Nuova legge sui sentieri Emilia Romagna

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Sci_cane
La Regione Emilia Romagna ha proposto una legge che regolamenta la viabilità minore (sentieri), riorganizzando la segnaletica, i diritti d'uso (no cancelli dove pare e piace) e soprattutto vietandone l'accesso ai mezzi a motore non autorizzati.

Il progetto di legge ha suscitato molte proteste, specialmente da parte di moto da enduro e jeep, ma anche di alcuni sindaci, con l'intervento del Cai a spada tratta a favore della Regione.

Al di là dei tanti buoni propositi in essa contenuti (promozione turistica delle zone collinari), vietare il fuoristrada su tante zone prive di vero interesse turistico significa colpire una parte discreta dell'indotto economico di paesini vicini all'abbandono.

Il Cai si occupa principalmente di sistemare e segnalare i sentieri principali, specialmente vicino al crinale, dove l'afflusso turistico è significativo; mentre i tracciati della media montagna (che sono moooooolti di più) spesso sono mantenuti aperti proprio da enduristi, cacciatori, fungaioli e mtb, gli unici utenti che li percorrono; tantissimi invece sono ormai impraticabili anche a piedi.

Detto per inciso che così la situazione non va bene, bisognerebbe comunque trovare un compromesso fra le parti.

Pagina del Cai Parma con allegati in PDF il testo della legge, le lettere di protesta dei sindaci di Bedonia Bardi e Albareto, e le proposte di emendamenti del Cai (con tanto di letterina patetica e preconfezionata a sostegno della legge che i soci dovremmo inviare alla Regione...)
http://www.caiparma.it/

Cosa ne pensate??
 
C'è scritto mezzi non autorizzati, non nessun mezzo!

Con i miei nonni e genitori abbiamo avuto casa in Appennino per più di 30 anni, se tu chiami manutenzione quella che fanno enduro o jeep non ci siamo capiti.

In sentieri (cavedagne per intenderci) che passano attraverso boschi di proprietà, la manutenzione vera l'hanno sempre fatta i contadini, non le moto o le jeep di cacciatori o fungaioli.
Quando passava sta gente ci si trovava fanghe di varia profondità, sassi scardinati, cartucce ogni 5 passi...

La Regione probabilmente vuole armonizzare possibili finanziamenti con la nuova Politica agricola comunitaria per il 2014-2020, che stanzierà ulteriori aiuti alle aziende agricole che operano servizi di mantenimento aree ecologiche, boschi e pascoli.
Spero che la Regione operi in modo da sostenere opere di riqualificazione.

Il CAI con i suoi soci s'è lamentato spesso delle condizioni di sentieri segnati del medio Appennino, ridotti a pantani e acquitrini a causa dei transiti di mezzi a motore.
E per inciso, il CAI di Bologna più di metà attività dei soci, la fa nella media-montagna.

Un sentiero CAI è un sentiero, non una pista da enduro o per jeep di fungaioli più o meno abusivi o di cacciatori.
 
Siamo d'accordo, le moto e le jeep "mantengono aperto" il sentiero giusto per passarci... e passando spostano sassi, creano solchi, disturbano la fauna.
La maggior parte dei sentieri dell'Appennino esistono perché li percorrevano appunto i contadini, loro li hanno creati e mantenuti a lungo. Il punto è che con lo spopolamento della montagna e i trattori (per cui spesso sono state tracciate o allargate altre vie) nessuno ormai ci passa più a piedi, così sono lasciati a se stessi o a qualche (moto)ciclista che al massimo taglia un po' di sterpaglie ma non si mette certo a sistemare le pietre ai bordi o a battere la terra smossa.
l'obiettivo, nobilissimo, è rendere la montagna e le sue attività ecosostenibili, ma ad oggi la realtà del turismo e delle attività produttive nelle terre alte segue una via ben diversa, che purtoppo non può fare a meno dei mezzi a motore.
Secondo me, così come l'hanno messa giù, la legge rischia di accelerare lo spopolamento. Meglio procedere per gradi, non siamo il Trentino Alto Adige (peccato).
 
Non siamo TAA, ma dei paletti vanno messi, altrimenti la situazione peggiora e diventa irrecuperabile (se non con costi abnormi).

Che io sappia il medio appennino è molto frequentato dai bikers (ne conosco tanti, tra cui mio fratello che lo fa in modo amatoriale, mio cugino per gli allenamenti estivi in quanto crossista in inverno e mtb in estate), le gare organizzate sono anche tante.

Legge sacrosanta, occorre differenziare piste sterrate varie da sentieri segnati.
 
Sul medio appennino c'è tanta gente che gira sia in mbk sia con moto da enduro. Più che dare fastidio agli escursionisti a piedi, si pestano i piedi fra loro. Il danno maggiore ai sentieri lo fanno le jeep (cacciatori, fungaioli, appassionati di fuoristrada).

La legge punta a rendere pubblici e dunque segnalabili dal Cai tutti i percorsi di viabilità secondaria, e impone un'autorizzazione per uscire con i mezzi a motore dalle tracce "carrozzabili", cioè le carraie inghiaiate, immagino, ma il passaggio non è chiarissimo.

Secondo me come paletti sono un po' esagerati, e i costi enormi sarebbero le centinaia di guardie ecologiche cui dovrebbe spettare multare i trasgressori... perché temo non basteranno certo i volontari del Cai.
Poi si prevedono sanzioni anche per chi scende forte in bicicletta dai sentieri ("fare downhill").

Invece che proibire ovunque, che è assurdo, andrebbero individuate alcune zone, più ampie degli attuali parchi, che per i loro caratteri naturalistici/culturali possano effettivamente attrarre un turismo a piedi dalla città, e proibire al loro interno (con controlli) l'accesso dei mezzi a motore non autorizzati. Allo stesso tempo, fare una bella opera di promozione turistica, collaborando con la gente del luogo.

Nelle zone rimanenti invece si lasceranno girare moto e jeep su sentieri e carraie segnalate, in cui la manutenzione spetterà ad associazioni di categoria di jeep ed enduristi, che ci sono e organizzano eventi di rilievo per l'economia locale come raduni e cavalcate, non certo abusive.

All'interno di queste zone poi si potrebbero selezionare alcuni sentieri/percorsi su cui potranno circolare solo bici e cavalli.

L'importante è che le leggi si facciano sentendo bene cosa ne pensano sul territorio, perché Bologna è lontana dall'alta val Taro, e se ben tre sindaci (e non solo loro) si sono opposti avranno le loro buone ragioni.
 

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Invece che proibire ovunque, che è assurdo, andrebbero individuate alcune zone, più ampie degli attuali parchi, che per i loro caratteri naturalistici/culturali possano effettivamente attrarre un turismo a piedi dalla città, e proibire al loro interno (con controlli) l'accesso dei mezzi a motore non autorizzati. Allo stesso tempo, fare una bella opera di promozione turistica, collaborando con la gente del luogo.

Nelle zone rimanenti invece si lasceranno girare moto e jeep su sentieri e carraie segnalate, in cui la manutenzione spetterà ad associazioni di categoria di jeep ed enduristi, che ci sono e organizzano eventi di rilievo per l'economia locale come raduni e cavalcate, non certo abusive.

Proprio per via dello spopolamento delle zone montane (in realtà in controtendenza negli ultimi anni), è meglio correre ai ripari.
Se i contadini non fanno più queste opere di pulizia, lasciare la manutenzione a nessuno è il peggio del peggio... una volta assoggettati alla regione (una regione virtuosa e non scialacquatrice) è più facile poi disporre concessioni, diritti di utilizzo del suolo, di passaggio etc...
Anche in ottiche di politiche Comunitarie.

Enduro, jeep, fungaioli e cacciatori né mantengono popolata la montagna, né compiono opere di recupero della viabilità secondaria.
Semplicemente ci passano.

Se si ha poco tempo per agire, è molto meno costoso, e più sensato dal punto di vista legislativo, prima salvare il più possibile e solo dopo individuare alcune zone apribili ad altre attività.
Altrimenti hai costi tripli quando dovrai risistemare ciò che è stato tritato.

C'è chi polemizzerà anche allora, su questo non ci piove, ma non si può lasciare carta bianca a tutti...
 
da endurista ... romagnolo ......... direi che è propio una bella porcata ..... solo a pensar tutte le varie mulattiere e stradelle in cui ho perso delle ore con i miei amici per liberar dai vari rami e alberi caduti durante le varie nevicate e burrasche ...... chissa dove ***** erano loro
 
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