Mt. Gardena e Mt. Campioncino

R

Rudyak

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Classico giro in val di Scalve (BG) il 13/01/14

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Partito col sole dai Fondi di Schilpario risalgo tagliando i tornanti della strada del Passo del Vivione. Una prima slavina scesa da una valletta facendo la barba ad una baita mi accoglie subito poco dopo.

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Lasciato il Rif Bagozza mi ritrovo nella piana dei Campelli con vista sul Campione e il Campioncino. Barbarossa ne approfitta per lisciarsi il pelo.

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Svolto a sx e risalgo le pendici esposte a sud del Gardena. Arrivato sulla cresta dell'antecima mi avvicino ad uno dei tanti distacchi di slavine dei versanti sud. Questo è solo un accenno...

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Proseguo e raggiungo la cresta che mi porta in vetta.

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Spuntino e foto di vetta con alle spalle il Cimon della Bagozza. Il cielo intanto si è fatto grigio. Molto grigio.

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Foto a ovest verso il Pizzo Camino, Presolana e Ferrante

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e verso est sul gruppo dell'Adamello

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faccio le valigie e scendo il versante orientale. Neve leggermente crostosa, a tratti decente e a tratti difficile a causa anche del passaggio scostumato delle motoslitte che hanno tritato tutto.

In fondo al Gardena ripello mentre cominciano a nevicare fitte stelline di ghiaccio.

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Guardo il Campione ed il suo ripido versante occidentale che non ho mai fatto. Tempo pessimo, non c'è in giro nessuno... Per questa volta rinuncio e parto alla volta del più classico e conosciuto Campioncino. Anche sul suo versante sud neve tritata ghiacciata o crostosa. Sotto la cima un'altro distacco...

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Raggiungo la cima, tolgo le pelli e mi autoscatto la solita foto.

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Quindi riparto scendendo lungo il più lisciato crinale sud-est. Patisco invece le pene dell'inferno sulla neve tritata dalle motoslitte quando sono obbligato a scendere dal pendio sud per raggiungere la stradina battuta che sale al passo dei Campelli. Qundo raggiungo la stradina ho le cosce in fiamme e sollevato scendo praticamente in libera sulla tortuosa stradina.
Mi fermo, mi volto e do un ultimo sguardo ai Campioni.

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Quindi riprendo senza mai fermarmi fino al parcheggio con Barbarossa instancabilmente davanti a farmi mangiare...neve.:D

Ma alla fine c'è riposo anche per lui.

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ciao Rudyak
sempre molto belli tuoi report, trasmettono emozioni di montagna!
oltre ai complimenti vorrei chiederti come ti regoli quando vai a far pelli col cane.
hanno bisogno di qualche attenzione particolare?
ovviamente cibo e acqua anche per loro, oltre a questo c'è altro che porti per lui?
qualcosa che eviti di fare perchè troppo scomodo da fare a quattro zampe o condizioni da evitare?
io ho fatto una piccola pellata con la mia cagnolina quest'anno, mi è piaciuto molto uscire insieme e vorrei portarla più spesso in montagna con me.
si è divertita a correre avanti e dietro facendo almeno 4 volte la strada che ho fatto io e anche con molta meno fatica. c'era crostaccia e alla fine su delle parti un pochino più pendenti ho avuto l'impressione che fosse un pò instabile forse complice la stanchezza.
grazie di condividere con noi le vostre belle avventure!
Gianni
 
gus#39 ha detto:
ciao Rudyak
sempre molto belli tuoi report, trasmettono emozioni di montagna!
oltre ai complimenti vorrei chiederti come ti regoli quando vai a far pelli col cane.
hanno bisogno di qualche attenzione particolare?
ovviamente cibo e acqua anche per loro, oltre a questo c'è altro che porti per lui?
qualcosa che eviti di fare perchè troppo scomodo da fare a quattro zampe o condizioni da evitare?
io ho fatto una piccola pellata con la mia cagnolina quest'anno, mi è piaciuto molto uscire insieme e vorrei portarla più spesso in montagna con me.
si è divertita a correre avanti e dietro facendo almeno 4 volte la strada che ho fatto io e anche con molta meno fatica. c'era crostaccia e alla fine su delle parti un pochino più pendenti ho avuto l'impressione che fosse un pò instabile forse complice la stanchezza.
grazie di condividere con noi le vostre belle avventure!
Gianni
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Premetto che Barbarossa viene con me praticamente in ogni mia escursione e cerco sempre di scegliere destinazioni che anche lui possa raggiungere. Devo però dire che il mio Border Collie ha una soglia di difficoltà affrontabile molto alta; frutto dell'innata agilità della razza come anche dell'allenamento e dell'abitudine. Come per il tuo cane, anche Barbarossa se io faccio 20 km lui ne fa più o meno il doppio, proprio perchè in ambiente lo lascio sempre libero di scorrazzare ed esplorare, certo che se lo chiamo basta un fischio e torna a me.
Con me è salito ai 3600 mt del Vioz, ha salito diversi altri 3000 facendo vie normali anche su roccia e pure un paio di mezze ferrate. A salire su roccette in genere se ci sono salti un po' alti gli basta qualche spintina da tergo, a scendere invece lo tengo legato e scende dopo di me, trattenuto. Lui si fida di me: se dico fermo sta fermo, se dico vieni, viene.

Quando vado in montagna per giri lunghi porto da mangiare anche per lui naturalmente, e lui mangia quello che mangio io (quindi un panino imbottito è suo). Acqua per lui ne porto se so che sul percorso non ne trovo. Nella neve invece non me ne curo perchè ho visto che mangia la neve e non beve l'acqua che gli propongo.
Nelle scialpinistiche le cose da temere sono il ghiaccio su pendii scoscesi che potrebbero far scivolare il cane, le ferite da slaminate (soprattutto se tendono a stare troppo appiccicati ai padroni sia in salita ma peggio in discesa) e le microferitine tra i polpastrelli delle zampe quando camminano tanto su neve collosa che forma palline ghiacciate interdigitali.
Un problema nella neve per i cani sono proprio le palle di neve che si formano sul pelo. Dipende dal tipo di neve e dal tipo di cane e suo pelo. Il mio in alcuni casi diventa un albero di Natale...

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In queste condizioni bisogna fermarsi ogni tanto a ripulirli e liberare le zampe. Il cane che si ferma a mordicchiarsi le zampe e tracce di sangue nella neve sono il segno evidente.
Le soluzioni possono essere le scarpette che si mettono anche ai cani da slitta, ma io non ne ho mai trovate in giro. Un tizio con un border incontrato in montagna mi disse che lui utilizzava il grasso di foca naturale(?) da spalmare sotto le zampe. Io l'ultima volta ho usato lo stick antizoccolo per gli sci e apparentemente ha funzionato, anche se però non c'era neve polverosa (che piace al padrone ed anche al cane, ma poi al cane gli si attacca come resina). Stavo pensando che gli spray antizoccolo potrebbero essere efficaci, ma occhio che il cane non cominci a leccarsi.

Per il resto i cani ci seguono dappertutto, naturalmente bisogna considerare l'allenamento del cane e le sue capacità motorie ma, se messo sotto, ogni cane diventa subito capace di dare il doppio del proprio padrone.

E non ultimo conta l'educazione del cane; perchè fare escursionismo col cane in montagna è piacevole e di grande soddisfazione se lo si può lasciare libero, certi che non si allontani troppo, che non sia un killer di bestie selvatiche o animali al pascolo, che non attacchi bega con altri cani di altri escursionisti, che sappia stare in mezzo alla gente senza creare problemi e obbedisca al padrone.
Viceversa, procedere in montagna sempre con il cane al guinzaglio diventa una gran rottura se non pericoloso.
Naturalmente io ho sempre il guinzaglio a tracolla pronto all'aggancio.
;)
 
Grazie rudyak,
Mi ritrovo in molte delle tue considerazioni, e nel piccolo delle mie gite concordo in pieno con le tue osservazioni.
Bella l' idea del grasso di foca!
Invece mi lasciava perplesso il discorso di fargli bere la neve, ma mi hai rassicurato. Anche con me non ne ha voluto sapere di bere l' acqua preferendo la neve.
Per il mangiare gradisce moltissimo i miei panini con la salsiccia 😜

Buon divertimento a te e barbarossa
 
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