fine 2011 e inizio 2012 a Resia nella neve fresca

nakaniko

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Anno strano, prima fa caldo, poi non si capisce dove la neve arrivi. Molte segnalazioni danno perturbazioni che da nordovest si schiantano sulla alpi di confine, e rilasciano la bianca sostanza prima di scavalcarle. Mannaggia.
Come al solito indolente e titubante solo dopo Natale butto un'occhio sul web, mi mandano un'offerta da Ischgl, la morosa bofonchia e dice almeno a Resia.
Resia, che idea.
Chiamo con poche speranze, e invece trovo una camera nel nostro garnì, poi me la daranno con vista sul lago come al solito!
Via giovedì 29, le ragioni delle poca neve in Italia sono presto dette, -1,5 alle 19.30 a Bolzano, pochi chilometri dopo a Merano foehn e ben 7 gradi... Avanti in Val Venosta, salendo verso il Lago di Resia cambia la musica, -8,5 e neve sui prati. Vabbè vedremo.

30.12 Alba del giorno dopo, apro gli occhi, strano luce soffusaaaa. Nevicaaaa a manettaaaa!!! Corro affannato, vorrei raggiungere Samnaun-Iscghl ma capisco che con la strade così messe ci metto un'ora e mezza invece di mezz'ora, quindi mi fermo appena passato il vicinissimo confine a Nauders, vento da nord e fiocca senza sosta. Ho già pronto il Torque, la fresca pur veramente powder non dovrebe essere profondisisma quindi va bene anche il duro bx, che sennò oltre il mezzo metro affonda come il Titanic. Da solito incosciente disgraziato, pur conoscendo poco il comprensorio ci do dentro e manco guardo le piste, via subito a caso, la presenza di un po' di alberi aiuta e no problem a vederci. E a goderci!!! Ad un certo punto incontro casuale in fuoripista con altro rider, è un local, giovane, ridiamo quando dice che ne ha 22 e io gli replico 44. Minchia è in completo e sotto direttamente maglietta, e fuori il vento in cima urla e io non rimpiango il doppio pile, aò...
Meno facilmente i miei muscoli replicano ai suoi, pantpant ma gli sto dietro e ci diamo di cattiveria in dei fuoripista sempre vicini alla pista, ma anche più cattivelli. Tanto che in uno tiro dritto senza vedere un ramo a "U". non so come questo si vendica e mi fa lo sgambetto e all'indrietro cado violentemente con la nuca.. del casco sul ramo! Mii se non avevo il casco non so mica, che botta tremenda...

Quando comincia a lampeggiare la riserva stop, riprendo la morosa e onestamente mi ficco distrutto in Italia nel mio garnì, sotto il piumino dopo doccia riparatrice. Come al solito ho cominciato con gradualità cinque ore di fresca a manetta come se avessi 22 anni
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(continua)
 
31.12. L'età. Mi sveglio bello cotto. Se ieri nevicava oggi stranevica. Non vorrei uscire dla piumino. Mentre faccio colazione snaso che col cavolo gomme termiche, via monto le catene sopra le termiche. Decido di fare un mini-backcountry su per la mitica Vallelunga che parte alle spalle del campanile sommerso di Resia e va davanti alla Palla Bianca. Alla faccia di chi sostiene che le termiche e le catene sono la stessa cosa o quasi, a meta' delle salite passo un'Audi A6 di tedeschi mica una macchinetta rigorosamente piantata a con le termiche che slittano, e mentre passo tutti ad indicare le catene montate sulla mia potente... Opel Astra SW.
IN fondo alla strada io via di splitboard, mia morosa di ciaspole, e a camminare fino alla Malga Melago in quello che io chiamo il vero Paradiso. Neve che scende fittissima, niente vento, non so se sono nella realtà o in una fiaba. Stupendo, chissenefrega degli impianti.
Persino i cavalli che trainano la carrozza-slittona porta persone sembrano felici. Alla Malga melago come al solito piattino di canederli al caldo, contratto con la morosa una splittata da solo su per il bosco, mi concede poco, 3/4 d'ora, allora schizzo con cuore e canederlo in gola, su per il sentiero oltre alcune radure, quasi allo scadere converto la tavola divisibile e mi butto a scendere solo nel bianco e nel silenzio, impagabile. registo anche un video di fortuna di un tratto, per farlo più allegro ci metto un finale con caduta (seeeh): In fresca in bosco con lo sno' - YouTube
(Qualcuno afferma che tornando ho fatto lo scemo e mi sono messo a fare i tuffi nella neve: tuffo carpiato in neve fresca - YouTube nego risolutamente! Notizia falsa e tendenziosa! sono una persona seria io!)
Corsa a casa a rimettersi un po' in sesto e fine anno sotto la nevicata fino quasi a mezzanotte, la neve sosta solo per permettere i fuochi d'artificio!
(continua)
 
ciao...bel racconto...io per il prox capodanno volevo farmi 4 giorni in zona, mi sapresti dare qualche info? qual è il paesino più carino? quanto dista nauders? se ti trovi bene mi daresti anche il riferimento del garnì? :D
grazie mille in anticipo
 
Resia direi d'inverno. E' praticamente fatta quasi tutta di garni' ed alberghi, non ci sono case private di proprieta' dei turisti come qua da noi. Valido l'Hotel Etschquelle o Sorgenti dell'Adige della fam. Caldi, l'influsso italiano nella cucina altoatesina si sente. Appena superato il lago c'e' lo spartiacque e la strada scende per meno di un chilometro fino al confine, un altro chilometro e ci sono prima gli impianti di Nauders e poi Nauders stessa, con molti alberghi e molta vita, relativamente alla dimensioni, notevole il Nauders Hof. Da Nauders a sinistra strada che dopo breve salita scende dritta a Martina in Engadina svizzera, invece scendendo dritti da Nauders e risalendo di fronte in meno di mezz'ora si arriva a Samnaun, enclave svizzera collegata a Iscghl via snowboard e sci.
Resia e l'Alta Venosta sono pure strepitose in estate, volendo si puo' fare la mattina snow-sci estivo allo Stelvio (non amo lo snow estivo) e windsurf o kite nel lago (il primo l'ho fatto diverse volte, venti leggeri e vele grandi pero') Ma planare verso una malga di alta montagna o con l'Ortles innevato come sfondo non ha prezzo.
 
(continua il report)

1.1 (2012) Mamma, cotto dal cibo e dalla stanchezza, oggi proprio non mi schiodo, c'o la scusa che ha girato umido e gelato e dal balcone brr si vedono fisicamente le lame di ghiaccio che stanno coprendo quasi a vista d'occhio l'unico tratto del lago ancora non gelato, brrrr. Passeggiate qua e la fra cani bambini e carrozzine, scaldandosi al tiepido sole: poca gloria e molto sonno.
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2.1. Urge rifarsi il tempo pare discreto oggi tocca a Samnaun-Iscghl.
Essere a Resia offre un'esperienza curiosamente trasnazionale, sei in Italia anche se parlano tedesco e un po' di Italiano, ma se guardi a nord vedi l'Austria e Nauders, tedesco e non italiano, però le montagne dietro e a sinistra sono in Engadina quindi in Svizzera, canton Grigioni, dove parlano anche tedesco ma in primis il ladino che è molto più italiano di quello che parlano a Resia in Italia...
Allora via da Resia, dopo un chilometro o due si entra in Austria, si scende in Engadina e si risale di fronte dove si entra in Svizzera a Samnaun, punto franco come Livigno. Snobordando a Samnaun si svalica di nuovo verso Ischgl in Austria. Il cellulare impazzisce e non capisce più nulla, cambia rete continuamente e trilla di messaggi dei vari operatori.
Samnaun è molto carina, la funivia a due piani che va sù è impressionante, sù temo l'appesantimento della neve ma mi accorgo che seppur non è powder ce ne è parecchia e tutt'altro che tutta tritata. Stavolta sono stracolmo di roba nello zaino e persino con le ciaspole attaccate sopra, così mi tiro fuori da solo se come al solito mi ficco nei casini. Vedo che il Torque è già oltre i suoi limiti e cerca di fare l'U-boot nella tanta neve, penso cambio o non cambio col Lancelot? Intanto vado qua e la' nello stupendo comprensorio, una doppia bowl a vista con un sacco di fuoripista perfettamente a portata dall'arrivo degli impianti, mannaggia non fossi da solo come purtroppo consuetudine. Poi non è sereno, e qui il guaio, il posto è molto alto e privo di alberi, per cui fra la visibilità imperfetta, la mia vista scarsa e il mio invece perfetto daltonismo... Si va un po' a naso a volte e quindi il divertimento a volte si mischia con la tensione... Intanto comincia a chiudersi, lascio perdere di andare di là in Austria a Iscghl e me ne torno giù nella funivia a due piani in valle, dove mi attende Serena. 500 metri in macchina e arriviamo nell'innevatissimo centro di Samnaun, con le sue baite con.. duty free. Nemmeno dirlo che appena cominciamo a mangiare attacca a nevicare a tutta forza. Nel tardo pomeriggio al momento del rientro decido di prendere la strada della destra-valle tutta Svizzera perchè c'è tanta neve sulle strade e almeno quella non ha saliscendi. Cenetta nella keller austriaca dell'Alt Nauders in Austria.
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(continua)
 
Resia e l'Alta Venosta sono pure strepitose in estate, volendo si puo' fare la mattina snow-sci estivo allo Stelvio (non amo lo snow estivo) e windsurf o kite nel lago (il primo l'ho fatto diverse volte, venti leggeri e vele grandi pero') Ma planare verso una malga di alta montagna o con l'Ortles innevato come sfondo non ha prezzo.

Un po' OT ma per vari motivi mi sento di provare quello che dico sull'aspetto estivo del Lago di Resia, metto i link alle foto non le immagini direttamente.
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3.1 Viste le previsioni di bel tempo volevo puntare deciso col Lancelot a Samnaun e vendicarmi surfando tutti quei pendii meravigliosi, ma Serena sta male e allora non posso fare lo stronzo, devo essere in zona. La partenza degli impianti di Belpiano-Schoneben è a due-trecento metri in basso a sinistra del mio balcone, volendo potrei andarci tagliando con la tavola, ma vado in auto perchè non si sa mai...
Salgo titubante e pessimista, immagino ne avrà fatta molto meno di qua in Italia, invece... In cima ce ne sono altri 30 cm sopra la fresca precedente, e sole e freddo, faccio alcuni drittoni in cima su zone ampie e poco pendenti a destra-sudest scendendo e mi rendo conto che ce ne è eccome ed è poooolvereeeeeeee.
Corsa affannata giù in parcheggio a montare il Lancelto coi leggeri Flow FL11 from 1999, e su di corsa, i drittoni col leggendario Lancillotto sono disarmanti per i fatskier che incrocio, mi volto e vola vola la polvere vola, non posso slashare per non fermarmi ma entro nel boschetto a velocità elevata e sfrondo qualche alberello. Pessimista che sono non ho portato manco la digitale, uno delle ultime ripetizioni faccio un flmato col cellulare mezzo scarico: Preludio ai canali di fresca a Belpiano Schoneben - YouTube (notare il passatempo della prima coppia sugli sci ad inizio video, hihihi)
Non vorrei spostarmi, che scemo, taci che uno in seggiovia mi avvisa che di là fra le due nere c'è una bella zona...
Mi fiondo e capisco di che si tratta, il pendio a destra ha diverse tracce ma allargandosi e scendendo nel canale che si stringe poi in un torrente innevato e in un tratto molto tosto per rientrare ci si gode molte curve in zone pressochè intonse e con buona pendenza. Non ci penso un attimo piatto ricco mi ci ficco e vi a manetta, come sempre col Lancelot bisogna spingere per curvare, per il resto ci pensa lui a volare senza alcun sussulto a cento all'ora. Mi impongo ogni tanto di accorciare e talvolta di slashare e mi viene da piangere dalla gioia: vola polvere volaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!! Quanto tempo che non provavo questa sensazione. Se lo tiri bello secco riesci a fare "il mantello; oppure nelle parti di pendio più consistenti devi spingere bene per girare cavalier Lancillotto ed è facile toccare senza volerlo con la mano il pendio tanta è l'inclinazione!!!
Il prezzo che si paga è il torrente, lì sokkazzi con il Lancillotto, rischio anche di danneggiare lui e di lasciare dei bei tagli sulle basi degli alberi, poi il torrente è ben coperto ma sentire il gorgogliare dell'acqua ai lati e talvolta sotto la tavola...
Faccio diverse ripetizioni, ragazzi che cos'è la tavola da sno', sembra di volare su un tappeto magico senza alcuno sforzo, la neve è perfetta, devo solo controllare la velocità che l'arcano strumento vorrebbe prendersi, ma recupero in poche run tutte le motivazioni che mi fanno credere nella nostra tavola da neve, e quelle di portarmi appresso una tavola tanto particolare.
Ad un certo punto conosco casualmente un tedesco, gli dico dai facciamo un giro insieme, non mi accorgo che la spia della riserva comincia ad accendersi, in cima tutto bene lo svernicio, però entro nel bosco e mi spatascio la prima volta a testa all'indietro e mangio un po' di polvere di neve, arrivati al torrente c'è un gruppo di ragazzi austriaci giovani con la tavola, per fare il cavaliere con una biondina bloccata esco dal passaggio obbligato e invece di scivolare bellamente mi schianto all'indietro sul letto del torrente, la cosa si fa subito critica perchè cerco di respirare ma continua a arrivarmi neve sulla faccia da non so dove, in realtà sono in un buco che si sta un po' chiudendo. Io mi spanvento fino ad un certo punto ma che la cosa non sia proprio da nulla lo testimonia il fatto che i solitamente composti austriaci si mettono letteralmente a gridare stop stop don't move si tolgono la tavola e vengono a tirarmi su di peso come un vecchio sacco di patate, si compresa la bella biondina... Figur demmerdaaa... Un po' mi ribello, riesco a girarmi e fortunatemente ero caduto mezzo metro più in la del torrente, infatti appena tolgo la tavola e poggio il piede zac buco il ponte di neve e sento l'acqua che mi gorgoglia nello scarpone!
Vabbè scendo fino in fondo, figuraccia finale a parte ne è valsa la pena veramente, ma adesso è meglio che non ripeta, altrimenti se mi incastro sono guai senza forze.
Resta una delle giornate più belle ed insperate delgi ultimi anni; domani rientro con qualche pestone, un megarafreddore bronchitico forse da neve respirata, ma un sorriso fino alla nuca!
 
Grazie. Magari quantitativamente (a livello neve) non come quello dei ragazzi che sono andati a Innsbruck, però per me un soggiorno bello e vario, anche impegnativo per i miei non allenatissimi 44 (o forse era l'influenza, boh).
Ah dimenticavo di salutare le tre protagoniste, ritratte prima di partire all'angolo del parcheggio-terrazza del Garnì con sullo sfondo la cittadina e la chiesa di Resia.
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Loro si che avrebbero fatto il quadruplo delle uscite
 
:shock::shock::shock::shock::shock::shock: Quanta polvere.....:D:D:D:D:D:D:D
Bel report.. belle foto.. e soprattutto bel racconto... divertente!!!! Sembrava quasi di essere lì con te...:HIP:HIP
e la mia :MONKEY sale vertiginosamente!!!!
 
Grazie Mat. Be'non ce ne erano metri, situazione che poi richiede pendenza ed allenamento, pero' rispetto al resto del nordest a secco stavolta nell'individuazione e nella tempistica ho fatto bingo. Avessi una morosa che mi segue almeno un po', Vallelunga a parte... Invece pur con in auto la tavola normale e la sua piccola splitboard fatta in casa, niente da fare, o troppa neve, o troppo freddo, ciaspole al massimo...
Ah non so se l'ho detto o scritto, ma un altro aspetto particolarmente notevole dell'alta val Venosta, spesso inusuale in montagna, e' quello culturale. Ci sono monumenti che non lasciano indifferenti, tipo la chiesa carolingia di Mustair (=Monastero), dichiarata patrimonio dell'Unesco, appena dentro la Svizzera dietro Glorenza, quest'ultima citta splendida medioevale con mura e merli, poi Burgusio, ancora il monastero bianco di Santa Maria-Mariemberg che risalta in costa alla valle in mezzo ai boschi, la torre medioevale di Malles, i tratti dell'antica strada romana Via Claudia Augusta... IN questo almeno ho in casa una vera guida turistica (la mia ragazza, l'arte e' la sua passione).
 
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