rbodini
Well-known member
Cosa puo' fare un povero FMRDP che non vuole rassegnarsi a chiudere la stagione ma ha solo mezza giornata a disposizione per strappare le ultime due curve (e per lo piu' e' da solo perche' tutti i suoi compagni di merende ormai non fanno che pensare alle loro stupide bici)? Semplice! Deve trasformarsi nella sua nemesi storica: il combinato disposto TUTINA-MAZZINGA!
La cosa funziona piu' o meno cosi: si cerca un comprensorio abbastanza vicino a casa che abbia buone probabilita' di avere ancora un po' di neve, ci si arma di pelli, si sale dalle piste e si scende sempre dalle piste. Insomma, una doppia negazione del proprio spirito freerider. Ma tant'e', non voglio saperne di chiudere con lo sci e quindi mi va bene anche questo.
Nel mio caso la scelta ricade sul Cermis, per due motivi. Il primo e' che l'esposizione ottimale dovrebbe aver lasciato abbastanza neve per salire con le pelli fin dalla macchina. Il secondo e' un tarlo che mi rodeva gia' da un po'... A febbraio in uno dei migliori powder days della stagione avevo perso sotto una seggiovia uno dei miei adorati bastoncini telescopici della black diamond e non c'era stato verso di ritrovarlo. Sai mai che col disgelo... Le probabilita' sono scarsissime ma la speranza e' l'ultima a morire.
Arrivo e noto con piacere che qualche lingua di neve e' rimasta anche al Dos de Laresi. Quindi pelli, sci e via.
Il giorno che avevo perso il bastoncino le condizioni erano queste:
Oggi invece il Cermis si presenta in una veste un po' diversa...
Ma chissenefrega, basta che ci sia neve. E cosi si comincia a salire, tra il canto degli uccelli, il gorgogliare dei ruscelli e il rumore delle pelli che frusciano sulla neve. Nient'altro, nessun altro. Cose che mettono di buon umore, anche se una stazione sciistica vuota fa un po un effetto "ghost town".
Nonostante il caldo la neve è bella dura (pure troppo a tratti) e promette di tenere bene anche x la discesa. In un paio d'ore con molta calma arrivo in cima, e devo dire che l'Olimpia è di sicuro più divertente da scendere che da salire!
Arrivato in cima mi godo la vista, tolgo le pelli, mangio qualcosa e mi appresto a scendere.
Questa pista mi fa sempre godere, e oggi c'è un firn perfetto, di quelli che ti lasciano correre e piegare a piacimento.
Dopo un pò di curvoni urlando a squarciagola (tanto non c'è nessuno) è ora di vedere cosa si può fare per la faccenda del bastoncino. Lascio la pista e comincio a scendere sotto la seggiovia, senza grandi speranze. E invece faccio tre curve e guardate cosa mi appare:
Credo che il mio ululato di felicita' incredula si sia sentito fino al fondo valle. Raccolgo il beneamato, me lo metto nello zaino e riparto piu' felice che mai. La neve e' divertente praticamente fino in fondo. Ancora qualche curvone a tutto gas in alto...
E qualche "passaggio obbligato" in basso. Se non e' sci estremo questo...
Ed eccomi al punto di partenza, pronto per l'apres ski! Ora devo solo aspettare che apra... Dite che ci vorra' molto?
Insomma, una mezza giornata che si puo' riassumere solo con le parole del grande colonnello Hannibal Smith: "vado matto per i piani ben riusciti!"
La cosa funziona piu' o meno cosi: si cerca un comprensorio abbastanza vicino a casa che abbia buone probabilita' di avere ancora un po' di neve, ci si arma di pelli, si sale dalle piste e si scende sempre dalle piste. Insomma, una doppia negazione del proprio spirito freerider. Ma tant'e', non voglio saperne di chiudere con lo sci e quindi mi va bene anche questo.
Nel mio caso la scelta ricade sul Cermis, per due motivi. Il primo e' che l'esposizione ottimale dovrebbe aver lasciato abbastanza neve per salire con le pelli fin dalla macchina. Il secondo e' un tarlo che mi rodeva gia' da un po'... A febbraio in uno dei migliori powder days della stagione avevo perso sotto una seggiovia uno dei miei adorati bastoncini telescopici della black diamond e non c'era stato verso di ritrovarlo. Sai mai che col disgelo... Le probabilita' sono scarsissime ma la speranza e' l'ultima a morire.
Arrivo e noto con piacere che qualche lingua di neve e' rimasta anche al Dos de Laresi. Quindi pelli, sci e via.
Il giorno che avevo perso il bastoncino le condizioni erano queste:
Oggi invece il Cermis si presenta in una veste un po' diversa...
Ma chissenefrega, basta che ci sia neve. E cosi si comincia a salire, tra il canto degli uccelli, il gorgogliare dei ruscelli e il rumore delle pelli che frusciano sulla neve. Nient'altro, nessun altro. Cose che mettono di buon umore, anche se una stazione sciistica vuota fa un po un effetto "ghost town".
Nonostante il caldo la neve è bella dura (pure troppo a tratti) e promette di tenere bene anche x la discesa. In un paio d'ore con molta calma arrivo in cima, e devo dire che l'Olimpia è di sicuro più divertente da scendere che da salire!
Arrivato in cima mi godo la vista, tolgo le pelli, mangio qualcosa e mi appresto a scendere.
Questa pista mi fa sempre godere, e oggi c'è un firn perfetto, di quelli che ti lasciano correre e piegare a piacimento.
Dopo un pò di curvoni urlando a squarciagola (tanto non c'è nessuno) è ora di vedere cosa si può fare per la faccenda del bastoncino. Lascio la pista e comincio a scendere sotto la seggiovia, senza grandi speranze. E invece faccio tre curve e guardate cosa mi appare:
Credo che il mio ululato di felicita' incredula si sia sentito fino al fondo valle. Raccolgo il beneamato, me lo metto nello zaino e riparto piu' felice che mai. La neve e' divertente praticamente fino in fondo. Ancora qualche curvone a tutto gas in alto...
E qualche "passaggio obbligato" in basso. Se non e' sci estremo questo...
Ed eccomi al punto di partenza, pronto per l'apres ski! Ora devo solo aspettare che apra... Dite che ci vorra' molto?
Insomma, una mezza giornata che si puo' riassumere solo con le parole del grande colonnello Hannibal Smith: "vado matto per i piani ben riusciti!"