e.frapporti
DURACELL
Non c'è neve fresca ma non tutto il male vien per nuocere.
E' il momento di approfittarne per qualche gita interessate, di quelle le cui relazioni raccomandano "nevi ben assestate"
E così arriva il momento per riscoprire d'inverno il magnifico Gruppo di Brenta.
Siamo io e Marco (mountainequipment), purtroppo Petra preferisce restare a casa per questioni di salute.
L'idea iniziale era fare la Bocca dei Camosci risalendo la val di Nardis, ma uno sguardo alla mia guida monografica mi convince che la discesa dalla Val Stretta è sicuramente più entusiasmante.
Ecco sulla mappa la pianificazione della nostra gita
Val Stretta - inquadramento cartografico
arancio = risalita con impianti
blu = discesa
rosso = salita
rosa = rientro al parcheggio con autostop (si spera)
primo sguardo sulla salita che ci attende
nel cerchietto il rif. XII Apostoli
ma ora pensiamo alla discesa in Val d'Agola
dal Doss del Sabion si scende in Val d'Agola
è un pendio esposto al sole ed al vento: non può che essere crosta, nessun dubbio
Marco, discesa al sole su crosta
quando entriamo in ombra qualche tratto polveroso fortunatamente lo troviamo.
scendiamo di quasi 500 mt. (da 2100 a 1600) e finalmente ci assettiamo per la salita
(si potrebbe fare un traverso per non perdere gli ultimi 200 mt. ma è su pendio ripido e con le ciaspole non è consigliabile)
ora ci attendono circa 1050 mt. di salita
i primi 200 mt. sono molto faticosi nel bosco ripido in prima traccia
(questa non è la parte ripida)
finalmente fuori da bosco malefico
marco entra nella piana di Nardis
l'imponente bastionata della val di Nardis
particolare sulla linea di salita
iniziano i zig-zag
eccoci sui traversi
con la tavola al traino i traversi non sono il massimo
ma c'è crosta per cui: poco male
in quota è uno spettacolo: la salita è bellissima
entrando nel canale la neve diventa polverosa (vien voglia di farci 2 curve)
a 2400 mt.il vento diventa fastidioso ma sopportabile
finalmente arriviamo sui pendii più dolci a 2500 mt.
l'ambiente è sempre super
verso la bocca dei Camosci (noi giriamo prima)
Marco
siamo quasi al passo
sul passo di Val Stretta, ma la nostra discesa inizia un po' più su
solo 15-20 metri più in alto
purtroppo una velatura ci toglie la giusta luce del sole
è ora di surfare/sciare: la nostra linea
i primi metri non sono niente male, speriamo sia di buon auspicio
il pendio si fa ripido (circa 40°)
la neve è bella, Marco merita una sequenza
in basso si passa (comodamente) tra rocce affioranti
panoramica sulla parte ripida
naturalmente la nostra linea è solo una di quelle possibili
sotto il muro ancora bella neve
dopo un breve tratto di falsopiano si riprende velocità
sempre neve divertente
verso il secondo "muro"
nel secondo "muro" (35-40°)
purtroppo dobbiamo puntare a sinistra, non possiamo godercelo tutto sulla massima pendenza
dopo un breve tratto relax arriviamo al canale finale (40°)
anche qui neve morbida : surfata molto piacevole
dopo 150 mt. di canale ci spostiamo nel mezzo di un dorsalone costellato di alberelli radi, e giù fino a fondovalle
il letto di un torrente ci accompagna sulla strada forestale della val Agola
arrivati alla forestale non resta che percorrerla (sempre scivolando - è innevata ed in discesa) fino alla sbarra (vedi cartina iniziale)
Gita bellissima, tecnicamente impegnativa (sconsigliata ai principianti) ma non troppo, dislivello medio (salita 1050 mt.), ambiante super, neve divertente (visto il periodo direi molto buona). Direi che siamo stati decisamente premiati della scelta fatta.
E' il momento di approfittarne per qualche gita interessate, di quelle le cui relazioni raccomandano "nevi ben assestate"
E così arriva il momento per riscoprire d'inverno il magnifico Gruppo di Brenta.
Siamo io e Marco (mountainequipment), purtroppo Petra preferisce restare a casa per questioni di salute.
L'idea iniziale era fare la Bocca dei Camosci risalendo la val di Nardis, ma uno sguardo alla mia guida monografica mi convince che la discesa dalla Val Stretta è sicuramente più entusiasmante.
Ecco sulla mappa la pianificazione della nostra gita
Val Stretta - inquadramento cartografico
arancio = risalita con impianti
blu = discesa
rosso = salita
rosa = rientro al parcheggio con autostop (si spera)
primo sguardo sulla salita che ci attende
nel cerchietto il rif. XII Apostoli
ma ora pensiamo alla discesa in Val d'Agola
dal Doss del Sabion si scende in Val d'Agola
è un pendio esposto al sole ed al vento: non può che essere crosta, nessun dubbio
Marco, discesa al sole su crosta
quando entriamo in ombra qualche tratto polveroso fortunatamente lo troviamo.
scendiamo di quasi 500 mt. (da 2100 a 1600) e finalmente ci assettiamo per la salita
(si potrebbe fare un traverso per non perdere gli ultimi 200 mt. ma è su pendio ripido e con le ciaspole non è consigliabile)
ora ci attendono circa 1050 mt. di salita
i primi 200 mt. sono molto faticosi nel bosco ripido in prima traccia
(questa non è la parte ripida)
finalmente fuori da bosco malefico
marco entra nella piana di Nardis
l'imponente bastionata della val di Nardis
particolare sulla linea di salita
iniziano i zig-zag
eccoci sui traversi
con la tavola al traino i traversi non sono il massimo
ma c'è crosta per cui: poco male
in quota è uno spettacolo: la salita è bellissima
entrando nel canale la neve diventa polverosa (vien voglia di farci 2 curve)
a 2400 mt.il vento diventa fastidioso ma sopportabile
finalmente arriviamo sui pendii più dolci a 2500 mt.
l'ambiente è sempre super
verso la bocca dei Camosci (noi giriamo prima)
Marco
siamo quasi al passo
sul passo di Val Stretta, ma la nostra discesa inizia un po' più su
solo 15-20 metri più in alto
purtroppo una velatura ci toglie la giusta luce del sole
è ora di surfare/sciare: la nostra linea
i primi metri non sono niente male, speriamo sia di buon auspicio
il pendio si fa ripido (circa 40°)
la neve è bella, Marco merita una sequenza
in basso si passa (comodamente) tra rocce affioranti
panoramica sulla parte ripida
naturalmente la nostra linea è solo una di quelle possibili
sotto il muro ancora bella neve
dopo un breve tratto di falsopiano si riprende velocità
sempre neve divertente
verso il secondo "muro"
nel secondo "muro" (35-40°)
purtroppo dobbiamo puntare a sinistra, non possiamo godercelo tutto sulla massima pendenza
dopo un breve tratto relax arriviamo al canale finale (40°)
anche qui neve morbida : surfata molto piacevole
dopo 150 mt. di canale ci spostiamo nel mezzo di un dorsalone costellato di alberelli radi, e giù fino a fondovalle
il letto di un torrente ci accompagna sulla strada forestale della val Agola
arrivati alla forestale non resta che percorrerla (sempre scivolando - è innevata ed in discesa) fino alla sbarra (vedi cartina iniziale)
Gita bellissima, tecnicamente impegnativa (sconsigliata ai principianti) ma non troppo, dislivello medio (salita 1050 mt.), ambiante super, neve divertente (visto il periodo direi molto buona). Direi che siamo stati decisamente premiati della scelta fatta.
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