Gita Nova Levante - Maso Schiller
Oilà, grazie amerregano! Spero che vi stiate divertendo, senza incidenti e botte soprattutto, la salute è tutto!
Sono alla ricerca di passeggiate, purtroppo... la costola incrinata, dopo una botta presa mercoledì in cui pensavo di essermi distrutto lo sterno è diventata fratturata. Non mi fa molto male, mi fanno quasi più male le altre botte prese nel capitombolo. Quindi ne approfitto per scoprire il lato calmo delle Dolomiti.
Ho trovato queste passeggiate interessante, fattibili con passeggino e quindi anche con costole fratturate:
http://www.suedtirol.info/Nova_Leva...F1400A02427D15E-it-Passeggiate_invernali.html
http://www.welschnofen.com/uploads/tx_sbdownloader/winterwandern_01.pdf
e sto pensando di proporre questa, da Nova Levante al Maso Schiller che se ho ben capito è aperto e fa da mangiare:
http://www.altoadige-suedtirol.it/infoturismo/bambini/maso_schiller.php
La foresta del Latemar – c'é poco da dire – ha un fascino difficile da ritrovare e c'é chi dice che la foresta più vicina capace di rievocare simili magiche sensazioni, sia quella di Tarvisio, nel lontano Friuli.
Anche Nova Levante si è fatto un paese dotato di tutti i servizi, ma le foreste son rimaste quelle di allora, di quando le abetaie sfumavano in leggendari roseti, in seguito pietrificati.
Non crediate ai tempi di percorrenza indicati per questo percorso. Si finisce sempre per metterci di più. Del resto, come non soffermarsi a vedere lo scoiattolo che salta di fronda in fronda facendo sfarinare la neve? E le tracce? Dalla volpe alla lepre variabile, l'ermellino e la martora,... qui sono di casa tutti gli animali di cui sono popolati i nostri ricordi di bambini.
Lasciata la macchina nel parcheggio di Nova Levante, si raggiunge l'Ufficio del Turismo e di qui si imbocca a sinistra via Catinaccio e poi via Hagner, lungo la quale sono già riportati i segnavia no. 4. Presto la strada finisce, diventando un sentiero battuto nella neve che, inoltrandosi nella foresta, comincia a salire. La fatica si sente, specie spingendo un passeggino, ma i motivi per fermarsi sono tanti, per chi ha orecchie, occhi e naso per sentire la natura. E poi ci sono i colpi d'occhio sul Catinaccio, sul Latemar e più avanti sul Corno Bianco e sul Corno Nero. Poco prima di raggiungere il rifugio Schiller, il sentiero si fa meno ripido e forse ci si attarda, presentando una fata dei boschi ai nostri bambini, ma – diciamocela tutta – arrivati alla locanda, si è contenti di potere riposare davanti a pietanze fumanti, senza rinunciare alla quiete di un luogo lontano dalle piste.
Se parlano di passeggini penso sia adatta per una tranquilla domenica.