Sabato con Giorgio un assaggio di Dolomiti Friulane, visto che sono una zona dove vorremmo entrambi girare molto di più ma che per un motivo o per l'altro confiniamo in (troppo) poche uscite ogni stagione che passa.
L'idea iniziale era un giro lungo e ravanoso, una sorta di variante del Troi dai Sclops ma complice il ginocchio "sifulo" di Giorgio optiamo per un anellino più corto sulle forcelle che dominano il Rifugio Flaiban-Pacherini e che fanno da spartiacque - sebbene il confine provinciale non passi quassu - con la Val Meluzzo e l'accesso pordenonese.
Dopo la consueta colazione a Villa Santina - che ci distrae un po' ma non delude mai - optiamo per parcheggiare al Centro sportivo di Forni di Sopra e non ad Andrazza, per una partenza sulla stradina asfaltata che conduce al risistemato parcheggino per il rifugista, che può così togliersi un po' di strada, lui che di jeep e teleferiche non può avvalersi.
Da subito è chiaro che sarà una lotta contro l'umido e il caldo, e la dolce ma non certo molto ombreggiata Val di Suola non è forse il terreno ideale. Anche Franklyn è decisamente sotto tono, lui che di solito passa le salite a correre e giocare con pigne e legnetti di qualsiasi tipo.
Il gentile invito a riflettere salendo la carrozzabile poco oltre il paese
		
		
	
	
		 
	
Franklyn e il sentiero - ormai diventato mulattiera - della Val di Suola
		 
	
La Riguota, variante quasi in disuso - messaggio per Blitz - che esploreremo qualche altra volta
		 
	
Il vallone di Forcella Fantulina
		 
	
Dopo un'oretta e mezza dalla partenza passiamo al rifugio per i saluti di rito e per sorseggiare, o meglio tracannare, un freschissimo succo di mela e ci dirigiamo alla volta della Forcella Fantulina Alta. Dapprima a stretto e ripido zig zag su ghiaie, poi più caldamente e faticosamente ancora tra mughi e qualche roccetta raggiungiamo un ripiano più comodo ricco di erba.
Una volta che mi sono ripreso - e asciugato - scorgo una presenza e con passo felpato passo al placcaggio del prode Franklyn prima che si accorga di mamma e cucciolo di stambecco non molto distanti. L'operazione riesce ma come in un lampo il fidato minicagnolino riprende tutte le sue energie e mi scorrazza qua e là sulla pista olfattiva lasciata dai due.
Il rifugio Flaiban-Pacherini, sovrastato dalla Cima di Suola, visto salendo il sentiero verso Forcella Fantulina
		 
	
La Val di Suola, in fondo i borghi che compongono Forni di Sopra e sullo sfondo il gruppo Bivera-Clapsavon-Zauf
		 
	
I torrioni delle Cime Fantulina
		 
	
Giorgio spunta da dietro il crinale
		 
	
Stambecca e stambecchino in fuga da Franklyn
		 
	
Il ripiano verso Forcella Fantulina Alta, attorno a quota 1950m
		 
	
L'ultimo tratto che conduce in forcella torna a farsi più pendente, ma il sentiero lo supera con tornanti ottimali e quindi presto siamo su, dove lo sguardo si apre a occidente e ci lascia inquadrare anche le meravigliose costruzioni di roccia della Cima Val di Guerra e dei suoi torrioni, che ci separano dal Pramaggiore.
Quasi scontato è da qua - la Forcella Fantulina Alta - risalire per 5 minuti alla vicina e ancor più spettacolare Forcella dell'Inferno, questa affacciata anche sugli Spalti di Toro e sui luoghi simbolo delle Dolomiti Friulane.
Arriviamo in completa solitaria e anche qua devo compiere un placcaggio ancora più complesso, vista la vicinanza dello stambecco, a non più di 10-12 metri. Questi si concede al nostro set fotografico incurante della furia di Franklyn, peraltro ammorbidita dalla stanchezza, fino all'arrivo da Nord di 2-3 gruppetti di gitanti affaticati dall'ultima rampa della Val di Brica.
Dalla Forcella Fantulina Alta vista incredibile sui torrioni Comici e Pacherini, preceduti dal Passo del Mus
		 
	
Chi spunta da là dietro?
		 
	
Il controllore
		 
	
Scenari @ Forcella dell'Inferno
		 
	
Zoom verso la Val Monfalcon di Forni, aguzzate la vista e vedete il Bivacco Marchi-Granzotto (non vale per chi c'ha dormito)
		 
	
Di foto a lui ne farei altre trecento, se avessi una macchina fotografica accettabile
		 
	
Evabbè, l'Antelao che spunta laddietro agli Spalti di Toro è troppo
		 
	 
Tutti gli Spalti di Toro
		 
	
Dopo una sosta all'ombra di un torrione, decisamente rigenerante, prendiamo a scendicchiare in direzione della terza forcella in programma, il Passo del Mus. Sempre affacciati sullo splendido torrione Comici e la sua via ferrata Cassiopea sogno e incubo di molti (tra le più ardite e faticose, su un torrione vinto da Comici con una via con difficoltà di V e VI, allora il massimo) traversiamo in leggera discesa la testata della Val di Guerra affrontando un passaggio più malagevole ma comunque ben tenuto e giungiamo alla fine in lieve salita al passo, che precipita ad Est verso il Flaiban Pacherini tanto quanto dolcemente vi si arriva da Ovest.
Anche qui regnano una mamma e un piccolo di stambecco, questi ancora più vicini dei precedenti. A Franklyn e all'altro cagnolino qui giunto questo non sta bene, ma tant'è. La mini cagnara sarà stata sentita anche dai 4 tonici e volonterosi ferratisti - incontrati anche la mattina al Pacherini - che proprio ora stanno giungendo sulla vetta del piccolo torrione.
Ecco la mamma
		 
	
Dal Passo del Mus verso Est e la parete del torrione della Punta del Mus
		 
	
Torrione Comici, versante NNW dove si sviluppa la via Cassiopea
		 
	
Ecco un prode sulle balze finali
		 
	
Sguardo indietro verso forcella dell'Inferno e forcella Fantulina Alta, tagliate dal 369
		 
	
Val di Guerra
		 
	
Mamma e piccolo
		 
	
Mamma non avverte l'esposizione
		 
	
Il piccolo un po' sì e sta più comodo
		 
	
Dopo quest'altra mini pausa veniamo assaliti da un crescente bisogno di birra e salsiccia.
Con qualche attenzione per la presenza ora ingombrante degli stambecchi sopra di noi prendiamo a scendere sulle pietre dell'erto canalone, che è meno tremendo di quanto sembri arrivando da dietro. In verità si scende abbastanza bene anche se faticosamente, almeno fino all'innesto sul 363 proveniente dal vicino Passo di Suola.
Bene, pochi minuti e saremo nuovamente al rifugio. E che birra e salsiccia sia, in compagnia di una non giovanissima coppia che ha portato a termine il Troi dai Sclops (1700m di dsl e tanto sviluppo) partendo dal paese per non usare due macchine, con cui condivideremo anche il ritorno fino alla macchina, affacciata sul Tagliamento.
Il nuovo tunnel autostradale verso la cima del torrione Comici
		 
	
Giorgio scende dal Passo del Mus
		 
	
L'angusto canale di discesa
		 
	
Il torrione visto dall'innesto sul 363
		 
	
Torrione Comici
		 
	
Rieccoci al Flaiban-Pacherini, con Franklyn ringalluzzito
		 
	
...vero??
		 
	
				
			L'idea iniziale era un giro lungo e ravanoso, una sorta di variante del Troi dai Sclops ma complice il ginocchio "sifulo" di Giorgio optiamo per un anellino più corto sulle forcelle che dominano il Rifugio Flaiban-Pacherini e che fanno da spartiacque - sebbene il confine provinciale non passi quassu - con la Val Meluzzo e l'accesso pordenonese.
Dopo la consueta colazione a Villa Santina - che ci distrae un po' ma non delude mai - optiamo per parcheggiare al Centro sportivo di Forni di Sopra e non ad Andrazza, per una partenza sulla stradina asfaltata che conduce al risistemato parcheggino per il rifugista, che può così togliersi un po' di strada, lui che di jeep e teleferiche non può avvalersi.
Da subito è chiaro che sarà una lotta contro l'umido e il caldo, e la dolce ma non certo molto ombreggiata Val di Suola non è forse il terreno ideale. Anche Franklyn è decisamente sotto tono, lui che di solito passa le salite a correre e giocare con pigne e legnetti di qualsiasi tipo.
Il gentile invito a riflettere salendo la carrozzabile poco oltre il paese
 
	Franklyn e il sentiero - ormai diventato mulattiera - della Val di Suola
 
	La Riguota, variante quasi in disuso - messaggio per Blitz - che esploreremo qualche altra volta
 
	Il vallone di Forcella Fantulina
 
	Dopo un'oretta e mezza dalla partenza passiamo al rifugio per i saluti di rito e per sorseggiare, o meglio tracannare, un freschissimo succo di mela e ci dirigiamo alla volta della Forcella Fantulina Alta. Dapprima a stretto e ripido zig zag su ghiaie, poi più caldamente e faticosamente ancora tra mughi e qualche roccetta raggiungiamo un ripiano più comodo ricco di erba.
Una volta che mi sono ripreso - e asciugato - scorgo una presenza e con passo felpato passo al placcaggio del prode Franklyn prima che si accorga di mamma e cucciolo di stambecco non molto distanti. L'operazione riesce ma come in un lampo il fidato minicagnolino riprende tutte le sue energie e mi scorrazza qua e là sulla pista olfattiva lasciata dai due.
Il rifugio Flaiban-Pacherini, sovrastato dalla Cima di Suola, visto salendo il sentiero verso Forcella Fantulina
 
	La Val di Suola, in fondo i borghi che compongono Forni di Sopra e sullo sfondo il gruppo Bivera-Clapsavon-Zauf
 
	I torrioni delle Cime Fantulina
 
	Giorgio spunta da dietro il crinale
 
	Stambecca e stambecchino in fuga da Franklyn
 
	Il ripiano verso Forcella Fantulina Alta, attorno a quota 1950m
 
	L'ultimo tratto che conduce in forcella torna a farsi più pendente, ma il sentiero lo supera con tornanti ottimali e quindi presto siamo su, dove lo sguardo si apre a occidente e ci lascia inquadrare anche le meravigliose costruzioni di roccia della Cima Val di Guerra e dei suoi torrioni, che ci separano dal Pramaggiore.
Quasi scontato è da qua - la Forcella Fantulina Alta - risalire per 5 minuti alla vicina e ancor più spettacolare Forcella dell'Inferno, questa affacciata anche sugli Spalti di Toro e sui luoghi simbolo delle Dolomiti Friulane.
Arriviamo in completa solitaria e anche qua devo compiere un placcaggio ancora più complesso, vista la vicinanza dello stambecco, a non più di 10-12 metri. Questi si concede al nostro set fotografico incurante della furia di Franklyn, peraltro ammorbidita dalla stanchezza, fino all'arrivo da Nord di 2-3 gruppetti di gitanti affaticati dall'ultima rampa della Val di Brica.
Dalla Forcella Fantulina Alta vista incredibile sui torrioni Comici e Pacherini, preceduti dal Passo del Mus
 
	Chi spunta da là dietro?
 
	Il controllore
 
	Scenari @ Forcella dell'Inferno
 
	Zoom verso la Val Monfalcon di Forni, aguzzate la vista e vedete il Bivacco Marchi-Granzotto (non vale per chi c'ha dormito)
 
	Di foto a lui ne farei altre trecento, se avessi una macchina fotografica accettabile
 
	Evabbè, l'Antelao che spunta laddietro agli Spalti di Toro è troppo
 
	Tutti gli Spalti di Toro
 
	Dopo una sosta all'ombra di un torrione, decisamente rigenerante, prendiamo a scendicchiare in direzione della terza forcella in programma, il Passo del Mus. Sempre affacciati sullo splendido torrione Comici e la sua via ferrata Cassiopea sogno e incubo di molti (tra le più ardite e faticose, su un torrione vinto da Comici con una via con difficoltà di V e VI, allora il massimo) traversiamo in leggera discesa la testata della Val di Guerra affrontando un passaggio più malagevole ma comunque ben tenuto e giungiamo alla fine in lieve salita al passo, che precipita ad Est verso il Flaiban Pacherini tanto quanto dolcemente vi si arriva da Ovest.
Anche qui regnano una mamma e un piccolo di stambecco, questi ancora più vicini dei precedenti. A Franklyn e all'altro cagnolino qui giunto questo non sta bene, ma tant'è. La mini cagnara sarà stata sentita anche dai 4 tonici e volonterosi ferratisti - incontrati anche la mattina al Pacherini - che proprio ora stanno giungendo sulla vetta del piccolo torrione.
Ecco la mamma
 
	Dal Passo del Mus verso Est e la parete del torrione della Punta del Mus
 
	Torrione Comici, versante NNW dove si sviluppa la via Cassiopea
 
	Ecco un prode sulle balze finali
 
	Sguardo indietro verso forcella dell'Inferno e forcella Fantulina Alta, tagliate dal 369
 
	Val di Guerra
 
	Mamma e piccolo
 
	Mamma non avverte l'esposizione
 
	Il piccolo un po' sì e sta più comodo
 
	Dopo quest'altra mini pausa veniamo assaliti da un crescente bisogno di birra e salsiccia.
Con qualche attenzione per la presenza ora ingombrante degli stambecchi sopra di noi prendiamo a scendere sulle pietre dell'erto canalone, che è meno tremendo di quanto sembri arrivando da dietro. In verità si scende abbastanza bene anche se faticosamente, almeno fino all'innesto sul 363 proveniente dal vicino Passo di Suola.
Bene, pochi minuti e saremo nuovamente al rifugio. E che birra e salsiccia sia, in compagnia di una non giovanissima coppia che ha portato a termine il Troi dai Sclops (1700m di dsl e tanto sviluppo) partendo dal paese per non usare due macchine, con cui condivideremo anche il ritorno fino alla macchina, affacciata sul Tagliamento.
Il nuovo tunnel autostradale verso la cima del torrione Comici
 
	Giorgio scende dal Passo del Mus
 
	L'angusto canale di discesa
 
	Il torrione visto dall'innesto sul 363
 
	Torrione Comici
 
	Rieccoci al Flaiban-Pacherini, con Franklyn ringalluzzito
 
	...vero??
 
	 
				 
 
		
 IGO
IGO 
	 
 
		
