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Ricchi, ricchi, ricchi gli sciatori del fuori pista sono ricchi. Solo il denaro vale piu' della forza di gravita' e, mentre il pistaiolus volgaris crede di recuperare cio' che ha speso a malincuore sottoponendosi ai ritmi dei piu' veloci impianti di risalita, il nobile dell'extrapista e' un animale incurante di tali quisqulie. E' edonista, un edonista forsennato, innamorato della bellezza della sua specie, della comodita' del suo destino genetico. l'esemplare di cui parliamo non liberera' mai la sua anima dalla tirannia del piacere, mai scoprira' la fede grazie ad un fornelletto che gli punta l'anca dentro ad un sacco pesante da portare in salita. da quanto esistono le carte di credito, manco il portafoglio portano pesante. Cantano che del doman non c'e' certezza e si telefonano da Cortina a Verbier, da St anton a Saint Moritz, per sapere dove e' caduta la neve che li puo' incantare. E' esigente l'extrapista, conoscitore e vagheggiatore di tutte le curve che si agitano sulla sua gabbia e se la neve non gli rifa' il lettone spesso e polveroso, lui prende l'elicottero e cambia stazione in men che non si dica. Il suo amore dura quanto un "ti amo" scritto sulla neve. Il rito del corteggiamento e' invece il rito piu' solenne di questa specie. Prevede numerosi cambi di abbigliamento da coloratissimo piumaggio nuziale. La trasformazione di due sci larghi in uno solo, e quindi la fuga in surf. I meno dotati si ungono il muso con cremotti a base di richiami endocrini. ma l'importante e' che tutto, anche la traccia, sia bella e subito sparisca. come vogliono le leggi di una gabbia solo ed eternamente in discesa. erlaneve: