Ha ragione Petrus , quando dice che è uno sciatore fantastico e direi anche un ottimo docente: in sostanza
pone l'accento su due concetti fondamentali che spiega in maniera chiara. Parla dei carichi che nello sviluppo
della curva lo sciatore ( ad ogni livello ) si trova a gestire. Il punto fondamentale è che questi carichi devono
essere conseguenti ad una azione di direzione imposta agli sci e non conseguenti ad una ricerca di " creare"
il carico premendo sullo sci...... questo ( la faccio breve ) si ottiene non schiacciando ma ricercando un allungamento
della gamba esterna e una contrazione dei glutei che provocano ( a seconda della intensità) la curva dello sci, ...
questo và ricercato molto presto e in maniera progressiva per evitare di trovarsi nella parte finale con un carico
eccessivo che faremmo fatica a gestire...... La parte fondamentale è la gestione del rilascio e della presa di spigolo
che và gestita con gli sci che ancora guardano in direzione della vecchia curva , cercando di risalire idealmente nel
punto di attaco della nuova curva imitando (parole sue ) quello che farebbe una pallina fatta girare dentro una ciotola....
intendendo che non bisogna direzionare gli sci verso valle troppo precocemente ma creare un inizio curva molto
circolare e ampio , per scappare via appena si è sulla massima pendenza...... ( dove avrò gia sentito queste parole??')
in pratica bisogna approcciare la curva come se stessimo andando verso un muro ma l'appoggio del nuovo esterno
non fa fatto alla base del muro ma più in alto sulla parete ........
.......buone riflessioni....