Carving: evoluzione o involuzione?

DolceSabrina

Tutto il rosa dello sci
Questo è il grande dubbio che almeno una volta ha attraversato la mente di chi ha imparato a sciare quando la parola
carving era relegata al di fuori degli ambiti semantici dello sci.Una metamorfosi,una palingesi,una rivoluzione senza dubbio...
ma in quale direzione?Per molti versi una semplificazione:piegamento/distensione e puntamento del bastoncino sono diventati
per tanti concetti anacronistici nonostante le scuole sci più ortodosse continuino a trasmettere la purezza del gesto
tecnico.Ma come si fa a convincere un allievo a "sacrificarsi" nell'anelante ricerca della perfezione tecnica quando la tecnologia
moderna consente un parallelo, per quanto istintivo ed approssimato ,dopo solo cinque giorni di lezione e con una semplice introversione
d'anca?Ecco,un nemico giurato del carving sarà sicuramente il nostro tensore della fascia lata sottoposto a carichi di lavori maggiori :D
Personalmente nel passaggio dai monoscocca ai carving ho quasi avuto la sensazione di cambiare sport e dopo due giorni di assestamento
mi sono detta per prima cosa : <<Ma come sono brava...>>:YYY...e poi....<<Ma è merito mio?>>:think:...e poi quel retrogusto amaro comune a tanti,come se la tecnologia avesse cancellato la fatica di anni di applicazione.In realtà dando un'occhiata sulle piste,la differenza tra chi ha imparato a sciare precarving e postcarving si vede eccome...non solo nella comparazione tra noi comuni sciatori mortali ma anche tra i grandi campioni
dello sci agonistico.A tal proposito credo che un'ottima rappresentazione delle differenze tra precarving e postcarving si possa avere
confrontando le sciate delle coppia tessa worley/federica brignone come rappresentanti del postcarving e Michael von Grünigen/Deborah
compagnoni come rappresentanti del precarving.Adesso vi chiedo:come si fa a considerare un'evoluzione tecnica il passaggio dall'utilizzo
pittorico degli sci di michael che riusciva a pennellare archi di curva così armonici e con una trasmissione progressiva del peso così micrometrica
da far collimare lo sci con la danza e dalla inumana centralità di deborah in qualsiasi condizione di neve e di tracciato alla sciata
"smart" di tessa e federica che passano lontano dal palo al costo di fare più strada pur di sfruttare al massimo la tecnologia carving che
garantisce un'accelerazione costante in tutte le fasi di curva a chi riesce ad avere la sensibilità di non limitare la risposta elastica
del momento di forza in tutte le sue reazioni di vincolo?

Attendo i vostri pareri

Bacini&Bacetti
Sabrina :YEM:
 
Ultima modifica:
40 metri raggio donne e 45 per gli uomini..
Così ti togli l'ansia da sfruttamento della sciancratura e ci metti la gradualitá perduta:)
 
Condivido in toto la tesi espressa qui da DolceSabrina.

(Sono contento che tu scriva ancora in SF! Vista la lunga assenza delle ultime settimane pensavo quasi avessi aperto un forum tutto tuo HIHIHI)
 
...certo che dopo, forse ormai 15anni dalla rivoluzione tecnica dei materiali e conseguente rivoluzione della tecnica, ci si pone ancora questi assurdi a mio avviso quesiti?!?!?

Ma ragazzi, 20 anni fa, per es. nelle gare di moto, non usavano nemmeno mettere il ginocchio in terra nelle curve, oggi, dopo l'evoluzione dei materiali si mette praticamente anche il gomito, ma non mi pare che Valentino & Co si pongano quesiti tipo: certo che a quei tempi le curve le facevano dritti a 80 km/h ed oggi le facciamo coricati a 140 km/h!!!!!!! Loro sono stati più bravi o noi siamo super eroi?!?!?

La benedetta evoluzione della tecnica ha aiutato tutti nn v'è dubbio, ma questo nn vuol dire che la distensione alto-basso, come la rotazione ecc ecc non sono ancora in uso, o non sono ancora insegnate dai maestri, restano e rimangono ancore di salvezze per molti su certi tipi di terreno e di pendenze!!!!!

E poi, forse, un'altra errata sensazione è proprio quella che soprattutto da principianti, dopo un paio di giorni ci si sente già dei campioni che hanno capito tutto!!

ciao Raf
 
Ecco,un nemico giurato del carving sarà sicuramente il nostro tensore della fascia lata sottoposto a carichi di lavori maggiori
Personalmente nel passaggio dai monoscocca ai carving ho quasi avuto la sensazione di cambiare sport e dopo due giorni di assestamento
mi sono detta per prima cosa : <<Ma come sono brava...>>...e poi....<<Ma è merito mio?>>...e poi quel retrogusto amaro comune a tanti,come se la tecnologia avesse cancellato la fatica di anni di applicazione

sicuramente i carichi sulle articolazioni e l'intensità di lavoro muscolare è secondo me più che raddoppiata negli ultimi 15 anni... oggi fare 6 ore di carving con uno sci gs "negozio" è tosta. Bisogna essere decisamente allenati.

per l'affermazione sul: ma come sono bravo/a.... forse dovresti farti fare un video, io andavo in depressione quando mi rivedevo... allora capisci quanta strada sia necessaria per arrivare a certi livelli.

In ogni caso, seppur con forme e geometrie diverse gli sci rimangono 2 oggetti inanimati, siamo noi a dargli vita, altrimenti tutti scierebbero nella stessa maniera, invece non è così.

ciao e buone carvate...
 

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ma quindi io che sono un fondista e vorrei avvicinarmi all'alpino, faccio bene a cominciare col carving oppure mi conviene scegliere lo sci normale ?

A quanto ho capito il carving ti permette di poter scendere in tranquillità dopo pochi giorni di lezioni, mentre con lo sci normale forse avresti problemi anche a scendere da una pista bianca o blu
 
ma quindi io che sono un fondista e vorrei avvicinarmi all'alpino, faccio bene a cominciare col carving oppure mi conviene scegliere lo sci normale ?

A quanto ho capito il carving ti permette di poter scendere in tranquillità dopo pochi giorni di lezioni, mentre con lo sci normale forse avresti problemi anche a scendere da una pista bianca o blu

ma non ha senso prendere gli sci non carving...sono attrezzi che han 15 anni... come comprare un'auto degli anni 60
 
ma quindi io che sono un fondista e vorrei avvicinarmi all'alpino, faccio bene a cominciare col carving oppure mi conviene scegliere lo sci normale ?

A quanto ho capito il carving ti permette di poter scendere in tranquillità dopo pochi giorni di lezioni, mentre con lo sci normale forse avresti problemi anche a scendere da una pista bianca o blu

l'equivoco è pensare che ci sia scelta tra sci carving e sci normali.... :shock: gli sci carving sono gli sci normali .. da 15 anni ormai .. non esistono più sci non sciancrati..
 
Quando ho iniziato a sciare (anni 60'), gli scarponi erano di cuoio e si fermavano appena sopra la caviglia; quindi non si poteva spingere con la tibia sul linguettone, per la semplice ragione che non c'era; né si poteva (per la stessa ragione) caricare lo spoiler posteriore in fresca per "tirare su" le punte (e vi assicuro che ce ne sarebbe stato bisogno, visto che gli sci fat sarebbero arrivati 40 anni dopo, e si sciava fuoripista con le perline dritte da 2,10).
Però la centralità era assicurata (per forza, se non stavi centrale, non avendo punti di sostegno per le tibie, in un nanosecondo eri per terra...).
Ciononostante non ritornerei agli scarponi bassi solo perchè assicurano la centralita....
 
L'unica cosa di anacronistico in questo 3D, è l'argomento stesso del 3D

I materiali e la tecnologia fortunatamente si evolvono, quando avevo 7 anni per telefonrae usavo i gettoni, per giocare il gioco dell'oca, e sciavo con sci dritti, stretti, e lunghi.
Oggi uso il cellulare, ho la Playstation, e scio con carving, fat, bananoni...

Mi divertivo allora, e mi diverto oggi, quello che ho imparato negli anni 80 dai maestri di allora, mi serve ancor oggi, e se oggi c'è più gente che sa condurre, buon per loro, e anche per me che non me li trovo a far spazzaneve in mezzo alla pista.
 
L'unica cosa di anacronistico in questo 3D, è l'argomento stesso del 3D

I materiali e la tecnologia fortunatamente si evolvono, quando avevo 7 anni per telefonrae usavo i gettoni, per giocare il gioco dell'oca, e sciavo con sci dritti, stretti, e lunghi.
Oggi uso il cellulare, ho la Playstation, e scio con carving, fat, bananoni...

Mi divertivo allora, e mi diverto oggi, quello che ho imparato negli anni 80 dai maestri di allora, mi serve ancor oggi, e se oggi c'è più gente che sa condurre, buon per loro, e anche per me che non me li trovo a far spazzaneve in mezzo alla pista.

:clap:
complimenti ottima disamina, è come tornare a guidare un'auto di 15 anni fa senza ABS, servosterzo, airbag, solo perchè più "elegante"..
La tecnica si evolve,di pari passo l'attrezzatura...e aggiungo un bel per fortuna, altrimenti oggi saremmo ancora a sciare con sci da 2,20m scarponi in cuoio, senza casco, e tutti felici prenderemmo una bella manovia..:D
 
L'evoluzione delle attrezzature e delle ultime tecniche di sciata è stata sicuramente una cosa positiva e alla portata di tutti. Ritengo però che tutto ciò debba essere recepito solo come sport, divertimento, passione, funzionalità......quando vedo certe persone (non atleti) sfilare agli impianti "attrezzate" alla Miller poi le vedo sciare, personalmente mi viene da sorridere !
 
Ultima modifica:
L'evoluzione delle attrezzature e delle ultime tecniche di sciata è stata sicuramente una cosa positiva e alla portata di tutti. Ritengo però che tutto ciò debba essere recepito solo come sport, divertimento, passione, funzionalità......quando vedo certe persone (non atleti) sfilare agli impianti "attrezzate" alla Miller poi le vedo sciare, personalmente mi viene da sorridere !

A me viene da piangere, invece, quando vedo quelli che per apparire si comprano il SUV in leasing e se lo fanno pignorare dopo 6 mesi...

Il fanatico da attrezzatura è sempre esistito, in ogni paese del mondo...
 
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