Ieri abbiamo fatto la pazzia: sciata in giornata all'Aletsch Arena, complice i paurosi sconti che fanno da inizio stagione fino al 19dicembre: 25CHF :shock:
Diciamo che per quello che c'era aperto è un prezzo pazzesco, considerando che il giornaliero solitamente è di 59 franchi e che molte località italiane fanno pagare di più aprendo di meno. Molto probabilmente a loro non cambia molto perché le funivie di valle sono sempre aperte, come fossero mezzi pubblici ordinari e le piste le battono col culo (vabbè, diciamo che era colpa della neve, poca e dura).
La strada è lunga, bisogna arrivare a Varzo e poi proseguire per il passo del Sempione (o caricare la macchina sul trenino), arrivati a Briga c'è ancora qualche km di strada a fondovalle.
Ero già stato a Fiescheralp a febbraio, un carnaio, ieri invece era deserto, arrivati puntuali alla prima funivia di Morel, il parcheggio è vuoto e non c'è nessuno con gli sci. Chiediamo un po' in giro e nessuno ci sa assicurare se il collegamento sciistico è aperto.
Decidiamo di spostarci a Betten, parcheggio pieno, ma anche lì, nessuna traccia di sciatori. Cominciamo a cagarci sotto, alla fine in biglietteria ci rassicurano e saliamo.
In ogni modo la funivia delle 9:15 si presenta così, con gente in felpa che lavora al PC e 2 stronzi angry freeriders che si sentono totalmente fuori luogo.
Una volta in cima ci troviamo immersi in un paesino ad alta quota: baite di legno collegate da stradine innevate, percorse da pochi sciatori e molti pedoni: la montagna brulica di vita, ma in questo momento lo sci sembra solo un'attività secondaria. :shock:
L'arrivo della funivia è un vero e proprio GATE areoportuale: cemento armato in quantità industriali, scale mobili, riscaldamento, panchine, insegne luminose. C'è anche un vero e proprio deposito bagagli e le file di carrelli porta-bagagli e porta sci. Si stanno attrezzando per le feste natalizie, ma i turisti (stranieri) cominceranno ad arrivare solo nel pomeriggio.
Dai 2000m in su ha nevicato parecchio, i pini sono carichi di neve, ma il caldo ha fatto danni mostruosi alla powder, fino a 2300m è crostatina da rigelo, non portante :shock: Il fuoripista è sciabile solo in quota, per fortuna c'è concorrenza zero e ce lo facciamo bastare.
In lontananza intravediamo la collina preferita di Marcolski
La funivia di Fiescheralp più alta (2800m) è chiusa, così ravaniamo un pochettino, perché l'Aletsch Glacier merita sempre una sbirciatina. Impressionante, mi sento minuscolo.
Il sole scalda la neve e la crosta si smolla rendendo divertente (ma faticosa) anche la neve più a valle.
Nel pomeriggio siamo stanchi, ma la temperatura è piacevole, facciamo qualche prova di ricerca ARTVA tra i panettoni morbidosi.
I soliti turiglioni snobborder staccano slavine di neve pastosa, per fortuna nessuno si fa male, ma il fondo è minimo: qui serve altra neve!
Due considerazioni: le piste erano battute male, con terreno parecchio irregolare e con dei tracciati abbastanza noiosi, forse colpa della poca neve (120-20cm), ma non mi hanno soddisfatto. Come molti comprensori che si sviluppano in orizzontale, ci sono troppi piattoni dove più che sciare ti fai portare.
Il fuoripista è semplice, con ampi spazi e alcuni itinerari interessanti. Assolutamente da prendere in considerazione in periodi di bassa stagione, magari con un innevamento leggeremente più abbondante, ma dovrebbe bastare poco per un inizio stagione migliore di questo.
La località è servita perfettamente dai mezzi pubblici: treno a fondovalle con la stazione che coincide con la partenza della funivia. Parcheggi custoditi, ascensori e scale mobili, impianti moderni e veloci. Il paese in quota è assolutamente affascinante.
Personalmente in montagna non ricerco comodità da supermercato e cemento armato. Tuttavia l'impatto è veramente impressionante e i panorami non possono lasciarti indifferente.
Diciamo che per quello che c'era aperto è un prezzo pazzesco, considerando che il giornaliero solitamente è di 59 franchi e che molte località italiane fanno pagare di più aprendo di meno. Molto probabilmente a loro non cambia molto perché le funivie di valle sono sempre aperte, come fossero mezzi pubblici ordinari e le piste le battono col culo (vabbè, diciamo che era colpa della neve, poca e dura).
La strada è lunga, bisogna arrivare a Varzo e poi proseguire per il passo del Sempione (o caricare la macchina sul trenino), arrivati a Briga c'è ancora qualche km di strada a fondovalle.
Ero già stato a Fiescheralp a febbraio, un carnaio, ieri invece era deserto, arrivati puntuali alla prima funivia di Morel, il parcheggio è vuoto e non c'è nessuno con gli sci. Chiediamo un po' in giro e nessuno ci sa assicurare se il collegamento sciistico è aperto.
Decidiamo di spostarci a Betten, parcheggio pieno, ma anche lì, nessuna traccia di sciatori. Cominciamo a cagarci sotto, alla fine in biglietteria ci rassicurano e saliamo.
In ogni modo la funivia delle 9:15 si presenta così, con gente in felpa che lavora al PC e 2 stronzi angry freeriders che si sentono totalmente fuori luogo.
Una volta in cima ci troviamo immersi in un paesino ad alta quota: baite di legno collegate da stradine innevate, percorse da pochi sciatori e molti pedoni: la montagna brulica di vita, ma in questo momento lo sci sembra solo un'attività secondaria. :shock:
L'arrivo della funivia è un vero e proprio GATE areoportuale: cemento armato in quantità industriali, scale mobili, riscaldamento, panchine, insegne luminose. C'è anche un vero e proprio deposito bagagli e le file di carrelli porta-bagagli e porta sci. Si stanno attrezzando per le feste natalizie, ma i turisti (stranieri) cominceranno ad arrivare solo nel pomeriggio.
Dai 2000m in su ha nevicato parecchio, i pini sono carichi di neve, ma il caldo ha fatto danni mostruosi alla powder, fino a 2300m è crostatina da rigelo, non portante :shock: Il fuoripista è sciabile solo in quota, per fortuna c'è concorrenza zero e ce lo facciamo bastare.
In lontananza intravediamo la collina preferita di Marcolski
La funivia di Fiescheralp più alta (2800m) è chiusa, così ravaniamo un pochettino, perché l'Aletsch Glacier merita sempre una sbirciatina. Impressionante, mi sento minuscolo.
Il sole scalda la neve e la crosta si smolla rendendo divertente (ma faticosa) anche la neve più a valle.
Nel pomeriggio siamo stanchi, ma la temperatura è piacevole, facciamo qualche prova di ricerca ARTVA tra i panettoni morbidosi.
I soliti turiglioni snobborder staccano slavine di neve pastosa, per fortuna nessuno si fa male, ma il fondo è minimo: qui serve altra neve!
Due considerazioni: le piste erano battute male, con terreno parecchio irregolare e con dei tracciati abbastanza noiosi, forse colpa della poca neve (120-20cm), ma non mi hanno soddisfatto. Come molti comprensori che si sviluppano in orizzontale, ci sono troppi piattoni dove più che sciare ti fai portare.
Il fuoripista è semplice, con ampi spazi e alcuni itinerari interessanti. Assolutamente da prendere in considerazione in periodi di bassa stagione, magari con un innevamento leggeremente più abbondante, ma dovrebbe bastare poco per un inizio stagione migliore di questo.
La località è servita perfettamente dai mezzi pubblici: treno a fondovalle con la stazione che coincide con la partenza della funivia. Parcheggi custoditi, ascensori e scale mobili, impianti moderni e veloci. Il paese in quota è assolutamente affascinante.
Personalmente in montagna non ricerco comodità da supermercato e cemento armato. Tuttavia l'impatto è veramente impressionante e i panorami non possono lasciarti indifferente.