Mi potrei classificare come argento base... forse. Diciamo che fino a quest'anno non avevo mai sciato in vita mia, ma posso dire di aver bruciato le tappe, e non me lo aspettavo.
Ho già una tecnica passabile, comincio a fare curve condotte carvando abbastanza, le rosse le faccio discretamente ma... Sui muri mi sento insicuro, se li affronto senza slipping (insomma senza sbandare ma cercando di tirare archi puliti) prendo una tale velocità che non ci stò più dietro con le gambe, specie coi quadricipiti femorali che cominciano a cedere alla forza centrifuga (e il primo che comincia a fare male è il retto femorale destro).
Se li affronto con questo approccio (non sono io ovviamente) allora ok, ma, a parte che per la fatica mi devo fermare ogni 50 metri, in confronto ad altri sciatori mediocri che vedo passare sembra che sto scendendo per un canalone... come esercizio può andare bene, ma è un po' ridicolo (?).
Guardo gli altri, molti scendono sbandando abbondantemente, il che non è il massimo dell'eleganza e fornisce poco controllo sulla direzione, ma altri no: non dico che carvino ma almeno controllano lo sbandamento... eppure hanno uno stile poco ortodosso. Poi ovviamente ci sono i rari sciatori esperti e sufficientemente atletici che tirano giù carvando a manetta...
Ci penso e ripenso, ma l'unica giustificazione che mi posso dare è che sono svantaggiato dal mio peso (110 Kg).
Il peso conta così tanto? Effettivamente in un altro thread ero io quello che sosteneva che l'attrito tra gli sci e la pista non aumenta in proporzione al peso...
Insomma, qual'è la tecnica per scendere un pendio moderato con un po' di scioltezza senza dover puntare le gambe a forza e senza sollevare due tonnellate di neve? :shock:
Ho già una tecnica passabile, comincio a fare curve condotte carvando abbastanza, le rosse le faccio discretamente ma... Sui muri mi sento insicuro, se li affronto senza slipping (insomma senza sbandare ma cercando di tirare archi puliti) prendo una tale velocità che non ci stò più dietro con le gambe, specie coi quadricipiti femorali che cominciano a cedere alla forza centrifuga (e il primo che comincia a fare male è il retto femorale destro).
Se li affronto con questo approccio (non sono io ovviamente) allora ok, ma, a parte che per la fatica mi devo fermare ogni 50 metri, in confronto ad altri sciatori mediocri che vedo passare sembra che sto scendendo per un canalone... come esercizio può andare bene, ma è un po' ridicolo (?).
Guardo gli altri, molti scendono sbandando abbondantemente, il che non è il massimo dell'eleganza e fornisce poco controllo sulla direzione, ma altri no: non dico che carvino ma almeno controllano lo sbandamento... eppure hanno uno stile poco ortodosso. Poi ovviamente ci sono i rari sciatori esperti e sufficientemente atletici che tirano giù carvando a manetta...
Ci penso e ripenso, ma l'unica giustificazione che mi posso dare è che sono svantaggiato dal mio peso (110 Kg).
Il peso conta così tanto? Effettivamente in un altro thread ero io quello che sosteneva che l'attrito tra gli sci e la pista non aumenta in proporzione al peso...
Insomma, qual'è la tecnica per scendere un pendio moderato con un po' di scioltezza senza dover puntare le gambe a forza e senza sollevare due tonnellate di neve? :shock: