[pdf JS-9] I piedi sono importanti, eccome!

Fabio

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Un articolo sull'importanza del saper indirizzare la propria attenzione ai piedi.

Introduzione: Saper concentare l’attenzione al 100% sul blocco piede-caviglia-spigolo è il passo indispensabile per ottenere una sciata veramente attiva: non ci sono altre vie, non ci sono scorciatoie...

Basterebbe mettersi ai piedi un paio di vecchi scarponi con le stringhe e subito ci renderemmo conto di avere i piedi e le caviglie. E di doverli usare per disporre e mantenere
gli sci di spigolo.

Partiamo dalla considerazione che gli scarponi moderni, per quanto gioielli tecnologici frutto di ricerche approfondite sull’anatomia e sulle qualità elastiche dei materiali sono soltanto strumenti che consentono di trasmettere allo sci ciò che il piede «vive» e che vuole far sentire al terreno, sono macchine che ci aiutano (molto) ma che da sole non risolvono per noi i problemi.
Vanno comandate da un piede «che c’è» e che dà i giusti impulsi. Proviamo quindi a far vivere i piedi partendo dalla semplice considerazione che per fare le curve che abbiamo in testa (e che vorremmo in conduzione) non serve ruotarli nella direzione voluta, ma che per andare in quella direzione basta inclinarli lateralmente facendo sì che gli sci incidano il terreno. Si tratta quindi, prima di tutto, di modificare quell’ atteggiamento istintivo che ci porta a ruotare abbondantemente piedi e corpo intero nella direzione di curva.
[...] continua nel pdf allegato :HIP

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Allegati

  • js-importanza-piedi.pdf
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Promettiamoci che ogni occasione sarà buona per educare i
piedi e «la mente sui piedi» approfittando soprattutto di quei
terreni poco interessanti per sciate a capofitto, ad esempio:
1) nei trasferimenti in piano pattinare curando l’appoggio sullo
spigolo caricando bene ogni passo in splendido equilibrio;
2) nei tratti in diagonale prendere quota risalendo a scaletta;
3)su terreni poco pendenti fare curve segmentate con piccoli passi
di pattinaggio, sempre più piccoli e veloci, ecc.

per quanto qualcuno qui sul forum mi consigli di non leggere testi di tecnica sci, io proprio a questi articoli non riesco a rinunciare anche perchè accompagnano un' attività pratica che c'è, e cerco sempre di aumentare compatibilmente con il portafoglio, (il tempo si trova sono i soldi che "costano").

Ammetto che gli esercizi 1 e 2 li faccio sempre, appena ne ho occasione, mentre il 3 (che ho fatto proprio con Valerio questa estate) l'ho tralasciato:mann:​

mò però si presenta il problema degli scarponi: cosa comprare e come uno debba fare questa scelta d'acquisto, fai delle prove a secco e sembra vadano bene, poi ci vai a sciare e magari sorgono dei problemi!
Una volta capito che l'importante è sentirsi a proprio agio con l'attrezzatura per non avere distrazioni e potersi muovere agevolmente nei movimenti richiesti mi chiedo il flex di uno scarpone su quale movimento va ad incidere?
cerco di spiegarmi meglio
questo piede/caviglia forma un'angolatura frontale per trovare l'equilibrio sulla pendenza e un'altra laterale per mettere e tenere gli sci sugli spigoli!

sui lati lo scarpone deve tenere, mentre deve poter flettere di un tot frontalmente per dare la possibilità allo sciatore di trovare la perpendicolarità sulla pista è corretto?

dunque come agisce in base ad una determinata durezza il flex?
in che modo può essere di ostacolo ad una progressione tecnica, magari ostacolando quel movimento di flessione della caviglia in avanti?
ma quanto si deve poter piegare in avanti?

essendo passata da un flex inferiore di uno scarpone turistico largo ad uno scarpone più giusto nella calzata ma dal flex elevato ho trovato un netto miglioramente nella gestione dell'equilibrio sugli sci, mentre la "fatica" sta nel tenerci da ferma in piano una posizione eretta, come se fossi costretta a mantenere un angolo tra piede caviglia fisso, mentre mi sento "aiutata" sulle pendenze ad essere già più inclinata ...
i piedi all'interno ci si trovano bene!
:PAAU
 
aria fritta......

il piede ci vuole.... si puo allenare, si puo migliorare.....

ma spiegarlo........aria fritta, parole superflue....
 

.

essendo passata da un flex inferiore di uno scarpone turistico largo ad uno scarpone più giusto nella calzata ma dal flex elevato ho trovato un netto miglioramente nella gestione dell'equilibrio sugli sci, mentre la "fatica" sta nel tenerci da ferma in piano una posizione eretta, come se fossi costretta a mantenere un angolo tra piede caviglia fisso, mentre mi sento "aiutata" sulle pendenze ad essere già più inclinata ...
i piedi all'interno ci si trovano bene!
si è normale che uno scarpone race (o simil-race) abbia un'inclinazione più accentuata.
Il quadricipite soffre un pochino; sfrutta il flex dello scapone pure sui piani appoggiandoti con le tibie al gambetto. Si risparmia qualche energia.
 
aria fritta......

il piede ci vuole.... si puo allenare, si puo migliorare.....

ma spiegarlo........aria fritta, parole superflue....


...perche'?

Non sei d'accordo che quando chiedi a 100 persone qual e' la prima cosa da fare per sciare bene 95 ti dicono "avere una buona posizione" o "tenere le braccia avanti" ?

se, come dici giustamente tu, l'uso del piede si puo' allenare e migliorare, non e' sempre un valido argomento per un articolo su una rivista specializzata o su un forum?
 
...perche'?

Non sei d'accordo che quando chiedi a 100 persone qual e' la prima cosa da fare per sciare bene 95 ti dicono "avere una buona posizione" o "tenere le braccia avanti" ?

se, come dici giustamente tu, l'uso del piede si puo' allenare e migliorare, non e' sempre un valido argomento per un articolo su una rivista specializzata o su un forum?

si è un valido argomento ma secondo me rimane valido giusto per un confronto tra sciatori di un certo calibro...
pensare ad uno sciatore in evoluzione che si concentra su come muovere il piede quando magari ha lacune ben piu importanti da superare mi fa ridere...
di quei 95 ci sara un gruppetto che progredendo si renderà conto autonomamente che la cosa più importante è il piede (o manico azzarderei...) e prova e riprova iniziarà ad usarlo sempre meglio...
spiegare "tecniche" cosi avanzate ponendole come un insegnamento per uno sciatore in apprendimento secondo me è controproducente, crea solo grande casino in testa all' "allievo", per iscritto è difficile spiegare l'utilizzo dei bastoncini figuriamoci l'uso del piede...dai malf sono convinto che nn c'è bisgogno che io vada avanti a spiegarmi...

con tutto questo apprezzo il lavoro e la passione di voi maestri della jam session, pero, almeno in questo singolo caso, mi sembra si stia forzando un po' troppo la mano su una didattica forse un po' troppo pretenziosa, nonchè, perdonami, pretestuosa.....
 
...di quei 95 ci sara un gruppetto che progredendo si renderà conto autonomamente che la cosa più importante è il piede .....

Quindi il piede e' "la cosa più importante"; ma se e' cosi', tralasciarla per tanto tempo non dovrebbe essere uno svantaggio?
 
si è un valido argomento ma secondo me rimane valido giusto per un confronto tra sciatori di un certo calibro...
pensare ad uno sciatore in evoluzione che si concentra su come muovere il piede quando magari ha lacune ben piu importanti da superare mi fa ridere...
di quei 95 ci sara un gruppetto che progredendo si renderà conto autonomamente che la cosa più importante è il piede (o manico azzarderei...) e prova e riprova iniziarà ad usarlo sempre meglio...
spiegare "tecniche" cosi avanzate ponendole come un insegnamento per uno sciatore in apprendimento secondo me è controproducente, crea solo grande casino in testa all' "allievo", per iscritto è difficile spiegare l'utilizzo dei bastoncini figuriamoci l'uso del piede...dai malf sono convinto che nn c'è bisgogno che io vada avanti a spiegarmi...

con tutto questo apprezzo il lavoro e la passione di voi maestri della jam session, pero, almeno in questo singolo caso, mi sembra si stia forzando un po' troppo la mano su una didattica forse un po' troppo pretenziosa, nonchè, perdonami, pretestuosa.....

insegnare ad ascoltare il proprio corpo è, secondo me, quello che distingue i bravi maestri dai meno bravi....
vero quanto sopra è indubbio che il piede ci permette di capire la posizione del corpo in movimento.
allenarlo ad ascoltare, seppur lo sciatore sia di basso livello, è fondamentale...la postura corretta/altri errori macroscopici non son altro che patologie di un male a volte nascosto...il maestro capace cura la malattia non i sintomi!!!!!!
 
Quindi il piede e' "la cosa più importante"; ma se e' cosi', tralasciarla per tanto tempo non dovrebbe essere uno svantaggio?

no...
è una abilità che deve nascere crescere ed evolversi spontaneamente, senza tante balle teoriche SOGGETTIVE....

il piede di un bravo calciatore nn si spiega
la sensibilità di un bravo motociclista nn si spiega
la mira di un bravo tiratore nn si spiega
il piede di un bravo sciatore nn si spiega

SI IMPARA SUDANDO!!!!

@balda: sono sicuro e spero che stiamo parlando di due cose differenti...se si potesse spiegare il manico le piste ne sarebbero piene....tutta questa cosa di come usare il piede e di ascoltarli è davvero assurda, perdonatemi ma è quello che penso...se c'è bisogno di spiegare che bisogna sentire le sensazioni che trasmettono i piedi allora mettiamoci a spiegare pure che la neve scivola.........
 
no...
è una abilità che deve nascere crescere ed evolversi spontaneamente, senza tante balle teoriche SOGGETTIVE....

il piede di un bravo calciatore nn si spiega
la sensibilità di un bravo motociclista nn si spiega
la mira di un bravo tiratore nn si spiega
il piede di un bravo sciatore nn si spiega

SI IMPARA SUDANDO!!!!

Sono d'accordo con Ftnk al 100%, il discorso del piede viene fuori col tempo, coi tentativi, etc. Però la Jam ha fatto benissimo a parlarne, perchè quel 95 % di sciatori che non sanno usarlo DEVONO ALMENO sapere dell'esistenza di questo gesto e considerarlo uno degli obbiettivi tecnici da raggiungere: per quel che ho visto in giro quello del piede è un argomento del tutto trascurato e per quanto vedo in pista la quasi totalità degli sciatori ignora del tutto le possibilità che l'uso del piede apre al miglioramento della sciata.
 
Sono d'accordo con Ftnk al 100%, il discorso del piede viene fuori col tempo, coi tentativi, etc. Però la Jam ha fatto benissimo a parlarne, perchè quel 95 % di sciatori che non sanno usarlo DEVONO ALMENO sapere dell'esistenza di questo gesto e considerarlo uno degli obbiettivi tecnici da raggiungere: per quel che ho visto in giro quello del piede è un argomento del tutto trascurato e per quanto vedo in pista la quasi totalità degli sciatori ignora del tutto le possibilità che l'uso del piede apre al miglioramento della sciata.

si apo ma è una ridondanza...
chiediti perchè la maggior parte "non usa i piedi"...
perchè mancano i chilometri, nn certo perchè nn hanno letto un articolo altamente teorico sull'argomento....
 
si apo ma è una ridondanza...
chiediti perchè la maggior parte "non usa i piedi"...
perchè mancano i chilometri, nn certo perchè nn hanno letto un articolo altamente teorico sull'argomento....

In parte può essere. Bisognerebbe anche vedere se e quanto i maestri insistono sulla cosa, però. Perchè per parlare di piedi non credo occorra aspettare il settimo livello, no ? Fortunatamente, dopo qualche anno perso da autodidatta, ho avuto la fortuna di trovare qualcuno che 'sta cosa me l'ha spiegata bene. Mettiamo però che uno trovi un maestro sulla cinquantina, nato con la vecchia tecnica, il piede te lo può spiegare come anche no, temo. Non so, mi fermo perchè non vorrei dire delle scemenze :PAAU.
 
no...
è una abilità che deve nascere crescere ed evolversi spontaneamente, senza tante balle teoriche SOGGETTIVE....

il piede di un bravo calciatore nn si spiega
la sensibilità di un bravo motociclista nn si spiega
la mira di un bravo tiratore nn si spiega
il piede di un bravo sciatore nn si spiega

SI IMPARA SUDANDO!!!!

@balda: sono sicuro e spero che stiamo parlando di due cose differenti...se si potesse spiegare il manico le piste ne sarebbero piene....tutta questa cosa di come usare il piede e di ascoltarli è davvero assurda, perdonatemi ma è quello che penso...se c'è bisogno di spiegare che bisogna sentire le sensazioni che trasmettono i piedi allora mettiamoci a spiegare pure che la neve scivola.........

ciao ftnk,

se parli di un talento sono d'accordo con te...il piede di un fuoriclasse non lo crei con le parole di un articolo...o ce l'hai o non ce l'hai...in ogni sport, ma un articolo su un giornale non e' fatto per insegnare ad un talento.

Se parli di tutti gli altri, quindi, non sono d'accordo.

E' ovvio che l'esperienza e la pratica, insomma lo "sbattersi" e capire da se le cose ha un grande valore...., ma qual e' la funzione di un maestro, se non quella di dare gli imput che si ritiene possano abbreviare i tempi di apprendimento?

In quest'ottica per conto mio, aiutare un allievo a spostare l'attenzione sulle percezioni dei piedi, a tutti i livelli, e' una cosa irrinunciabile....(non l'unica sicuramente)
 
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