Inaspettata per come si è conclusa la mia stagione invernale: l'8 aprile giocando a calcetto riporto una distorsione di quelle brutte brutte alla caviglia. Una settimana di gesso, un'altra settimana immobile a letto per il dolore, poi piano piano miglioramenti. Da dieci giorni ho ripreso a fare un po' di attività sportiva (qualche corsetta serale): la caviglia non è al massimo delle condizioni ma sembra reagire bene.
E qui viene il bello/brutto: lunedì mattina vedo le foto di un amico del weekend passato sul Rosa: bava alla bocca. Comincio subito a indagare: "Dove stai stato?", "Situazione crepacci?", "Sciatori in giro"?
Insomma, la risposta può essere riassunta in:
"Crepi chiusi, condizioni ghiaccio al top, più sciatori in giro che alpinisti standard".
Che fare? Sono praticamente fermo da tre mesi con una caviglia non al top. Tentare lo stesso (la scimmia è troppa) e al limite rinunciare se non regge o rinunciare a priori?
Nel dubbio, comincio a mettere la pulce nell'orecchio del socio, ma in estate preferisce scalare su roccia. Sento anche un'altro amico: ci dovrebbe essere il weekend a venire (questo).
Giovedì sera l'incontro e la decisione: domenica si va sul Rosa con gli sci (io splitboard), destinazione punta Gnifetti. Prima di congedarci ridiamo un ultimo occhio alle previsioni: domenica previsto peggioramenti. Decidiamo di anticipare a sabato.
Detto fatto: venerdì mattina a lavoro prendiamo il pomeriggio libero, prenoto due posti al Gnifetti, ci facciamo uno sbatti incredibile a tirar insieme tutto in vento minuti e partiamo per Alagna: riusciamo a prendere la funivia alle 15.55 (l'ultima per Indren è alle 16). Nella fretta io salgo in costume e scarpe da ginnastica: sistemerò tutto a Indren.
Sbucati da Indren facciamo due parole con una coppia molto simpatica incuriositi dalla mia splitboard. Loro optano per dormire in tenda fuori Indren: gente seria, mica come noi quaqquaraqua che dormiamo in rifugio Ci sistemiamo, mettiamo le pelli e cominciamo la salita al Gnifetti. Un caldo atroce! Le temperature negli ultimi due giorni si sono alzate. Faceva quasi più caldo a Indren che ad Alagna. La situazione neve è ottima comunque. Arriviamo al Gnifetti in un ora e mezza, giusti giusti per la cena. Scambiamo due parole con i vari ospiti del rifugio: scopriamo che quel giorno in cinque hanno sceso la nord del Lyskamm (immagino che fosse gente che si è alzata la mattina annoiata e non sapeva cosa fare ).
Va beh, si mangia, si prende la stanza, prendo la reflex nuova di zecca (arrivata giovedì) per fare due foto e qui la tragica scoperta: come il Re degli Stronzi ho dimenticato la batteria a casa. Che io sia maledetto! Toccherà scattare con l'Iphone e perdersi foto di qualità sublime.
Qualche foto della sera.
Piramide Vincent.
Altri tendaroli.
Ghiacciaio del Lys (godibile direttamente all'interno del rifugio dai cessi ).
La mattina dopo, sveglia alle 4.20 (prima volta che dormo in rifugio: un caldo che neanche all'equatore. Dormito poco niente). Facciamo colazione, ci tiriamo insieme, sbuchiamo dietro il Gnifetti, ci leghiamo in cordata e cominciamo a salire intorno alle 5.15 (riusciamo a evitare la fiumana di gente che sta per uscire in quell'istante ).
Alba sul Gnifetti.
Un timido Monte Bianco in lontananza.
Serraccate sotto la Vincent.
Riusciamo a salire bene con un buon passo, salvo qualche mia difficoltà con la split sulla neve marmorea del mattino. Puntuali un paio di insulti del socio Saliamo saliamo (sempre nelll'ombra) ed ecco i primi raggi sul Lyskamm (non mi ricordo mai qual'è l'orientale e l'occidentale, sono una capra).
Momento di gioia del socio (a fine giornata solo io sarò più morto di lui ).
Arriviamo al colle del Lys ed immortalo la 'mangiauomini'.
Scattando foto a caso (con il riflesso e gli occhiali non vedevo na cippa sullo schermo) faccio uno scatto al trio Gnifetti/Sole/Parrot (probabilmente avrò bruciato il sensore ).
Dopo aver perso un po' di quota e a cominciato l'aggiramento per salire l'ultimo pendio della Gnifetti, cominciamo ad accusare la quota. Da circa 4300 cominciamo a rallentare vistosamente, a fare parecchie pause per prendere fiato (niente nausera o mal di testa, ma proprio fatica nell'avanzare). Sicuramente la forma non è delle migliori, ma con calma e pazienza arriviamo in prossimità del pendio finale. Ci fermiamo a fare un'ultima pausa e a scattare un paio di fondo con la Nord del Lyskamm come sfondo (a fine giornata sento rumors dire che l'hanno scesa altri due oggi :shock.
Arrivati al pendio finale, togliamo gli sci (ripidino l'ultimo pendio), montiamo i ramponi e via verso la vetta! Ce l'abbiamo fatta (il cronometro dice quattro ore, ma poco importa. Oggi contava solo arrivare). Qualche foto dalla terrazza e della Capanna.
Zummstein, Dufour e Nordend.
Di nuovo nord del Lyskamm (dalla Punta Gnifetti), con a destra la cresta della Roccia Nera (grazie Epaps per la correzione), Cervino e Dent Blanche (grazie Epaps per la correzione).
Da qui riscendiamo a recuperare gli sci, e ci lanciamo per la discesa (pianterò anche un paio di voli, le gambe sono veramente a pezzi!). Tutto sommato la neve non questo granché: sicuro il caldo degli ultimi giorni ha influito, ma tant'è.
Ultimi scatti alla mia split mentre ripelliamo nel tratto sotto la Parrot, ad una scenda di distruzione (sempre sotto la Parrot) ed infine un ultimo sguardo verso la Gnifetti e Parrot.
Giunti al Gnifetti, per stanchezza decidiamo di tirare giù dritto dal canale diretto per Indren: in cinque minuti siamo alla partenza che ci riporterà a terra, dopo una giornata sopra le nuvole!
Non aggiungo altro se non: giornata EPICA!!!
E qui viene il bello/brutto: lunedì mattina vedo le foto di un amico del weekend passato sul Rosa: bava alla bocca. Comincio subito a indagare: "Dove stai stato?", "Situazione crepacci?", "Sciatori in giro"?
Insomma, la risposta può essere riassunta in:
"Crepi chiusi, condizioni ghiaccio al top, più sciatori in giro che alpinisti standard".
Che fare? Sono praticamente fermo da tre mesi con una caviglia non al top. Tentare lo stesso (la scimmia è troppa) e al limite rinunciare se non regge o rinunciare a priori?
Nel dubbio, comincio a mettere la pulce nell'orecchio del socio, ma in estate preferisce scalare su roccia. Sento anche un'altro amico: ci dovrebbe essere il weekend a venire (questo).
Giovedì sera l'incontro e la decisione: domenica si va sul Rosa con gli sci (io splitboard), destinazione punta Gnifetti. Prima di congedarci ridiamo un ultimo occhio alle previsioni: domenica previsto peggioramenti. Decidiamo di anticipare a sabato.
Detto fatto: venerdì mattina a lavoro prendiamo il pomeriggio libero, prenoto due posti al Gnifetti, ci facciamo uno sbatti incredibile a tirar insieme tutto in vento minuti e partiamo per Alagna: riusciamo a prendere la funivia alle 15.55 (l'ultima per Indren è alle 16). Nella fretta io salgo in costume e scarpe da ginnastica: sistemerò tutto a Indren.
Sbucati da Indren facciamo due parole con una coppia molto simpatica incuriositi dalla mia splitboard. Loro optano per dormire in tenda fuori Indren: gente seria, mica come noi quaqquaraqua che dormiamo in rifugio Ci sistemiamo, mettiamo le pelli e cominciamo la salita al Gnifetti. Un caldo atroce! Le temperature negli ultimi due giorni si sono alzate. Faceva quasi più caldo a Indren che ad Alagna. La situazione neve è ottima comunque. Arriviamo al Gnifetti in un ora e mezza, giusti giusti per la cena. Scambiamo due parole con i vari ospiti del rifugio: scopriamo che quel giorno in cinque hanno sceso la nord del Lyskamm (immagino che fosse gente che si è alzata la mattina annoiata e non sapeva cosa fare ).
Va beh, si mangia, si prende la stanza, prendo la reflex nuova di zecca (arrivata giovedì) per fare due foto e qui la tragica scoperta: come il Re degli Stronzi ho dimenticato la batteria a casa. Che io sia maledetto! Toccherà scattare con l'Iphone e perdersi foto di qualità sublime.
Qualche foto della sera.
Piramide Vincent.
Altri tendaroli.
Ghiacciaio del Lys (godibile direttamente all'interno del rifugio dai cessi ).
La mattina dopo, sveglia alle 4.20 (prima volta che dormo in rifugio: un caldo che neanche all'equatore. Dormito poco niente). Facciamo colazione, ci tiriamo insieme, sbuchiamo dietro il Gnifetti, ci leghiamo in cordata e cominciamo a salire intorno alle 5.15 (riusciamo a evitare la fiumana di gente che sta per uscire in quell'istante ).
Alba sul Gnifetti.
Un timido Monte Bianco in lontananza.
Serraccate sotto la Vincent.
Riusciamo a salire bene con un buon passo, salvo qualche mia difficoltà con la split sulla neve marmorea del mattino. Puntuali un paio di insulti del socio Saliamo saliamo (sempre nelll'ombra) ed ecco i primi raggi sul Lyskamm (non mi ricordo mai qual'è l'orientale e l'occidentale, sono una capra).
Momento di gioia del socio (a fine giornata solo io sarò più morto di lui ).
Arriviamo al colle del Lys ed immortalo la 'mangiauomini'.
Scattando foto a caso (con il riflesso e gli occhiali non vedevo na cippa sullo schermo) faccio uno scatto al trio Gnifetti/Sole/Parrot (probabilmente avrò bruciato il sensore ).
Dopo aver perso un po' di quota e a cominciato l'aggiramento per salire l'ultimo pendio della Gnifetti, cominciamo ad accusare la quota. Da circa 4300 cominciamo a rallentare vistosamente, a fare parecchie pause per prendere fiato (niente nausera o mal di testa, ma proprio fatica nell'avanzare). Sicuramente la forma non è delle migliori, ma con calma e pazienza arriviamo in prossimità del pendio finale. Ci fermiamo a fare un'ultima pausa e a scattare un paio di fondo con la Nord del Lyskamm come sfondo (a fine giornata sento rumors dire che l'hanno scesa altri due oggi :shock.
Arrivati al pendio finale, togliamo gli sci (ripidino l'ultimo pendio), montiamo i ramponi e via verso la vetta! Ce l'abbiamo fatta (il cronometro dice quattro ore, ma poco importa. Oggi contava solo arrivare). Qualche foto dalla terrazza e della Capanna.
Zummstein, Dufour e Nordend.
Di nuovo nord del Lyskamm (dalla Punta Gnifetti), con a destra la cresta della Roccia Nera (grazie Epaps per la correzione), Cervino e Dent Blanche (grazie Epaps per la correzione).
Da qui riscendiamo a recuperare gli sci, e ci lanciamo per la discesa (pianterò anche un paio di voli, le gambe sono veramente a pezzi!). Tutto sommato la neve non questo granché: sicuro il caldo degli ultimi giorni ha influito, ma tant'è.
Ultimi scatti alla mia split mentre ripelliamo nel tratto sotto la Parrot, ad una scenda di distruzione (sempre sotto la Parrot) ed infine un ultimo sguardo verso la Gnifetti e Parrot.
Giunti al Gnifetti, per stanchezza decidiamo di tirare giù dritto dal canale diretto per Indren: in cinque minuti siamo alla partenza che ci riporterà a terra, dopo una giornata sopra le nuvole!
Non aggiungo altro se non: giornata EPICA!!!
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