questo è uno dei punti più fetenti della ferrata, un diedrone ben appigliato ma con inizio strapiombante, il cui primo passo è molto in alto.
173957-ferrata-pliocenico-p1000657.jpg


173959-ferrata-pliocenico-p1000661.jpg


L'uscita del diedro poi appoggia in una placca ben appigliata, appiedata e con fittoni+pioli
173960-ferrata-pliocenico-p1000663.jpg


L'uscita della placca su scaletta strapiombante
173961-ferrata-pliocenico-p1000669.jpg


Panorami
173962-ferrata-pliocenico-p1000674.jpg


173963-ferrata-pliocenico-p1000675.jpg


L'uscita del 2° tratto, il cengione di Badolo Alto
173964-ferrata-pliocenico-p1000680.jpg


173965-ferrata-pliocenico-p1000681.jpg


Il terzo tratto, poco fotografato nel mio primo report: farlo a sx del cavo è facile
173966-ferrata-pliocenico-p1000684.jpg


173967-ferrata-pliocenico-p1000690.jpg


La fine del terzo tratto, sguardo verso le catene di Badolo Alto
173968-ferrata-pliocenico-p1000691.jpg


Il quarto tratto: questo è una vecchia via di arrampicata schiodata.

Io questo non l'ho salito in libera, 2 passaggi sono fetenti e col cavo tra le balle non hai grossa libertà di movimento, un piede su un fittone e una mano sul cavo!
Negli altri tratti si fa tranquillamente se uno arrampica, saranno passaggi di III/IV.
173969-ferrata-pliocenico-p1000695.jpg


Libro di vetta
173970-ferrata-pliocenico-p1000698.jpg


173971-ferrata-pliocenico-p1000702.jpg


Inizio della discesa
173972-ferrata-pliocenico-p1000705.jpg


Nel bosco
173973-ferrata-pliocenico-p1000708.jpg



Come detto è estremamente sostenuta per la verticalità; la roccia è arenaria sabbiosa, ma ci si prende la mano (per qualcuno dopo un po'), la ferrata è breve ma tecnica e divertente. Molti passaggi è spostamento di bacino esattamente come in arrampicata... o almeno io li ho affrontati così!

Per me è stancante per un principiante... meglio fermarsi alla fine del 2° tratto alla larga cengia.
 
Ultima modifica:
Si vede il tratto di autostrada più race d'Italia, al ritorno da Firenze appena dopo le gallerie spariscono tutte le metatarsalgie e il piede è sempre molto pesante.

Vedo che è una ferrata "moderna", di quelle fatte difficili apposta o quasi. Riesce ad attirare turisti, è una "istituzione" delle ferrate nella zona?
 
E' una ferrata sempre verticale, ultrasicura, ma abbastanza difficile.

E' nata negli anni 70, risistemata completamente (ora è perfetta) e allungata nel 2011. Quindi prima di una marea di ferrate ormai considerate "classiche".
 
Arrampicare al buio con le frontali: ci metti 6 anni per muovere un piede o una mano, ma quando lo muovi hai la certezza assoluta di ciò che devi fare e dove devi andare! HIHIHI

[FONT=&quot]
173974-ferrata-pliocenico-p1000719.jpg


[/FONT]
[FONT=&quot]
173975-ferrata-pliocenico-p1000722.jpg


[/FONT]
[FONT=&quot]
173976-ferrata-pliocenico-p1000725.jpg


[/FONT]
[FONT=&quot]
173977-ferrata-pliocenico-p1000730.jpg


Our beloved Sabbions
[/FONT]
[FONT=&quot]
173978-ferrata-pliocenico-p1000733.jpg
[/FONT]
 
Figata!

Ma arenaria che tipo di roccia è? te lo chiedo perché sono geologicamente (e non solo HIHIHI ) ignorante come una soppa (zolla di terra, modo di dire dialettale veneto)
Bella comunque da vedere (da salirci non so)
 
Top